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Autore: Yuphie_96    06/05/2016    2 recensioni
Shoko diventa esorcista a 10 anni.
Conosce Lavi e se ne innamora a 13 anni.
A 16 cerca ancora di dichiararsi ma anche le missioni più pericolose sembrano più facili davanti a questa impresa, aggiungendoci anche il fatto che lui sembra preso da Lenalee.
E Kanda Yuu in certe situazioni non aiuta per niente.
Genere: Comico, Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Rabi/Lavi, Un po' tutti, Yu Kanda
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Angolino della Robh: Buonasera a voi, eccomi con il secondo aggiornamento, ma prima di spiegare una cosuccia devo assolutamente ringraziare le due ragazze che mi hanno recensito il primo capitolo: Kioccolat e Lunetta 12, grazie mille donne! Mi avete resa immensamente felice, spero che questo nuovo capitolo possa piacervi ^^.
Detto questo, ad ogni fan di Kanda che possa leggere, non prendete assolutamente male questo capitolo, non è un'offesa al personaggio anzi, è uno dei miei preferiti e per questo mi piace prenderlo in giro, ho messo il genere 'comico' anche per questo motivo.
Con questo ho finito l'angolino, niente papiro stavolta u.u.
Vi auguro una buona lettura e, spero, tante risate <3

Yu Kanda si svegliò con un brutto, bruttissimo, presentimento quel giorno; per prima cosa si tastò il lato destro del letto, non sentì nessun corpo vicino al suo, questa era una buona cosa perché, nonostante la sua veneranda età di sedici anni compiuti, Shoko qualche volta s’intrufolava ancora nel suo letto di notte per dormire accanto a lui, ovviamente però quel fattore non smontò quella sensazione di malessere, sarebbe stato troppo bello altrimenti; si mise seduto aprendo gli occhi…ritrovandosi sulle lenzuola due fette di cetriolo…sapeva che non aver Shoko lì non significava aver tregua per quel giorno, se lo sentiva nel profondo, prese quelle due fettine tra il pollice e l’indice di entrambe le mani e le osservò attentamente per poterci trovare anche altro, stranamente in quel momento non lo trovò, si alzò quindi leggermente più tranquillo e si diresse verso il suo bagno, fece ciò che doveva fare e si avvicinò al lavandino per potersi lavare le mani e poi la faccia, fu in quel momento che vide cos’altro c’era insieme a quelle due fettine di cetriolo: una maschera bianca, supponeva di bellezza,  gli ricopriva completamente il volto, con un pericoloso tick all’occhio destro si portò un dito su di esso, raccolse un po’ di crema e se la portò al naso scoprendo così che odorava di pesca, c’era solo una persona che conosceva che usava una maschera di bellezza che profumava di pesca e lui lo sapeva bene visto quante volte aveva sentito quell’odore quando l’altra esorcista dai capelli blu lo abbracciava, cercò comunque di contenersi, non voleva assolutamente arrabbiarsi di prima mattina, insomma aveva un contegno pure lui, ingoiò quindi il boccone e si lavò velocemente la faccia per togliersi quella roba…poi trovò il bigliettino posato sul suo asciugamano.
‘Buongiorno Nii! Spero che ti sia piaciuta la mia maschera di bellezza, ieri ho notato che i tuoi capelli avevano qualcosa di lucente così ho pensato di poter fare qualcosa anche per quel tuo viso sempre musone, ora puoi stare tranquillo che non stonerà più con i tuoi capelli fluenti e sarà anche più morbido!
Ps: se vuoi ho anche un ottimo burrocacao per le labbra!’

A quel punto non ce la fece più, al diavolo il contegno, quella donna andava a minare il suo orgoglio e quello non lo poteva sopportare.
“SHOKO!”

La proprietaria di tale nome stava uscendo in momento da quella stanza, che non era poi molto distante da quella del più grande, e si mise a ridere portandosi una mano davanti alla bocca per non farlo sguaiatamente, infondo era una signorina…che adorava fare gli scherzi al ‘fratello’ e quello, naturalmente, non era solo che l’inizio.

Il blu ritornò a passo di marcia nella sua stanza, ringraziando per un singolo istante che Komui gli avesse ridato la sua adorata Mugen, prese l’impugnatura della sua amatissima arma pronto per andare a cercare la ragazzina e fargliela pagare per quell’affronto…quando si accorse che l’elsa era troppo, come dire, morbida (?), spostò lo sguardo già puntato sulla porta alla sua spada, scoprendo che quella in realtà era stata sostituita da una bellissima spada fatta con un palloncino rosa con tanto di nuovo bigliettino.

‘Non va bene essere sempre arrabbiati Nii, ti farà venire le rughe prima del tempo, per ora sequestro Mugen, poi penserò a portarti una crema apposta!
Bye’

…Quella ragazzina era davvero, davvero diabolica, oltre che spacciata, poco ma sicuro.

“Ehy Allen, grazie mille per avermi fatto il palloncino”
Shoko si sedette sorridente al tavolo dell’amico, porgendogli nel mentre un piatto con sopra una torta al cioccolato delle sue preferite.
“Figurati”
Il quindicenne prese la torta con gioia, felice che per una volta la blu gli portasse del cibo e non glielo rubacchiasse dal piatto, e prese a mangiarla con gusto; al suo fianco Lenalee e Miranda guardarono preoccupate la ragazza che, al contrario, stava continuando a sorridere, con i gomiti appoggiati al tavolo come se non avesse uno spadaccino che al momento sembrava un diavolo alle calcagna.
“Shoko-chan…non credi di star esagerando questa volta?”
La più grande delle tre indicò con tono preoccupato la spada, Mugen, che Shoko aveva recuperato, e poi sostituito con il palloncino, dalla stanza di Kanda verso le 4 del mattino, dopo essersi assicurata con certezza che l’altro dormisse.
“Perché? Non credo di aver fatto niente di così eclatante come l’altra volta”
Rispose la sedicenne con aria innocente, Lenalee le prese una mano nel vago tentativo di farla ragionare.
“Shoko sai quanto Kanda tenga a Mugen e poi è la sua arma anti-akuma, si arrabbierebbe ancora di più se tu la danneggiassi di nuovo”
“Questo lo so benissimo anche da sola, non sono una bambina sai? Comunque non ci posso fare niente, non ho missioni da un paio di settimane e mi stò annoiando, e quando mi annoio mi viene naturale fare gli scherzi a Nii, insomma è sempre col muso lungo, almeno lo smuovo un po’”
Le due si guardarono ancora con la preoccupazione negli occhi, è vero che Shoko non aveva mai esagerato con gli scherzi, testimone il fatto che teneva Mugen allacciata alla vita con la  massima cura, ma il carattere esplosivo di Kanda non reagiva mai bene agli scherzi e questo si capiva dalle urla che giungevano in quel momento dal corridoio.
“Uhm a quanto pare è giunto il momento del mio ritiro”
Shoko si alzò con tutta la calma del mondo e salutò i suoi amici, andandosene dalla parte opposta da cui entrò, tutto trafelato, Kanda.
“Dov’è?! Dove diavolo è quella dannata ragazzina?!”
“Buongiorno anche a te Kanda”
“Silenzio mammoletta! So benissimo che sei coinvolto anche tu!”
In tutta risposta Allen si portò un altro pezzo di torta alla bocca, ignorandolo bellatamente.
“Allora?!”
Le due donne presenti in sala si scambiarono un’occhiata indecise, da una parte c’era Shoko che stava giocando, sicuramente facendo meno danni di Komurin, dall’altra Kanda con gli occhi indemoniati, chi scegliere? Salvare la loro amica o la pellaccia?
Fortunatamente per loro, proprio in quel momento Jerry si sporse dalla sua postazione e agitò un braccio richiamando l’attenzione dell’esorcista.
“Cosa c’è?! Non ho tempo per la colazione oggi!”
“Oh ma sarebbe un vero peccato, Shoko l’ha scelta apposta per te”
Al blu salì il sospetto come la curiosità salì agli altri tre, si avvicinò lentamente al bancone del cuoco e si vide mettere davanti agli occhi una fetta di torta al cioccolato …a lui …proprio a lui che i dolci li odiava da tempo immemore.
“Oh, c’è anche un bigliettino”
Naturalmente… questa volta il testo diceva
‘Per darti un po’ di dolcezza’.
“Pregate solamente che non la trovi”
Sibilò, allontanandosi da quella visione a lui inaudita, prendendo l’uscita che la sua versione minore e femminile aveva preso poco prima. Lenalee e Miranda sospirarono di sollievo mentre Timcampy si posò sulla testa del suo padroncino, addentando tutto contento la dolcezza al cioccolato che stava sul tavolo.

Shoko fischiettò tranquilla per tutto il tragitto dalla mensa alla palestra, sapeva dell’incombenza demoniaca di Yuu che le stava alle calcagna ma, visto che succedeva praticamente ogni volta, non credeva aveva più senso preoccuparsi, anche perché se l’andava a cercare…lo sapeva che era un comportamento da bambina, non lo era più da tempo ma quando non aveva missioni non aveva nient’altro da fare e non le piaceva stare ferma, certo poteva andare ad allenarsi ma non sarebbe stato abbastanza divertente e di sicuro non avrebbe attirato l’attenzione di un certo qualcuno. Per questo le serviva l’aiuto di Kanda quindi era giustamente giustificabile…almeno questo era quello che pensava lei…
Non era però una tipa del tutto cattiva come pensava invece il più grande, almeno non del tutto, così quando arrivò in palestra si slacciò dalla vita l’affilata Mugen per poterla ridare a Yuu, certo se l’avesse trovata, esatto perché nascose la spada in un posto del tutto improbabile dove era davvero sicura che il suo adorato Nii non avrebbe mai guardato, non sarebbe stato divertente altrimenti, e poi questo le avrebbe dato del tempo almeno fino all’ora di pranzo.

Kanda stava iniziando davvero ad odiare i bigliettini che Shoko lasciava in giro, specialmente quando li trova sulla sua strada quando è intento a cercare di stanarla, erano irritanti proprio come lei ma doveva rallegrarsi che almeno questa volta gli aveva risparmiato le faccine e i cuoricini, perché si, c’erano delle volte che gli metteva pure quelli ed in quei momenti gli saliva non solo la rabbia cieca, ma pure la voglia di farle davvero del male; nel bigliettino che trovò in palestra non c’erano né faccine né cuoricini di alcun genere ma gli salì comunque la voglio di spezzarle un braccio o una gamba, la mocciosa aveva osato nasconderle Mugen, questo andava oltre ogni limite, guardò con furia il suo luogo sacro: la palestra, era guerra!

“Crowlino, il tuo stomaco fa rumore più del solito, è insopportabile!”
Il rosso, non potendone più, si portò le mani alle orecchie ma anche così il rumore che proveniva dallo stomaco del vampiro non diminuiva.
“Ti chiedo scusa Lavi ma sono appena tornato da una missione, invero”
Crowley si unì gli indici a disagio, si vergognava di produrre un rumore così forte ma semplicemente aveva fame.
“Passiamo dalla palestra che almeno facciamo prima”
“Ottima idea, invero!”
Al contrario, si dimostrò essere pessima, non per il tragitto che di sicuro si accorciava di molto e così Crowley avrebbe mangiato il prima possibile, quanto per il caos che regnava dentro quella stanza: materassini per gli esercizi saltati in aria, i bersagli che usava Shoko distrutti da un uragano, i manichini che usavano Allen e Lenalee ridotti ormai in piccoli pezzi di legno e, al centro di tutto quel caos, c’era Kanda affannato come se avesse combattuto contro cento e più akuma, gli occhi ridotti a due fessure sembravano essere due specchi sull’inferno tanto erano infiammati.
“Y-Yuu? Cos’è…cos’è successo?”
“Silenzio stupido coniglio!”
“Ehk!”
Con tutto il coraggio del mondo, Lavi si nascose dietro la schiena del vampiro, impaurito dall’aura maligna che sentiva provenire dall’esorcista dai capelli blu, seriamente poteva fare un baffo a quella del Conte del Millennio.
“I-Io pro-propon-go di-di anda-andarcene L-Lavi, invero”
“Sono con te Crowlino!”
I due si appiattirono contro il muro per potersi allontanare di più dalla furia blu e fu lì che il futuro Bookman si accorse di un piccolo particolare: un pezzo di una impugnatura di una spada si riusciva ad intravedere dalla tenda leggermente strappata dello spogliatoio di Shoko, capì immediatamente allora cosa fosse successo in quella stanza e scoppiò a ridere, attirando così l’attenzione degli altri due e fu quello il suo sbaglio più grande, perché Kanda guardò dalla stessa parte dove prima aveva guardato lui e trovò finalmente la sua tanto cercata Mugen, nascosta nell’unico luogo che lui non aveva messo a sottosopra: lo spogliatoio di Shoko, perché non aveva controllato lì? Semplice, dopo aver visto una volta per sbaglio un suo reggiseno lì dentro aveva giurato a sé stesso che non ci avrebbe mai più rimesso piede, neanche sotto tortura e lei ne aveva approfittato!
“Oooops, Crowlino è meglio se scappiamo ad avvertire Shoko”
“Eh? Perché?”
“Perché non volendo ho firmato la sua condanna a morte”
Crowley guardò un attimo l’aura maligna che s’ingigantiva sempre di più intorno a Kanda e capì che Lavi aveva assolutamente ragione.

“Certo che è stato parecchio scortese a rifiutare la mia torta”
Shoko sbuffò leggermente, portandosi un altro boccone di riso al curry alla bocca, mentre Allen davanti a lei ridacchiava.
“Sai com’è fatto Kanda e comunque non è andata sprecata”
“Non dirmi che ti sei mangiato anche quella fetta!”
“Volevo ma Tim me l’ha rubata…”
“Oh”
Si girarono a guardare il golem che muoveva la sua coda tranquillo vicino a loro, aspettando probabilmente di cogliere di sorpresa il suo padroncino per potergli azzannare il suo panino ripieno.
“Comunque, Lenalee?”
Chiese la ragazza tornando al suo piatto.
“Credo sia andata da Komui per parlare di alcune missioni”
“Speriamo che me ne assegni una! Mi andrebbe bene anche andare a cercare Cross con te”
“Non credo sarebbe uno spasso…”
“Anche l’altra non lo è stato”
“Diciamo che stavolta è…più complicato”
La blu la guardò curiosa ed Allen dovette distogliere lo sguardo, aveva giurato al suo maestro di non raccontare mai a nessuno del fatto che era scappato nuovamente perché aveva un’amante alle calcagna quindi doveva per forza cambiare argomento, per fortuna sua non ce ne fu quasi bisogno, il perché è semplice: il loro tavolo venne attaccato improvvisamente da uno sciame di insetti spirituali ed un urlo di battaglia arrivò dal corridoio.
“SHOKO!”
“Mannaggia, ci ha messo meno tempo di quanto avessi previsto”
Borbottò la ragazza cercando di salvare il suo povero piattino, stessa cosa cercò di fare l’amico davanti a lei, con un po’ più di difficoltà visto che invece di salvarne uno doveva salvarne almeno una trentina, ma purtroppo non fecero in tempo; un piede batté con forza sopra all’inizio del tavolo.
“Finalmente ti ho trovata ragazzina!”
“…Nii”
“Non cercare scuse!”
“Sei tu che non devi cercare scuse, mettere i tuoi piedi sporchi sul tavolo dove mangiamo ogni giorno, che schifo!”
“Shoko ha ragione, dovresti vergognarti Kanda, il povero Jerry dovrà pulire quello che tu hai sporcato”
“Mammoletta non darle corda!”
Mostrò loro la Mugen ritrovata ma su entrambi non faceva più effetto da tempo.
“Kanda…stai invecchiando se usi sempre le stesse cose”
“Vero, ho provato a fargli provare una crema anti rughe ma non vuole sentire ragioni”
Ed ecco che un’altra vena di rabbia si aggiunse a quelle già esistenti sul volto del ragazzo più grande.
“Voi, volete morire?”
“Ecco un’altra delle sue solite frasi, dovresti davvero inventarne di nuove sai?”
Alla nuova frase di Shoko, Kanda stette davvero per calargli la spada sulla testa, ma un nuovo intervento, stavolta in favore della ragazza, l’interruppe.
“Allungati, allungati, allungati!”
Shoko venne improvvisamente presa per la vita e trasportata via da un Lavi, ridente, in groppa alla sua innocence.
“Spiacente Yuu ma potrai decapitarla un altro giorno!”
Urlò il rosso mentre si allontanavano sempre di più.
“Dannato coniglio”
E fu allora che gli arrivò in faccia il resto del piatto della più piccola che si era portata dietro quando era stata salvata.
“Consideralo un anticipo della maschera anti rughe di cui ti ho parlato prima!”
Urlò appunto la ragazza; Allen si avvicinò leggermente al blu e con l’indice della mano destra prese un poco di curry dalla faccia dell’altro e se lo portò alla bocca.
“Uhm che buono! Credo che lo chiederò per cena”
E se ne andò anche lui, lasciando Kanda solo con il povero Crowley  che arrivò proprio in quel momento dopo esser stato abbandonato da Lavi, ed ebbe la bruttissima idea di rivolgersi allo spadaccino.
“T-Ti sei ca-calmato…Kanda, invero?”
No, non si era calmato per niente, purtroppo per lui…

“Non so davvero chi mandare in questa missione”
“Che ne pensi di Shoko-chan?”
“Shoko?”
Komui si girò a guardare la sorellina da lui tanto amata che, in quel momento, lo stava aiutando a portare dei documenti nel suo ufficio già stracolmo.
“Perché proprio Shoko? Dici che si sta annoiando troppo?”
A rispondere per Lenalee fu la diretta interessata della conversazione che sfrecciò davanti a loro insieme a Lavi, naturalmente seguiti passo dopo passo da un Kanda che si stava arrabbiando, per non dire altro, ogni minuto che passava.
“…Beh infondo è da tanto che non va in missione, vado a prepararle il tutto”
“Ottima decisione fratellone”

“Ehi Lavi”
Uhm?”
Il rosso si distrò un attimo dalla sua corsa e dalla serie di bestemmie che Kanda stava mandando loro per potersi girare verso la sua compagna di avventure.
“Non dirmi che sei già stanca, guarda che è la volta buona che ci stronca”
“Nono…solo, perché mi hai aiutata?”
L’arciera sentì lo gote arrossire, di certo non per la corsa, e spiò di sottotecchi la reazione del rosso vicino a lei, l’aveva salvata altre volte certo, sia durante missioni che durante altri giorni di scherzi dove si erano alleati contro Kanda, ma stavolta lei non gli aveva accennato praticamente nulla visto che aveva iniziato ad agire di notte fonda, che si fosse preoccupato lo stesso per lei visto che non l’aveva vista a colazione? Non osava sperarlo però…una minima speranza c’era sempre, almeno questo lo pensava prima di sentire la risposta.
“Ah beh, volevo rimediare ad un casino fatto prima, non mi sono accorto e ho mostrato a Yuu dov’era finita Mugen, eheh scusa”
Shoko voleva davvero urlargli contro parolacce su parolacce, ma il modo davvero attraente in cui si grattò la testa imbarazzato le diede un immaginario pugno allo stomaco che le mozzò il fiato in gola e le fece andare il volto direttamente in fiamme, davvero, certe volte non capiva se sapeva e lo faceva di proposito oppure era così tonto da non accorgersi di niente.
“Stupido coniglio…”
“Ehi! Bel ringraziamento per uno che ti ha salvato la vita!”
“Dopo aver aiutato il nemico!”
“Quisquiglie!”
Shoko scoppiò a ridere, era davvero un idiota quel coniglio e lei lo era ancora di più ad essersi innamorata di lui, ed a continuare a fare di tutto per far notare il suo amore; si aggrappò al suo braccio sempre ridendo, facendo ridere di conseguenza anche Lavi che la prese in braccio e si affidò di nuovo al suo martello per potersi allontanare di più visto che Kanda aveva guadagnato terreno.
 
Parecchie ore più tardi…
Kanda rientrò nella sua camera più sfiancato di qualunque altra volta l’avesse fatto, quei dannati alla fine si erano alleati, come sempre, e lo avevano fatto correre per tutto l’Ordine senza fermarsi neanche un minuto, non si erano manco separati perché sapevano che avrebbe di sicuro rincorso Shoko, e Lavi aveva usato più di una volta il martello per potersi allontanare sempre di più, specialmente quando avvertiva quando era solo ad un passo da loro; non aveva rinunciato no, quello mai, ne andava del suo orgoglio di spadaccino, era semplicemente stanco ed ora voleva riposare quel poco che bastava per riprendere la guerra il giorno seguente, almeno questo era quello che sperava di fare prima di trovarsi il letto sepolto di peluche di ogni forma e colore con tanto di bigliettino
‘è bello avere compagnia la notte Nii! Ma visto che non vuoi la mia ti offro la loro, mi raccomando fai il bravo e niente cose sconce che se li sporchi poi me li ripulisci. Notte ♥’.
Pure il cuoricino…aveva osato mettergli pure il cuoricino…
“SHOKO!”
In mensa si sentì l’eco di quell’urlo e due esorcisti si misero a ridere di gusto mentre i loro compagni li guardavano, sotto sotto, divertiti anche loro.

   
 
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