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Autore: Grimilde Deveraux    06/05/2016    1 recensioni
Questo è un racconto a cui sono molto affezionata, non c'è un vero e proprio motivo per cui ho deciso di pubblicarlo, forse solo il fatto che adoro il protagonista e che in questo periodo mi sto concentrando molto su di lui e su altri racconti che lo riguardano...
"Non c’è niente di meglio, donne, alcol e soldi. Questa sì che è vita" e il suo migliore amico lo guardò facendogli l’occhiolino: "Devo ricordarti che quella che hai tra le braccia è mia sorella?" commentò Jason con un sibilo mentre l’altro baciava avidamente le labbra della sua ragazza
Genere: Drammatico, Fluff, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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<< Perché non gli hai detto la verità? >> domandò Gwen guardando il padre:<< Che cosa dovevo dirgli? Che Trish ha perso più volte conoscenza in ambulanza e che lei e il bambino sono attaccati ad un filo? Sai bene come reagirebbe tuo fratello >> Gwen chinò il capo avvicinandosi poi al padre perché Rylan la stringesse a sé:<< Sì, lo so…sono solo preoccupata per lui >> Ray fece per rispondere quando il suo cellulare cominciò a squillare e lui lo prese in mano:<< Anderson >> Gwen rimase a guardarlo, nonostante avesse lasciato la polizia da molti anni quel modo di fare era rimasto dentro di lui e infatti anche mentre parlava al telefono non aveva mai smesso di stringerla e di tenerla al sicuro:<< Sì ho capito. Manda qualcuno qui Dave, io vi aspetto al pronto soccorso >> il suo vecchio collega doveva avergli dato una risposta positiva perché lui si apprestò a ringraziarlo all’istante.

<< Che cos’è successo? >> << Hanno identificato il guidatore dell’altra auto >> poi accarezzando i capelli della figlia aggiunse:<< È Drew Morris >> << Cosa? >> e Gwen guardò il padre non credendo possibile che quell’uomo fosse così stupido da…:<< Ho parlato con Dave e sta mandando qui un paio di detective per raccogliere la deposizione di Jason e di Morris >> << Morris? >> << Sì, è stato portato qui poco dopo tuo fratello, l’ho visto prima ma non avrei mai pensato che… >> ma prima che uno dei due potesse aggiungere altro la voce adirata di Jason seguita da quella preoccupata di sua madre li fece tornare nel separé dove Jason seduto sul lettino stava fulminando l’infermiera imprecando tra i denti:<< Che cosa c’è? >> domandò Ray avvicinandosi al figlio:<< Non voglio niente, non voglio prendere antidolorifici o altro. Devo restare lucido >> Rylan guardò l’infermiera con la siringa in mano:<< È solo un blando sedativo, per diminuire il dolore delle ferite >> sapendo bene il motivo del ferreo rifiuto di Jason, Ray scosse il capo:<< Va bene così, lui non prende niente, se il dolore dovesse peggiorare la chiameremo >> la donna annuì sparendo dietro la tenda con la siringa.

Jason alzò gli occhi verso il padre per ringraziarlo, ma Ray lo precedette:<< Tu sei più forte >> << Trish come sta? >> << È ancora in sala operatoria >> ma proprio mentre stavano parlando un giovanotto con la divisa da medico si avvicinò:<< Jason Anderson? >> << Sì >> e Jason si voltò a guadarlo:<< Abbiamo appena finito di operare la signorina Kyle, ha perso conoscenza, ma adesso sta bene, tra poco finiranno di metterle i punti e la porteranno in camera, vi farò chiamare non appena sarà tutto a posto >> << E il bambino? >> il ragazzo fece un sorriso triste:<< Deve parlare con il dottor Kavanagh, sarà qui tra poco >> Jason annuì ben sapendo che fino all’arrivo del medico non avrebbe potuto fare nulla.

Voltandosi poi verso i genitori fece per dire qualcosa, ma un poliziotto si avvicinò con un taccuino in mano:<< Scusi se la disturbo ora signor Anderson, ma abbiamo bisogno di raccogliere la sua deposizione >> Jason guardò il padre poi tornò a guardare il poliziotto:<< Dobbiamo proprio farlo ora? >> l’uomo annuì mesto:<< So che il momento non è dei migliori, ma dal momento che anche l’altra persona coinvolta nell’incidente è qui…beh ecco… >> Jason tornò seduto dritto e guardò il padre sapendo bene che per il suo bene Rylan gli aveva nascosto quel piccolo essenziale dettaglio:<< Come qui? >> e guardando ancora il padre aggiunse:<< Tu sai già chi è stato vero? >> << Non è il momento di discuterne Jason, non adesso >> suo figlio tuttavia aveva preso la sua stessa cocciutaggine e quindi guardandolo duramente Jason ripeté:<< Chi? >> << Jason non è il momento per… >> ma poi una voce acida a pochi letti di distanza catturò la loro attenzione:<< Ma ha visto com’è ridotta la mia auto? Come può dire che è colpa mia? Andiamo ma in che paese maledetto sono capitato, non… >> guardando gli occhi di suo figlio Ray capì che Jason aveva riconosciuto l’interlocutore e aveva collegato tutto.

<< Scusatemi un attimo >> e scendendo dal lettino incurante di aver avuto un incidente solo un paio d’ore prima Jason si avvicinò al letto tirando la tenda e guardando negli occhi quella specie di pazzo invasato.

<< Dovevo saperlo che era opera sua >> commentò poi notando le ferite al viso e alle mani che Morris si era procurato nello scoppio dell’airbag:<< E tu che vuoi adesso? >> Jason lo guardò trattenendo a stento l’istinto di ucciderlo:<< Non so se te l’hanno detto, ma hai causato un incidente appena qualche ora fa >> Morris sbatté più volte le palpebre muovendosi al rallentatore, era palesemente ubriaco e nonostante la botta non era rinsavito granché:<< Ti rovinerò Anderson. Contaci. Rivelerò il tuo piccolo sordido segreto e sarai finito. Per sempre >> contrariamente a quanto tutti si aspettavano Jason non replicò, poi guardando l’agente aggiunse:<< Quando vuole sono pronto a rilasciare la mia deposizione >> e fece per voltarsi e tornare al suo letto quando Drew non seppe resistere alla tentazione:<< Mentirai anche stavolta? Cos’è dopo Kyle volevi uccidere anche sua sorella? >> inutile dire che ci vollero entrambi i poliziotti e Rylan per togliere le mani di Jason dal collo di Morris che, quasi paonazzo, ora stava riprendendo fiato con le mani sul viso:<< Non speri in una denuncia o roba simile signor Morris, anzi le consiglierei di imparare a tenere a freno la lingua, avrebbe meno problemi >> replicò Gwen con un piccolo sorriso:<< E qualsiasi cosa decida di pubblicare su mio fratello sappia che sarò ben felice di farle causa >> poi guardando il suo adorato gemello si strinse a lui abbracciandolo piano per evitare di stringerli le costole incrinate.

 

Tre ore dopo Trish voltò appena la testa sbattendo le palpebre:<< Jason… >> e guardò il fidanzato che, con il capo appoggiato sul materasso, dormiva accanto a lei seduto su una sedia:<< Ehi ciao… >> e lui alzò la testa sentendosi chiamare:<< Ciao…come stai? >> lui le baciò una mano stringendola tra le proprie:<< Io sto bene, tu come ti senti? >> Trish guardò il taglio suturato che lui aveva sulla guancia e quello ben più grosso che aveva sul braccio:<< Non è nulla, solo qualche punto, tranquilla >> lei non rispose subito analizzando il proprio corpo, poi voltando di nuovo la testa domandò piano:<< Che cos’è successo? >> << Abbiamo avuto un incidente, a quanto mi hanno detto ho rotto il vetro della macchina per tirarti fuori, tu hai perso conoscenza per un po’, eravamo preoccupati per il bambino >> solo in quel momento lei si ricordò della piccola creaturina che cresceva dentro di lei:<< Come sta? Il piccolo come sta? >> Jason sorrise accarezzandole la pancia:<< Ti hanno fatto un’ecografia, neanche un graffio, il nostro piccolo Deus è al sicuro… >> sentendolo chiamare il bambino con il nome di suo fratello Trish lo guardò titubante:<< Scusa…non volevo farlo…solo che… >> Jason sembrava in imbarazzo così fu lei a dare voce ai suoi pensieri:<< Vuoi chiamarlo Amadeus se sarà un maschio? >> lui annuì brevemente poi stringendole ancora la mano le spiegò:<< Io non ricordo nulla dell’incidente, ti ho tirato fuori dalla macchina ma non me lo ricordo, deve essere stata l’adrenalina, poi ho perso i sensi…non so quanto tempo sia passato, ma in quei momenti ho avuto una specie di visione…ho visto… >> << Hai visto Deus >> finì lei per lui e Jason la guardò a bocca aperta:<< Come lo sai? >> << Anche io l’ho visto, quando ero in sala operatoria, devo essere andata in arresto a quanto mi hanno detto, in quel momento ho visto lui accanto al tavolo operatorio che mi diceva di resistere, che dovevo tornare qui per te e per il bambino, che dovevo stringere i denti… >> senza aggiungere altre parole Jason si avvicinò al suo viso baciandola piano:<< E allora così sia…Amadeus Anderson >> Patricia sorrise accarezzando una guancia dell’uomo che amava:<< Amadeus Jason Anderson >>

   
 
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