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Autore: Not_a_Disney_Princess    01/05/2016    2 recensioni
Dal prologo:
[...] mentre Draco faceva un ultimo passo e si fermava di fianco ad Hermione: erano spalla a spalla, lei lo osservava ad occhi sgranati colta completamente di sorpresa. Una solitaria lacrima scese lungo la sua guancia pallida.
“Draco, cosa fai ragazzo?” la voce di suo padre rimase quasi non udita dalle sue orecchie, mentre tirava fuori tutto il coraggio che aveva e allungava la propria mano, afferrando quella di Hermione, stringendola nella sua: la ragazza abbasso’ lo sguardo stupita, ma non inorridita, poi lo rivolse con un’espressione di sfida verso l’altra fazione, intrecciando le loro dita e ricambiando la stretta. Un potente, indistruttibile e brillante filo rosso sembro’ apparire tra le loro dita intrecciate: un antico incantesimo, un destino condiviso.
Dal primo capitolo:
[...] Lui aveva riso e affermando che aveva finito era uscito dal bagno, lasciando pero’ sul lavandino il proprio spazzolino e dentifricio. Era alla menta.
Genere: Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy, Hermione Granger | Coppie: Draco/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
Capitoli:
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Prologo
In quel momento lui lo fece. Fece due passi avanti, tutti gli occhi erano fissi su di lui, sia dei suoi “nemici” che dei suoi “amici”: ma non voleva guardare nessuno di loro. Fisso’ i propri occhi nei suoi: nonostante tutto lo sorpresero: vi era delusione, come una speranza disillusa.
Prese ancora un passo.
“Oh Draco, bene” disse con la sua voce mellifua il Signore Oscuro. La folla sembro’ aprirsi al suo passaggio e tutti lo osservavano irrequieti. Per un momento i suoi occhi incrociarono quelli di suo padre e di sua madre disperati: ma quando incontro’ quelli cerulei di sua madre, Narcissa capi’ e fece un breve accenno col capo, accennando un sorriso orgoglioso, mentre Draco faceva un ultimo passo e si fermava di fianco ad Hermione: erano spalla a spalla, lei lo osservava ad occhi sgranati colta completamente di sorpresa. Una solitaria lacrima scese lungo la sua guancia pallida.
“Draco, cosa fai ragazzo?” la voce di suo padre rimase quasi non udita dalle sue orecchie, mentre tirava fuori tutto il coraggio che aveva e allungava la propria mano, afferrando quella di Hermione, stringendola nella sua: la ragazza abbasso’ lo sguardo stupita, ma non inorridita, poi lo rivolse con un’espressione di sfida verso l’altra fazione, intrecciando le loro dita e ricambiando la stretta. Un potente, indistruttibile e brillante filo rosso sembro’ apparire tra le loro dita intrecciate: un antico incantesimo, un destino condiviso. 
Da qualche parte Severus Piton e Albus Silente poterono tirare un sospiro di sollievo: finalmente un Principe Serpeverde era riuscito ad abbattere tutte le barriere e a tenersi stretta la sua principessa.

Nella commozione generale nessuno aveva poi piu’ prestato attenzione agli avvenimenti di quel momento, la battaglia era ripresa e su di loro gravavano le immense perdite che avevano subito. Harry aveva vinto lo scontro contro il Signore Oscuro, avendo effettivamente disarmato Draco, il vero ultimo proprietario della Bacchetta di Sambuco ed essendone quindi il vero proprietario.
I Malfoy non avevano avuto il coraggio del figlio, ma comunque si erano astenuti dal combattere arrendendosi immediatamente. I Weasley erano tutti insieme mentre piangevano la morte di Fred, Ron e George sembravano quelli piu’ maggiormente colpiti e Ginny aveva lo sguardo perso nel vuoto. Harry aveva aggiustato la propria bacchetta e distrutto quella di Sambuco, sperando di evitare future e non necessarie guerre. Ron ed Hermione erano stati al suo fianco, come sempre, quando lo aveva fatto. Ora era necessario ricostruire. 
E ora, mentre Harry piangeva il professor Piton, che alla fine si era dimostrato il vero eroe di tutta la situazione, e Fred assieme ai Weasley, Hermione era sola a fissare il cielo imbrunire fissando oltre l’orizzonte. Pensava agli ultimi avvenimenti, quasi non poteva credere che avevano vinto, ai propri genitori che erano in Australia dimentichi della propria unica figlia. Non si era neanche accorta che Draco era di fianco a lei, in silenzio. 
Si volto’ ad osservarlo: i suoi capelli biondi, in genere sempre all’indietro, erano disordinati quasi quanto quelli corvini di Harry, il suo viso pallido era ferito e smagrito, ancora piu’ pallido del solito, ma i suoi occhi erano limpidi: il suo intero atteggiamento era quello di una persona finalmente libera, le sue spalle erano piu’ rilassate, il suo portamento sebbene ancora signorile era piu’ rilassato.                 
Anche lui fissava l’orizzonte, rigirandosi la bacchetta tra le mani.
Durante la battaglia, non si era allontanato dal suo fianco, e spesso Hermione aveva notato con la coda dell’occhio molti incantesimi indirizzati verso di lei rimbalzare contro barriere invisibili probabilmente messe su da lui.  
“Stai bene?” domando’, guardandolo mentre abbassava lo sguardo e lo riportava sull’orizzonte, prendendo un lungo respiro.
“Meglio di quanto non sia mai stato in questi ultimi due anni” ammise, la sua voce non era piu’ fredda e calcolatrice come all’inizio, era espressiva e calda. 
“Bene” cadde tra di loro un silenzio confortevole.
“Tu come stai?”  
“Bene – ammise – sono stanca. Ma sto bene. Voglio andare a riprendere i miei genitori”
“Ah si sono in Australia, vero?” ma sembrava piu’ un’affermazione che una domanda. Lei si volto’ terrorrizzata dal fatto che conoscesse il luogo dove li aveva mandati.
“Rilassati, Granger -  disse lui, guardandola con la coda dell’occhio – non lo sa nessuno degli altri Mangiamorte” e stranamente Hermione gli credette. 
“Adesso cambiera’ tutto, vero?” domando’, una domanda che aveva rivolto anche ad Harry qualche anno addietro, sebbene con significati completamente diversi. Lui si scrollo’ nelle spalle.
“E’ quel momento in cui saremo tutti d’accordo – disse – ma dubito che sara’ cosi’ facile. – un POP indico’ che qualcuno si era smaterializzato sul campo di battaglia: erano degli Auror – ci si vede Granger” si mise le mani in tasca e si diresse verso i suoi genitori, in silenzio. 
Gli Auror stavano arrestando Lucius e Narcissa e Draco si consegno’ volontariamente consegnando la propria bacchetta con uno sguardo abbattuto sul viso.
Hermione raggiunse i Weasley, senza staccare gli occhi dai tre Malfoy, Ron si alzo’ e le ando’ incontro, passandole un braccio attorno alla vita.
“Possono farlo? – domando’ – si sono arresi pacificamente e Malfoy si e’ spontaneamente schierato con noi, ha anche salvato Harry nella Stanza delle Necessita’ – gli fece notare – non varra’ per qualcosa?”
“Forse in un tribunale Herm’ – la apostrofo’ Ron – ma questa e’ guerra. E loro erano dalla parte che ha perso” lo disse quasi crudemente, ma Hermione ignoro’ la cosa: erano tutti stanchi, Ron aveva appena perso un fratello, non poteva anche mettersi a disquisire sul tono che usava contro quelli che erano stati loro nemici fino a poco fa. Si lascio’ condurre da Ron verso la sua famiglia, il silenzio, ma continuando a lanciare occhiate nella direzione dei Malfoy: ammirando lo stoicismo con cui Malfoy affrontava l’intera situazione. 

Il processo si era svolto in maniera veloce e poco dispendiosa. Il Ministro provvisorio, Shacklebot, voleva chiudere al piu’ presto il capitolo guerra e ricominciare da capo.
Con sua enorme sorpresa come teste per gli imputati si presentarono Harry Potter e Hermione Granger. Per Lucius non testimoniarono: non ne avevano ne’ la voglia, ne’ la possibilita’. Egli aveva affrontato con riserbo il proprio processo e la propria condanna ad Azckaban. Narcissa non aveva sprecato neanche una lacrima, rimanendo la definizione della serenita’ di fronte alla corte durante il proprio processo: Harry aveva testimoniato per lei, affermando che senza il suo aiuto sarebbe morto, Narcissa aveva infatti mentito coraggiosamente (anche se per il bene del proprio figlio) a Voldemort sulla apparente morte di Harry, permettendogli di affrontarlo ancora. 
Harry lo aveva detto chiaramente, sussurrandolo ad Hermione, mentre aspettavano la sentenza per la donna:
“Sono stato salvato dall’amore di una madre piu’ di una volta” riferendosi alla propria madre che si era sacrificata per lui, a Molly che lo aveva praticamente cresciuto salvandolo da un’esistenza senza amore e a Narcissa che come ultima dimostrazione di estremo amore verso il proprio figlio aveva avuto il coraggio di mentire al Signore Oscuro. 
Per Draco testimoniarono entrambi. Harry fu ascoltato per primo fornendo una dettagliata testimonianza di come non solo Draco aveva mentito al Manor, cercando di non farlo scoprire dopo che Hermione lo aveva colpito con un incantesimo per renderlo quasi irriconoscibile, ma di come anche aveva mentito a suo beneficio, impedendo a due armati Mangiamorte di ucciderlo. Poi avevano chiamato Hermione.
“Credo – aveva detto Hermione – che se qualcuno ha il diritto di essere perdonato per i propri crimini quella persona sia Draco Malfoy. – il silenzio era sceso nell’aula – non solo ci ha protetti mentendo al Manor, ma nel mio caso ha fatto qualcosa di veramente straordinario: sua zia, Bellatrix LeStrange mi stava torturando con l’incantesimo Crucio – spiego’ – e Draco era presente. Lui ha attutito gli effetti della maledizione su di me, permettendomi di rimanere lucida: se non ci fosse stato lui sarei morta.” Si fermo’ aspettando le reazioni dei presenti.
“Inoltre, Draco, posto di fronte a una scelta libera – aggiunse – senza che nessuna delle persone che ama fosse in imminente pericolo si e’ apertamente e volontariamente schierato con noi, combattendo e salvandomi la vita in piu’ di un’occasione. E ho scoperto recentemente che era a conoscenza del lugo in cui ho fatto nascondere la mia famiglia e l’ha tenuto nascosto ai Mangiamorte e a Voldemort – molti annuirono – Harry Potter sara’ anche il Prescelto, ma Draco Malfoy non e’ molto diverso da lui – disse, incrociando il suo sguardo – lui non ha avuto scelta. Le sue scelte erano in mano d’altri. Sono due modi diversi di dire che nessuno dei due ha avuto vera liberta’: e quando l’hanno avuta entrambi hanno scelto la parte del Bene. Credo che questo valga qualcosa” e senza aggiungere altro si era alzata, aveva salutato con un cenno del capo e aveva raggiunto Harry.
Lo avevano reputato innocente! Era libero, come sua madre. Hermione pote’ tirare un sospiro di sollievo, Harry la osservo’ attentamente.
“Che c’e’?”
“Niente – menti’ lui – non sapevo che Malfoy ti avesse aiutata col Crucio
“Anche io non l’avevo realizzato – ammise lei guardando in basso – fino a che non mi sono accorta della sua capacita’ di mantenere delle barriere attorno ad altre persone mentre combatte. E ho capito che era stato lui.” 
“Forse non e’ lo stronzo bastardo che immaginavamo, eh?” disse, retorico Harry, mentre sia Narcissa che Draco si avvicinavano a loro, probabilmente per ringraziarli.
“Potter”
“Malfoy” Draco gli tese la mano, ed Harry la strinse.
“Grazie mille, signor Potter, non osavo immaginare che poteste aiutarci, che voleste aiutarci”
“Tutti vanno giudicati, ma se devono esserlo, deve essere in base a tutto non solo al male” rispose Harry, sorridendo alla donna.
“Granger”
“Draco” rispose Hermione “Sono felice che siate riusciti a essere reputati innocenti, non meritavate di condividere il fato di Lucius, senza offesa”
“Nessun offesa – rispose Narcissa – Lucius deve pagare lo scotto delle sue azioni. Non significa che sia un cattivo uomo, necessariamente, ma ogni azione ha una conseguenza.” Draco annui’ verso la madre. 
“Andiamo, Draco tesoro” disse sua madre “torniamo a casa” Draco rimase in silenzio. Poi porse la mano ad Hermione. Lei la strinse, quasi imabarzzata: di certo non come era stata quando lui aveva preso la sua mano per la prima volta sul campo di battaglia.
Hermione annui’.
E lui e sua madre si smateriallizzarono, probabilmente diretti al Manor.

Capitolo primo
Back at Hogwarts


Hermione e Ginny erano tornate per completare la loro istruzione. Hermione si era sentita in colpa a lasciare i propri genitori dopo cosi’ poco tempo che li aveva ritrovati. 
Stavano parlando dell’ultima lezione di Trasfigurazione quando si ritrovarono di fronte a una ormai normale situazione: un gruppetto di ragazzi (qualche Corvonero, un Tassorosso e tre Grinfondoro) aveva accerchiato e spinto contro il muro Malfoy che tenevano per il colletto della camicia (nonostante fosse molto piu’ alto di loro) che aveva un labbro gonfio e sanguinante e un occhio che stava diventando violaceo. Astoria Greengrass, un’amica di famiglia di Malfoy e qualcuno vociferava qualcosa di piu’ che un’amica, era per terra piangendo, non riuscendo a intervenire.
“Hermione” provo’ Ginny, cercando di trattenere l’amica da dare colpi di testa. 
“Che sta succedendo qua?” ringhio’ quasi Hermione, spaventando a morte i ragazzi e   guadagnandosi un’occhiata colma di speranza da Astoria e uno sguardo imbarazzato da Malfoy.
“Granger! Questi ragazzi sono arrivati con fare prepotente e lo hanno picchiato – esclamo’ Astoria, incurante dello sguardo di ammonimento che le lancio’ il ragazzo – Draco non ha risposto, non vuole fare loro del male, ti prego fa’ qualcosa, a te daranno retta”
“Adesso – ordino’ Hermione – allontanatevi da lui” i ragazzi risero e uno di loro gli diede un pugno nello stomaco.
“Si merita questo e molto di piu’ questo Mangiamorte di merda” sputo’ uno di loro. Hermione non si scomodo’ neanche a tirare fuori la bacchetta, Ginny borbotto’ qualcosa di sospettosamente simile a una imprecazione sottovoce e si preparo’ a trattenere l’amica dal dare colpi di testa esagerati.
Hermione con un unico fluido movimento tiro’ un pugno a uno dei ragazzi, rompendogli il naso e facendolo cadere a terra, poi si volto’ con lo sguardo frenetico verso gli altri.
“Siete dei bigotti! – urlo’ loro contro – non siete molto meglio dei veri Mangiamorte! Ve la prendete con qualcuno che non risponde ai vostri insulti e alle vostre minacce e che per non farvi del male, ve l’assicuro, non risponde alle vostre angherie fisiche. Fatevi da parte e consideratevi fortunati che non faccia rapporto direttamente alla Preside causando la vostra espulsione dalla scuola! Meno 100 punti a ciascuno di voi! Sparite dalla mia vista, ora!” qualcosa nel suo atteggiamento minaccioso spavento’ tutti i presenti che se la diedero a gambe levate, mentre Astoria Greengrass, poco avvezza a certe situazioni violente, sveniva dallo spavento. Ginny alzo’ gli occhi al cielo, levitandola e conducendola in infermeria.       
“Ho sempre detto che stare dalla parte sbagliata della tua rabbia fa male alla salute” borbotto’ Malfoy massaggiandosi la mascella.
“E tu! Come ti salta in mente di fare da punchingball a quei deficienti!” esclamo’ irata, rivolto a lui, puntandogli contro un indice accusatorio.  
“Ehi, rilassati Granger! – esclamo’ lui, alzando le proprie mani in segno di resa – se avessi risposto li avrei fatti a pezzi e lo sai”
“Non e’ una scusa – rimbrotto’ lei, incrociando le braccia al petto – so anche altrettanto bene che sai benissimo trattenerti!” lui si mise le mani in tasca, scrollandosi nelle spalle.
“Lui aveva ragione – sussurro’ – me lo merito. Alcuni di loro hanno perso membri della loro famiglia anche a causa mia, perche’ non mi sono opposto”
“Oh Buon Dio – borbotto’ Hermione – hai tendenze suicide per caso? Perche’ e’ cosi’ che andra’ a finire se non ti dai una svegliata! Io pensavo tutto quello che ho detto, al tuo processo, sai? Quindi smettila di autopunirti per qualcosa che non hai scelto!” esclamo’ puntandogli un dito contro il petto, sillabando le ultime tre parole. Lui la guardo’ con qualcosa di strano nello sguardo: un misto di affetto, orgoglio, gratitudine e qualcos’altro. Hermione scosse la testa, cercando di non cedere sotto i suoi occhi plumbei. 
“Da questo momento in poi – aggiunse, allontanandosi leggermente da lui – tutto quello che farai sara’ una tua libera scelta, decidi tu come vuoi vivere. Non permettere a nessuno di dirti che non vali abbastanza. Ironicamente me lo hai insegnato tu con i tuoi continui insulti. Dimostra loro che non sei un Mangiamorte di merda. Sii chi vuoi essere.” Detto questo borbotto’ un saluto e si diresse nella direzione opposta a quella che stava seguendo. 

“Ehi, ha scritto Ron dalla Spagna” esclamo’ Ginny il giorno dopo a pranzo, quando le fu recapitata una lettera da parte del fratello. Hermione abbasso’ lo sguardo su proprio piatto, improvvisamente aveva perso l’appetito.
“Oh, Herm’… - disse in tono dispiaciuto Ginny – perdonami, se ti puo’ consolare e’ un deficiente per averti lasciato andare” Hermione scosse la testa, ricacciando indietro le lacrime amare. 
“Cosa dice?” domando’, abbozzando un sorriso. Ginny non aveva mai ammirato tanto la sua migliore amica, capace di perdonare tanto e di amare fino all’estremo.
“Che sta bene, che e’ un posto bellissimo e che appena torna aiutera’ George nel negozio” disse.
“Sono contenta per lui” ammise Hermione, che nonostante tutto, sperava che Ron ottenesse tutto cio’ che desiderava dalla vita: era pur sempre il suo migliore amico, anche se le aveva spezzato il cuore, senza lasciarle scelta. 
Ginny sgrano’ gli occhi e la Sala Grande cadde in silenzio: Hermione si volto’ trovandosi di fronte un imbarazzato Draco Malfoy, con le mani nelle tasche che dondolava il proprio peso da un piede all’altro.
“Si?” domando’ ripresasi dallo shock che ancora sembrava attanagliare Ginny e gli altri.
“Posso sedermi con voi, se non vi dispiace?” 
Hermione dovette chiudere piu’ volte gli occhi per essere sicura di non stare sognando. Poi si volto’ verso Ginny e di nuovo verso Draco, spostandosi un po’ per fargli posto e annuendo. Draco lascio’ andare un respiro che non sapeva di aver trattenuto e si sedette.
“Puoi passarmi il pollo?” domando’, cercando di comportarsi nella maniera piu’ normale possibile. Hermione ghigno’ e poi disse:
“Prenditelo tu, Furetto” Ginny scoppio’ a ridere e tutta la Sala torno’ a badare ai fatti propri. Draco Malfoy, indossava, inoltre, la fascia di CapoScuola, proprio come lei. La Professoressa McGrannit quando l’aveva investita della carica l’aveva avvisata che la sua controparte maschile non aveva accettato la carica, non ritenendosi all’altezza e che avrebbe aspettato ancora qualche mese e poi se la sua opinione fosse rimasta immutata avrebbe nominato un altro Caposcuola.

Draco ed Hermione avevano gli stessi identici corsi. Cosi’ quando Ginny li saluto’ andando verso il campo da Quiddich entrambi si diressero verso Artimanzia, insieme. 
“Wow – ruppe il silenzio Hermione – devo essere sincera non mi aspettavo un situazione simile” sorrise, soprattutto quando vedeva gli sguardi incuriositi degli altri studenti fissarli essere civili l’uno con l’altra. 
“Beh se dovevo inziare, tanto valeva farlo col botto” rispose lui scuotendo la testa divertito.
“Come sta tua madre? Spero si sia ripresa un po’ – disse Hermione – mi e’ sembrata molto dolce come donna”
“Sta molto bene, da quando la guerra e’ finita si e’ riavvicinata anche alla propria sorella, Andromeda, e spesso durante le vacanze lei e Theodore sono venuti al Manor a trovarci e ad aiutarci a… ridecorare? Si’ credo sia cosi’ che mia madre ha definito spendere milioni per rimettere a nuovo la casa.” 
Hermione trattenne a stento un risatina.

Ora che Draco aveva accettato la propria carica, condividevano il dormitorio. In genere Hermione passava le sue ore libere con Ginny nel salotto della loro sala comune, ma ora si era unito a loro anche Draco, nei confronti del quale Ginny era ancora un po’ indispettita.
Una sera Hermione entro’ nel bagno senza curarsi di bussare, abituata com’era a essere da sola: per fortuna Draco era decente, certo indossava solo i pantaloni del pigiama, e i suoi capelli erano ancora un po’ umidi, ma Hermione non si sarebbe lamentata se non fosse che stare nella stessa stanza con un ragazzo mezzonudo la imbarazzava da morire. 
“Scusa – si affretto’ a dire, portandosi una mano sugli occhi e indietreggiando – non ho bussato, ora esco”
“Granger – rise lui – puoi anche aprire gli occhi, mica gli addominali mordono, sai?” Hermione obbedi’ solo per tirargli uno scapellotto. Lui aveva riso e affermando che aveva finito era uscito dal bagno, lasciando pero’ sul lavandino il proprio spazzolino e dentifricio. Era alla menta.

Ed eccoci! questi sono solo i primi capitoli! Credo che non passero' mai oltre i Dramione, li adoro semplicemente troppo!!! Questa e' la mia prima ff su di loro ed e' stata ispirata da questa bellissima immagine che ho trovato su Internet che li rappresenta con le mani unite e il famoso filo rosso :) e niente, fatemi sapere che ne pensate! Un bacio!
   
 
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