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Autore: Onyxandopal    28/04/2016    1 recensioni
Era cominciato tutto con una scelta ed era finito allo stesso modo. Le due decisioni avevano inciso in maniera diversa sul futuro di chi le aveva prese.
SEQUEL di water, air & fire
Genere: Drammatico, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ashton Irwin, Calum Hood, Luke Hemmings, Michael Clifford, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Calum paralizzò Luke con i suoi poteri, mentre la scia nera lanciata da Ashton lo trapassava da parte a parte. Rimasi paralizzata, mentre l'oscuro dono di Irwin andava a colpire Veronika. Lei cadde a terra, con la pancia che aderiva al pavimento lucido della sala e una pozzanghera di sangue che si andava allargando sotto di lei. In meno di un secondo fui dietro a Luke, che cadde con la schiena verso il pavimento, poggiando la testa sulle mie ginocchia. La sofferenza era chiara sul suo volto angelico. Non mi accorsi delle lacrime che scorrevano sul mio viso finché lui non sollevò piano una mano, asciugandomi la guancia con il pollice.
-Hey, va tutto bene- mormorò piano, con la voce flebile. Sapevo esattamente ciò che sarebbe accaduto di lì a poco, ma volevo negarlo a me stessa almeno finché non si fosse concretizzato.
- Luke, non andartene- Risposi accarezzandogli i capelli. I suoi occhi esprimevano dolore, sofferenza e rammarico. Ero certa che volesse rimanere.
- Kres, va tutto bene. Sto bene. Promettimi una cosa- Cercò di sorridere, ma un colpo di tosse lo fece desistere.
-Luke non stai bene- La mia mano si era appoggiata sul suo petto ed era sporca del suo sangue, sangue che lo abbandonava lasciandolo morire.
-Promettimi che sarai forte, che questa cosa non ti distruggerà - Scossi la testa. Come poteva chiedermi una cosa simile?
-No, Luke. Sai meglio di me che se te ne vai, mi demolirai- Lui chiuse un attimo gli occhi, mentre una lacrima solcava il suo viso angelico.
-Mi odio, sapendo che sarò la ragione del tuo dolore.- Tossì nuovamente, le sue spalle vennero scosse.
- Luke, non odiarti. Rimani- Lui fece lentamente di no con la testa.
-Non posso, ormai non ho più speranze. Ma tu sì. Fa che la mia morte non sia una debolezza ma un punto di forza. Trova il modo di reagire e porta alla libertà i dominatori. Tu e Michael potete farcela, fallo per me-. Non volevo promettergli nulla, volevo solo che lui restasse con me. Volevo tornare a scuola con lui, continuare a vederlo odiare Michael. Non volevo che se ne andasse.
- Luke non voglio prometterti qualcosa che so di non poter mantenere. Per favore, non chiedermi questo.- Mi strinse leggermente la mano che avevo posato sulla sua guancia.
-Non chiedermi di restare, non ho le forze per farlo. Ormai sono tra le braccia di Ade, rimarrei se potessi , ma sappiamo entrambi che ormai il mio destino è questo.- Venni scossa da un singhiozzo, mentre alcune ciocche di capelli mi cadevano sulle spalle.
-Michael, giurami che la difenderai da qualsiasi cosa. Anche da se stessa- SI riferì al ragazzo dietro di noi, in piedi, distante qualche passo.
- A costo della vita. Lo giuro- Promise Michael avvicinandosi e troneggiando su di me.- Luke annuì soddisfatto e chiuse nuovamente gli occhi.
-Mi mancherai sorellina- Li riaprì, erano carichi di lacrime che non sarebbero mai cadute e rossi, mentre l'azzurro splendido che li caratterizzava si spegneva lentamente.
-Mi mancherai anche tu, Luke. Mi mancherà rubarti l'iPod solo per vederti sclerare, mi mancherà ascoltarti di nascosto mentre suoni la chitarra, mi mancheranno i tuoi attacchi di gelosia e i tuoi abbracci enormi- Sorrisi mentre il dolore sordo della sua morte si andava diffondendo dal petto al resto del corpo.
-Ho sempre saputo che mi guardavi mentre suonavo, non sono mai stato cieco.- Tossì, a stento riusciva a respirare e continuava a parlare, nonostante fosse già in viaggio per l'aldilà.
-Ti amo piccola mia. Sarai sempre la principessa del tuo fratellone- Sorrise appoggiandosi contro la mia mano.
- E tu sarai sempre il mio principe, Luke. Ti amo anche io fratellone. Anche se mi stai abbandonando in mezzo a tutta questa merda.- Fece per ridere, ma il dolore glielo impedì.
-Addio piccola- Scossi la testa mentre chiudeva gli occhi, come se questo potesse inchiodarlo li con me e non lasciarlo scivolare nella morte. Quando i suoi occhi si chiusero definitivamente, morii insieme a lui. Venni scossa dai singhiozzi mentre la rabbia cresceva in me. Gli baciai la fronte e le guance, per poi alzarmi in piedi furiosa. Tremavo, l'odio stava montando in me. Avanzai di qualche passo, lasciando il cadavere del mio amato fratello ai piedi di Michael. Guardai con il maggior astio di cui ero capace i suoi assassini. Il bracciale al mio polso esplose, mentre un nuovo potere si faceva spazio dentro di me. Non sentivo più nulla, il vuoto. L'apatia, il nulla totale. Tutto ciò che volevo era la vendetta. E mi piaceva il senso di potere che stavo assaporando, era forte e chiara, mi stava dando alla testa . Sentivo l'energia scorrere dentro di me, diffondersi attraverso le mie vene e mandando in tilt la mia coscenza.

Michael's Pov

Kresley cominciò a levitare, con l'odio nello sguardo. Gli occhi, non erano più i suoi. Erano diventati di uno spaventoso color fucsia, sembravano fatti dello stesso liquido degli starlight. Era spaventosa, non era lei. Non era la Kresley dolce e sensibile che avevo conosciuto. Era diventata un mostro, qualcuno che si muoveva grazie all'odio e al rancore, mossa dalla voglia di vendicare il fratello. Quando fu a dieci metri dal terreno alzò una mano verso il soffitto e la chiuse a pugno, facendo esplodere le porte delle celle. Eravamo al centro esatto della struttura, il cuore pulsante della nostra prigionia ed estinzione. Non mi ero accorto che tutte le celle convergessero li fino a quel momento. Venni investito dall'essenza del fuoco e dell'aria che erano state sprigionate alla rottura delle varie porte. Il mio bracciale si ruppe in due cadendo a terra. L'essenza dell'acqua andò a sommarsi ai poteri impressionanti di Kresley dandole maggiore controllo e forza. Attraverso un raggio d'acqua ed energia allo stato puro, inchiodò i Tre , Ashton e Calum contro la parete. Aveva stretto il collo degli assassini di suo fratello i propri poteri con l'intento di ucciderli. Intanto i vari dominatori liberati dalle celle si erano riversati alle mie spalle. I loro sguardi erano terrorizzati.

Ad un certo punto comparì davanti a me Corinne, come se fosse la cosa più normale di questo mondo.
- Devi fermarla.- Urlò indicando la ragazza che stava volando a dieci metri da terra.
-Che diamine ci fai qui?-
 - Ero l'ultima dominatrice della terra, prima che ci estinguessimo. Con l'estinzione della mia specie ho perso i poteri e non ho potuto intervenire prima. Devi fermare Kresley- Ribadire il concetto non mi aiutava a capirne il motivo.
-Per Ignis, vuoi parlare chiaramente?- Lei era come uno spettro, sembrava un ologramma.
- Hai presente gli uragani che hanno distrutto New Orleans?- Quella ragazza mi sembrava più pazza ogni parola che pronunciava. - Beh, sono stati causati da dominatori che hanno perso il controllo. Ma fortunatamente sono riusciti a fermarsi in tempo.- Un nodo mi si formò in gola.
- Che cosa succede se... se non si ferma?- Avevo paura ad ascoltare la risposta che avrei ricevuto.
- Il suo corpo collasserà schiacciato dai suoi poteri. Morirà uccisa dalla sua stessa sete di vendetta.-. No! Non lo avrei mai permesso, non l'avrei persa così. Non concepivo l'idea della sua morte, andava oltre ogni mia più macabra paura. Per la prima volta sentii il terrore schiacciarmi i polmoni svuotandoli, il cervello era andato in tilt e non riuscivo a pensare. Dovevo impedirle di autodistruggersi.
-Cosa posso fare?- Il tono disperato nella mia voce mi spaventò, ero davvero troppo legato a quella ragazza.
 -Non lo so, devi trovare tu un modo. Ogni Dominatore reagisce in maniera diversa al dolore, quindi anche al ragionamento. Fermala o l'esplosione investirà distruggendo tutto per un raggio di chilometri.- Il cuore mi martellava nelle orecchie e la testa mi girava. Di colpo, tutta la responsabilità era piombata sulle mie spalle. Lei non stava ragionando, il suo cervello era spento.
 -In pratica mi devo arrangiare da solo- Mormorai a me stesso, giacché Corinne se n'era andata.

Feci un passo verso Kresley, ma l'energia che sprigionava mi spingeva indietro. Facendo perno sul mio dominio dell'aria mi alzai fino a Kresley e mi posizionai tra il suo sguardo e quegli schifosi assassini.
- Kresley ascoltami. Devi fermarti o morirai- Lei rise, rise forte. La sua risata era diversa, come tutto in lei d'altronde.
- Non aspetto altro- La fissai negli occhi come se fosse impazzita.
-Non ti permetterò di ucciderti. L'ho promesso a Luke, ma soprattutto a me stesso-. Lei scosse la testa.
-Cosa te ne frega? Tu mi vuoi solo perché sono un Alpha, non perché tieni a me. E poi odi Luke, gli hai fatto una promessa solo perché stava morendo.- Mi avvicinai e le presi il viso tra le mani, era assurdo che pensasse una cosa simile.
- Cosa stai dicendo? Ti sei dimenticata tutte le cose che ti ho detto dopo la morte di tuo padre? Hai dimenticato che stavo per baciarti, ma per rispetto della promessa che hai fatto a Luke non l'ho fatto? A me frega di te molto più di quanto tu creda e molto più di quanto io voglia ammettere a me stesso.- Stavo pregando tutti gli alpha del passato e quelli del futuro perché lei mi ascoltasse e la smettesse con quel piano suicida. Lei parve riprendersi dal proprio stato di trance e fece.
-Io.. ok- Lentamente ci abbassammo, fino a toccare il pavimento con i piedi. Sorrisi, pensando di avercela fatta. Ma non era finita lì, la sua collera era troppa e con il gesto di una mano mi lanciò addosso dell'energia facendomi finire contro la parete dall'altra parte della stanza. Gemetti di dolore, mentre l'intero palazzo tremava. La sensazione del sangue in bocca mi fece venir voglia di vomitare.
Eravamo ad un passo dalla fine, Kres era ad un battito di ciglia dal morire perché il suo cuore era sovraccarico di poteri ed energia.

   
 
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