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Autore: martijc23    27/04/2016    0 recensioni
" Sai perfettamente qual è la risposta alla tua domanda... Dillo!"
...
"Vorrei che foste voi a dirlo, Artù..."
Genere: Fluff, Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Gwen, Merlino, Principe Artù, Un po' tutti | Coppie: Merlino/Artù
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Quarta stagione
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Una strana sensazione mi svegliò, una di quelle che non puoi ignorare, come se fosse successo qualcosa di brutto, talmente brutto, da sentirlo fin dentro l'anima.
Lentamente aprii gli occhi e mi ritrovai nelle mie stanze.
I ricordi di quanto successo affiorarono lentamente nella mia testa.
Intorno a me c'era pace e tranquillità, gli scuri erano tirati per metà, creando un'atmosfera di pace.
La mia mente continuava a ricordare quanto successo.
Merlin.
Dov'era?
Perché ero qui senza di lui?
Cos'era successo dopo l'attacco della bestia?
Mille domande, nessuna risposta, il panico che mi penetrava nell'anima e nelle ossa.
Cercai di muovermi ma il mio corpo non rispondeva ai miei comandi.
La porta si aprì lentamente mostrando Gaius e Guinevere.
Quest'ultima si precipitò da me abbracciandomi forte e bagnandomi leggermente la pelle con le lacrime.
Nonostante tutto non riuscii a ricambiare l'abbraccio, troppo scosso dell'accaduto e tormentato dal pensiero di Merlin in pericolo.
Gaius si avvicinò a me lentamente e un po'titubante.
"Come vi sentite sire?"
Guinevere in tanto si era allontanata un po' perplessa.
"I-io..."
Non riuscii a parlare e nemmeno a formulare pensieri diversi da quello che divorava la mia ragione in quel momento.
"Sire?"
Gauis si avvicinò, preoccupatoe fatto che il mio sguardo fosse assente e vuoto, che non riuscissi a formulare una frase.
"Dov'è Merlin?"
Lo si dissi senza nemmeno accorgermene. Quella frase mi uscì in un modo così istintivo che quasi mi sorpresi anch'io.
Avevo paura, paura che gli fosse successo qualcosa, qualcosa di terribile, perché me lo sentivo nelle viscere.
Il volto e l'espressione di Gaius confermarono i miei dubbi.
"Arthur, devi riposarti, penseremo dopo a Merlin"
Le parole di Guinevere mi colpirono con un pugnale.
Come poteva dire certe cose?!?
Merlin era... era... era Merlin.
"No."
Dissi risoluto. 
"Dov'è? Lo voglio sapere ora! Perché non è qui? Che gli è successo?"
Le mie parole erano un fiume in piena, e rispecchiavano esattamente le mie preoccupazioni.
Il medico abbassò lo sguardo, come se si sentisse incolpa.
"Merlin è gravemente ferito, sire. Giace incosciente nelle sue stanze. Sto provando di tutto per salvarlo."
Ero scioccato, scosso, incredulo.
Non potevo crederci, perché? Perché proprio ora? 
"Cosa? C-come?!?"
"Ha cercato di proteggervi da qualunque attacco, facendovi da scudo con il proprio corpo...."
Il mio sguardo si perse nel vuoto ascoltando quelle parole.
Mi aveva protetto, facendomi da scudo. Se ne era fregato della sua vita per poter salvare la mia. 
Il pensiero e la paura di perderlo si fecero troppo reali e opprimenti.
"Ma non preoccuparti, si rimetterà, Gaius farà del suo meglio, ora devi riposare..."
Come poteva essere così tranquilla?!?,come?!? 
Merlin...
Non è contemplabile l'idea di un mondo senza Merlin.
Mi mancava il respiro ed improvvisamente la stanza era diventata troppo stretta.
Cercai di alzarmi, ma Guinevere mi bloccò, cercando di farmi tornare sul letto.
"Gwen, lasciami. "
Cercai di liberarmi di lei, ma ogni minimo movimento era uno sforzo.
"No, sei troppo debole per..."
"Ma non capisci?!?"
La bloccai urlandole contro, cosa mai fatta prima.
"Merlin sta morendo per colpa mia, non posso restare qui fermo.
Lui è troppo importante per me..."
La mia voce andava via, via scemando fino ad arrivare ad un sussurro.
Mi alzai, senza degnare Guinevere di un altro sguardo e mi fiondai, con le poche forze che avevo, nelle stanze del cerusico.
Il tragitto non fu semplice, inciampai un paio di volte, ma per fortuna avevo Gauis a sostenermi, che nonostante tutto mi aveva seguito senza replicare, ben sapendo quanto ciò sarebbe stato inutile.
Appena entrai nell'abitacolo, salii velocemente le scale che dividevano il laboratorio alla stanza di Merlin.
Lo vidi lì, fermo, immobile, quasi cianotico e pieno di ferite e lividi.
Mi mancò il fiato, talmente tanto che dovetti mettermi una mano sul cuore, per paura.
Ora era reale.
Fino a poco prima sembra così assurdo, ma ora lo avevo davanti agli occhi.
Mi avvicinai piano al letto, cercando di trattenere le lacrime che prepotenti spingevano per uscire.
"Merlin..."
La mia voce un sussurro, mentre sfioravo con le dita i suoi capelli corvini e il suo viso diafano e sofferente.
Mi sentii tremare e svenire.
Mi inginocchiai di fianco al letto e presi la sua mano nella mia,trovandola calda, bollente.
La febbre era alta, troppo alta.
Mi voltando verso Gauis con sguardo supplichevole.
"Mio Signore farò tutto ciò che è in mio potere per salvarlo, avete la mia parola"
Annuii con testa bassa, per poi tornare a rivolgere il mio sguardo al viso del mio fidato valletto.
Una dannata lacrima, traditrice, scivoló dai miei occhi, percorrendo il mio viso, fino a cadere nelle nostre mani unite.
Strinsi forte gli occhi, per impedire alle altre di uscire, ma in quel momento due mani logorate dal tempo e dalla sapienza si posarono sulle mie spalle, come a confortarmi.
"Se non fosse stato per me... lui..."
Aumentaii la presa sulle nostre mani, stringendo più forte.
"Non dite sciocchezze.
So che siete molto legato a Merlin, ma non dovete incolparvi."
"Io non voglio perderlo... ci sono ancora così tante cose che deve sapere, così tante cose da fare. Gaius, non può lasciarmi... non...non..."
Non mi ero mai mostrato così debole, nemmeno alla morte di mio padre Uther. 
"Non lo perderete, sire.
Non accadrà mai. Merlin è forte e so che lotterà per sopravvivere, lotterà per voi, come a sempre fatto. Siete importante più di quanto possiate mai immaginare, per Merlin.
Non perdete la speranza..."
Detto ciò, il vecchio cerusico uscì dalla stanza chiudendosi la porta dietro di sé.
Rimasi solo con Merlin e i miei pensieri.
Con la mano libera accarezzai il suo volto, delicatamente, come fosse la cosa più preziosa di questo mondo.
Se ciò che Gaius aveva detto era vero, ovvero che Merlin lottava per me, allora io non sarei stato da meno.
Decisi, così di restargli accanto e di aiutare il medico a trovare una cura, ignorando le proteste insensate di Guinevere e i miei doveri di re.
Merlin veniva prima di tutto.




Nota autrice: Mi scusa per la lunga assenza, ma nonostante tutto spero che questo piccolo capitolo vi piaccia, vi invito a farmelo sapere con una recensione. Accetto critiche e consigli :) 
Un bacio al prossimo capitolo. 
   
 
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