<< Ridimmelo
>> Trish guardò Jason fermo sulla porta di
casa sua con l'espressione più
tetra e triste che gli avesse mai visto in viso, sembrava un cane
bastonato che
non mangiava e non dormiva da giorni anche se erano passate poco meno
di
ventiquattro ore dal loro litigio:<< Dirti cosa Jason?
>> lui alzò
gli occhi in quelli di lei:<< Dimmelo di nuovo
>> solo in quel
momento lei capì che si riferiva alla gravidanza, era per
quello che avevano
litigato e che tutto era finito, ma perché lui era
lì ora visto che era stato
proprio Jason a cacciarla da casa sua?
<< Perché
sei
qui Jason? >> << Dimmelo di nuovo, per
favore >> fu quella
supplica triste a farla decidere, non poteva sopportare di vedere il
suo principe
azzurro implorarla a quel modo:<< Sono incinta Jason
>> gli ripeté
con un debole sorriso e il cuore stretto in gola che batteva
all'impazzata:<<
Tu mi hai appena reso un uomo molto, molto felice Patricia Kyle
>> e
guardando il suo immancabile sorriso Trish capì che era
sincero; poi Jason
entrò in casa e aggiunse con voce tetra:<< Ma
dopo che avremo parlato
sarai tu ad odiarmi >> << Jason io non ti
odierei mai...non...
>> lui si sedette al tavolo del soggiorno e la
guardò colpevole:<< Fammi
parlare Patricia >> poi prendendo fiato si
preparò a raccontare, per la
seconda volta in quel giorno maledetto, la verità sulla
morte del grande
Amadeus Kyle, Gwen lo aveva perdonato e gli aveva ripetuto che non era
colpa
sua, ma Trish sarebbe riuscita a fare altrettanto?
<<
Me lo avresti mai detto? Se non ti avessi detto del bambino mi avresti
mai
detto la verità? >> lui si guardò
le mani giunte che aveva sul
tavolo:<< Ad essere onesto non lo so, ho sempre avuto una
paura folle di
perderti, non volevo che tu mi odiassi per quello che avevo fatto
>> la
mano di Patricia stretta sulla sua gli fece alzare gli occhi in quelli
scuri di
lei:<< Sono incinta di tuo figlio Jason Anderson
>> quella frase
bastò più di mille spiegazioni e promesse,
più di mille ti amo e di mille scuse:<<
Ti amo Patricia, davvero ti amo più di qualsiasi altra cosa
al mondo >>
poi prendendole il viso tra le mani le baciò piano le
labbra:<< Ti amo da
tutta una vita e tutto quello che ti ho detto, tutto quello che ho
detto sul
fatto che sei speciale…era tutto
vero…tutto…ogni singola parola >>
lei
sorrise:<< Sì, lo so >>
<< Scusa per le cose orribili che ti
ho detto, non volevo costringerti a vivere con me dopo quello che avevo
fatto,
non volevo obbligarti a passare la vita con me solo perché
aspettiamo un figlio
e… >> << La vita con te?
>> lui annuì dolce:<<
Sì,
tutto il resto della nostra vita…vuoi sposarmi Patricia
Kyle? >> inutile
dire che la risposta che poteva dargli era una
soltanto:<< Sì
Jason…sì…
>>
Dieci
minuti dopo sembrava tutto ormai solo un triste ricordo, guardando il
suo
fidanzato sorridendo Trish si lasciò andare contro il suo
petto:<< Sono
andata dal dottore stamattina >> Jas la guardò
preoccupato:<< Cosa?
>> << Sono andata dal dottore, avevo
bisogno di sapere come andava
la gravidanza visto che pensavo di dovermela cavare da sola
e… >> lui
sorrise accarezzandole il viso:<< Non sei sola amore mio,
non più
>> lei gli bacò una guancia:<<
Non lo sono mai stata >> per
tutta risposta lui le sollevò leggermente il bordo della
T-Shirt baciandole la
pancia piatta dove stava crescendo il loro bambino:<< Ti
amo Jason
Anderson >> era la prima volta che Trish gli diceva
quelle parole e lui
si sentiva decisamente bene ora che le aveva sentite:<<
Ti amo Patricia
Kyle >>
Due
mesi dopo la vita non poteva più essere meravigliosa di
così:<< Un
maschio…è un maschio… >>
e al settimo cielo come se avesse vinto alla
lotteria Patricia si strinse a lui mentre uscivano dallo studio
medico:<<
Calmati, ha detto che c’è il 70% di
possibilità, non è ancora sicuro >>
lei rise di nuovo guardando la piccola ecografia che teneva in
mano:<< Ma
certo che è un maschio! Guardalo! È il tuo
ritratto >> commentò poi lei
avvicinando la foto con la piccola sagoma di suo figlio al viso di
Jason:<< Ha solo tre mesi Trish, cambierà
ancora e… >> << E
diventerà bello e fantastico come il suo papà
>> Jason sorrise baciandole
i capelli:<< Ti ho già detto che ti amo da
morire? >> lei lo
strinse a sé:<< Oggi non ancora
>> poi fece per replicare, ma lui
aprendo la portiera della Maserati aggiunse:<< Allora
rimediamo subito:
vuoi venire a vivere con me? >> Trish si
bloccò un attimo mentre Jason
chiudeva la portiera aspettando che lui salisse in auto accanto a
lei:<<
Che cosa? >> gli domandò allora
allarmata:<< Vuoi venire a vivere a
casa mia? Passi già lì gran parte del tuo tempo,
perché non possiamo rendere la
cosa ufficiale? >> inutile dire che gli occhi le
divennero immediatamente
lucidi, maledizione la gravidanza l’aveva resa
ipersensibile:<< Certo che
lo voglio >> lui controllò la strada prima di
immettersi nel traffico del
tardo pomeriggio:<< Bene, allora passiamo da casa tua,
cominciamo a
prendere un po’ di cose >> Trish
scoppiò a ridere e quella fu l’ultima
cosa che Jason ricordò.
Sbatté più
volte le palpebre, ma tutto intorno a lui era buio,
la strada era deserta e una sottile pioggerellina cadeva dal
cielo:<< Le
sorelle degli amici non si toccano, era una regola semplice Jason
>> lui
si voltò di scatto sentendo quella voce roca ma credendo di
sognare:<<
Deus? >> e guardò il giovane sorridente che si
stava avvicinando a lui in
mezzo alla strada:<< Ciao Anderson >>
<< Ma com’è
possibile…tu sei… >>
<< Morto? >> poi scoppiando a ridere
aggiunse:<< Certo che lo sono
idiota! C’eri anche tu quando è successo!
>> Jason chinò appena il
capo:<< Mi dispiace, avrei dovuto impedirti di correre,
di prendere
quelle pillole, di… >> Amadeus sorrise
poggiando una mano sulla spalla
dell’amico, era insolitamente corporeo per essere un morto o
una visione, o
forse era Jason che era morto e ora era esattamente come
lui:<< Non è
stata colpa tua, ero troppo stupido ed orgoglioso per capire che stavo
sbagliando e tu non potevi fare niente per fermarmi, ho buttato via
tutto
quello che avevo e mi sono meritato la fine che ho fatto
>> << Ho
bruciato la macchina, ho bruciato tutto perché non volevo
che scoprissero che
cosa ti era successo, non volevo che Trish e Gwen sapessero
che… >> Deus
sorrise, per la prima volta in vita sua sembrava più maturo
dell’adolescente
scapestro che era sempre stato:<< Sei stato un ottimo
amico Jason, il
migliore che io potessi avere…non ho mai fatto nulla per
meritare la tua
amicizia o per ricambiarla >> poi alzando gli occhi in
quelli cielo di
Jason aggiunse:<< Quindi voglio farlo
ora…svegliati! >> <<
Cosa? >> << Hai appena avuto un incidente,
svegliati stupido! Mia
sorella ha bisogno di te! >> <<
Trish… >> mormorò Jason
cominciando a ricordare cos’era successo:<<
Sì, la tua fidanzata! Ha
bisogno di te, svegliati! >>
Aprì
gli occhi di colpo guardandosi intorno e mettendosi seduto: Patricia
era stesa
a terra a pochi metri da lui, era a pancia in giù e non si
muoveva. La macchina
distrutta a pochi metri da loro, chiunque li avesse investiti purtroppo
aveva
fatto in tempo ad andarsene.
Voltandosi
di nuovo verso Trish ricordò di aver sentito lo schianto e,
esattamente come
aveva fatto con Deus, si era voltato per tirare fuori lei
dall’auto.
Ci
era riuscito con non pochi sforzi e fatica, ma maledizione lei non si
muoveva!
E se fosse stata? Dio il bambino! Non voleva nemmeno pensarci! Stava
per sposarla,
stava per diventare padre! Dio non poteva succedere davvero!
<<
Trish rispondimi…Trish…ti prego
resisti…non devi mollare…mi hai sentito? Non
devi lasciarmi… >> e tenendo il corpo inerme
della sua fidanzata stretto
a sé Jason cercò di mantenerla cosciente fino
all’arrivo dei soccorsi:<<
Jas… >> lui sorrise tra le lacrime sentendo la
voce di lei che lo
chiamava:<< Sono qui…sono qui
Patricia… >> lei sbatté le
palpebre:<< Che cos’è…
>> << Abbiamo avuto un incidente,
andrà tutto bene, sta arrivando l’ambulanza,
andrà tutto bene >> lei alzò
debolmente una mano per toccarsi la pancia:<< Il
bambino…il… >>
Jason guardò verso il ventre di lei che sembrava non aver
subito danni:<<
Starete bene, starete bene tutti e due… >> poi
baciandole la fronte
cominciò ad accarezzarla piano:<< Rimani con
me…guardami…rimani con me…
>>
Mezz’ora
dopo erano in ospedale, i paramedici avevano caricato Patricia su una
barella e
ora un equipe stava visitando lei e il bambino:<< Le ho
detto che sto
bene, non è niente >> e brontolando Jason
cercò di scacciare la povera
infermiera che cercava di mettergli i punti sulla guancia e sul braccio
feriti:<< Mi lasci, davvero non ho bisogno di…
>> << Jason!
>> e la voce preoccupata di sua madre gli fece alzare gli
occhi sui suoi
genitori e sua sorella che lo guardavano preoccupati:<<
Jason…che cos’è
successo? Ho temuto che… >> e Morgan si
avvicinò al figlio
accarezzandogli il viso:<< Abbiamo avuto un incidente
mamma, non ricordo
altro… >> << Vi sono venuti
addosso, ho parlato con l’agente Master
e dai rilievi risulta che un’altra auto vi ha tamponato,
stanno già cercando di
ritracciare l’auto dai segni di vernice sulla tua Maserati
>> gli spiegò
suo padre:<< Trish…come sta Trish...il
bambino… >> << La
stanno operando, ha avuto una brutta frattura alla gamba e alla spalla,
il
medico ci farà sapere quando hanno finito >>
<< Il bambino…come sta
il… >> << Non hanno saputo dirci
niente, ma le hanno fatto una
ecografia appena arrivati e sembrava tutto normale, però
devono aspettare
>> Jason annuì poi fece per allontanare di
nuovo l’infermiera, ma la mano
di sua madre sulla spalla bloccò ogni sua replica.
Intanto
qualche piano sopra, all’interno della sala operatoria
Patricia stava lottando
con tutte le sue forze per uscire dalla coltre di buio in cui sembrava
essere
piombata.
<<
Trish…Trish… >> lei
voltò la testa a destra
e sinistra per capire chi la stesse chiamando:<<
Cosa...chi… >>
<< Sono io Trish… >> lei si
voltò di scatto trovandosi la faccia
sorridente di suo fratello a pochi centimetri dalla
propria:<<
Amadeus…che cosa ci fai qui? Sono morta? >>
lui scosse il capo
ridendo:<< No…hai avuto un incidente
bambolina…sei in ospedale…eri con
Jason… >> <<
Jason…dov’è Jason? Il mio
bambino…il bambino non è…
>> lui scosse di nuovo il capo e con una mano le
accarezzò il viso, era
così delicato quasi come una piuma:<< Il
bambino sta bene, ma tu devi
reagire, hai battuto la testa sorellina, devi reagire e riprenderti mi
hai
capito? Devi tornare indietro >> << Mi
manchi Deus >> gli sussurrò
tra le lacrime:<< Jason ti farà sentire meno
la mia mancanza e anche il
mio nipotino… >> << È
vero quello che mi ha detto Jason? Perché
l’hai fatto? >> << Prendere
quelle pillole? Perché era facile e io
ero un debole, ma tu sei più forte di me
sorellina…sei più forte e devi
combattere…reagisci…
>>
Poi
così com’era comparso Amadeus scomparve
nell’ombra e lei tornò cosciente,
sentiva le voci concitate dei medici e i suoi delle
apparecchiature…che diavolo
era successo?
<<
Patricia…Patricia mi sente? Resti cosciente
d’accordo? Andrà tutto bene…
>> era la voce dolce di una donna quella che le
sussurrava vicino
all’orecchio:<< È in ospedale,
andrà tutto bene…resista d’accordo
>>