Otto parole per dire famiglia
Fiducia, che viene accordata sempre senza esitazioni.
Per quanto indiscutibilmente utili, i Frutti del Diavolo portano anche diversi problemi, come ad esempio la straordinaria capacità di attrarre tutti i guai da un chilometro di distanza.
La seccatura principale, tuttavia, resta l’incapacità di nuotare: per chi viaggia per mare, il rischio di cadere in acqua è sempre alto.
Eppure Monkey D. Rufy, detto Cappello di Paglia, e parecchi tra i pirati più forti ne hanno mangiato uno. La maggior parte di costoro è ancora viva grazie a una costante attenzione e ad un'estrema prudenza, perché in caso di capitombolo in mare sarebbero spacciati.
– Rufy! –
Ma questo il pirata di gomma proprio non riesce a capirlo.
– Dannazione, Rufy! Quante volte dobbiamo ripeterti di stare lontano dal parapetto? –
Ciò nonostante è ancora vivo e vegeto e il motivo è uno solo.
– Shishishi, tanto ci siete voi a prendermi! –
Note:
Salve, ciurmaglia.
Sono ancora io. Questa sarà una piccola raccolta che, temo, aggiornerò saltuariamente. Gli impegni a scuola in questo periodo sono decisamente pressanti.
Comunque, devo fare una precisazione sulla storia in generale e su questo capitolo in particolare. L'idea mi è venuta qualche tempo fa, mentre leggevo le fantastiche storie di a k u r o s a che Ania M Grace così gentilmente traduce. Questa flashfic qua, specialmente, ho paura che sia venuta troppo simile al primo capitolo di Moments like this (che, a proposito, consiglio assolutamente). In caso non vada bene, provvederò a toglierla o modificarla, ma vi assicurò che i prossimi capitoli saranno molto più farina del mio sacco.
Come sempre un grazie in anticipo a chi volesse recensire, ogni suggerimento e/o commento saranno i benvenuti.
Baci, bacetti, saluti e dolcetti,
Dreamer