Stavo lì, immobile. Sentivo quegli occhi che mi penetravano l’anima, ma percepivo che non erano cattivi. Erano loro che avevano attirato il mio cuore.
Avevo capito subito a chi appartenevano. Le storie li descrivevano bene: occhi arcobaleno che ti guardano e ti scrutano dentro curiosi. Solo una cosa non capivo: come fosse possibile che non scappasse. Eravamo lì ormai da qualche minuto, ma sentivo che lei non era intenzionata ad andare via. Fino a che, ad un certo punto, è accaduto qualche cosa di inaspettato… Ho iniziato a sentire il bisogno di avvicinarmi a lei, quasi mi chiamasse e ad un certo punto ho addirittura sentito nella mia testa una voce calma e calda di donna.
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Io ubbidii quasi subito, ero un po’ … sorpresa, mai mi era capitata una cosa del genere, ma anche … curiosa.
Mi avvicinai. Adesso potevo vederla meglio. Quegli occhi appartenevano proprio a quel grande lupo, o meglio, lupa, che ero convinta che fosse. Il pelo era lungo e candido come la neve. Era molto rilassata, stava lì, davanti a me, seduta. Era talmente grande che da seduta stessa era più alta di me!
… e poi di nuovo quella voce …
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Non sapevo se rispondere ad alta voce oppure nella mia testa ed infine scelsi la seconda.
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<<Certo! Sei la mamma di tutti i lupi>>. Improvvisamente sentivo un grande entusiasmo dentro, forse perché avevo proprio lei di fronte a me, che non riuscivo proprio a mascherare, infatti lei sembrò sorridermi.
<< Sei una brava bambina…>>
All’improvviso da lontano si sentivano delle urla che chiamavano il mio nome e il mio entusiasmo iniziò a diminuire. Mi intristii, perché capii subito che dovevo tornare indietro, e questo significava andare via da Iris.
<< Ti stanno cercando i tuoi amici e tua sorella, non farli preoccupare, torna da loro>>. Me lo disse con una voce così da … mamma, ma io non volevo andare via, volevo stare con lei perché mi ero mi ero già affezionata, e quella voce mi faceva sentire al sicuro e protetta. Insomma avevo già le lacrime agli occhi, e questo lei lo notò.
<< Tranquilla, su >> si avvicinò a me come se volesse abbracciarmi e appoggiò la sua testa sulla mia spalla << mi rivedrai >> mi sussurrò nella mente.
Io a quel punto sussultai di gioia e la abbracciai fortissimo dicendole << davvero? >>.
<< Ah ah, sì sì, cara Aurora, certo, mi sono già affezionata molto a te e rivederti mi farebbe molto piacere, tu però non mi cercare, va bene? >>
<< Promesso, quindi? >> dissi allontanandomi da lei per poterla guardare negli occhi.
<< Sì promesso, tu, però, hai capito? Non cercarmi, verrò io da te >>
<< va bene>> dissi con un cenno della testa.
<< Ora va, non farli preoccupare >>
<< Sì, va bene >> Così mi allontanai, mi voltai e dopo qualche passo mi rigirai indietro e la salutai mentre lei già si stava allontanando, ma prima di iniziare a correre via, anche lei si voltò per guardarmi prima di sparire nel buio della foresta.
Spazio autrice: Buon giorno/ buona sera. Ecco a voi il terzo capitolo, forse un poco corto L. Spero. Comunque che vi sia piaciuto. Vi raccomando, recensite in tanti! :D ora vado ciauuu