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Autore: xjustinslaugh    02/05/2016    0 recensioni
"Mi piacerebbe vedere la tua parte volubile, se č questo che vuoi sapere. Accetti?"
"Accetto."
E fu proprio con quella parola, misera e insignificante, che le vite di Diana e Harry cambiarono radicalmente. Diventare dei ladri non era nei piani di nessuno dei due. Il tutto grazie ad un giro di una stupida bottiglia, in una vecchia scuola di Barcellona.
Genere: Azione | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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"Andiamo Debs, gira questa cazzo di bottiglia." Sbottó Agnes dopo aver gettato della cenere sul piccolo e quadrato contenitore in latta accanto a lei.

Debs giró la bottiglia velocemente, ma Josh la fermó all'instante. Un sorrisino malizioso si formó sul suo viso. "Ho un'idea." Esultó lui guardando tutti i presenti in quella stanza.

Eravamo in una delle vecchie scuole di Barcellona, dove ormai nessuno poteva entrare pił, a causa dei terremoti avvenuti anni prima, rendendo cosģ inagibile le strutture scolastiche, in maggioranza.

"Cosa c'č Josh?" Sbottai io mentre spegnevo la sigaretta prima schiacciandola sul pavimento rovinato, poi posandola nel portacenere di Agnes.

"Ho un'idea." Ripetette lui con il solito ghigno. "Rendiamo questo gioco pił divertente. Non si sceglierą una sola persona, ma una coppia."

Harry sbuffó sonoramente. "Come sei palloso Josh. Ti sembra una cosa divertente questa? Davvero?"

Josh annuģ. "Si. Debs gira di nuovo."

"Prega tutti i santi che la bottiglia non scelga noi." Sibilai a Harry mentre lui si mordeva il labbro inferiore, cercando di reprimere un sorrisino.

La bottiglia giró, fino a rallentare e fermarsi definitivamente su di me. Josh e Agnes sorrisero complici e alzai un sopracciglio, incuriosita dal sapere cosa stessero progettando i due.

"Diana scegli. Obbligo o veritą?" Domandó annoiato John, poichč aveva ripetuto quella frase pił o meno dieci volte.

"Obbligo." Risposi sicura di me.

John giró la bottiglia e fremetti per tutti e dieci secondi, finchč poi la bottiglia non si fermó su Harry.

Sgranai gli occhi notevolmente e guardai Josh. "No vi prego! Sapete che io e questo coglione non riusciamo a stare due secondi senza litigare." Urlai io indicando il riccio che mi osservava senza proferire parola.

"Hai scelto obbligo tesoro." Ridacchió Agnes incrociando le gambe e avvicinandole al busto fasciato da una felpa larga e grigia.

"Esatto." Aggiunse Debs ridendo.

Sbuffai sonoramente. "Josh puoi pensare ad un obbligo decente? Grazie."

"Mh, che ne dite di andare a rubare delle bevande da Stanley?" Chiese retorico il moro scatenando da parte di John una risata isterica, ma non ci diedi peso, era solito fare cosģ.

"Cosa?!" Urló Harry agitandosi notevolmente. "Stanley č il supermercato pił famoso di Barcellona, č impossibile prendere qualcosa da lģ senza essere presi. No amico, tutto ma non questo. Non voglio andare in prigione all'etą di diciannove anni."

"Ecco appunto." Concordai io.

"Non mi importa ragazzi. Qui abbiamo fatto sempre le cose nel modo giusto. Abbiamo sempre rispettato gli obblighi, perció. Tranquilli, dovrete rubare solo qualche bottiglia di vodka, nulla di che."

"Andiamo Josh, davvero? Non ne hai abbastanza?" Lo derise Debs dopo aver sgranocchiato delle patatine alla paprika.

"No." Rispose ridendo Josh. "Farete il vostro colpo domani sera, alle otto, quando il negozio sarą semi vuoto. Avrete delle pistole finte, e recitere una parte, le punterete a qualcuno se ce ne fosse bisogno okay?"

"No amico non si puó fare." Borbottó Harry alzandosi e pulendosi i pantaloni nero sporchi di polvere. Il moro si alzó e si allontanó dal nostro gruppo, ma quale miglior occasione per mettere in ridicolo Harry? L'unica cosa che riusciva a salvare il moro dall'umiliazione erano le sue frecciatine. Astuto e furbo erano le semplificazioni per descrivere Harry.

"Hai paura Styles?" Urlai io sapendo la sua risposta.

"Ti piacerebbe vero Diana?"

Mi alzai anch'io e feci schioccare la lingua al palato, producendo un suono secco e acuto, e mi avvicinai a Harry che come avevo immaginato, era fermo all'entrata.

"Mi piacerebbe vedere la tua parte volubile, se č questo che vuoi sapere. Accetti?"

"Accetto." Sibiló Harry facendomi sorridere. 

   
 
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