Libri > Twilight
Ricorda la storia  |      
Autore: rihal    03/05/2016    1 recensioni
Bella è attratta da Carlisle: breve OS sui suoi pensieri e le sue paure nei confronti di questo spaventoso sentimento.
Più lo guardava, e più non capiva cosa lo attraesse di lui.
Non potevano essere più diversi. Come l’acqua e l’olio.
Come avrebbero potuto amalgamarsi?
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Crack Pairing | Personaggi: Isabella Swan
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Oil and water

 

Lo desiderava, ma non poteva averlo. Lo sognava, ma non si sarebbe realizzato.

Più lo guardava, e più non capiva cosa lo attraesse di lui: il fascino maturo di un uomo che sa cosa vuole, i lineamenti a suo modo perfetti, il modo di fare quieto ma affascinante.

Più si soffermava su di lui, più la sua mente finiva per compararli: cosa avevano in comune?

Non potevano essere più diversi. Come l’acqua e l’olio.

Come avrebbero potuto amalgamarsi?

Lui le poggiò una mano sulla spalla con fare disinvolto; un gesto spontaneo, un tocco puramente amichevole. Bella osservò per un istante la piega della mano, le sue dita lunghe che circondavano un lembo della maglia.

Carlisle la guardava dritto negli occhi, un’espressione cordiale e sorridente; e fu quel sorriso a mandare in tilt il cuore della ragazza, quell’incurvatura delle labbra che risaltava ancor più il suo viso. Incapace di reggere quel confronto, la mora si ritrovò ad abbassare lo sguardo, sentendosi stupida ed indifesa.

Perché il suo cervello faceva un certo tipo di allusioni? Perché non smetteva di pensare a lui in un determinato modo, quando qualsiasi cosa le gridava che era sbagliata in toto?

Provava quasi disgusto ad abbandonarsi a simili fantasie, a viaggi mentali che li immaginava insieme nei contesti più normali: passeggiare su una spiaggia con la sabbia che si insinua tra le dita dei piedi, seduti in una comoda sedia ad ammirare l’alba o il tramonto, o distesi a letto teneramente accoccolati, come una normalissima coppia.

Ma lì nessuna cosa poteva definirsi ordinaria.

“Come stai, Bella?”

La sua voce era calda, rilassata. Lei quasi si soffocò con la sua stessa saliva, ma bastava specchiarsi nelle sue iridi per essere in defribillazione.

“Tutto bene” rispose, accennando un sorriso di rimando. Sentiva ancora la mano sulla spalla, quel contatto le pareva sconveniente ed elettrizzante insieme; desiderava bloccare il tempo per rimanere così, a bearsi di quella sensazione di benessere che traeva dalla presenza dell’uomo.

Desiderava stare sola con lui, che tutti potessero sparire… per fare cosa, baciarlo?

Sì, anche. Alzarsi in punta di piedi, circondare il suo collo con le mani, guardarlo in silenzio, avvicinandosi lentamente, annullando le distanze con estrema lentezza. Un millimetro equivaleva ad una conquista colossale, e come le grandi imprese questa doveva essere presa in maniera epocale.

Si immaginava lui, l’espressione sorpresa, ma subito tornava ad essere padrone di sé. Bella percepì le sue mani che avvolgevano la sua vita sottile, tirandola maggiormente vicino a lui; i loro corpi si toccavano, pelle contro pelle, proibito contro proibito.

La testa di lui che si inclinava, gli occhi socchiusi, la mano destra sulla guancia di lei. Uno sfioramento dolce, una carezza che parlava da sola.

E le loro labbra, che finalmente si congiungevano, in un bacio prima timido, poi più profondo; un scoprirsi perpetuo, un momento da assaporare e da non rimpiangere, mai.

Qualcosa di naturale, assoluto, simbiotico. Come due ballerini che danzano insieme, movimenti sinuosi e precisi che si completano, e così via fino all’ultimo atto della musica.

Ma era sbagliato.

Quel pensiero poteva attanagliare entrambi; quel desiderio bruciante, quella passione vorticosa non poteva, non doveva attuarsi, nel rispetto di chi già amavano. Eppure, Bella non riusciva a reprimere quel sogno, quell’irrefrenabile bisogno di stargli vicino, anche se per poco tempo; come se lui fosse l’ossigeno, aveva bisogno di un suo abbraccio, di un sorriso, di mille sorrisi.

“Bella, dobbiamo andare.”

La voce di Edward la riportò alla realtà.

Con rammarico, la ragazza si mise il giubbotto, mentre Carlisle si allontanò verso Emmett, dall’altro lato della stanza.

La ragazza si voltò istintivamente verso l’uomo; lo fissò e si accorse che anche lui ricambiava. Lui alzò le sopracciglia e le sorrise, e lei non poté fare altro che imitarlo, concedendosi un piccolo istante di paradiso in cui lui le dedicava tutta la sua attenzione.

Poi lo salutò con la mano, sussurrando un “ciao” che lui capì.

Bella fu la prima ad uscire, proseguendo senza voltarsi.

Cosa sarebbe successo se quelle fantasie le avesse avute anche Carlisle? Se anche la sua anima provasse un tormento simile, una cocente frattura con il suo io che doveva reprimere?

Potevano essere una coppia come tutte le altre?
Potevano essere una coppia?
No.

Perché loro erano come l’acqua e l’olio. Non si sarebbero mai amalgamati bene, e forse era giusto così.

 

 

Hola! Allora, so che il pairing è completamente inusuale, ma stavo ascoltando una canzone (oil and water degli Incubus, per la precisione) e la mia mente ha iniziato a viaggiare.
Mi sono immaginata questa scena ispirata dalla musica, e spero che questa shot possa piacervi, seppur nella sua semplicità.
Che dire, mi auguro di ricevere i vostri pareri, anche se non saranno positivi!
Alla prossima!
Anna
   
 
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Twilight / Vai alla pagina dell'autore: rihal