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Autore: MaryMatrix    07/04/2009    5 recensioni
Un furto. A Nami hanno rubato i soldi che le servivano per riscattare il suo villaggio.
Uno strano arrivo: un gruppo di ladri capitanati da Lupin e un ispettore dell'Interpol.
Una nave misteriosa nascosta in una cala dell'isola. Con un comandante che indossa una maschera. Interna ed esterna.
Una bambina che a tutti ricorda qualcuno e che nasconde un segreto.
I pirati di Rufy Cappello di Paglia e i ladri di Lupin saranno alle prese con una favola. Che è diventata leggenda. Che è diventata realtà.
Genere: Avventura, Azione, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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Cappello di Paglia

Cappello di Paglia

 

Capitolo 1
Someone Take the Money

Era una mattinata tranquilla come tutte le altre sulla nave del capitano Monkey D. Rufy. Una mattinata come tutte le altre in cui il cuoco di bordo, Sanji, stava preparando un sostanzioso prano, uno spadaccino dai capelli verdi stava pisolando beatamente sul ponte, i compagni, amici, discutevano tra di loro di futili argomenti che nulla avevano a che vedere con la rotta da seguire. Nico Robin e Chopper erano scesi a terra su quell'isola ospitale, per rifornire un po' la dispensa in attesa del lungo viaggio che li aspettava.

Ma quella pace fu spezzata da un urlo, un urlo forte e potente, un urlo di una ragazza che non lasciava intuire niente di buono.
Gli uomini che stavano svolgendo le loro attività sul ponte alzarono la testa in direzione dell'urlo.

- Uh? - domandò Zoro, risvegliandosi dal suo dormiveglia perenne. - Che sta succedendo? -.

- E' Nami. - constatò Rufy.

E infatti chi altro poteva levare un urlo del genere? Chi altro oltre a loro era presente sulla nave a parte la ragazza formosa dai capelli rosso-arancioni? La sentirono risalire sulle scale come una furia.

- CHI E' STATO? - urlò, con gli occhi che quasi le uscivano dalle orbite. Sventolava un cofanetto in legno lavorato, che non aveva nessun contenuto, era più vuoto del borsellino di Zoro. - Allora? - gli sguardi interrogativi che le stavano rivolgendo tutti i suoi compagni sortivano l'effetto contrario di farla infuriare ancora di più. - Allora, si può sapere chi diavolo è stato a rubare tutti i miei soldi? -.

All'improvviso la realtà balenò nelle menti di tutti: qualcuno aveva rubato tutti i soldi di Nami. I soldi che le servivano per riscattare il suo villaggio. - ZORO! - lo accusò lei. - Sei stato tu, vero? -.

Zoro non rispose. Si limitò a guardarla come se fosse uscita di senno.

- Nami... - Rufy provò a farla riflettere. - Sapevamo tutti a cosa ti servivano quei soldi. Perché mai avremmo dovuto fare una cosa del genere? -.

Nami non sapeva dare una risposta a questo. La cosa non tornava nemmeno a lei, ma non sapeva quale altra spiegazione dare all'accaduto. - Vuoi dire che qualcuno stanotte è entrato di nascosto nella nave e mi ha rubato tutto? E soprattutto ha rubato solamente quelli? -.

Rufy fece spallucce. - Non ha alcun senso. - si intromise Sanji. - E' ovvio che il colpevole del furto è qualcuno di noi. Avrebbero preso i soldi di tutti altrimenti e non mi pare che qualcuno di noi abbia notato la mancanza dei propri soldi. - non riusciva proprio a capire come qualcuno di loro avesse potuto fare qualcosa del genere a Nami.

Usop stava osservando l'isola. - Sei sicura di non avere nemici qui, Nami? - le domandò.

- Non sono mai stata qui. Come posso avere dei nemici? - la rabbia le stava lentamente sbollendo di dosso e a quella stava subentrando la voglia di piangere. Le si inumidirono gli occhi. - Erano il frutto di tutto questo tempo passato con voi e di 8 anni di lavoro come ladra e cartografa... erano i soldi che mi occorrevano per liberare il mio villaggio... - aveva la voce rotta dai singhiozzi. - Se davvero è stato uno di voi a compiere un atto del genere vi giuro che non lo perdonerei mai. - e detto questo gettò via il cofanetto, correndo via piangendo. Sentirono scattare la serratura della porta della sua stanza.

La calma tornò sul ponte. Ma questa volta era una calma piena di tensione. Tutti di guardavano con occhiate inquisitorie per capire chi si fosse macchiato di tale infamia. - Commeto che sei stato tu. - Sanji accusò Zoro. - Sanno tutti che hai un sacco di debiti con lei. -.

- E rubarle i soldi mi sembra proprio un buon piano per renderglieli. - commentò sarcastico Zoro. - No, cuoco dei miei stivali. E' molto più probabile che sia stato tu. -.

- IO? - Sanji si mise in posizione di attacco. - Ma come ti permetti di dire una cosa del genere? Come potrei fare una cosa così alla mia Nami? -.

- Fammi indovinare, cuoco da strapazzo, adesso andrai a riprenderle i soldi e le mentirai raccontandole di aver affrontato chissà quali pericoli. - Zoro era sempre seduto appoggiato al ponte.

- Cerchi rogne, spadaccino? -.

Zoro estrasse la sua spada. - Quando vuoi. - balzò in piedi.

- NO! - Usop si frappose fra i due. - Così non risolverete il problema di Nami. Aspettiamo che Chopper e Nico Robin tornino e poi vediamo cosa fare. -.

Sanji abbandonò la posizione d'attacco. - Usop ha ragione. -.

Rufy dal canto suo sembrava essere caduto in una specie di riflessione molto profonda, dalla quale riemerse solamente quando vide che il cuoco se ne stava andando. - Dove vai Sanji? -.

- A indagare in giro. - rispose lui, mentre scendeva lentamente dalla nave.

Zoro si risedette. - Scommetto che sta andando a riprendere il bottino. Non c'è nulla di cui preoccuparsi è come ho giustamente supposto. -.

- Ah, Zoro, come puoi pensare una cosa del genere? - il tono di Usop non lasciava spazio alle repliche.

Rufy guardò Zoro, dandogli un solo, chiaro ordine. - Seguilo. -.

- Cosa? - domandò Usop. - Sei impazzito Rufy? Credi davvero che lui... -.

- No, Usop, credo che sia innocente. Ma se c'è davvero qualche nemico di Nami su quest'isola sarà bene che nessuno di noi si muova da solo per precauzione. Coraggio Zoro. Vai. -.

Zoro a quel punto fece come gli era stato ordinato. E mentre raggiungeva Sanji rimuginava fra sé che per trovare i soldi di Nami lui sarebbe stato molto più utile se non avesse avuto da fare la balia a quel cuoco che aveva avuto la brillante idea di allontanarsi dalla nave proprio in quel momento.
La città sull'isola era molto sviluppata, vi erano treni, grattacieli, metropolitane marine, strade pulite e larghe e piene di negozi. Negozi di vestiti in cui Nami non sarebbe mai potuta andare perché non aveva ormai più nulla da spendere. Zoro sapeva che tutti quei pomeriggi passati con lei a portare pacchi, per quanto noiosi e mortali, gli sarebbero mancati.

Nami invece era chiusa in camera sua, stesa sul suo letto, in lacrime e inerme. La sola idea di aver buttato al vento più di 8 anni della sua vita l'annientava. Ripensava a Bellemere, a come era stata uccisa. Ripensava a quel disgustoso di Arlong. Era molto vicina ormai a raggiungere la quota prestabilita.
E aveva perso tutto.
Un'altra volta.
Un'altra strada di nuovo si apriva davanti a lei, un'altra strada che doveva intraprendere. Ricominciare. Tutto dall'inizio. Nami non era sicura di averne la forza. Aveva solamente 18 anni in fondo. Cosa si aspettavano le persone da lei, così giovane?
Al momento però non aveva voglia di pensare troppo. Aveva solo voglia di lasciare che la vita facesse il suo corso, come le lacrime sulle sue gote, in attesa dell'arrivo della sua sorellona: e allora avrebbe liberato tutto il dolore che le spezzava la tranquillità che prima permeava il suo petto.

 

L'angolo della Matrix
Ta-da!!

Finalmente il mio computer è di nuovo a posto, finalmente le vacanze sono cominciate e quindi ne approfitto per postare una nuova storia: una cross-over questa volta, tra One Piece e Lupin III, in cui potrò sbizzarrire il mio spirito di pirata e il mio spirito di ladra (beh, meglio su efp che nella realtà, no? xD).

Spero che questo primo capitolo introduttivo vi sia piaciuto. Lo so, non è molto, ma gli inizi non sono il mio forte. E poi trovo che sian più difficile scrivere una fan fiction rispetto ad una storia originale, perché i personaggi devono rispettare quelli originali... vi prometto che farò di tutto per mantenerli il più vicino possibile ai personaggi che amate, comunque non stupitevi se all'inizio di qualche capitolo specificherò che i personaggi sono un po' OOC o come diamine si scrive.
Vi prego di lasciarmi un segno del vostro passaggio con su scritto che ne pensate: è la prima volta che mi butto su questo genere. Ah, ovviamente l'isola è da me inventata, come anche sarà la descrizione originale, che della Going Merry avrà solamente il nome; inoltre è necessario premettere che Arlong è ancora vivo e che lo scontro tra lui e Rufy non si è mai tenuto. E' una Sanji-Nami.

Un super ringraziamento va a minouche86 che mi ha commissionato la fan fiction (spero che sia di tuo gradimento) e per l'infinita pazienza mostrata. E' per questo che la dedico a lei.

Al prossimo aggiornamento allora.

Bacione.

@matrix@

  
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