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Autore: LucyAle    03/05/2016    1 recensioni
( … )
“- Lucy! - Un urlo disperato, un volto offuscato, schizzi di sangue, lacrime di dolore…I miei ultimi ricordi.”
( … )
“Io ho un segreto : non ricordo nulla dei miei primi quindici anni di vita… "
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E se i personaggi di Fairy Tail diventassero dei vampiri?
Se l'origine del mondo derivasse da un uomo misterioso ?
Se una signorina come Lucy e uno scapestrato come Natsu si ritrovassero a lottare per la vita e la morte?
GRAZIE A TUTTI QUELLI CHE LEGGERANNO
un bacio, LucyAle
Genere: Dark, Mistero, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Lucy Heartphilia, Natsu, Natsu/Lucy, Un po' tutti
Note: AU, What if? | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 11

 


“Natsu, aspettami. Sto arrivando”
 
 
***
 
Veloce.
Non potevo fermarmi, dovevo assolutamente raggiungere quella maledetta meta. Ero stanca, distrutta, sudata, avevo sete e fame…Mi girava pure la testa. Le gambe mi facevano un male cane e le ginocchia sanguinavano: ero caduta più volte sui ciottoli della strada. Avevo il respiro pesante dovuto allo sforzo eccessivo, il cuore correva come un cavallo imbizzarrito, faceva caldo terribile. La città era invasa dalle fiamme, tutto stava bruciando. Le case, i negozi, gli alberi, le persone…Tutti finivano sotto le grinfie dell’incendio. Era tutto rosso: rosso fuoco e rosso sangue. 
Ero disgustata ma allo stesso tempo impietosita da quella terribile visione. Stavano morendo tutti, l’intera cittadina si stava estinguendo a causa di un pazzo. Se mi fossi fermata anche solo per un secondo sarei stata inghiottita anche io in quel tunnel di angoscia e terrore…E non doveva assolutamente succedere. Io dovevo correre, correre come non avevo mai fatto. Dovevo arrivare alla meta prima di lui, vincere era l’unico obbiettivo. Rimetterci le penne non era assolutamente contemplato. -Forza gambe, forza!- mi ripetevo assiduamente, quasi in disperazione. Alla fine la mia non era altro che una fuga contro il tempo e contro me stessa. Certezza ed insicurezza lottavano dentro di me: due pensieri, due opinioni differenti erano in contrasto nella mia testa. La prima si chiedeva il senso di quella follia, la seconda voleva assolutamente trionfare contro quella belva maledetta. Dolore, ansia, panico si alternavano a speranza, sicurezza e determinazione. 
Cosa desideravo davvero? Volevo morire insieme a Natsu o vivere con lui? La risposta mi sembrava semplice, quasi elementare: io volevo passare il resto della mia vita con quello scemo. Non gli avrei permesso di abbandonarmi come non me lo sarei perdonata io se lo avessi fatto con lui. Giurai che non appena l’avrei rivisto, lo avrei baciato. Si, avrei di nuovo posato le mie labbra sulle sue e mi sarei dichiarata per bene…Gli avrei fatto percepire i miei sentimenti.
“E’ inutile che continui a correre” una figura in volo mi apparve di fianco, distraendomi dai miei pensieri. “Tanto ti prenderò e ti ridurrò in cenere” sorrise. Quel sorriso provocatorio che aveva continuamente stampato su quel bel faccino, anch’esso irritante al massimo.
Gli rivolsi una velocissima occhiata ed assunsi un’espressione di puro odio. “Certo, certo” risposi schifata. Era evidente ciò che provavo nei suoi confronti.
“Non ho mai perso una sfida” mi si avvicinò ulteriormente, facendomi innervosire ancora di più.
Mi girai verso di lui, continuando a correre, e ricambiai il sorrisetto che poco prima mi aveva rivolto. “C’è sempre una prima volta, Bastia”
Lyon Bastia era uno dei massimi esponenti della lotta contro i vampiri. Sapevo solo questo di lui…Anzi no, avevo anche capito che era matto: non sembrava affatto uno dei soliti Cacciatori di vampiri fissati con la Chiesa o assetati di vendetta. No, lasciava intendere che quella caccia lo divertisse moltissimo. In poche parole, capì che il suo era un semplice hobby. Né più, né meno. Uccideva per noia, senza la minima pietà e rispetto per gli altri. Era un uomo spregevole.
“Sei molto sicura di te stessa, Lucy” scomparve dalla mia visuale “Ti conviene accelerare ancora, piccola ibrida” la sua voce irruppe prepotentemente nella mia testa, causandomi ulteriore dolore e capogiri. 
Barcollai. Ero letteralmente a pezzi e quella corsa estenuante aveva fatto sì che il mio corpo si muovesse indipendente dal mio cervello. -Corri! Corri!- continuavo a ripetermi assiduamente. Se mi fossi fermata…Sarei morta.
Quell’infernale sfida consisteva in un gioco: il lupo e l’agnello. Il primo era Lyon mentre il secondo ero io. Aveva dato fuoco a Magnolia ed io dovevo riuscire a sopravvivere fino a che non fossi arrivata ai limiti della cittadina. Nel frattempo lui avrebbe fatto di tutto per intralciare la mia corsa e, di conseguenza, uccidermi. Erza e Mira avevano cercato di fermarmi ma io non gli avevo dato ascolto: il recupero di Dragneel aveva la priorità su tutto e tutti…Anche sulla mia vita. Ovviamente non avevo intenzione di lasciarmi battere, eh no! Ero un vampiro anche io d’altra parte, non mi sarei ritirata da quella lotta neanche sotto tortura. Dovevo arrivare fino alla fine. Per me e per Natsu.
Una risata isterica attirò la mia attenzione. “Corri agnellino, corri! Voglio vederti strisciare al suolo mentre mi preghi di lasciarti in vita!” L’ammazza-vampiri mi era alle costole, sentivo la sua presenza dietro di me.
Lo ignorai, per quanto mi fosse possibile, e continuai la maratona. Ormai ero esausta, senza forze…Le gambe mi tremavano e non avevo quasi più liquidi in corpo. Le pulsazioni alla testa non si fermavano e mi sentivo il cuore in gola, come se fosse stato pronto ad uscirmi dal petto. -Forza! Manca poco, sono quasi arrivata!- continuavo ad auto incoraggiarmi per evitare di svenire -Devo farcela assolutamente-
“E’ inutile che continui ad opporre resistenza biondina!” Esclamò Lyon prima di spararmi addosso con la sua pistola da Hunter.
Continuai a correre a zig zag finché non raggiunsi un vicolo cieco. “Dannazione!” esclamai per poi cercare di scavalcare il muro che intralciava la strada, con scarsi risultati.
“Scacco matto, principessina” ghignò Bastia mentre si avvicinava sempre di più a me. “Vediamo…Cosa potrei farti? Sarebbe divertente torturarti un pochino”
Indietreggiai di un passo. “Non osare sfiorarmi”
Avanzò ancora, sorridendo maliziosamente. “Altrimenti?”
“Altrimenti…Mi costringi ad usare i miei poteri” lo fulminai con lo sguardo.
“Oh sarebbe davvero interessante” sfoderò la spada “Forza, mostrami come riesci a rimuovere il sigillo che blocca la tua essenza vampirica”
“Ma come-” Come faceva a saperlo? Merda, merda, merda! Ero veramente nei casini! Speravo di confondergli le idee o comunque di spaventarlo almeno un pochino e invece… “Non mi fai pa-” 
Non feci in tempo a finire la frase che mi ritrovai una lama trapassarmi il fianco. Faceva male, cavolo se lo faceva! Sentivo la spada farsi strada tra la mia carne e poi intravidi il sangue colare dal punto in cui ero stata colpita. Cercai invano di togliere quell’arnese da dentro di me ma più opponevo resistenza, più Bastia rigirava l’arma nella ferita.
“Chi è che mi avrebbe ucciso, eh?” mi provocò l’albino.
Abbassai il capo e strinsi i denti. La situazione mi faceva una rabbia incredibile.
“Allora? Non fai più la spavalda?” mi sussurrò all’orecchio per poi scoppiare in una fragorosa risata sadica. “Capisco perché Dragneel voleva starti vicino, sei uno spasso”
Cercai di non ascoltare le cavolate che uscivano senza sosta dalla sua boccaccia e mi concentrai sulla mia respirazione: dovevo trovare il modo ti togliermi questo oggetto di dosso…D’altra parte non ero mica uno spiedino che poteva essere tranquillamente trapassato più e più volte!
“Che c’è? Fa male, vero?” avvicinò il suo viso al mio “Ringrazia chi ha sigillato i tuoi poteri, puttanella…Altrimenti ora saresti bella che evaporata nel nulla” ricominciò a sghignazzare soddisfatto. Uccidere vampiri doveva divertirlo moltissimo: che schifo di persona, anzi, che mostro orripilante.
Mi guardai lentamente attorno, qualcosa dovevo pur fare…Non potevo di certo rimanere così!

 
“Puoi batterlo, Lucy”
 

Accennai ad un sorriso.
Quella voce calda e rassicurante mi ricordò che non ero sola, non lo ero mai stata. “Sai, ho affrontato molte difficoltà nella mia vita e di certo non mi arrenderò per un’insignificante spada anti-vampiro” alzai il capo e incrociai i nostri sguardi “Non mi fermerai, non ora che ho trovato qualcuno a cui tengo veramente!” afferrai la lama con entrambe le mani e, con forza, la tolsi dal mio fianco squarciato. Con parecchie difficoltà mi alzai, appoggiandomi al muro gelido alle mie spalle e cercando, per quanto mi fosse possibile, di controllare la mia respirazione ormai ridotta ad un soffio. La sensazione della spada che lacerava il mio corpo non se ne andava e il sangue continuava a fuoriuscire dal taglio.
“Interessante” scoppiò nuovamente a ridere il cacciatore “Non riesci proprio a morire in silenzio, eh?”
Mi morsi la lingua così forte che mi scappò una lacrima e il sapore del liquido rossastro che scorreva in me mi riempì la bocca. Io ne sarei uscita viva, punto. Non avevo tempo e voglia di rimanere ad ascoltare le paranoie di un pazzo psicopatico con il complesso dei vampiri…E poi dovevo trovare Natsu, lui era la mia priorità. L’avrei raggiunto anche priva di una gamba o di qualsiasi altro arto. “Sono la sola che può decidere quando passare a miglior vita, chiaro?”
“Io non ne sarei così tanto sicuro” schioccò le dita e le fiamme che stavano polverizzando la città, aumentarono.
Venni immediatamente assalita dal panico...Cosa avrei potuto fare? Sarebbero stati sicuramente tutti inceneriti! Non riuscivo nemmeno ad immaginarmi un futuro senza Lluvia, Mira, Erza e tutti gli studenti dell’accademia. Ero terrorizzata. 
“Beh? Ti sei ammutolita?” gli sghignazzi dell’albino mi risuonavano fastidiosamente nelle orecchie “Allora ti arrendi già?” posò la sua gelida mano sulla mia guancia, facendomi trasalire all’istante.
Senza pensarci due volte, gli morsi un dito e allontanai velocemente il viso, fulminandolo con lo sguardo. “Non toccarmi”
Ridusse gli occhi color ghiaccio a due fessure e serrò violentemente la mandibola, ritirando l’arto. “Maledetta puttana…” si passò una mano tra i capelli, torturandosi il labbro inferiore con i denti “Ora ti insegno io come bisogna comportarsi con me”
Prima che potessi reagire, mi ritrovai distesa sulla strada sovrastata da Bastia. Il contatto con il terreno mi provocò ulteriori dolori al fianco e mi scappò un gemito sofferente. “L-lasciami…”
“ZITTA!” urlò, avvolgendomi il collo con le mani. Il suo sguardo era perso nel vuoto, quasi assente: aveva gli occhi di chi era abituato ad uccidere e, ormai, non ci faceva più caso. Non lo toccava minimamente, la sua coscienza era precipitata nell’oblio.
Gli afferrai i polsi e cominciai ad agitarmi energicamente nella speranza che, prima o poi, sarei riuscita a liberarmi da quella morsa gelida che mi stava togliendo il respiro. Nel frattempo, il sangue continuava a fuoriuscire dal taglio e la mia vista iniziava ad annebbiarsi. La voce dell’Hunter mi arrivava ovattata e molto flebile, non percepivo più il dolore come poco prima…Era come se il mio corpo e la mia testa si fossero pian piano assuefatti.
“Muori! Muori! Muori!” gli scappò una risata da psicopatico “Tu devi morire!” strinse la presa sulla mia gola e la mia respirazione rallentò notevolmente. Cercai ancora di togliere quelle maledette mani, invano, e mi si inumidirono gli occhi: stavo davvero per morire in quel modo?
“Io…Non…Morirò…” sussurrai debolmente prima di perdere i sensi.

 
***
 
“Lucy!”
“Hey Lucy, svegliati!”
Due voci familiari mi fecero aprire lentamente gli occhi. Una ciocca di capelli candidi mi sfiorò il viso e da dietro la mia schiena proveniva un piacevole tepore. Allungai un braccio per toccare quella meravigliosa chioma che intravedevo. Un qualcosa di umido, una lacrima probabilmente, mi cadde sulla guancia.
“Lucy, stai bene?! Ti prego, rispondimi!” un paio di mani delicate mi afferrarono dolcemente il polso.
Un’altra mano mi scostò il ciuffo da davanti al viso. “Va tutto bene ora, ci siamo noi con te”
Quelle voci mi ricordavano qualcuno, ma non avevo le forze necessarie per pensare…E nemmeno per aprire completamente le palpebre. “Sete…” sussurrai.
“Ti diamo subito dell’acqua! Ehy, potresti passarmi quel bicchiere?” chiese una delle due ragazze che mi stavano accudendo. La sua voce era molto autoritaria e, allo stesso tempo, dolce.
L’altra appoggiò il mio braccio sul mio stomaco e si alzò di scatto. “Certamente, eccola” il suo timbro vocale era più acuto e melodioso rispetto alla prima donna.
“Grazie Mira”
Mira? Dove avevo già sentito quel nome? Profumo di fiori di ciliegio, tocco leggero, voce cristallina…Ma certo! Mirajane! Quindi, se c’era la Strauss, doveva esserci pure Erza!
“Lucy, tieni” prima che potessi dire qualsiasi cosa, mi ritrovai il bordo del bicchiere contro le labbra e fui costretta a bere.
“Ti senti leggermente meglio ora?” mi chiese l’albina.
Aprì cautamente gli occhi e mi ritrovai davanti un paio di sguardi, uno color nocciola e uno dalle tonalità del cielo. “Erza…Mira…” sospirai nuovamente mentre cercavo di mettermi a sedere. Pessima idea! Non appena inarcai la schiena, un dolore terribile mi mozzò il fiato. Mi scappò un gemito e, d’istinto, appoggiai entrambe le mani sul punto da dove partiva la fitta.
Mirajane scattò immediatamente verso di me, preoccupata. “LUCY!”
Le rivolsi uno sguardo sofferente e mi sforzai di sorridere. “Tranquilla, mi ero dimenticata della ferita. E’ tutto ok, davvero” Ero distrutta, sia fisicamente che mentalmente…Totalmente devastata.
“Non ti azzardare mai più a lasciarci indietro, chiaro?!” tuonò Erza alle mie spalle “Siamo amiche, no?
La guardai senza parole ed annuii. Una delle poche certezze che avevo, era che quelle due bellissime vampire di livello A fossero mie amiche.
Abbozzò un sorriso e mi diede una leggera pacca sulle spalle. “Bene…E gli amici si aiutano sempre nel momento del bisogno, hai capito?”
“Ci hai fatte preoccupare, scema!” Mirajane mi abbracciò, in lacrime.
Sorrisi. Sapere di essere considerata importante da qualcuno mi rendeva davvero felice, assieme a loro mi sentivo al sicuro. Avere degli amici mi faceva sentire più leggera e motivata. “Scusate, non lo farò più”
“Speriamo, non credo che saremmo in grado di battere ancora quel Cacciatore” mi ammonì la Scarlet.
“A proposito di Bastia…Come diavolo avete fatto?” Ero davvero curiosa di sapere come quelle due avessero messo KO l’Hunter. Le uniche cose che ricordavo erano le sue mani sul mio collo e la sua risata sadica.
L’albina diede due colpetti di tosse. “Quando siamo arrivate, lui ti stava strangolando…Avevi già perso coscienza. Eri pallida e veramente malmessa!” cominciò a raccontare mentre gesticolava “Siamo andate nel panico, per lo meno…Io ho perso la testa e non sapevo cosa fare”
“Quel verme sorrideva mentre cercava di ammazzarti, così ho ben pensato di rovinargli quell’orribile muso contorto dal piacere” continuò Erza.
Ero esterrefatta da quel racconto. Capì ancora di più quanto fossero potenti i vampiri di prima classe. “E l’incendio?” chiesi prontamente “Che ne è stato di Magnolia?!”
“Era tutta un’illusione, Lucy” Mira mi posò le mani sulle spalle “Non te ne sei resa conto perché eri troppo impaurita…Stanno tutti bene”
“Un’illusione? Vorresti dirmi che sono quasi morta per una stupidissima illusione?!” esclamai sconcertata. Non potevo credere di essere davvero caduta in una trappola del genere, mi ero fatta giocare da quel bastardo di un Hunter! Stupido psicopatico sadico!
Erza annuì. “Si…Ma era comprensibile data la situazione. Non eri del tutto razionale, diciamo”
Il fatto che stesse cercando di giustificare la mia totale mancanza di perspicacia mi strappò un sorriso.
“Erza ha ragione, non hai alcuna colpa…Tu volevi solo salvare Natsu” le diede man forte, Mirajane.
“NATSU!” mi scappò un urlo tremendo. Mi tornò subito alla mente il motivo principale di tutto quel disastro: Dragneel. “Devo andare” mi alzai con molta fatica, stringendomi ancora la ferita semi-curata.
L’albina mi afferrò per un braccio. “Dove credi di andare? Non ti sei ancora ristabilita!”
Le rivolsi un’occhiataccia e le feci cenno di mollarmi. “Natsu, devo trovarlo immediatamente…Voi andate a chiamare i rinforzi”
“Lucy, ti rendi conto che è una pazzia? Non puoi cercarlo in queste condizioni!” Erza mi si parò davanti per bloccarmi. “Non posso lasciartelo fare, lo capisci?”
Sapevo perfettamente a cosa andavo incontro, ero consapevole che fosse un vero e proprio suicidio...Però non potevo abbandonarlo. Non volevo, più che altro. Non mi sarei arresa per qualche ferita: Natsu Dragneel aveva la priorità su tutto e tutti, compresa me. Lo avrei ripetuto sempre, fino alla nausea. “Erza, ti prego” le dissi dolcemente, cercando di trasmetterle i miei sentimenti.
I nostri sguardi si incontrarono per qualche manciata di secondi, finché gli occhi color nocciola della rossa non si inumidirono.
La abbracciai, accarezzandole la chioma scarlatta. “Non preoccuparti, torneremo sani e salvi” sussurrai per poi rivolgermi a Mira, anche lei sulla soglia delle lacrime. “Hey, siete proprio delle piagnucolone eh? Starò bene, ok?”
La Strauss tirò su con il naso e si passò un braccio sul viso, poi mi sorrise. “Va bene, Lucy. Avviati, noi chiamiamo gli altri e vi raggiungiamo”
Ricambiai il sorriso e le feci l’occhiolino. “Certo!”
“Non morire…Chiaro?” la calda voce di Erza ci interruppe.
“Lo stesso vale per voi due” le accarezzai per un’ultima volta la testa e mi allontanai “Bye, bye!” agitai la mano per aria mentre cominciavo ad incamminarmi verso il bosco.
 
 
 


ANGOLO AUTRICE

Hey, da quanto tempo! XD
Vi chiedo scusa per questo orribile ritardo! Non è che mi fossi dimenticata di voi, solo che non riuscivo a scrivere questo dannatissimo capitolo 11: volevo che venisse bene, dato che la storia cominciava (finalmente) a movimentarsi un attimino…Per questo motivo continuavo a riscrivere e ricancellare migliaia di volte interi paragrafi! Vi giuro che è stato il delirio *piange* 
Volevo a tutti i costi pubblicare il prima possibile ma, allo stesso tempo, mi sentivo in colpa a mettere un capitolo corto e scritto male…Chiedo venia. Vi ringrazio per aver letto questo SUDATISSIMO capitolo 11 e per aver atteso così tanto. Spero che vi sia almeno un po’ piaciuto (ma lo spero proprio tanto vista la faticaccia hahaha). Che fine avrà fatto Natsu? Andrà davvero tutto bene come sostiene Lucy?
Mah, chissà :P

Comunque ho deciso che riprenderò ad aggiornare regolarmente, per quanto mi sarà possibile data l'imminente fine della scuola. Probabilmente aggiungerò un capitolo al mese, in modo da accontentare sia voi che me.

Ah, giusto! Voglio ringraziare tutti quelli che mi hanno lasciato una o più recensioni nei capitoli precedenti: kagehina_trash, Esmina_, Nazori chan, Giuly_san, Toru85, SoulKya, bea_kron, SanaeEric, Aoil, fairy ice, xNeko Lucyx_ xMey NaLux, lucy_465, Tomori_16, krystal86, rosadc, lulu_chan08, _giulia01_, Nikij, nalu lover, Gemi Mini, Mika_000, Mizu_The little kiseki, Anya Dragneel, Aileenx3, Alissya821 e Sayaka chan 94.
G R A Z I E di cuore!
 
Al prossimo capitolo <3
Baci, LucyAle
  
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