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Autore: Alien alba    02/05/2016    2 recensioni
siete davvero sicure di conoscere ogni particolare della straordinaria vita dei Tokio Hotel?Io credo proprio di no;perché?perché io sono una parente di Bill e Tom e sono qui per raccontarvi tutti i particolari di una vita ricca di avventure…la vita dei Kaulitz!
Mi chiamo Sheere Kate,ma tutti mi conoscevano come Sheere Kaulitz,sono di origine Tedesca,anzi metà Tedesca e metà Italiana.
Oggi nessuno ricorda chi sono e ciò che sono stata,perché qualche anno fa,grazie ad un incantesimo ho fatto in modo che il mondo mi dimenticasse. ..il perché?quello lo scoprirete leggendo la storia.
Nessuno si ricorda di me,neanche i miei fratelli...solo io posso rievocare alla memoria i bei momenti passati insieme.
Genere: Avventura, Mistero | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Bill Kaulitz, Nuovo personaggio, Tom Kaulitz, Un po' tutti
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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*ho aggiunto un nuovo capitolo(ANDY)con il quale spiego chi è Andy e che importanza ha nella storia.
Vi consiglio di leggere prima il capitoo ANDY,che se non sbaglio è il 16,e poi leggere questo capitolo...
buona lettura.

.ULTIMI SALUTI(
Run Run Run)

Mi trovavo davanti ad una grande macchinetta per il cibo.

Dopo tutto non avevo ancora fatto colazione e dovevo fare attenzione,visto che era da tanto che non mi cibavo come una vera vampira.

Infilai 50centesimi nella sottile fessura e digitai il codice.

Avevo l'acquolina in bocca,ero proprio affamata.

Ed ecco che tanto per cambiare il cibo si era bloccato!*che rabbia!*.

vaffanculo”esclamai tra me e me tirando un pugno al vetro della macchinetta.

che belle paroline che usiamo oggi Sheere”mi voltai verso la dolce voce.

Gordon.

...dai,non ti arrabbiare,guarda quanto altro cibo c'è”continuò ridacchiando.

hai ragione”borbottai sconfitta.

Sorrise e mi massaggiò con una mano la schiena.

Nonostante non fosse mio padre,io gli ho sempre voluto bene come se lo fosse e nei momenti in cui avevo più bisogno,mi spiace dirlo,ma Gordon c'era sempre...

Mi morsi il labbro pensando al mio povero Dylan.

Ce l'avrebbe fatta?

tranquilla Sheere,io sono sicuro che Dylan ce la farà...”provò a rassicurarmi Gordon come se mi avesse letto nel pensiero.

Riusciva a capire ogni mia emozione,sensazione anche solo da uno sguardo.

Io feci cenno di si con il capo un po' titubante.

Tutti pur di tirarmi su di morale mi avrebbero ripetuto quella dannata frase.

Ma la verità poteva essere un'altra.

Una lacrima uscì involontariamente dal mio occhio sinistro.

La lasciai scendere a rigare il viso.

Non potevo fermare le mie emozioni.

Gordon mi strinse in un suo bellissimo abbraccio senza dire una parola.

In quei momenti le parole non bastavano.

Dovevo sapere che avevo qualcuno accanto a me.

Che non mi avrebbero lasciato sola.

Sheere!Sheere!Sheere!Dylan sta male!”la voce di Bill che si espandeva nel corridoio mi fece

sobbalzare e le sue parole rabbrividire.

come sta male!?”*questa proprio non ci voleva*chiesi sciogliendo l'abbraccio con Gordon.

come posso spiegartelo più semplicemente,sta male e basta,vieni a vedere tu stessa...aspetta,se vuoi cerco su internet una spiegazione rapida e veloce di cosa significa”sta male””cominciò a farfugliare Bill.

Biiiillll,non è il momento di fare il filosofo!”esclamai fuori di me dirigendomi velocemente verso la stanza 17.

Dylan si dimenava violentemente sul letto e urlava per il dolore,staccandosi tutti i fili a cui era attaccato.

Calma.

L'elettrocardiogramma era come impazzito continuando con quell'insopportabile “BIP”.

Andy.

Chiamai l'infermeria con l'apposito campanello e mentre l'attendevamo provai a calmarlo.

Andy a fianco a Dylan.

Mi avvicinai a Dylan,il quale sembrava quasi indemoniato,e gli ordinai con fermezza”Dylan!Dylan!Calmati Dylan!”.

Andy piangeva.

Dylan mi scostò con forza e continuò a dimenarsi per il dolore.

di solito nei film prendono il viso del matto fra le mani e cominciano ad urlargli”calmati!calmati!guardami!ascoltami”e tutte quelle cose lì”mi suggerì Bill urlando anche lui.

Dylan non era matto.

Raramente seguivo i consigli di Bill,a meno che non avessero a che fare con la moda,ma decisi comunque di provarci.

Dylan!Guardami!Guardami!”presi il suo bellissimo viso fra le mani e lui si fermò.

Incrociai i suoi occhi che ormai erano pieni di lacrime di sofferenza.

tranquillo amore...ora arrivano i medici e t-ti aiutano...calmati”continuai con un tono più dolce e gentile,come se mi stessi prendendo cura di un piccolo bambino indifeso.

Gli accarezzai dolcemente il viso tenendo lo sguardo fisso su di lui.

Lui ricominciò a respirare normalmente e a calmarsi.

Finalmente arrivarono gli infermieri che subito si avvicinarono a Dylan e iniziarono a riempirlo di calmanti e antidolorifici.

non c'è bisogno dei calmanti!lui ora è tranquillo...i calmanti lo indeboliranno e basta!”.

lasciami lavorare ragazzina”esclamò acida la solita infermiera allontanandomi da Dylan il quale sembrava non riuscire più a rispondere a qualsiasi comando.

Io mi avvicinai ai miei fratelli un po' offesa,ma soprattutto preoccupata.

Il braccio di Tom intorno alle mie spalle mi dava la forza di non abbattermi e di lasciar vivere una speranza dentro di me.

Andy era scomparso...

dobbiamo operarlo subito!”esclamò entrando il medico.

cosa?”domandammo all'unisono io e i miei fratelli.

si,è il momento giusto....tu!prepara la sala operatoria!”.

***

signori,se volete parlare con il paziente,potete farlo ora,ma fate in fretta”ci disse una piccola e giovane infermiera.

vai campione,noi sappiamo che ce la farai”esclamò Tom dandogli il cinque,mentre Bill lo guardava con il suo solito sorriso smagliante.

Mi avvicinai al letto bianco con le rotelle su cui era sdraiato Dylan e lo baciai.

Dylan Günther!Non provare a lasciarmi!”gli ordinai,mentre lui accennava un sorriso.

Sheere...”tossì”promettimi una cosa”la sua voce tremava,come se per lui fosse troppo faticoso parlare.

...promettimi di non piangere,non abbatterti;io ci sarò sempre...che tu mi veda o no;sarò la tua luce...io potrò brillare nella tua ombra...non voglio vederti piangere,sei più bella quando ridi che quando piangi”.

va bene,ma tu non andartene,se no vengo a prenderti e ti riporto qui a calci nel culo!”lo minacciai.

Lui rise ancora e ci scambiammo un altro piccolo,ma importante bacio.

ti amo Sheere Kate Kaulitz”disse infine,mentre lo allontanavano da me.

ti amo Dylan Günther”.

La sua stretta alla mia mano si allontanò dalla mia e con lui il suo profumo.

Non dimenticherò mai il suo bellissimo corpo coperto da un lenzuolo bianco sdraiato su quel lettino.

Velocemente mi passarono davanti le immagini di tutte le bellissime avventure vissute insieme e quelle che desideravamo vivere in futuro.

Nell'immaginare quelle splendide situazioni mi scese una dolce lacrima dal mio occhio destro.

andrà bene Sheere,non ti preoccupare;Dog è forte!”mi rincuorò Tom asciugandomi la lacrima.

Io annuii e lo abbracciai forte.

*Dylan credo in te...ce la puoi fare!*.

***

Era ormai passata un'ora circa dall'ultima volta che avevo visto Dylan,ma di lui non avevo avuto ancora alcuna notizia.

Io e Bill ci eravamo accomodati sulle sedie del corridoio che portavano dritto alla sala operatoria,mentre Tom era andato alle macchinette a fare scorta di cibo.

dov'è mio figlio?DOV'E' MIO FIGLIO?”la voce disperata del padre di Dylan distrusse il silenzio che si era accumulato nel corridoio dell'ospedale.

Avevo chiesto gentilmente a Gordon di contattare David,per non lasciarlo ignaro di ciò che stava accadendo a suo figlio.

signor Günther,salve,sono Sheere,la ragazza di Dylan””si si,mi ricordo di te,la stronza che voleva rubarmi i soldi!dov'è mio figlio?”mi domandò bruscamente scuotendomi.

Il suo viso era a pochi centimetri dal mio e subito mi avvolse un alone di alcool,ma in fondo in fondo si sentiva il rimasuglio di un famigliare profumo di pesca.

Dylan è in sala operatoria da circa un'ora;stanotte ha subito un grave incidente”cercai di calmarlo facendolo sedere sulle bianche sedie del corridoio.

no,io io dovevo fargli sapere quanto gli volevo bene e che...deve sapere che sono qui...n-non”balbettava con voce tremante e spaventata,mentre si metteva le mani davanti al viso.

avrà tutta la vita per dirglielo;Dylan ce la farà!”cercai di non abbatterlo,convincendo più me stessa che lui.

Mentre lo rassicuravo un forte dolore alla testa mi offuscò la vista.

Mi comparve l'immagine della sala operatoria.

Sul lettino si trovava Dylan,con gli occhi chiusi.

I suoi bellissimi occhi.

Procedeva tutto tranquillamente,finché ad un tratto il “BIP” dell'elettrocardiogramma cominciò a velocizzarsi.

Nella sala iniziò a farsi spazio il caos più totale.

Infermieri e medici si muovevano velocissimamente per cercare di salvare Dylan.

Era tutto molto confusionario.

L'immagine sparì e rimase in sottofondo solo il “BIP” del monitor che piano piano si allontanava e rallentava spegnendosi.

Andy.*

Sbattei ripetutamente le palpebre e trovai davanti a me il viso truccato di Bill.

*Andy?perché compariva Andy?*.

ehi,Sheere!tutto a posto?non è il momento di svenire”la voce di Bill mi riportò alla realtà.

seh,seh,è tutto okay Billy;non hai saputo niente dell'operazione?”gli chiesi toccandomi la voglia sotto l'orecchio che aveva cominciato a bruciare.

Lui fece cenno di no con il capo,mentre mi faceva sedere al suo posto.

Sheere,ehm...forse dovresti riposarti””NO!ma cosa dici?io io devo aspettare Dylan!”gli risposi acida,ma subito mi pentii osservando la sua espressione stupita e un po' offesa.

Dopo tutto voleva solo aiutarmi.

E aveva ragione...

Ero distrutta!

scusa Billy,non volevo essere così sgarbata””oh Sheere!non ti preoccupare...”.

Mi guardai intorno per capire dove mi trovavo.

Speravo che l'incidente di Dylan fosse stato solo un brutto sogno da cui mi aveva appena svegliata Bill.

Non fu così.

David,con mia grande sorpresa,si era addormentato sulla sua sedia,probabilmente per il troppo bere...

Beato lui.

Riusciva ad essere beato e felice anche in un momento così drammatico.

*Dylan ce la può fare*continuavo a ripetere a me stessa,ma in realtà nella mia mente compariva continuamente l'orribile immagine di Andy e del suo sangue che colava dalle braccia.
 

Alba_Gabbiani_©_2016
 

ciaooooo!
quanto tempo...
lo so,mi farò perdonare...lo giuro.
spero che come sempre il copitolo vi sia piaciuto e se cosi fosse lasciate un cemmentino.
bacioni
Alba

 

 

   
 
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