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Autore: kamy    30/04/2016    0 recensioni
Steve è un teddy boy a capo di una gang, ma sta per fare il più grande errore della sua vita: un accordo con gli Stark.
Genere: Avventura, Romantico, Satirico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Altri, Steve Rogers/Captain America, Tony Stark/Iron Man
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Ringrazio anche solo chi legge.



Cap.3 Sensual

"Anche se sei stato di parola sul pagamento, non sei stato sincero sul fatto che sei venuto da solo" disse Steve. Accavallò le gambe e si sedette su una cassa vuota, giocherellò con il bastoncino del chupa-chupa consumato.
"Ho visto una chioma castana nella tua macchina. Il maggiordomo?" domandò.
Accavallò le gambe e assottigliò gli occhi.
Howard incrociò le braccia stringendo le labbra, distolse lo sguardo e si leccò le labbra.
"Il maggiordomo mi aspetta con la macchina poco lontano" rispose.
Gli osservò le gambe accavallate, schiuse le labbra grattandosi i baffetti.
"Due macchine? Spero che questo non significhi che vuoi darmi buca con l'altra metà del carico" sibilò Rogers.
Howard si passò le mani tra i capelli e sogghignò allargando le braccia, si mosse sul posto in tondo scuotendo il capo.
"Pensavo fosse più saggio non andare e venire con la stessa macchina, nel caso qualcosa fosse andato storto".
Steve si rialzò in piedi e raggiunse la propria motocicletta. Il vento smuoveva la polvere che copriva le strade e un giornale ondeggiò facendo rumore, volando sotto la luce di un lampione.
"Aspettando il resto del carico, visto che i miei uomini non sono vicinissimi, ti va di divertirti?" domandò. Si tolse un accendino dalla tasca, si sedette a cavalcioni sulla moto ed iniziò a far scattare l'accendino.
Howard lo raggiunse, lo guardò dall'alto in basso e sorrise suadente socchiudendo gli occhi scuri.
"Ho infranto la regola e vengo premiato?", chiese, "mi meraviglio che la tua gang funzioni".
Steve si accese una sigaretta e gliela premette sulla mano, ridacchiando.
"Tirami una fregatura e ti ritroverai senza testa" ringhiò.
Howard piegò il capo all'indietro sentendo la pelle bruciare, si morse la lingua e socchiuse gli occhi.
"Quindi non credi sia un poliziotto" sussurrò, roco.
Steve si portò la sigaretta alle labbra rosee e aspirò, espirando dal naso.
"I poliziotti mi avrebbero arrestato perché mi faccio trom**re dagli uomini e da lì mi avrebbero obbligato a parlare sul resto" rispose. Il fumo gli uscì dalle narici.
Howard gli sfiorò la guancia liscia con la mano avvicinandosi maggiormente, socchiuse gli occhi e sorrise.
"Posso dirtelo, se davvero ti interessa".
Steve si tolse la sigaretta dalle labbra, abbassandola, espirandogli del fumo in viso.
"Dirmi cosa?" domandò roco.
Howard socchiuse gli occhi sentendoli arrossarsi, aderì a lui e deglutì sentendo la gola secca.
"Cosa nascondo" sussurrò.
Gli poggiò una mano sulla coscia e la carezzò con movimenti circolari.
"Sei un premio che va meritato".
Steve si piegò all'indietro, aprendo di più le gambe e gli avvicinò quella che gli stava accarezzando.
"Perché no, così magari ti dico qualcosa anche io" soffiò.
Howard si leccò le labbra deglutendo a vuoto, si passò le mani sui capelli e gli strinse i fianchi con forza fino ad arrossare la pelle chiara.
"Da cosa cominciamo, diavoletto tentatore?" sussurrò.
Steve appoggiò le mani sulla moto e si sollevò su di esse, con le gambe gli strinse i fianchi, strofinando l'inguine contro l'altro.
"Dimmi tutto" mugolò con voce roca.
Howard gemette piano, lo avvicinò a sé con uno scatto e gli leccò le labbra sentendo il sapore di nicotina.
"In macchina c'è il mio fratellino" sussurrò.
Steve lo baciò, approfondì il bacio fino ad arrossarsi le labbra, affondò la sua lingua nella bocca dell'altro mugolando ripetutamente di piacere. Iniziò a strusciarsi all'altro, facendo ondeggiare la motocicletta e dimenò freneticamente il bacino.
Howard gemette, si strusciò su di lui con foga sentendo i pantaloni stringere e gli passò le mani sui fianchi, si scostò e ansimò.
"L'idea di una cosa a tre ti eccita?" scherzò.
Steve scrollò le spalle, un rivolo di sudore gli scendeva dalle labbra sottili.
"Dipende da com'è il fratellino". Lo stuzzicò.
Howard gli leccò il rivolo di sudore, gli infilò le mani nei pantaloni e mugolò.
"Un pazzo" grugnì.
Si agitò sul posto strofinandosi ripetutamente contro Steve.
"Un povero idiota che deve essere trasportato da un posto all'altro, lo tengo solo per pubblicità".
Steve si scese i pantaloni, gli prese la mano infilandosela nei boxer e gliela strinse fino a fargliela scricchiolare, aiutandolo a massaggiarlo.
"Così m'incuriosisci" sibilò.
Howard gemette, si tese verso di lui con tutto il corpo e gettò il capo all'indietro.
"Cosa ... cosa vuoi sapere?" chiese, annaspando.
"C'è una fregatura o lo posso conoscere?" gli domandò all'orecchio. Glielo mordicchiò, mentre il sudore iniziava a scendergli lungo il collo pallido.
Howard ansimò, mugolò spingendosi verso di lui con il bacino e socchiuse gli occhi liquidi.
"Quello che vuoi".
Steve gli mordicchiò il labbro, iniziando a sfilarsi il resto dei vestiti.

  
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