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Autore: Indaco_    30/04/2016    5 recensioni
Il cuore di Amy saltò un battito capendo bene che quel devastante e incredibile dettaglio non era affatto dovuto ad una semplice coincidenza.
I puri e grandi occhi del piccolo erano di un accecante verde magnetico.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro Personaggio
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Dance'
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< e il tuo matrimonio come va? >Chiese con malizia rendendomi il colpo lanciato prima,lo incassai con un sorriso freddo,
< potrebbe andare meglio >risposi vaga tentando di non cadere nei dettagli,ma con sfortuna mi scappò uno sbadiglio all’ultimo,lui se ne accorse e guardò l’orario incuriosito,
< cristo!Sono le 4.30!E tu sei stanca morta e uguale Justin … dai alzati che ti porto in camera >disse sollevandosi in piedi,
< Sonic  grazie mille,sono in debito con te >lo avvisai mentre il mio fisico lo ringraziava per il riposino che aveva accennato,pigramente raccolsi le forze per prendere in braccio Justin,
< ma figurati … tranquilla lo porto io >mi precedette il riccio studiando per qualche secondo un metodo per sollevarlo senza svegliarlo,con mia grande sorpresa lo raccolse in modo delicato e attento,senza fatica e con gesto sciolto,lo invidiai ,era pieno di forza,io non riuscivo nemmeno a trascinarmi ultimamente,lo seguii fino al primo piano,era tutto identico a come ricordavo,stesso colore,forma e profumo,una marea di sensazioni e ricordi mi invasero,riconobbi la porta della sua camera,accuratamente chiusa.
Mi portò nella camera per gli ospiti in fondo al corridoio,quella che si affacciava direttamente al prato,la più grande a quel che ricordavo,aprì la porta ed entrò,la luce illuminò l’arredamento,lo seguii,tutto era in ordine e pulito,rimasi sorpresa dalle ottime condizioni della camera,adagiò con attenzione Justin sul morbido materasso e poi gli rimboccò le lenzuola verdi con cura,ci rimasi veramente di merda a quel gesto,così premuroso ed esperto!
< ecco qua,se hai bisogno sono nella camera di fronte alle … be’ … presumo ti ricordi >disse imbarazzato sistemandosi i capelli lunghi e magnifici,annuì mal trattenendo un sorriso,
< buonanotte allora … > mi salutò con un gesto della mano e uscì dalla camera,
< ah ultima cosa:che volete a colazione domani? >Chiese con meticolosità tamburellando le dita sullo stipite della porta,scrupoloso
< è indifferente Sonic … quello che mangi tu >risposi sciogliendo le numerose forcine che reggevano la crocchia di capelli, pronta per abbandonarmi al sonno profondo,lo sentì ridacchiare,
< d’accordo > disse convinto chiudendo la porta.
Quando aprì gli occhi un raggio di sole picchiava insistentemente sulle mie palpebre,tutto era buio nella camera,tranne per la sottile striscia di sole che entrava dal balcone mal chiuso,notai che mancava Justin alla mia destra,sospirai e una decina di ricordi legati alla sera precedente mi invase,il sonno mi aveva resa più lucida e ripensai agli avvenimenti.
Mi risdraiai stiracchiandomi e guardando in giro,era tutto sistemato nei minimi particolari,sembrava come nuova,era stata utilizzata pochissime volte,decisi di sollevarmi,e una volta in piedi aprì lentamente la porta,la luce del mattino entrava ovunque illuminando naturalmente l’ambiente,adoravo la luce di quella casa:era bianca e acceccante,trasmetteva meglio il senso di “mattina”.
La porta della camera di Sonic era semiaperta,non mi azzardai nemmeno a sbirciare,attratta da voci sommesse giù in salotto,scesi le scale silenziosamente,in punta di piedi,mentre le voci che confabulavano si facevano più marcate,entrai in cucina,Justin era seduto a capotavola a gambe incrociate sulla sedia con un piatto davanti pieno di pan cake coperti di nutella e fragole accompagnati da una gigantesca tazza di latte ripiena di cereali,mentre Sonic era in piedi che si versava il caffè dalla moka,notai che sul tavolo era presente il finimondo: frutta, pane, marmellata,nutella,croissant,succhi di frutta … rimasi sconvolta dalla quantità,
< … di solito mangio solo il latte con i cereali,la mamma invece beve solo il caffe perché … >
< buongiorno Justin >lo interruppi baciandolo sulle guanciotte morbide,scostandomi due lunghe ciocche di capelli dietro alla testa,
< mamma! >urlò saltandomi in braccio,spettinandomi maggiormente,mi accorsi che la botta di ieri si era trasformata in un cerchio nero sull’occhio molto marcato ed erano apparse grosse macchie grigie-bluastre sulle guancie,lo osservai scioccata e preoccupata,accarezzandogli i segni.
Sonic si girò e mi lanciò un’occhiata indagatrice,se n’era ben accorto dei segni,era impossibile non accorgersene,e conoscendolo si stava producendo il filmino mentale più tragico e doloroso in grado di accumunare tutti i fatti della giornata precedente,
< buongiorno >disse scostando gli occhi da me tentando di far finta di nulla,
< giorno > lo salutai normalmente,
< però … ti sei superato >gli feci notare guardando l’intero tavolo,abbozzò un sorriso
< be … mangia almeno … devi recuperare numerose colazioni a quel che ha raccontato Justin >disse con un occhiolino osservando divertito il mio bambino che si ingozzava di pane  e marmellata,non risposi  e mi sedetti affianco a lui guardando tutto quel ben di dio,misi in bocca un bignè alle fragole,la panna rosa si sciolse come burro,la pastasfoglia era morbida ed alastica,un mix perfetto.
Il mio stomaco rese grazie al signore,sollevai gli occhi e mi ritrovai quelli di Sonic su di me,indagatori e scrutatori,in una mano teneva una tazza piena di caffè,l’altra era appoggiata al lavabo,con un sorriso indecifrabile,
< però … che capelli lunghi … >disse sorseggiando il suo caffè,scivolando con lo sguardo lungo l’ondeggiatura finale degli aculei,annuii con un sorriso
< mangia qualcosa >lo incitai spostando il piatto di brioche davanti a lui,mi ascoltò di malavoglia ne afferrò una e gli regalò un profondo morso,
< io fra un’ora vado in palestra … ho avvisato Blaze e Silver del tuo arrivo,perciò stamattina la gatta verrà a trovarti >mi spiegò con un sorriso furbetto,controllando l’orologio,
< non vedo l’ora >esclamai sincera,pulendo con un tovagliolo la bocca sporca del pozzo senza fondo alla mia sinistra,sentii il peso dello sguardo del proprietario di casa,feci finta di nulla finchè non mi colse alla sprovvista con un’imprecazione,si avvicinò a me e mi sfiorò con un dito il collo,
< che ti sei fatta?Hai una macchia viola sul collo anche tu! >Esclamò scioccato osservando meglio,mi sentì avvampare e fui presa dal panico,era difficile da nascondere una chiazza che mi copriva più della metà della gola,in due secondi inventai miliardi di possibili scuse,mi spostai dalla sua visuale
< non è niente tranquillo >gli risposi tentando di cambiare argomento e distoglierlo da quella visuale,
< non è vero,avete gli stessi identici segni! A meno che non abbiate fatto un incidente non trovo altri collegamenti >mi fece notare lanciandomi un tubetto di crema,
< mettila,l’ho spalmata anche a Justin prima,è semi miracolosa,dovrebbero andarsene in un paio di giorni massimo >esclamò mettendo la sua tazza nel lavabo,
< grazie >mormorai flebile,sgamata
< figurati >disse serio.
Cercava di mostrarsi indifferente ma non gli riusciva affatto bene,lo sfogo di prima era una prova,si era già creato le sue teorie e le risposte alle sue domande,i suoi modi erano bruschi e veloci,il silenzio cadde,imbarazzante e invalicabile,Justin mi lanciava silenziose occhiate.
Solamente quando,una manciata di secondi dopo,Sonic salì in camera,il riccio azzurro al mio fianco si smutò,
< cosa devo dirgli quando mi chiede perché abbiamo le macchie ? >Mi chiese a bassissima voce per non farsi sentire,sospirai lisciandogli un aculeo,
< digli che ti sei fatto male a scuola,va bene? > Mormorai chinandomi su di lui,baciandogli la guanciotta morbida,annuì mesto,riprendendo a mangiare con tranquillità,finì il mio cappuccino e pulii la tavola dalle varie briciole e macchie di marmellata quando il campanello trillò. Mi avvicinai incuriosita alla porta,una telecamera accanto alla porta d’entrata mostrava l’esterno:una gatta alta,lilla con lunghi capelli raccolti in una coda vaporosa,aspettava con un sorriso radioso,una fitta al cuore mi riempii di adrenalina, spalancai la porta,i suoi occhi ambrati sgranarono,
< AMYYYY > 
< BLAZEEE >urlammo all’unisono stringendoci in un abbraccio spezza fiato,il suo profumo dolce,il suo calore,la sua voce,quanto mi era mancata,tre lacrime scesero dai miei occhi,ero così felice!Mi sentivo accolta e finalmente a casa,come dopo un lungo viaggio ritorni a casa nella “normalità” e questa normalità mi era così mancata!
Ci staccammo e ci guardammo negli occhi,era commossa anche lei,e ridendo e piangendo contemporaneamente, ci riabbracciammo,
< uuuh ma che bello! Vi siete ritrovate >idealizzò ironico un certo riccio blu scendendo le scale,armato di borsone tattico e sorriso malizioso,Blaze lo ignorò
< ma guarda che donna che sei diventata … mi sei mancata così tanto! >mormorò tra i singhiozzi con la voce modificata dall’emozione,
< e parli te?Sei così … cambiata! >Esclamai ammirandola,era semplicemente magnifica : bella, radiosa e felice,i suoi occhi caddero per un secondo al mio fianco,le lacrime si fermarono,si compose un attimo,e restò come paralizzata,mi voltai nella sua direzione:
Justin era in piedi impalato davanti alla porta della cucina,gli occhi grandi,verde magnetico incuriositi , un sorriso divertito sul faccino e i capelli blu oltremare sparati all’aria; mentre lo soppesava con lo sguardo,incredula, si materializzò di fianco  a lui il padrone di casa,che si sistemava il borsone sulla spalla e guardava la scenetta commovente del tutto estraneo,ci guardò,gli occhi verde magnetico che soppesavano l’intera vicenda,il mezzo sorriso compiaciuto adornato dall’anellino metallico e quei capelli blu oltremare che si sollevavano con forza,
Blaze rimase pietrificata a guardarli,con gli occhi sgranati e senza respiro,distolsi l’attenzione della gatta facendo le presentazioni,
< Justin ti presento zia Blaze,Blaze ti presento mio figlio Justin >dissi con orgoglio,sperando che spostasse la sua attenzione lontana dal “trova le differenze”,
< wow >mormorò scandalizzata,inginocchiandosi davanti al piccolo.
Lo guardò con attenzione  e dopo aver lanciato un’occhiata a Sonic che ammirava le presentazioni con strana silenziosa indifferenza,un mezzo sorriso sorpreso le incorniciò il viso,
< piacere Justin,quanti anni hai? >Gli chiese prendendolo per mano,
< quattro >rispose veloce con un sorriso simpatico,
< ma che bello!Hai la stessa età delle mie due figlie!Le conoscerai e diventerete amici,sono sicura che ti staranno simpatiche,sono dei maschiacci >sospirò per nulla dispiaciuta dall’affermazione appena detta,come risposta gli regalò un sorriso,per poi andare a sedersi sul divano a guardare i suoi cartoni preferiti.
< bene ragazze,io vado,tornerò verso mezzogiorno e qualcosa,fate quello che volete,ci vediamo più tardi >avvisò Sonic afferrando il ricco mazzo di chiavi sopra il comodino,facendoci un occhiolino uscendo dalla porta
,< an … arriverà il postino non so quando,firmate a mio nome se deve consegnare qualcosa,ciaoo >aggiunse ravviandosi gli aculei,chiudendo la porta  alle sue spalle.
Io e Blaze ci guardammo,le sue labbra erano coronate da malizia,mi prese a braccetto e mi portò in cucina,ci sedemmo sulle sedie,
< Quando hai intenzione di dirglielo? >Mi chiese incrociando le braccia e guardandomi incuriosita,
< cosa a chi? >Dissi stupita dalla sua domanda non riuscendo a trovare un nesso,
< quando hai intenzione di dire a Sonic che Justin è suo figlio? >Disse senza giri di parole cogliendomi alla sprovvista,sfarfallando gli occhi, mi sentii  gelare il sangue,i brividi di freddo e di terrore mi fecero rabbrividire, aprii la bocca per ribattere ma continuò subito
< e non venirmi a dire che non è vero,si vede lontano dodici miglia! Sono i-den-ti-ci! Stessi capelli,stessi occhi,stessi lineamenti, stesse labbra,stesso sorriso … lo capiranno tutti!L’unico che è cieco come una talpa è Sonic! Come ha fatto a non accorgersi del suo copione? >Esclamò lanciando un’occhiata al riccio drogato di peppa pig,pigramente stravaccato sul divano,
< oh! Lui non lo saprà infatti > Tagliai il discorso raccogliendomi i capelli in uno chignon allentato,
< eh? E terrai Sonic all’oscuro di tutto? Gli neghi il diritto di essere padre? > Esclamò sorpresa della mia scelta,pronta a urlarmi dietro,
< Blaze! È da 4 anni che non mi vede, non sapeva che avevo un figlio! Non posso presentarmi così e dirgli “ oh ciao, sai che 4 anni fa ho partorito il tuo bambino? “ >la gattina scoppiò in una risata contagiosa,
< penso che lo renderesti l’uomo più felice di questa terra, lo sai che ama i bambini, e averne uno suo è sempre stato il suo più grande sogno >confessò con un sorriso complice,scossi la testa,
< è difficile Blaze … dopo mi chiederebbe il perché non gliel’ho detto subito ecc. ecc.  >gli risposi semplicemente, non avevo voglia di parlarne, era così complicato,
< d’accordo, d’accordo … ma devi dirglielo,è un diritto suo e di Justin … preferisci che cresca convinto che Jason sia suo padre? >ricattò furbamente,tamburellando le unghie smaltate di bianco sul tavolo di legno scuro,scossi nuovamente la testa,
< appunto perciò … >Lasciò cadere la frase,
< che ti sei fatta al collo? >Mi chiese interessata guardando schifata la macchia violacea,sbuffai,
< è stato lui > dissi a bassa voce nascondendo il peggio con la larga t-shirt,vergognandomi a morte,
< Jason?E perché l’ha fatto? >Esclamò meravigliata e dispiaciuta,
< non ha tollerato l’idea di venire qui in vacanza >risposi asciutta adagiandomi sul tavolo freddo e liscio,
< oddio Amy … mi dispiace!Ti sei messa qualcosa? >Chiese preoccupata osservandomi meglio,
< si si tranquilla … ora parlami di te,raccontami tutto da quando me ne sono andata! >Esclamai curiosa  e avida di capire fatti e avvenimenti,scoppiò a ridere innamorata,riprese fiato e cominciò a raccontare con tranquillità
< due mesi dopo che te ne sei andata ho scoperto di essere incinta,Silver era fuori di se per la gioia,nel frattempo quando io l’ ho scoperto , Rouge ha sfornato i suoi gemelli e con il passare di mesi quasi tutti si sono accomodati,Cosmo ha il suo bambino di tre anni e Wave una femmina di 5 … e poi ci sono le ex troiette che anno concluso i loro sogni da modelle quando hanno partorito:Sally ha tre bambini di 4,3 e 1 anno e le sue schiavette sono tutte prese dai loro figli > concluse con un sorriso vittorioso,sorrisi,quelle che dovevano fare il giro del mondo,sposarsi a 90 anni,erano state imbrigliate più o meno involontariamente da quelle gravidanze non programmate,certo,nemmeno la mia era stata programmata ma mi aveva regalato così tanta gioia fin’ora!
< e … Sonic? >Chiesi incuriosita tentando di mostrarmi disinteressata, investigando sul suo passato,
< uhh Sonic … ha avuto un attimo di perdizione da quando te ne sei andata … ha saltato per  qualche mese ballo,si è fatto il piercing,ha aggiunto qualche tatuaggio,si è dato per un breve periodo alle erbe … ma sei mesi dopo aver sonoramente discusso con Dylan,ha rimesso la testa apposto … più o meno … cambiava ragazza ogni settimana,una più bella dell’altra … l’ultima l’ha mollata due settimane fa e ora,a quel che ha raccontato Silver,è arreso e depresso … >riassumè con disinvoltura,nei suoi occhi si leggeva preoccupazione, annuì e lasciai morire il discorso,mi aveva dato parecchio materiale su cui riflettere,
< e le tue piccole?Non le ho mai viste e sono curiosa di conoscerle! >Dissi smielata,dovevano essere delle pesti se avevano preso dal suo compagno,i suoi occhi diventarono cuoriformi,
< hanno 5 e 4 anni,Beyoncè la prima e Rihanna la seconda >disse con un sorriso orgoglioso,
< nomi assai conosciuti!Silver era contrario? >Chiesi trattenendo risate,
< no anzi ha spinto più lui che io,stasera le conoscerai >ammise con un sorriso,mi sollevai stupita dal tavolo
< stasera? >Esclamai incredula
< ovvio!Devi rivedere tutti!Ora sei riposata e sei in grado di sostenere la situazione >disse semplicemente facendo un’occhiolino malizioso,
< non vedo l’ora >ammisi accavallando le gambe,un tantino preoccupata,ripetendomi di non far avvicinare troppo Justin a Sonic,
< vuoi trasferirti a casa mia? >Domandò all’improvviso,scossi la testa
< a essere sincera preferisco restare qui,in questo modo Justin può conoscere meglio Sonic >esposi sospirando per l’abnorme problema,annuì vaga
< capisco … se ti trovassi in difficoltà sappi che ho posto a casa comunque >continuò alzandosi in piedi puntando alla scatola dei biscotti dimenticata sulla credenza,la prese e cominciò a sfilare biscotti per divorarseli con ingordigia,
< grazie infinite, Blaze … stasera ci serviranno dei vestiti >le dissi ricordandomi delle enormi tute che avevamo addosso,mi guardò e scoppiò a ridere,
< hahahaha perché non vieni così invece? >E altre risate la fecero atterrare sulla sedia abbandonata,roteai gli occhi
< simpatia portala via >risposi sarcastica osservando i 50 risvoltini che avevo fatto ai pantaloni,troppo lunghi,suonarono al campanello,invitai Blaze al contegno e aprii la porta,un postino magro e ansimante mi porse un foglio dove firmare,
< ci sono un paio di scatoloni fuori,glieli porto dentro? >Mi chiese asciugandosi il sudore della fronte con la manica della giacca ,
< oh si, grazie >dissi scribacchiando “Sonic the hedgehog” sulla carta sgualcita,annuì e portò in salotto 3 grossi scatoloni,e altri tre più piccoli completamente avvolti da metri e metri di nastro adesivo,sorvegliato dalla gattona lilla.
Ringraziai e chiusi la porta,< uuuuuh … Sonic ha fatto shopping! >

spazio autrice:scusate l'enorme ritardo:è arrivato oggi il pc!ciao!baci!
  
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