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Autore: HatsuneNMiku    04/05/2016    2 recensioni
Quando la pazzia divora il tuo essere, diventi un vero e proprio pazzo psicopatico.
E se questo pazzo fosse anche un padre?
Sarebbe... un padre pazzo.
Aya è una ragazzina di undici anni, che vive insieme al padre e la sua assistente in una grande villa. Una notte, un urlo disturba il riposo della piccola, e ad urlare era proprio suo padre.
~Un viaggio tra bambole che camminano, tizi senza un occhio, persone inquietanti che parlano da sole, corpi mutilati che ti inseguono,pazzi psicopatici, mogli gelose e molto altro ancora!
Divertitevi!~
||Versione scritta del gioco Mad Father di Sen||
Genere: Avventura, Drammatico, Horror | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Alfred Drevis, Aya Drevis, Dio, Maria, Un po' tutti
Note: Traduzione | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 4- NEI SOTTERRANEI

 

Sospirò pesantemente e tornò in corridoio.

Entrò in caffetteria usando la chiave trovata in bagno.

La caffetteria si trovava al primo piano, ma subito sotto le scale, quindi nessun mostro la notò.

Appena entrata dovette reprimere un conato di vomito perché si sentiva un forte odore di decomposizione e si sentiva un disgustoso suono di qualcosa che viene ingerito.

Girò attorno al grosso tavolo al centro della stanza e notò che dietro la tenda rossa c'era un rigonfiamento. Spostandola con mani tremanti, Aya rivelò un cadavere immobile.

Stavolta era stato ancora più difficile trattenere il vomito.

Scosse la testa ed entrò in cucina, la stanza dalla quale proveniva quel suono disgustoso.

Si trattava di un cane, anch'esso insanguinato come gli altri corpi. Questo significava che suo padre aveva fatto esperimenti anche agli animali.

Stava divorando la carne presente all'interno del frigorifero.

"Non voglio avvicinarmi.."

Andò invece vicino al piano cottura, trovando dell'olio.

Vide che il tappeto rosso era alzato per metà, così lo alzò totalmente, rivelando una botola.

"E' così buio qui dentro...Ah! La lampada!"

La cacciò fuori dalla tasca e la accese.

Una timida luce tagliò via l'oscurità attorno a lei.

Lì sotto c'erano soltanto tre barili nell'angolo e una porta di legno bloccata.

"C'è un buco nel muro! Solo.. non ci entro..."

Le venne una grande idea, Palla di Neve!

Proprio quando uscì dalla cucina il cane le si avvicinò con un salto, andando a sbattere il muso contro la porta.

Risalendo le scale, Aya tornò in camera sua.

"Quel tizio è scomparso..."

Si inginocchiò davanti al suo coniglietto.

-Qui, Palla di Neve! Anche tu vuoi bene a papà, vero?-

 

 

 

-Palla di Neve!-

Aya era in giardino, cercando disperatamente il suo animaletto.

-Palla di Neeevee! Dove seii?-

Abbassò lo sguardo.

-Cosa devo fare... e la tua zampetta è anche ferita...sono preoccupata...-

Una palla di pelo uscì in giardino fissando la ragazzina.

-Palla di Neve! Dov'eri?- disse prendendolo in braccio -ero così preoccupata quando sei scomparso! Non posso seguirti quando corri qui fuori! Aspetta, cosa?-

Un uomo occhialuto sbucò dalla porta.

-Whew... Che coniglietto problematico.-

-Papà!-

-Aya, prova a tenere Palla di Neve sempre vicino, puoi? Ha combinato un disastro in cucina.-

-Mi dispiace...Palla di Neve ha voluto provare a mangiare nuovamente il cibo di Maria, huh... hai trovato tu Palla di Neve, papà?-

-Sì, e gli ho curato la zampetta-

-Menomale che papà era vicino, vero Palla di Neve? Grazie,papà!-

L'uomo si avvicinò.

-Palla di Neve è un membro della famiglia come tutti noi.- disse sorridendo.

-Sì!-

 

 

 

-Andiamo a salvare papà insieme!-

Aya si avvicinò al suo cassettone.

 

Il corpo di un gatto si trovava dentro il cassetto.

 

La ragazzina non ebbe nessuna reazione e tornò giù in caffetteria.

Il cane era ancora intento a mangiare, così scese nei sotterranei e si appostò di fronte al buco nel muro.

-Per favore, Palla di Neve...-

Il coniglietto tornò con dell'olio per accendino in bocca e scappò via.

Aya lo seguì, ma la lampada si spense.

-Oh no! La lampada si è spenta?!- provò ad accenderla tre volte.

-Perché non si accende? Per favore...-

Finalmente si accese, e Aya sussultò.

-C'era qualcuno... dietro di me...? L'avrò solo immaginato...-

Quando tornò in caffetteria, trovò quattro corpi grigi camminare in tondo, e ce la mise tutta per evitarli.

Tornò nell'archivio, trovando un libro sul pavimento.

"L'uovo di fuoco"

 

"Ahh! Ricordo questo libro...parla di una ragazza che ha il potere misterioso di controllare il fuoco... e un giorno parte alla ricerca della famiglia dalla quale è stata separata. Dice "Brucerò tutto quello che troverò sulla mia strada"  e fa proprio quello che ha detto. Ma alla fine, i suoi poteri vanno fuori controllo e distrugge tutto il mondo...quindi non ha mai potuto vedere la sua famiglia e rimarrà tutta sola."

Posò il libro.

-Una povera ragazza tutta sola...se perdo papà, sarò sola anch'io...non voglio questo... devo salvare papà velocemente!-

Ma per farlo sarebbe dovuta andare nei sotterranei, che però erano bloccati da quel mostro viola.

Si sedette su un divanetto nel corridoio a pensare.

"Devo andare nei sotterranei... ma lì c'è quel coso che mi blocca la strada... forse posso bruciarlo! Ho l'olio... ma non un accendino..."

Sospirò. Avrebbe cercato per tutta la casa.

Andò nella stanza armadio ma trovò solo uno scatolone malconcio ma chiuso con varie passate di scotch, e quindi non riuscì ad aprirlo.

Allora scese le scale e andò nella stanza degli ospiti.

Lì c'era un cassettone, solo che il cassetto era troppo alto, quindi spinse un pouf rosa verso il cassettone e arrivò alla giusta altezza.

Trovò un coltellino, quindi avrebbe potuto aprire lo scatolone.

Trovò proprio un accendino.

Quando un manichino quasi le cadde addosso lasciò la stanza.

Era pronta per andare nei sotterranei.

Proprio sulla soglia della Hall ad Est, uno di quei mostri, quello tagliato a metà, la ferì al braccio destro.

Lo allontanò con un calcio e si rifugiò nella stanza.

Per fortuna la ferita non era profonda, ma faceva davvero male.

Si accorse solo dopo qualche minuto in cui si stava riposando, che quella stanza era piena di sangue, che formava una scritta.

"TUO PADRE E' UN ASSASSINO"*

Deglutì sonoramente e ricacciò indietro le lacrime.

Attraversò il corridoio dei sotterranei fino ad arrivare davanti al mostro viola.

-Farò come nel libro "L'uovo di fuoco..."

Brucerò tutto quello che troverò sulla mia strada!Sì, posso bruciarlo!-

Gettò l'olio sul mostro e di conseguenza anche l'accendino acceso.

Un grido insopportabile** riempì i sotterranei.

-BRUCIA!! BRUCIA!!! FA MALE... AIUTATE...MI....-

-Ah..no...-

Aya fuggì via dai sotterranei.

Aspettò qualche minuto lì nella Hall e tornò giù.

Il mostro era sparito. E la strada liberata.

 

 

 

Note

*La frase è scritta in tedesco. Non conosco il tedesco, credo sia “Dein Vater Mörder” dico credo perché la frase è metà nascosta dal sangue.

Ho fatto qualche ricerca su internet e credo che la frase sia giusta, non so.

** avevo nuovamente il volume al massimo. ^-^”

Vicino al piano cottura si trova una gemma.

Questo capitolo è un po’ confusionario, perdonatemi.

Ho messo la ferita di Aya perché nel gioco il mostro è riuscito a prendermi :C

E ora una cosa importante: il primo accenno del fatto che, in fondo, Aya è come suo padre: il gatto morto nel cassetto.

Infatti più av… ma aspetta, per voi che non avete giocato è uno spoiler .-.”

Beh, ci vediamo più avanti allora C:

 

   
 
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