Serie TV > Hannibal
Ricorda la storia  |      
Autore: meggie681    29/04/2016    1 recensioni
Hannibal Lecter e Will Graham, si ritrovano a Firenze, rifugio temporaneo per lo psichiatra di Baltimora, che non può e non vuole sottrarsi alle ricerche dell'ex profiler FBI.
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Hannibal Lecter, Will Graham
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
FLORENCEONESHOT
One shot – Florence



Le figure, armoniose e statiche, della Primavera del Botticelli, sembrano spettatrici del loro dialogo, da ormai dieci minuti, durante i quali, Hannibal Lecter e Will Graham, hanno celebrato il loro ritrovarsi.

Hannibal, con parole emozionanti, al cuore di Will, che lo scruta, assorto, a corto di ossigeno.
Forse ha ancora paura di lui, senza sapere, cosa il futuro riserverà loro, portandoli sull’orlo di un baratro, a picco sull’oceano, dove riusciranno a morire e rinascere, in modo quasi incredibile, per entrambi.

Adesso, sono come sospesi, tra il senso di giustizia ritrovato, da parte di Graham e l’ovvia necessità, da parte di Lecter, di sfuggirgli.

Eppure è bello guardarsi, senza sfiorarsi, non ancora, mentre il più anziano lo vorrebbe stringere a sé, per cullarlo, nel suo dolore, che egli stesso ha procurato a Will, vittima e carnefice, pur di catturarlo, in un passato prossimo, non ancora archiviato.

Sarebbe del resto impossibile.

Troppe morti, ma se anche fosse stata una sola, lo psichiatra meriterebbe il carcere a vita, pensa il più giovane.

E poi si chiede, se deve ancora rifletterci, rimuginare sul da farsi.
In fondo, la possibilità di scappare, Will, gliela aveva servita, un anno prima, su di un vassoio d’argento, come quelli usati da Lecter, che gli aveva riservato, però, una sorpresa ingestibile.

Abigail Hobbs, in carne e ossa, come avrebbe sogghignato Jimmy Price, del laboratorio FBI, agli ordini di Jack Crawford.

Questi, è impegnato in una conversazione inconcludente, nel salotto toscano, di Bedelia De Maurier, senza sapere dove sia sparito Graham, come un fantasma, dall’alloggio occupato dall’avvenente psicologa e da Lecter, sotto mentite spoglie, dove si sono consumati ulteriori omicidi.

Ordinaria amministrazione o semplice necessità per sopravvivere.

Le bugie portano al delitto, come logica conseguenza all’esigenza di libertà.
Rinunciarvi, potrebbe essere un sacrificio tollerabile unicamente per Will.
Nella testa di Hannibal, questa convinzione sta prendendo forma, perché è stanco di scappare, di mentire, di reinventarsi, ogni volta.

Ogni maledetta volta.

Con Bedelia, quel marito per finta, quell’eminente professore per finta, era stato spietatamente sincero, durante il soggiorno fiorentino.
Ciò che egli provava per Graham era semplicemente amore.
Se mai avesse perduto una parte di sé stesso, Lecter l’avrebbe ritrovata in Will, completandosi a vicenda, anche se il profiler non era ancora capace di accettarlo.

Ora aspetta, lo squartatore, dopo avere chiuso il quaderno, dove stava disegnando.
Ora è Graham a dovere fare la prossima mossa.
Alzarsi e andarsene, senza più voltarsi indietro, dando a Hannibal una seconda possibilità di mettersi al sicuro dalla polizia locale e da Mason Verger, che l’ha sapientemente corrotta oppure arrestarlo, consegnandolo a Jack, come un agognato trofeo.

Sarebbe un trionfo professionale non indifferente, dopo che proprio il caso Lecter, aveva portato Crawford ad un passo dalla sospensione o, addirittura, di un’inchiesta interna, che l’avrebbe poi umiliato pubblicamente.
Bella era morta, tutto quanto sopra, non gli importava affatto.


Lecter prende un respiro.
Anche se ama anche i silenzi, tra lui e Will, è arrivato il momento di prendere una decisione.

Sembra così esortarlo, con un mezzo sorriso.
Sono malconci, fisicamente, dopo incontri sgradevoli e burrascosi, anche in questo si ritrovano identici.

Graham si solleva e così Hannibal, senza mai smettere di guardarsi.

“Una cosa …” – anche Will cerca un po’ d’aria – “… una cosa, io devo dirtela, però, prima di andare, Hannibal”

“Ti ascolto”

La sua voce è pacata, il suo sguardo innamorato.

È così semplice amare Will Graham, perché è come amare sé stessi, in un equilibrio emotivo ed esistenziale, ambito da molti, raggiunto da pochi.

“Io … io ho compreso il tuo disegno Hannibal” – e si compiace di ripetere il suo nome, perché è come una carezza calda, che gli sale dallo stomaco, gli vibra in gola, si espande ovunque, sino alle sue dita magre, che infine si posano sugli zigomi, dell’uomo che l’aveva marchiato, con una lama sottile, a Baltimora, sul principio di una notte senza fine.

L’ennesima mattanza, con un’unica perdita irreversibile.

“Eri pronto a darmi una casa e … e una famiglia, la nostra casa, la nostra famiglia, tua, mia e di … Abigail” – e tutto si frantuma in lui, le palpebre gli si chiudono, le lacrime sgorgano dai suoi occhi, di un blu zaffiro incantevole.

“Nostra figlia, Will”

Anche per Lecter è difficile non commuoversi, in quel ricordo.

“Siamo padri, un giorno l’hai detto” – Graham riprende con foga il dialogo – “lo eravamo almeno!”

“Almeno finché io non te l’ho portata via per la seconda volta, vero?”

Un istante di estrema lucidità, di confronto non più evitabile.

“Per colpa mia!” – ruggisce Will.

Disperato.

Allo stesso modo lo abbraccia, appendendosi a Lecter, che resta inerme, per un secondo.
Graham potrebbe persino ucciderlo, con quel coltello, di cui l’altro sa, nella tasca destra di Will.

Will che sente tremare tutto intorno a sé, mentre Hannibal lo sta baciando, dopo essere scivolato lungo il suo volto ispido, ma bellissimo.

E lo avvolge, mentre lo bacia insistentemente, inclinando il capo a destra e poi di nuovo a sinistra.

Graham lo segue.
L’ha sempre fatto.
Anche quando Lecter lo prende per mano, portandolo all’esterno, da un’uscita laterale.
Ormai è sera, le vie brulicano di passanti frettolosi di tornare a casa.
Sta per scoppiare un temporale.
Nessuno sembra notarli, in quel loro incedere lento, assorto, ma determinato.

E poi la pioggia.
Alcuni portici, deserti, li proteggono dalle intemperie, ma un vento gelido e improvviso, li esorta a ripararsi meglio.

Un anfratto, una rientranza, creata davanti ad un antico lavatoio.
È sufficiente.

Hannibal lo tiene a sé, sul petto, la guancia sinistra di Will appoggiata sul proprio cuore, che ha ritrovato una ragione, per andare avanti.
O perché tutto finisca.
Accanto a lui, che ascolta le sue pulsazioni e chiude gli occhi.
Al sicuro.

“Guardami”

La sua richiesta, incisiva, desta Graham come da un’assurda quiete interiore.

“Guardami mentre sto per toccarti Will” – e le sue mani corrono sotto agli abiti sgualciti dell’ex professore, dell’ex agente speciale, perché dopo il lungo ricovero e la convalescenza, a restaurare la sua barca, Graham si era lasciato alle spalle tutto.

O si illudeva di averlo fatto.

Il suo corpo ferito, segnato, lacerato dentro e fuori, si irrigidisce, poi prova a rifiutarla, quell’invasione cruenta e virile, da parte di Lecter, che ricomincia a baciarlo, perché si rassegni, più dolcemente, al suo desiderio di lasciargli anche questo ricordo.

Le falangi da pianista di Hannibal, frugano, entrano, salgono blandamente umide, quindi febbrili ridiscendono, grondanti di umori, imprigionando poi l’erezione di Will, in un doppio assalto, simbiotico, bollente.

Graham si arrende, reclinando il viso, bagnato da un pianto vivido, come il suo sorriso ansante.

Infine si rifugia, prossimo all’orgasmo, nel collo di Lecter, che lo devasta di baci sulla tempia destra, mentre, avvinghiati, gemono felici.

Hannibal, per averlo portato su quell’altare immaginario di lussuria.
Will, per esserci arrivato insieme a lui.

“Non permettere mai a nessuno, di toccarti così Will” – ringhia nella sua bocca, ma sta per piangere.

“Te lo prometto Hannibal” – annuisce il ragazzo che giocava con i cani, tra la neve, arridendo alla loro accoglienza, limpida e sincera.

Quel fotogramma, accompagnava Lecter, verso l’oblio, ad ogni imbrunire italiano, dopo che si erano salutati tanto brutalmente nel Maryland.

Un ultimo bacio.

Taciturni, riprendono il cammino, allo scoperto, dove Chiyo può controllarli dall’alto.
E proteggere Hannibal Lecter, con il suo fucile di precisione.


E sparare.

Se necessario.



The end




   
 
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Hannibal / Vai alla pagina dell'autore: meggie681