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Autore: Manu75    28/04/2016    4 recensioni
Ginny Weasley è abbattuta: Chi mai bacerebbe una ragazza dai capelli rossi e dall'aria imbronciata?
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy, Ginny Weasley | Coppie: Draco/Ginny
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
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Questa coppia mi è sempre piaciuta e, per la prima volta, ho deciso di scrivere due righe su di loro ^_^ spero sia apprezzabile!

Un ragazzo magnanimo


“Fatti coraggio ragazza, fatti coraggio!”
Facile pensarlo ma ben altra cosa era crederci e riuscirci.
Tutti ridacchiavano e commentavano: Harry e Cho si erano baciati e si facevano gli occhi dolci.
“Capirai che novità!” si disse Ginny, cercando di far risalire il suo cuore che era precipitato in fondo alle scarpe “ quei due si studiano da almeno un anno! Non bastano Oscuri Signori e tragedie varie a fermare Harry Potter quando ha un obiettivo, evidentemente!”
Si sentì in colpa subito dopo averlo pensato: sapeva quanto cuore avesse quel ragazzo, sapeva quanto fosse dolce e disponibile e, diamine, un po’ di gioia se la meritava anche lui, no?
“Volevo essere io la sua gioia…” pensò abbattuta.
Decise di allontanarsi dal gruppetto di oche giulive che sghignazzavano euforiche, come se i baci li avessero ricevuto loro e non una Corvonero talmente popolare da risultare persino insopportabile.
“Per Merlino, sono proprio invidiosa!” si rimproverò Ginny con decisione, scuotendo la chioma rossa e mettendosi le mani sui fianchi, in una posa che ricordava tanto sua madre.
“La gelosia è un sentimento abbastanza inutile, difficilmente controllabile e che non porta a nulla!” si disse per la centesima volta cercando di essere razionale, cosa abbastanza impossibile quando la sua mente continuava a mandarle l’immagine di Harry e Cho strettamente avvinti in un abbraccio appassionato.
Ad un certo punto si bloccò nel mezzo del corridoio, perplessa.
Si era allontanata dalle altre e ora era sola e, francamente, non aveva idea di dove si trovasse.
- Bene Ginevra, razza di stupida, ecco dove ti porta desiderare i baci che nessuno vuole darti! Ti sei persa come una scema!- pestò un piede per terra con aria capricciosa.
- E chi mai bacerebbe una marmocchia con tante carote al posto dei capelli?-
Una voce molto snob e sarcastica la gelò sul posto.
“Oh, no! Lui no! Non lui, non lui, non lui…!” forse ripetendolo all’infinito avrebbe sviluppato il contro-incantesimo per far sparire quell’incubo.
Voltò lentamente il viso, sperando di essersi sbagliata ma, ovviamente, non si era sbagliata affatto.
Draco Malfoy era li vicino appoggiato, con la sua solita aria da sbruffone figlio di papà, al muro del corridoio.
Ginny non ci pensò su nemmeno un secondo e, con l’agilità di una gazzella, spiccò una corsa e se la diede a gambe.
“Ben fatto, ragazza!” si congratulò con entusiasmo e due secondi dopo lui l’afferrò per la mano, la fece voltare e lei si ritrovò a solo un paio di metri da dove era partita.
“Cosa??” non poteva capacitarsi, lui l’aveva bloccata  e, con un semplice incantesimo, la stava costringendo a restare perfettamente immobile davanti a lui.
Poteva giusto sbattere gli occhi e fissarlo con le labbra socchiuse.
- Dicevo…- riprese a parlare lui, come se nulla fosse - chi bacerebbe una povera, e quando dico povera intendo proprio miserabile, pel di carota piagnucolosa?-
Ginny socchiuse gli occhi per fargli capire che lo stava insultando mentalmente.
Lui sorrise apertamente.
- Sai chi? Vuoi sapere chi lo farebbe? Un ricco, e quando dico ricco intendo dannatamente ricco, e generoso ragazzo purosangue!- lo disse con tanta soddisfazione e, quando vide lei sgranare gli occhi, scoppiò a ridere di gusto, piegandosi in due.
Quando l’ilarità passò e lui si raddrizzò Ginny poté vederlo bene in viso, perché si trovavano a pochi centimetri di distanza.
Una volta tanto i capelli biondi di lui erano leggermente scompigliati e gli occhi chiari erano accesi di una luce più vivida dovuta all’accesso di riso.
“Però! Sarebbe quasi carino se non fosse così odioso. Se non fosse così... Malfoy!” valutò lei, dimenticandosi per un attimo l’assurda situazione in cui si trovava.
- Mh, dal tuo sguardo e da come mi osservi forse l’idea non ti dispiace poi tanto!- le sorrise beffardo e si mise le mani in tasca, studiandola ancora per qualche secondo - visto che l’idea di essere baciata da un ragazzo purosangue, un purosangue vero, un nobile Serpeverde, ti alletta così tanto penso proprio che andrò a chiamare Goyle!-
Ginny sgranò di nuovo gli occhi sapendo che lui non si sarebbe fatto scrupoli e che, probabilmente, il giorno dopo l’avrebbe saputo tutta la scuola.
“No! Già così mi considerano la piccola indifesa della famiglia e del gruppo ( o non mi considerano affatto), non voglio che pensino a me come quella che si è fatta baciare da Goyle! Non voglio che Harry lo sappia!”
Solo l’idea le causava dolore e, senza volerlo, il luccichio delle lacrime fece capolino nei suoi occhi.
Draco la fissò con attenzione, studiò i grandi occhi castani di lei, le piccole lentiggini che ricoprivano il naso all’insù, osservò le labbra dolcemente socchiuse.
I capelli rossi della ragazza catturavano la flebile luce che inondava il corridoio e si accendevano di riflessi dai colori azzurrini.
Era come avere una bellissima bambola a pochi centimetri da lui, una bambola viva ed affascinante.
L’aveva guardata spesso, soprattutto per prenderla in giro e trovarle dei difetti, quei difetti che adesso non riusciva a vedere.
Allungò la mano e le accarezzò i capelli: erano folti e morbidi. Catturò una ciocca e se la portò al volto, l’annusò per un istante.
Era dunque questo l’odore di un Weasley? Beh, degli altri gli importava poco: lei sapeva di buono e di pulito.
Ginny non poteva far altro che guardarlo e quando lo vide socchiudere gli occhi e inebriarsi del suo profumo una sensazione particolarissima le prese alla bocca dello stomaco.
E il cuore iniziò a battere veloce.
Un secondo dopo lui posò le labbra sulle sue e la baciò con trasporto.
“Se solo fossi libera potrei respingerlo!” pensò confusamente la ragazza e, improvvisamente, si rese conto che l’incantesimo che la teneva prigioniera non c’era più e che stava ricambiando quel bacio, le sue mani accarezzavano i capelli biondi di lui e si stava stringendo al ragazzo per rendere quel contatto ancora più intimo.
Il bacio durò un’eternità. Lui sapeva di menta, il suo corpo era caldo e il suo abbraccio accogliente. Il silenzio intorno a loro era irreale.
All’improvviso il ragazzo la lasciò andare e la fissò per un istante, il volto acceso e privo del pallore che di solito lo contraddistingueva.
Lei non seppe far di meglio che passarsi una mano tra i capelli, sconvolta da quello che era appena accaduto e, soprattutto, da quello che aveva provato.
“Ho baciato Draco Malfoy!” pensò incredula.
- E comunque - esclamò di punto in bianco, cercando di darsi un contegno - ti conviene non raccontare a nessuno quello che è successo! Dubito che tu voglia che si sappia in giro che sei così...magnanimo! Ti rovinerebbe la reputazione, no?-
Lui studiò i capelli spettinati della ragazza, il suo volto arrossato e sorrise con un ghigno.
- Ti preoccupi della mia di reputazione, eh?- il tono era sarcastico - bene, grazie di avermi gentilmente offerto le tue labbra, del resto un bacio prima di dormire non si nega a nessuno!-
Si voltò e se ne andò, lasciandola sola in mezzo a quel corridoio.
“Diamine, avrei potuto almeno chiedergli la strada per la Sala Grande!” pensò, ancora trasognata per quel bacio travolgente.
Girò a lungo ma alla fine riuscì a rientrare nella sua sala comune ed evitò accuratamente occhiate curiose e domande inopportune.
Il giorno dopo stava camminando al fianco di Ron e poté scorgere poco lontano Draco insieme ai suoi amici Serpeverde.
Lui la ignorò e lei fece altrettanto, visti dall’esterno sembravano normalissimi ma la ragazza era lievemente arrossita e il ragazzo aveva le spalle più rigide.
Improvvisamente Ron incespicò e i suoi libri malconci volarono a terra, il più pesante scivolò fino ai piedi di Malfoy.
Rosso come un peperone il ragazzo si avvicinò ai Serpeverde sghignazzanti per recuperare il tomo ma Draco fu lesto e lo raccolse per primo, porgendoglielo.
Ron aggrottò le sopracciglia  e lo fissò diffidente, poi allungò la mano e recuperò il suo libro.
- Come mai oggi sei così…- al ragazzo mancò la parola.
-...magnanimo, Weasley! Il termine che stai cercando è: magnanimo!-  sorrise, sfiorando Ginny con lo sguardo, e poi se ne andò ridendo con i suoi compagni.
- Roba da matti!- Ron lo fissò a bocca aperta - secondo me non sta bene, dev’essergli capitato qualcosa di strano!-
Si voltò verso sua sorella e vide che la ragazza era scossa da una risata silenziosa, si allontanarono insieme: lui perplesso e lei con il passo leggero e il cuore colmo di quel segreto inconfessabile.

 

FINE

 
  
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