Serie TV > Elisa di Rivombrosa
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Autore: Dea Elisa    01/05/2016    1 recensioni
Anche io mi sono lasciata trascinare da questa sfida. 10 canzoni, 10 piccole storie, 10 momenti per raccontare ancora di Anna e Antonio.
Genere: Malinconico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Anna Ristori, Antonio Ceppi
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Se Perdo Anche Te – Gianni Morandi

 

Note: ambientata durante la notte prima del duello.

 

Hai fatto questo errore una volta. E stai rischiando di tornare a quei giorni, e di ripetere lo stesso sbaglio. Anzi, sei già intrappolato in quei giorni. Guardi con orrore e odio e dispiacere i frammenti di vetro sul tavolo e sul pavimento del laboratorio. Insonne, da giorni ormai, non sai che ora sia della notte, o se tra poco sarà l’alba. E allora l’unico pensiero e l’unico tuo destino sarà quello di distruggere due vite, la tua e soprattutto quella di Anna. E distruggendo la sua morirai due volte, con lei e senza di lei.

Sposti coi piedi le ampolle rotte, creando uno spazio per poter camminare e uscire da quella stanza umida. Fuori da lì l’aria non è delle più pulite. Ti manca il profumo del bosco e dei fiori e del lago. Ti manca quello del tè, dei biscotti, del bucato del castello di Rivombrosa.

Eppure stavolta non è colpa tua.

Sì, lo è! Se non ti fossi permesso di andare contro la legge, se avessi pensato ad Anna, ad Emilia, ad Elisa, se fossi stato meno egoista… Ed è così che ripagherai le tue colpe. Perdendo un’altra donna, anzi, perdendone più d’una. Perdendo la tua famiglia.

La luna è ancora alta nel cielo, non devono essere più delle tre del mattino. Il tuo cavallo non aspetta altro che condurti là dove il tuo cuore implorava da ore di tornare.

«Riportami a casa» gli sussurri una volta in sella.

Nel silenzio della notte, delle scuderie della tenuta, delle stanze del castello, ti chiedi quali parole avresti potuto usare per salvare tutto questo prima che il sole potesse illuminare la realtà.

Un servitore ti saluta, senza nessuna intenzione di bloccarti. Forse non sapeva. Oppure forse sapeva, ma era troppo stanco per mettersi a discutere. Così ti porge la sua candela, borbottando che ne avrebbe accesa un’altra per lui. Lo ringrazi con un cenno del capo, e poco dopo sei già al suo piano, a poca distanza dalla sua stanza. La vostra stanza. Non correrai il rischio di svegliarla, perché la conosci troppo bene. La troverai seduta sul bordo del letto, o in piedi alla finestra, o raggomitolata sopra le lenzuola.

Appoggi la mano sulla maniglia della porta.

Non ti perderò, Anna.

   
 
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