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Autore: sopra_al_rumore    01/05/2016    1 recensioni
Alla volta in cui non sbaglio più,
a me stessa.
Be your star.
Genere: Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Nonsense | Avvertimenti: nessuno
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Tra le poche certezze che ho nella vita, una riguarda te. E no, non riguarda la tua presenza nella mia vita, ma la tua presenza nelle vite altrui. Io lo so, a costo di peccare di presunzione, che tu sei troppo. So che non ti importa delle chiacchiere della gente, so che sotto quello scudo che usi come carattere forte e impassibile, si nasconde un animo buono ma timoroso. So un sacco di cose su di te, cose che probabilmente tu non hai ancora capito. So che ti sprechi senza rendertene conto, so che potresti dare tanto e superare ogni aspettativa, so anche che ti accontenti e non ci provi nemmeno... e so che sotto sotto sai odiarti anche tu, e so che quando lo fai, è un odio potente, uno di quelli che ti consuma dentro fino a quando perdi il controllo e mandi via tutti, come se il problema fossero gli altri. So che la tua vita non ti piace e che vorresti di più ma non sai proprio come fare, so che ami la tua famiglia ma che comunque, in un futuro non molto lontano, ne vorresti una tutta tua. So che hai scelto una ragazza, una che non sono io. Una di quelle che nascondono il loro viso dietro kg di make-up e hanno voglia di crescere in fretta. So che hai fatto le tue scelte e so anche che, in un modo o nell'altro, io le ho accettate tutte. Le ho accettate perché non potevo fare altrimenti. In tutto questo tempo ho aspettato e sperato che qualcosa cambiasse e che, dopo aver intrapreso questa esperienza, tu potessi renderti conto di cosa ti mancasse davvero, di cosa davvero, nel profondo, tu necessitassi. Non è una questione di sesso, è una questione di amore. La carne non si ama, è la pelle a scegliersi, ad adorarsi. Ogni volta che ci penso mi rendo conto che avrei potuto darti di più, dimostrarti più affetto. Ogni volta che mi guardo allo specchio ricordo di essere umana e che sbagliare è ciò che mi riesce meglio più o meno da sempre. E' molto che non rimpiango più nulla, è molto che ho trovato tutte le ragioni che cercavo. E' molto che sospiro meno alla sera e mi sveglio più carica al mattino. E' molto che non mi arrabbio più quando, per casualità, qualcuno nei paraggi si chiami come te. Da poco, invece, ho imparato a sorridere, nel modo meno malinconico possibile: quando un bambino per caso ha il tuo stesso nome o quando addirittura il colore delle iridi di qualcuno mi riporta vagamente al ricordo dei tuoi occhi. Tu non lo sai, ma sono ancora i miei preferiti. Ho imparato a fare un sacco di cose senza di te e so che anche tu lo hai fatto, come sempre direi. Sei sempre stato uno di quelli troppo grande per tutto. Uno di quelli nati già grandi. Uno di quelli che vivono nel silenzio totale ma che quando non ci sono più sanno lasciare vuoti tremendi. Tu non lo sai, ma è questo che ti ha reso e ti rende unico per me. Ogni tanto, quando nel cielo non ci sono stelle e mi sorprendo a guardare in alto, penso a quanto la vita sia stata ingiusta nei nostri confronti e chissà se poi lei ti renda davvero così felice come ti piace far credere a tutti. Gli altri non sanno di quando litighi con lei e ti chiudi dentro te stesso. Gli altri non sanno quando taci di fronte alle sue urla da adolescente. Gli altri non sanno quello che provi quando siete entrambi nello stesso luogo ma vorresti non essere lì e così resti il ragazzo in fondo al bus, quello che litiga con la fidanzatina ma che fa voltar tutti per l'immensa bellezza piuttosto che per un po' di confusione. Non credo che molta gente sappia di te. Non credo che molta gente sappia di quel che siamo stati, di quello che con lei non sarai mai. Ho letto da qualche parte che si resta sempre un po' impigliati nelle cose mai vissute, o comunque qualcosa del genere... credo sia vero. Nonostante il passare del tempo, nonostante le vite diverse, nonostante il non vedersi o sentirsi mai, non c'è momento in cui non vorrei poter passare un po' di tempo con te, nella massima innocenza, a raccontarci la vita che ci scorre addosso indisturbata contro ogni nostro volere. Dunque, anche se troppo tardi, e forse ancora un po' innamorata di quel ricordo bambino, ho capito che tu sei troppo per tutti ed io forse, sono troppo persino per uno come te. L'amore non si misura, non ha età, non ha taglia, non ha religione, non ha altezza, non ha "razza", ma ha dignità. L'amore è un filo sottilissimo e per quanti nodi possa sopportare, nessuno sa con certezza in quale momento di spezzerà. Quando il nostro filo si è spezzato, non me ne sono resa conto... non ho voluto vederla la fine, mai. Ho lasciato scorrere il tempo e di punto in bianco sono diventata adulta. Una parola ancora troppo grande e spaventosa ma potente come un uragano. "Adulta" quando ho capito che la vita non si ferma davanti a niente e nessuno. "Adulta" quando ho perso chi amavo e sono sopravvissuta. "Adulta" quando persino mia sorella mi ha tradita. "Adulta" quando io ho tradito me stessa, quando mi sono persa. Passeranno ancora molti giorni e nessuno sa con certezza quando e come si smette di essere adulti, ma credo che tutti conoscano l'inizio di questo processo, credo sia qualcosa che ha a che far con il "brillare". Brillare di luce propria è un traguardo, non una cosa che riesce a tutti. C'è chi usa la propria forza di volontà, chi si crea qualche giusto incentivo e chi semplicemente finge di luccicare come tutti quei brillantini che sanno credersi diamanti agli occhi di un bambino. Brillare non è per tutti, splendere è il vero traguardo: essere una stella, colei che tutti prima di coricarsi guardano con occhi pieni di speranza, e non il sole che al troppo fissar consuma gli occhi del malcapitato. Io ho deciso: voglio brillare autonomamente e voglio illuminare chi, come te, ha troppo buio dentro in cui nascondersi. Alla volta in cui non sbaglio più, a me stessa. Be your star.
  
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