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Autore: Pancake_2309    08/05/2016    1 recensioni
Sono successe tante cose dopo la fine della Grande Guerra durata cent'anni.
Così come anche i rapporti, spesso cambiano.
Ma l'amore e l'amicizia, sono per sempre.
ZukoxKatara
Genere: Avventura, Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Aang, Katara, Sokka, Toph, Zuko | Coppie: Katara/Aang, Mai/Zuko, Suki/Sokka
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Chi lascia andare via una stella in un cielo d'estate si ritroverà a raccogliere delle lacrime dalla terra d'inverno


Generale Iroh


3. Polo Nord


Katara incominciò a vedere le scogliere di ghiaccio ergersi davanti a loro.

Zuko, guarda!” stranamente il ragazzo era già un po' di minuti che era addossato sulla sua schiena, lei lo scosse muovendo il suo corpo.

Nessuna risposta, allora la ragazza allungò una mano verso la sua che era gelida.

Già prima si era lamentato per i brividi.

Sonnolenza, brividi, mani gelide erano chiari segnali di un inizio di ipotermia, dopotutto non era abituato a climi così freddi almeno quando gli dava la caccia era riparato grazie alla nave.

Doveva assolutamente arrivare il prima possibile alla Tribù del Nord.

Più veloce per favore” e il cetaceo captò al volo e aumentò l'andatura.


Nonna!” Katara vide Kanna sulle mura insieme a Pakku che osservavano abbracciati il panorama.

Sentendo il tono della nipote allarmata Pakku ordinò alle porte di aprirsi.

Kanna raggiunse la giovane, “ tesoro, cosa ci fai qui?Un momento quello con te non è...” la interruppe.

Dobbiamo aiutarlo, presto. Maestro Pakku mi dia una mano”.

Ti avevo detto di chiamarmi nonno, comunque” prese in spalla il giovane.

Kanna toccò la spalla alla nipote, “ che succede?”.

Ipotermia, credo perchè...”.

No, quello lo avevo capito. Perchè sei qui?”.

E' una lunga storia, andiamo a casa vostra e ti racconterò tutto” toccò la mano fasciata dal guanto dell'anziana.


Pakku incominciò a scaldare dell'acqua tiepida ordinando alle due di rimanere in cucina.

Katara ti vedo provata, fai una vita troppo frenetica, cara. Dovresti venire qui e riposarti”.

Sto bene Gran Gran. Non è il momento che io riposi questo” si tolse la pelliccia posandola sulla sedia, si avvicinò alla finestra guardando la neve scendere piano.


Pakku chiamò la ragazza dentro la stanza “ devi darmi una mano, sta delirando e non riesco a tenerlo fermo per gli impacchi”.

D'accordo”.

Lui...è morto. Padre...padre” Zuko aveva la fronte imperlata di sudore e gli occhi chiusi, la sua espressione mostrava rabbia ma una profonda confusione.

A Katara le pianse il cuore vederlo in quello stato e non poterlo aiutare.

Non deve aver dormito per un po' di tempo” Pakku indicò le occhiaie del ragazzo.

No, infatti” prese uno sgabello e gli si sedette vicino stringendogli la mano con entrambe le sue, favorendo anche l'aumento della temperatura con la sua.

Zuko...mi senti?” lo chiamò dolcemente, staccò una mano per scostargli i ciuffi madidi di sudore, dalla fronte.

Dobbiamo aspettare che la temperatura si stabilizzi per stare tranquilli”.

Katara annuì, “ vi lascio soli” Pakku lasciò le garze e l'acqua tiepida alla giovane e si chiuse la porta alle spalle.


Katara...mi dispiace, non...ti ho protetta...Aang, perdonami...per tutto quello che ho fatto” delirò.

Lei si sedette sul letto e lo abbracciò anche se era un po' imbarazzata dato che lui era a petto nudo sotto le coperte e poteva sentire i suoi muscoli tonici contro di lei, era strano che riusciva a lasciarsi andare a quei gesti con lui solo quando era felice di vederlo, triste per lui o in questo caso, in pena.

A Katara risultava difficile abbracciarlo fuori dalle suddette situazioni.

Zuko era così...composto.

Sì, non preoccuparti” gli soffiò nell'orecchio.

Il moro andò avanti a invocare tutte le persone della sua vita e a perdonarne una a una o a arrabbiarsi come per Azula.

Mamma...io...ti voglio bene” Katara notò le lacrime che uscirono dagli occhi chiusi del ragazzo, lui strinse la mano di lei.

Forse pensava fosse sua madre? Perchè ad un certo punto lui aprì gli occhi e la guardava stralunato, come se vedesse un'altra persona.

Perdonami, madre ” sussurrò.

Sì...” lei gli posò un bacio sulla fronte e alla fine lui chiuse gli occhi tranquillo, ma pronunciò ancora qualcosa prima di addormentarsi del tutto, parole che erano ancora rivolte a sua madre, ne era certa.

Katara...è buona con me, lei mi vuole bene davvero. Proprio come facevi tu ” mormorò con voce morbida, sorridendo per poi voltarsi di fianco.

Lei rimase di stucco ma poi sorrise e scosse la testa, si alzò tornando in salotto con sua nonna e Pakku.

Come sta?” le chiese l'anziano.

E' stabile, domani mattina dovrebbe stare già meglio”.


La mattina seguente Zuko aprì gli occhi osservando la bandiera della Tribù dell'acqua davanti a lui, ci erano riusciti quindi ad arrivare.

Si mise seduto rendendosi che era a torso nudo.

Ben sveglio, giovanotto!” Pakku entrò lanciandogli un maglione spesso da mettersi addosso, “ lo sai che a volte mi riesce ancora difficile credere che il sovrano della Nazione del Fuoco sia poco più che ventenne?”.

A chi lo dice” mugugnò.

L'uomo sorrise, toccandosi un lungo baffo, “ Katara è stata in pena per te tutta la notte”.

Cosa mi è successo?”.

Sei andato in ipotermia, pensavo che uno scapestrato come te avesse la pelle più dura”.

Ah-ah...ora dov'è?”.

Katara?Dovrebbe tornare a momenti lei e Kanna sono andate a comprare qualcosa per il pranzo”.

Capisco...ah!” tirò fuori la pedina di Paishou di suo zio e raccontò tutto a Pakku.


Quindi è così che stanno le cose, Fènnù è molto pericoloso” strinse il gettone nella mano, “ partirò appena possibile, ma solo dopo aver insegnato una tecnica a Katara che le sarà molto utile”.

Io devo parlare con il Re...” cercò di alzarsi ma l'anziano lo fermò, “ non tornerà prima di domani”.

E io cosa faccio nel frattempo?” gemette.

Bè...potresti vestirti, venire a mangiare qualcosa e conoscere meglio la nostra Tribù”.

So già tutto di voi” sbottò lui, guardando le spalle dell'uomo.

C'è sempre qualcosa da imparare”.


Quando Zuko raggiunse il salotto vide la sua amica intenta a cucinare qualcosa.

Le si avvicinò da dietro, lo stomaco di lui brontolò.

Ti sei ripreso, vedo” le sorrise lei, porgendogli un cucchiaio.

Il ragazzo titubante lo afferrò con la bocca tirando giù il contenuto.

Mph, è buono” bofonchiò tirando giù la zuppa.

Era orribile, non gli piaceva il sapore ispido della alghe marine, non glielo disse perchè il sorriso di lei era fin troppo luminoso, s'insospettì.

Sembri di buonumore”.

Già, lo sono. Ne vuoi ancora un po'?”.

Sì, ehm...volentieri” prese la ciotola calda in mano e si sedette al tavolo.“ Tua nonna?”

E' uscita, doveva riunirsi con le guaritrici”.

Se non avete nulla in contrario me ne vado anch'io, quando hai finito, Katara. Raggiungimi alla piazza per l'allenamento, ho qualcosa da insegnarti”.

Lo sguardo fiordaliso s'illuminò, “ certo”.

Appena se ne andò cadde il silenzio a parte lo scoppiettare della zuppa.


Katara” il ragazzo stringeva ancora la ciotola, oramai con la zuppa quasi fredda, tra le mani, nervoso, “ ieri notte, ho detto qualcosa che poteva essere equivocato?” gli occhi ambrati erano intimoriti e allarmati.

Lei fece finta di rifletterci, non sapeva cosa dirgli, optò per la verità.

In realtà, hai detto delle cose molto belle rivolte a tua madre”.

Allora perchè mi sorridi in quel modo? Come se, avessi detto qualcosa di male su di te e volessi farmela pagare”.

Katara lo guardò sbigottita, poi capì che probabilmente aveva frainteso.

Zuko, non c'è bisogno che ti agiti così tanto, rilassati. Diciamo che...hai detto una cosa carina su di me e sono solo contenta e orgogliosa di te, credevo che anche mentre deliravi non avresti mai esposto le tue emozioni”.

Il giovane abbassò lo sguardo intimidito, “ cos'ho detto?”.

Hai detto che sono buona con te e che ti voglio bene davvero come faceva tua mamma”.

Lui in quel momento avrebbe voluto avere una botola vicino a lui per rinchiudersi dentro dall'imbarazzo.

Si posò una mano sul viso che stava assumendo un colorito rosso acceso “ accidenti, dovevo stare proprio male”.

Lo credo anch'io” confermò lei, ridendo.

Puoi dimenticarti di questo?” spostò la mano, guardandola con lo sguardo socchiuso.

Va bene, ma non vuoi neanche sapere se le penso le cose che hai detto?”.

Credo di no. Non per altro ma lo vedo nei tuoi gesti, quindi ho già la riposta” dichiarò sicuro.

Fu il turno di Katara arrossire vistosamente e lui ridacchiò.

Allora, perchè le hai ammesse?” sbottò lei serrando le braccia al petto.

Sei senza cuore, adesso però” ribadì lui.

E risero all'unisono.


Katara e Zuko uscirono insieme, era strano per lui ritrovarsi in quel luogo pieno di ricordi.

Lei se ne accorse, “ stai bene?”.

Sì è solo che per me è un po' strano stare qui, ho poco spirito di adattamento”.

Ho notato, non hai nemmeno mangiato la zuppa di alghe marine”.

Perdonami, rimedierò” s'inchinò.

Accidenti, Zuko! Io sto scherzando, con il tempo ti ci abituerai e non inchinarti così a me, nella nostra tribù non è un gesto come un altro”.

Che intendi dire?”.

Bè...quando due persone, insomma...vogliono...stare insieme. L'uomo s'inchina alla donna, come segno di sottomissione, tipo...significa...ora hai tutta la mia vita” era a disagio.

Il ragazzo rimase basito, “ ah-ah” ridacchiò nervoso e alcuni bambini li stavano guardando indicandoli e ridendoli.

Il ragazzo li fulminò con lo sguardo e loro se ne andarono terrorizzati.

Katara lo tirò via prendendolo per un braccio, “ forza! Andiamo da Pakku!”.


Lo sai, nella cultura del Nord deve essere solo l'uomo quello a imparare il dominio, è vietato che una donna combatta”.

Perchè tu si, allora?”.

Perchè mia nonna era la promesso sposa del mio maestro” esclamò sorniona.

Quindi...la tua è stata solo fortuna di essere la nipote di Kanna”.

SEI CRUDELE!” berciò.

Scusa, scusa” gesticolò con le mani per dare più enfasi.


Zuko si sedette su un pilastro caduto a terra, usandolo come panchina.

Benvenuta, Katara. Dunque questa tecnica che sto per insegnarti richiede molta calma e perseveranza, soprattutto. Devi diventare tu stessa come se fossi l'acqua, controllandola dall'interno di te stessa. L'acqua è indomabile e solo pochi possono riuscire a fare un simile prodigio di dominarla con la mente”.

Il ragazzo era talmente preso dalle parole di Pakku che non si accorse delle due persone che si erano sedute ai suoi lati.

E' interessante la lezione?”.

Sokka!” il moro si sorprese non poco, “ anche tu qui?”.

Anche noi, vorrai dire” s'intromise Suki, stringendosi di più nella pelliccia, starnutendo.

Ho ricevuto un messaggio da tuo zio poco fa, mi ha raccontato tutto, quindi Ama è ancora viva e oltretutto esiste un altro dominatore dell'aria, Ayaron”.

Già, l'alleanza è in pericolo. Non riusciamo ancora a capire cosa vogliono”.

Credo che in realtà sia molto semplice. Il controllo sul mondo intero, distruggendo le nazioni dalle radici...ovvero...” spiegò Sokka.

Oh, no. Il re della tribù dell'acqua è in pericolo. E lo sono anche il Re della Terra, Tu e Aang dato che è l'avatar” disse Suki.

Il re dovrebbe tornare domani, devo assolutamente parlargli e spiegargli la situazione. Voi due, mi raccomando a chi parlate. Mio zio mi ha detto che il Giglio Rosso ha spie dappertutto”.

I due annuirono, e i tre osservarono Katara seduta a terra in meditazione.

Zuko si strinse nelle spalle, “ in questo momento mi sto sentendo più inutile che mai, se fossi alla Nazione del Fuoco potrei fare qualcosa di più concreto”.

Ma tu sei come la guardia del corpo di mia sorella in sostituzione di Aang, quindi qualcosa la stai facendo”.

Già, suppongo di sì”.

Suki gli diede una gomitata, “ allora? Hai già trovato qualche ragazza carina che sostituisca Mai?”.

Su...Suki! Per piacere, in questo momento non ho tempo per quello” puntualizzò.

Sokka rise di gusto.


Allora Ama? Lord Fènnù è stato piuttosto clemente con te e devo dire che non lo hai deluso” Ayaron osservò l'uomo dimenarsi, legato all'albero della nave.

Avevi per caso dubbi sulle mie capacità?” .

Voi non sapete cosa state facendo! Lasciatemi immediatamente o ve ne pentirete! Dove sono i miei uomini?”.

Quelle mammolette? Li ha fatti fuori uno ad uno” un riso sinistro apparve sul viso dell'anziana, rivolta all'uomo.

Il Re della tribù dell'acqua rimase scosso.

Non temete altezza, se seguirete le nostre istruzioni non vi sarà torto neanche un capello” Ayaron gli si avvicinò spinto da una folata di vento.

Tu...sei un dominatore dell'aria!Com'è possibile? L'avatar era l'unico rimasto!”.

Oh, voi credete?Penseremo poi anche a lui”.

La nave scivolò tra i grandi ghiacciai, Ama e Ayaron osservarono la fortezza sospesa sul mare del Polo Nord.

Finalmente, avrò la mia vendetta” sibilò Ama.





























  
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