Anime & Manga > L'Attacco dei Giganti
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Autore: The Land Of Disagio    26/04/2016    4 recensioni
Piccolo esperimento per mettermi alla prova, perdonatemi!
STORIA
Al solo udire quel nome, il sorriso sparì dal volto del rosso, perdendo il colore dalla sua faccia, afferrando l'amico per le spalle scuotendolo con forza, spaventandolo. "Freddy! Ma che diav-" "Stai alla larga da lei, per l'amor del cielo!", gridò Frederick, quasi all'orlo delle lacrime, "Ti sei veramente innamorato di Petra Ral? Quella della Legione Esplorativa?".
Aggrottando le sopracciglia, e molto imbarazzato, Mihael annuì con la testa. "Già...", confessò infine, "L-lei è la ragazza più bella che io abbia mai visto... è coraggiosa, forte e gentile, e...", balbettò vendendo però interrotto bruscamente. "Te lo dico da amico, dimenticala!", sbraitò Frederick, "Girano strane voci su di lei... dicono che sia maledetta! Nessuno può avvicinarsi a lei! Nessuno!", raccontò, sottolineando l'ultima parola.
Genere: Comico, Commedia, Demenziale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Petra Ral, Sorpresa
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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The Cursed Girl (?)

"Urgh", borbottò esasperato Mihael, nascondendo il volto tra le mani e stendendosi sul morbido praticello in un raro momento di riposo dallo stenuante allenamento delle reclute. "Perchè sono così fifone?".

Quello sbuffo esasperato attirò l'attenzione di Frederick, il suo migliore amico, che si sedette al suo fianco. "Ehi, si può sapere che hai?", gli domandò con tono scocciato, irritato dallo strano comportamento irrequieto che il ragazzo teneva da qualche giorno. "Non ti sopporto più!".
Il ragazzo si grattò i capelli color grano, arrossendo. "Sono in grossi guai, Freddy", rispose vagamente, "Non so cosa fare!". Mihael scosse stancamente la testa, passando la mano tra i capelli rosso scuro, sorridendogli pietosamente. "Andiamo, non prendermi in giro!", insistette, "Mica ti sarai innamorato?".

Il viso di Mihael avvampò come il fuoco, per poi divenire bianco come un cencio e infine ritornare rosso. L'amico sgranò gli occhi, preso alla sprovvista, scoppiando in una fragorosa risata. "Beccato! Chi tace acconsente!", rise, prendendosi gioco di lui "Sentiamo, chi sarebbe la povera sfortunata?".
Il ragazzo sbuffò irritato, incrociando le braccia. "Te lo scordi! A me non piace nessu...", borbottò, pietrificandosi, scattando poi in piedi per scappare più lontano possibile, lasciando l'amico con l'amaro in bocca. Il rosso si girò intorno per vedere chi avesse terrorizzato a tal punto il cadetto, intravedendo da lontano una ragazza passeggiare da sola.
Non riusciva a riconoscerla, era troppo lontana, ma era senza dubbio l'amata del suo migliore amico.

Con un ghignetto divertito, Frederick sgusciò via alla ricerca di Mihael, trovandolo accoccolato nell'angolo dei dormitori maschili con il volto acceso come il fuoco.
Ridacchiando, il rosso si sedette al suo fianco, scherzando. "Allora Mihael... sicuro che vada tutto bene?", lo provocò, beccandosi un'occhiataccia da parte del biondo. "Non rompere, Frederick! Sono nei guai fino al collo!".
Il cadetto non trattenne una risata, dandogli una forte pacca alla spalla. "Dai! Dimmi solo il suo nome!", insistette, "Non ti scoccerò più!".
Con un sbuffo appena udibile, Mihael rispose. "Petra".

Al solo udire quel nome, il sorriso sparì dal volto del rosso, perdendo il colore dalla sua faccia, afferrando l'amico per le spalle scuotendolo con forza, spaventandolo. "Freddy! Ma che diav-" "Stai alla larga da lei, per l'amor del cielo!", gridò Frederick, quasi all'orlo delle lacrime, "Ti sei veramente innamorato di Petra Ral? Quella della Legione Esplorativa?".
Aggrottando le sopracciglia, e molto imbarazzato, Mihael annuì con la testa. "Già...", confessò infine, "L-lei è la ragazza più bella che io abbia mai visto... è coraggiosa, forte e gentile, e...", balbettò vendendo però interrotto bruscamente. "Te lo dico da amico, dimenticala!", sbraitò Frederick, "Girano strane voci su di lei... dicono che sia maledetta! Nessuno può avvicinarsi a lei! Nessuno!", raccontò, sottolineando l'ultima parola.

A quelle parole, il ragazzo scoppiò a ridere. "Non prendermi in giro! Ma quale maledizioni! Saranno dicerie dovute alla sua forza fisica, il soprannaturale non esiste", continuò Mihael, scuotendo la testa. "Scommetto che stai solo cercando di fare il buffone. Andiamo, l'allenamento ricomincerà tra poco".
Frederick, dal canto suo, scosse la testa esasperato. "Dopo non venire a piangere da me, stupido".


***

"Ahi", si lamentò flebilmente Mihael, stringendo la mano ferita, "Accidenti alla mia imbranataggine".
Stringendo i denti, il ragazzo provò a fermare la piccola emorragia con scarsi risultati, ma non poteva lamentarsi: l'allenamento era andato alla grande, facendo una bella figura con i membri della Legione Esplorativa in visita, compresa Petra. Era orgoglioso di sè stesso.

Mentre continuava a tentare di curarsi, sentì dei passetti leggeri avvicinarsi a lui. "Ehi, stai bene?", gli domandò una voce femminile deliziosamente delicata.
Il giovane alzò lo sguardo, scoprendo di aver davanti proprio il suo oggetto di desiderio. "S-sì! S-sto bene, non si preoccupi!", balbettò stupidamente, arrossendo violentemente mentre la ragazza si avvicinava sempre più. "Oh! Ma stai sanguinando! Lascia che ti aiuti!", si propose gentilmente Petra, estraendo un fazzoletto dalla tasca, legandoglielo con cura sulla ferita.
"Sei molto bravo", si complimentò infine la ramata, sorridendogli calda, "Hai talento, spero che ti unirai a noi alla fine dell'addestramento" gli propose infine, facendolo arrossire ancora di più. "C-ci penserò... la ringrazio per la fiducia, signorina Ral", tartagliò abbassando lo sguardo, facendo ridere la soldatessa. "Oh, piantala di darmi del lei! Chiamami Petra", lo invitò finendo la fasciatura. "Ecco fatto! Mi spiace, ma è il meglio che posso fare. Più tardi fattelo medicare a dovere, ok?". "Grazie mille...".
"Non c'è di che", rispose la ragazza, regalandogli un sorriso smagliante da togliere il fiato.

Mihael sentì il cuore fermarsi, per poi ricominciare a pompare più forte che mai nel suo petto.
Era il sorriso più bello che avesse mai visto.
Con uno slancio di coraggio, il cadetto le prese le mani, attirandola a sè. "P-Petra! I-io devo dirti una c-cosa!", gridò imbarazzato, pregando di non fare la figura dell'idiota. "I-io... t-tu...", balbettò incomprensibilmente, mentre uno strano istinto di sopravvivenza lo spinse ad alzare lo sguardo oltre la spalla della ragazza, che lo fissava stupita.

Quello che si ritrovò davanti era la cosa più terrificante che aveva mai visto nella sua vita, così spaventosa che indietreggiò di qualche passo.
Deglutendo, il giovane realizzò di aver appena visto la sua morte guardarlo dritto negli occhi, squadrandolo con fare non rassicurate.

"N-non importa, lascia stare, scusami", farfugliò abbassando lo sguardo, adesso pallido come uno straccio, impietrito sul posto.

"Petra", sbraitò una voce maschile che fece sussultare la soldatessa, "Sbrigati, dobbiamo andare!". La donna rimase di sasso qualche secondo, ancora confusa dall'accaduto, per poi rispondere distrattamente. "Sì, arrivo subito!".
La ragazza si voltò, salutando il povero cadetto con un gesto della mano. "Ci vediamo, prenditi cura di te!".
"Certo..." mormorò il ragazzo con un filo di voce, mentre osservava la ragazza andarsene via, promettendosi di non innamorarsi più nella sua vita.


***

Dopo qualche minuto di passeggiata, o, meglio, di corsa, Petra aveva già il fiatone.

Osservò la sua mano intrecciata a quella del suo compagno, che camminava nervosamente sempre più veloce tanto che la soldatessa faticava a tenere il passo.
La donna aveva ormai imparato che le rare occasioni in cui il suo fidanzato le stringeva la mano, senza addirittura mugugnare di quanto fosse da coppiette sdolcinate, erano due: o era particolarmente di cattivo umore e aveva bisogno di sentirla vicino, e ciò capitava soprattutto dopo una spedizione finita particolarmente male, oppure era molto, molto geloso.
In quel caso, probabilmente era la seconda opzione.

"Va tutto bene?", gli chiese sibillina, sopprimendo un ghignetto. "Sembri nervoso". L'uomo si lasciò sfuggire un sbuffo scocciato, accelerando il passo. "Sto bene", rispose seccamente, borbottando infine. "Quei mocciosi sono adatti a fare i soldati quanto un gigante è dotato di intelligenza".
Questa volta, Petra non riuscì a trattenersi dal ridacchiare.
Aveva toccato il tasto giusto.

"C'è qualche cadetto che ti ha particolarmente impressionato?", chiese innocentemente, facendo finta di niente. "Ad esempio, trovo quel ragazzo biondo, Mihael se non sbaglio, davvero bravo e..." "Tsk. Intendi quel ragazzino piagnucoloso che sa ancora di latte?", sbottò il soldato, strizzando ancora più la mano della sua compagna, "Ma fammi il favore".
Scuotendo il capo divertita, la ragazza sospirò, con un occhiata maliziosa. "Ehi, mica sarai geloso?". L'uomo le regalò un'occhiataccia ad arte che avrebbe fatto paura a chiunque, tranne che a lei. "Io? Geloso? Ma di cosa stai parlando?", sibilò minacciosamente, facendo scoppiare Petra in una fragorosa risata. Vedere il suo coraggioso e intrepido fidanzato in difficoltà la divertiva troppo.
Si strinse al suo braccio con fare rassicurante, appoggiando il capo sulla sua spalla. "Va bene, ti credo", gli concesse con accondiscendenza, sorridendo, "Comunque sia, non hai nessun motivo di essere geloso, capito?".

A quelle dolci parole, la soldatessa sentì i muscoli dell'uomo rilassarsi, e il suo braccio cingerle la spalla avvicinandola a sè.
La sua piccola Petra era solo sua, non l'avrebbe spartita con nessun altro.


***

"Te l'avevo detto!", si lagnò Frederick mentre dava delle pacche sulla spalla del suo amico cercando di consolarlo.
Quando l'aveva trovato rannicchiato in fondo al letto, sapeva già ciò che era successo prima ancora che gli raccontasse tutto l'accaduto. O quasi.

"Ti avevo avvertito di stare lontano da lei. Ha una maledizione", sbuffò, cercando di far alzare da terra Mihael, che lo fissò con i suoi occhioni color topazio pieni di terrore.
"N-non ha una maledizione, Freddy", puntualizzò il biondo, ricordandosi con orrore lo sguardo ghiacciato e omicida del temuto Capitano Levi che lo stava sezionando, aggiungendo con tono lugubre.
"È una vera e propria sentenza di morte".





Angolo dell'autrice
Heilà, la vostra Happily di fiducia è tornata con una nuova one-shottina, questa volta diversa dal mio stile.
L'ho presa più come un'esperimento, dato che chi mi segue sa perfettamente che io non sono portata in questo genere, cioè quello comico/demenziale, ma mi sono voluta mettere in gioco e azzardare, e mi piacerebbe tanto sapere la vostra opinione.
Ho preso ispirazione da questa simpatica doujinshi che troverete in questo link, prendendo una piccola licenza personale.
Non so perchè, ma Levi geloso mi fa morire!
Naturalmente, potete immaginare al posto di Levi chiunque voi shippiate con Petra, per questo non ho subito rivelato la sua identità (in particolare adoro pensare ad Hanji come la tipa ossessivamente gelosa, eheh... sì, Hanji e Petra non le vedo affatto male, ma Rivetra 4ever).
Sperando di sopravvivere agli esami di maturità (il dottore mi ha anche prescritto degli integratori veramente disgustosi, che belloh!), vi mando a tutti un abbraccione!
Alla prossima
   
 
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