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Autore: FunnyYoungMe    08/05/2016    2 recensioni
Il Presidente della rinomata impresa edile Kim sta cercando un interprete e incarica il suo vice Presidente di cercargliene uno. L'incontro tra Presidente e interprete non è dei migliori quindi la domanda sorge spontanea: come faranno a lavorare gomito a gomito?
Genere: Comico, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Heechul, Kyuhyun, Ryeowook, Yesung
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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CERCASI INTERPRETE MASCHIO E VELOCE NEL SUO LAVORO PER IMPRESA EDILE KIM. CONTATTARE IL NUMERO APPOSTO.
 
Questo era quello che diceva l'annuncio che Kyuhyun stava leggendo. Aveva appena finito da qualche mese gli studi di lingue e aveva sempre fatto dei lavoretti part-time per mantenersi, visto che non voleva pesare sui suoi genitori, per cui voleva un lavoro per il quale si era spezzato la schiena a studiare. Per questo, quando aveva letto l'annuncio, Kyuhyun era saltato in piedi e si era buttato addosso a Ryeowook, il suo migliore amico.
- Kyu, stai calmo. Non hai ancora il lavoro.- cercò di calmarlo dandogli delle pacche sulla schiena.
- Sono troppo contento! È il lavoro che ho sempre voluto e.. Credo di avere le qualità che cercano.- strillò di rimando il castano, staccandosi un attimo dall’amico più basso.
- Ok Kyu. Però al colloquio non fare il coniglio saltellante.- specificò infine Ryeowook, sospirando davanti al sorriso da bimbo dell'altro.
Kyuhyun non rispose. Era troppo contento: aveva ventisei anni e probabilmente avrebbe trovato il lavoro della sua vita. Senza contare che l'impresa edile Kim era una delle più famose in tutta Seoul e lavorare per quella azienda era considerato un onore.
 
 
La mattina seguente alle nove, Kyuhyun era già seduto su una poltrona nella sala d'aspetto del vice presidente dell'impresa edile Kim insieme ad altri ragazzi. Per l'occasione, aveva indossato uno dei completi che sua madre gli aveva comprato qualche tempo prima. Inoltre, Ryeowook gli aveva dato da bere una tisana per calmarlo, visto che continuava a saltellare da una parte all'altra dell'appartamento e non voleva che desse una brutta impressione a chi teneva il colloquio.
- Cho Kyuhyun.- lo chiamò la segretaria del vice presidente.
Kyuhyun si alzò subito e la donna gli fece segno di entrare nell'ufficio. Titubante, il ragazzo entrò e fece qualche passo in avanti, verso la scrivania che si trovava di fronte ad una grande vetrata che permetteva di ammirare il paesaggio della città.
- Si sieda.- gli disse l'uomo biondo seduto dietro la scrivania.
Mentre Kyuhyun si sedeva, continuava a sentire lo sguardo del vice presidente su di lui. Quando si fu accomodato si schiarì la voce, richiamando l'attenzione dell'uomo.
- Buongiorno signor Cho. Leggo dal suo curriculum che lei è laureato in lingue, anche con il massimo dei voti.- cominciò lui sfogliando i documenti davanti a lui.
- Esatto.- rispose semplicemente Kyuhyun.
- Ma non vedo nessuna esperienza lavorativa inerente al suo corso di studi. Come mai?-
- Mi sono laureato da poco e da allora cerco questo tipo di lavori ma è difficile trovarne. Tutti i lavori che vede lì, sono quelli che ho fatto soprattutto durante i miei studi per mantenermi.-
- Cosa crede che la renda diverso dagli altri candidati? Insomma, molti di loro hanno situazioni simili alla sua.-
- Vuole una risposta sincera? Non lo so. Posso dire che sono rapido nei miei lavori, che nessuno si è mai lamentato di me, che sono disposto a tutto pur di poter fare il lavoro che adoro. Non sono il più bravo in giro, ma uno dei migliori sì.- rispose Kyuhyun sorridendo confidente.
- Uhm, interessante.- commentò semplicemente il vice presidente prima di fargli segno di alzarsi. - Le faremo sapere. Arrivederci.- aggiunse, enfatizzando il saluto.
Kyuhyun sorrise e ricambiò il saluto. Dopodiché uscì dall'ufficio nascondendo la sua espressione contenta agli altri; non voleva che si sentissero abbattuti già prima di fare il colloquio.
 
NELL’UFFICIO DEL PRESIDENTE
 
- Come va la ricerca dell’interprete?- domandò il capo al suo braccio destro.
- Ho fatto alcuni colloqui stamattina.- rispose l'altro.
- E…?-
- E ho trovato quello che fa per te.-
Il biondo vide gli occhi del capo luccicare e il suo sorriso assumere un sorriso malizioso. Non era un buon segno. Ma chi era lui per fermare il suo capo?
- Quando comincia?-
- Anche domani se vuoi.-
- Chiamalo e confermalo. Ah, chi è?-
- Oh caro Jongwoon, vuoi davvero che ti rovini la sorpresa?-
Il capo mise il broncio. - Yah, sono solo curioso.-
- Tranquillo, soddisferà le tue aspettative…- poi a bassa voce aggiunse -... e non solo quelle.-
- Cosa hai detto Heechul?- domandò curioso il moro.
- Niente, niente. Ora vado.-
Heechul salutò il suo capo e uscì dall'ufficio con un sorriso sornione in viso. Era sicuro che quel ragazzo avrebbe riservato delle belle sorprese. E inoltre sapeva che a Jongwoon piacevano i ragazzi giovani, carini quando volevano ma che avevano carattere. Quando aveva visto Kyuhyun, tutti quegli aggettivi gli erano passati per la mente e per questo aveva deciso di prendere lui; sarebbe stata una bella gatta da pelare.
 
APPARTAMENTO DI KYUHYUN E RYEOWOOK
 
- Pronto?- Kyuhyun rispose al suo cellulare che suonava.
Più la conversazione andava avanti, più Ryeowook vedeva l'amico che sorrideva sempre più ampiamente. Quando era tornato dal colloquio gli aveva detto che entro la fine della giornata quelli dell’impresa edile l'avrebbero chiamato. A quanto pare era così. A meno che non si fosse trovato la ragazza e stesse parlando con lei ma Ryeowook allontanò quel pensiero da sé perché Kyuhyun.. Beh, Kyuhyun aveva rinunciato ad avere relazioni dopo l'ennesima persona che lo aveva lasciato per un motivo coglione.
Ryeowook si riscosse dai suoi pensieri nel momento in cui Kyuhyun si mise a saltare per la stanza, strillando come un'aquila.
- Ehi, ehi! I vicini si lamenteranno.- disse il più basso prendendo l'amico per le braccia per fermarlo.
- Sono troppo contento per fregarmene dei miei vicini.-
- Capisco ma ti importerà quando ci butteranno fuori dall'edificio.- puntualizzò Ryeowook.
- D'accordo, mi calmo.- ribatté Kyuhyun prima di buttarsi sul divano e scalciare per aria.
Ryeowook sorrise. Avrà pur avuto ventisei anni il suo migliore amico, ma sembrava averne due alle volte. Erano i momenti che lui preferiva, perché Kyuhyun diventava una palla di coccolosità e si faceva spupazzare. E fu quello che il più basso fece; si accomodò sul divano, mettendo la testa di Kyuhyun sopra il suo grembo e cominciando a carezzargli la testa.
Dall'esterno potevano essere scambiati per una coppia ma la realtà era che erano cresciuti come fratelli, giocando insieme fin dal primo momento in cui avevano mosso i primi passi. Da quel giorno erano rimasti sempre insieme, soprattutto da quando Ryeowook, a 17 anni, aveva confessato ai suoi di preferire gli uomini alle donne e questi l'avevano sbattuto fuori di casa; Kyuhyun l'aveva portato a casa sua, dove i suoi genitori non si sorpresero della notizia, visto che anche Kyuhyun glielo aveva confessato poco tempo prima, e l'avevano preso sotto la loro ala protettiva.
- Wookie.- lo chiamò l'amico.
- Dimmi KyuKyu.- rispose l'altro prima di cominciare a canticchiare a bassa voce.
- Domani comincio il lavoro. Sono troppo contento.-
- Lo so, lo vedo.- commentò Ryeowook. - Ah, io comincio a lavorare in un ristorante.-
- Davvero?- domandò Kyuhyun aprendo gli occhi e guardandolo inarcando un sopracciglio.
- Sì. Ma tranquillo, ti cucinerò ancora io i pasti più importanti.- lo rassicurò lui.
- Yah! Non mi preoccupavo per quello. Voglio dire..- Kyuhyun lo studiò un attimo prima di continuare. - L'hai detto o pensi di dirlo ai tuoi?- quasi sussurrò, sapendo quanto l'argomento fosse sensibile per l'altro.
- Vedo cosa fare. Tu non preoccuparti, ok?-
- Ok.- rispose Kyuhyun. - Lo sai che ti voglio tanto bene, vero?- aggiunse dopo qualche istante.
- Certo che lo so. Anche io te ne voglio tanto.- rispose il più basso, arruffandogli i capelli.
 
GIORNO DOPO
 
- Buongiorno.- salutò Kyuhyun al vice presidente.
- Caro mio, con me puoi non essere formale. Col capo sì. Ah, e il mio nome è Kim Heechul.- rispose questi porgendo la mano a Kyuhyun per stringerla.
- Oh, d'accordo… Heechul?- e il biondo sorrise.
- Bene. Ora ti porto dal capo. Non ti far intimidire dal suo sguardo; can che abbaia non morde.-
Kyuhyun lo guardò perplesso. Il vice presidente gli stava forse dicendo che il capo poteva sembrare stronzo ma alla fine non lo era? Comunque le sue parole lo avevano spaventato. Voleva lasciare una bella impressione al capo, non farsi licenziare subito per qualcosa.
Tenendo lo sguardo fisso davanti a sé, Kyuhyun seguì Heechul verso l'ufficio del capo, stando bene attento a studiare gli sguardi degli altri dipendenti del piano in cerca di segni che lo avvertissero del carattere del capo. Ma nessuno di quelli che vide nel salone in cui Heechul l'aveva portato prestava attenzione a lui. Due ragazzi, uno biondo con un sorriso che mostrava le gengive e l'altro moro con lo sguardo da bambino, erano appoggiati col sedere alla scrivania di un terzo ragazzo robusto e coi capelli scuri che gli ricordava Ryeowook. I tre parlavano a voce bassa ma erano rilassati, anche se ogni tanto guardavano una porta posta in fondo al salone.
- Per di qua.- annunciò Heechul indicando con la mano la porta che i tre ragazzi osservavano. Kyuhyun non si rese conto di aver deglutito. - Stai tranquillo, sul serio. Vedrai, gli piacerai.- aggiunse Heechul, con un tono malizioso che passò inosservato, vedendo che il ragazzo era nervoso.
Kyuhyun non rispose e si lasciò condurre oltre la porta, in un ufficio che era simile a quello del vice presidente ma con un tocco più… minimal e maschile.
- Ciao Jongwoon.- salutò Heechul.
- Spero tu sia qui per una buona causa.- gli rispose una voce che veniva dalla sedia con lo schienale rivolto verso la porta posizionata dietro la scrivania.
Heechul ridacchiò. - È sempre per una buona causa brontolone.- ribatté mentre spingeva Kyuhyun in avanti, al centro della stanza. - Ho portato qui il tuo interprete.-
Dopo che quelle parole lasciarono la sua bocca, la sedia girò su se stessa, rivelando un ragazzo giovane, forse più di Kyuhyun, coi capelli neri, gli occhi neri, che indossava un completo nero. “Firmato”, pensò Kyuhyun guardando prima il completo del capo e poi il suo.
Kyuhyun sentì su di sé lo sguardo inquisitore del ragazzo e si domandò come facesse a essere il capo se era molto giovane.
- Sono Kim Jongwoon, presidente di questa impresa, e ho più anni di quelli che dimostro.- commentò il capo, come se avesse saputo a cosa stava pensando il ragazzo davanti a lui.
- Oh, p-piacere.- balbettò il più giovane, stupendosi di aver balbettato. Non gli capitava mai, se non quando era in presenza di qualcuno che lo aveva colpito particolarmente. - Io sono Cho Kyuhyun e ho ventisei anni, mi sono laureato da poco in lingue e.. Beh, sono grato di essere qui.-
- Vedremo se lo sarai ancora.- commentò Jongwoon, cercando di intimidire il giovane. Doveva controllare se il ragazzo, con il suo balbettio, riusciva a sopportare i suoi cambi d’umore.
“Uhm, l'ha colpito!”, pensò soddisfatto Heechul mentre posava una mano sulla spalla di Kyuhyun.
- Ora gli mostro la sua scrivania e gli spiego il suo lavoro. Fra mezz'ora, potrai cominciare a tartassarlo con le tue richieste.- annunciò il biondo prima di salutare il suo amico e uscire dall'ufficio, portandosi dietro un Kyuhyun piuttosto intimidito.
- Non è veramente cattivo, vero?- chiese Kyuhyun, girandosi verso il biondo.
- No. Ha solo bisogno di qualcuno che lo domi.- gli rispose Heechul lanciandogli uno sguardo misterioso che non riuscì a decifrare.


Ciao! Eccomi tornata. Non so davvero da dove mi saltino fuori 'ste idee e dove mi porteranno ma io le condivido perché... si sa mai che a qualcuna piacciano :) Scrivere messaggi qui mi fa sentire la tipa di Gossip Girl: xoxo, Gossip Girl. Anyway, sto delirando, lo so. Scusate XP
Il secondo capitolo lo pubblico la settimana prossima (se riesco perché penso di avere un impegno.. penso). Grazie per avere letto tutto ciò!
 
   
 
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