Libri > Percy Jackson
Segui la storia  |       
Autore: LilianaP11    09/05/2016    0 recensioni
La figlia della profezia arriva al campo mezzosangue,
fuggendo da un'ira di morte e di sangue........
Harmonia è stata strappata alla vita anni fa da Lui ed ora grazie alla scampagnata di Percy ed Annabeth nel Tartaro, ha trovato una via di fuga. Riuscirà a trovare il campo? O la troveranno prima i mostri di Lui per ucciderla ?
Salve, questa è la prima volta che scrivo una fanfic, anche se ci pensavo da un pò. Spero di avervi attirato con questa leggera introduzione, ma all'interno troverete misteri intricati che aspettano ,solo voi lettori, di essere rivelati!
Recensite se la storia vi piace, se non vi piace allora fatemelo sapere, anche se dovesse essere una cruda verità.
All'inizio di ogni capitolo metterò un'estratto dei libri di Rick Riordan, il mio mentore e da cui ho preso i personaggi; voi dovete indovinare almeno da quale libro è estratta la frase, che poi sarà messa nel capitolo successivo con i nomi di chi hanno indovinato.Ah dimenticavo, ci saranno:Percabeth, Solangelo (li shippo troppo), Japer, Hazel e Frank e dulcis in fundo.... ritorna Leo con Calipso in groppa al suo drago...
Che ora inizi il vostro viaggio...
Genere: Avventura, Fluff, Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai | Personaggi: Nico/Will, Nuovo personaggio, Quasi tutti, Rachel Elizabeth Dare, Reyna
Note: Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
CAPITOLO 2 : CORSA CONTRO IL TEMPO 2° Parte 

Ciò che appartiene al mare, al mare farà sempre ritorno.


Entrando, mi rendo conto che mi trovo nella stanza più grande di tutte: la Sala del trono di Ade, ma noto che affianco al suo ce ne sono 2, uno a sinistra con delle piccole scanalature che formano delle rose scolpite in modo da  sembrare  reali e uno piccolo a destra con dei teschi sui braccioli, tutti i troni sono in marmo nero così lucidato che ci si poteva specchiare.
-Chi osa entrare nella mia dimora quando mio marito è assente?-tuona una voce femminile, in fondo alla destra di una statua che raffigura Ade mentre giudica i morti personalmente( quel caso accadeva solo quando era una morte difficile da collocare), la donna è di una bellezza abbagliante, ma ciò che mi attira sono gli occhi, intensi come miele sciolto, che carpisce in fondo all'anima.
-Persefone, giusto? Ti prego, non ho molto tempo e...- 
-Puzzi- mi interrompe.
-Cosa??!!- sbotto infastidita.
-Puzzi... di morte, ne sei impregnata dalla testa ai piedi.Cosa hai combinato per ridurti così, mia cara?-mi chiede dolcemente avvicinandosi(strano che cambia tono così velocemente, ma in fondo è Persefone, la Dea della natura).
-Davvero?-chiesi interessata, non me n'ero mai resa conto.
-Si, ma non hai tempo vero? Lo percepisco dai tuoi occhi e dall'urgenza del tuo corpo e della tua voce.Ma vorrei almeno sapere il tuo nome, dolcissima ragazza. E.. purtroppo per te,mio marito non è in casa in questo momento, ha una riunione all'Olimpo con i suoi fratelli e non credo che tornerà tanto presto, quindi ci possiamo seder...-
-Non è possibile!!!- Romba una voce improvvisamente. Cavolo, vogliono farmi prendere un infarto in questo modo.
Ade entra furiosamente dal portone laterale, a sinistra di quello principale,lamentandosi dei suoi fratelli e di quanto siano suscettibili, quando si accorge di una presenza fuori posto nella stanza.
Me, malauguratamente.
-Persefone quante volte ti ho detto che non voglio ospiti non graditi, desiderati e che non avvisano? Specialmente un semidio!-urla schifato e adirato, per la riunione (devo assicurarmi di ringraziare Zeus e Poseidone per questo), verso la moglie.
In quel momento mi piego in avanti in preda ad un dolore troppo forte,è come se mi stringessero il cuore in una morsa, così forte da impedire l'aria di passare attraverso la trachea.
-Tu! Quanto tempo sei stata nell'Ade?-mi chiede improvvisamente spaventato il signore dei morti.
-Magari sapessi Ade, quanto tempo sono stata e per quanto non avrei voluto scomparire.-rispondo tristemente, poi ricordo che ho giusto una manciata di mostri alle calcagna, nulla di che.
-La tua energia nel corpo però è diversa da tutti i semidei, è come se tu fossi debole ma non abbastanza da impedirti di camminare.Ma bando alle chance, perchè sei qui...semidea dal nome sconosciuto?!-dice in una maniera frettolosa e che si capisce, strano.
Raddrizzo le spalle, schiarisco la voce...
-Io Harmonya, figlia di una Dea, non ricordo quale, chiedo formalmente ad Ades Signore degli Inferi, di aiutarmi a raggiungere un certo campo Mezzosangue ed Io in cambio porrò un favore.-dico tutto d'un fiato, quel poco che mi rimane, perchè da quando sono uscita da quelle grotte, l'aria è diventata più pesante e irrespirabile di quanto non lo sia mai stata.
Ade mi guarda allibito, come se non credesse alle proprie orecchie, è come se nessuno gli abbia mai chiesto qualcosa formalmente.
-Bene, Harmonya ti aiuterò...-si ferma.
-A patto..- prendo la parola per aiutarlo.
-A patto che tu aiuti mio figlio, è un bravo ragazzo ma non riesce a capire quando uno gli vuole bene davvero e quanto.-risponde.
-Ok, Giuro sullo Stige che gli sarò amica, per davvero e...-
BOOOMMM.
Un esplosione distrugge tutto il portone principale.
-MONYYYYYYY-gracchia una voce che riconoscerei, purtroppo, tra mille.
-Merda. Ma perchè dovete sempre rovinarmi i piani!!!- impreco, sottovoce.
Mocciosa bastarda ed impertinente, la prossima volta non ci sfuggirai. Questa volta noi ti uccid..-
-No,No,No. Voi non farete proprio niente. Oltre ad andarvene, sia chiaro.-Tuona Ade. Mentre i mostri si ritraggono per la furia omicida del Dio, quest'ultimo mi lancia una piccola perla blù.
-Spero davvero che tu possa liberarti dalle catene che ti opprimono. Quando ti farò un segno, tu schiaccerai la perla sotto i piedi. E ricorda, ciò che appartiene al mare, al mare farà sempre ritorno- mi dice Ade facendo segno sulla perla, spingendomi verso la moglie e mettendosi davanti.
-Tesoro, credo che sia arrivato il momento di andartene. Ma ricorda, se vuoi vivere, devi alzare il potere che hai dentro di te, altrimenti morirai- mormora Persefone, con ciglio preoccupato.
-Mia Regina, non posso. Se lo facessi... verrei distrutta.-dico voltando mi verso Ade, per non vedere lo sguardo d'orrore impressosi.
-ORA.-Urla il signore degli Inferi.
Metto la perla sotto i piedi e ,mentre faccio un gesto non poco signorile nei confronti di Sfinge e Leone, la schiaccio.
Volo verso l'alto.
E improvvisamente vengo sommersa dall'acqua.
Nuoto fino alla superficie.
Con il volto esco sul pelo dell'acqua.
-Nereidi, vi prego, aiutatemi-urlo mentre annaspo in cerca di aria.
Una ragazzina molto più piccola di me con lunghi capelli d'acqua, emerge e mi aiuta ad arrivare fino alla spiaggia, stendendomi.
-Siamo sulle spiaggie di Long Island- mi dice una voce melodiosa.
-Ti prego, dimmi che siamo vicino il campo Mezzosangue- imploro.
Annuisce e scompare nell'oceano.
-SIIIIII- urlo mentre inizio a correre vorso l'erba.
Mi fermo, mi guardo intorno e a sinistra noto un sentiero molto lungo...che porta ad una collina, con a guardia un Drago.
-Cavolo, sono arrivata, ma c'e un bel tratto. Bhe, meglio iniziare a correre, prima che...-vengo interrotta, mentre corro per giunta.
-Finalmente nostra- grida alle mie spalle una voce.
Corro verso la collina ed evoco Crystalya, ma vengo fermata dai mostri che mi accerchiano, pregustandomi.
Ok, calma e concentrazione.
Stringo l'elsa della spada, ruoto su me stessa sguainandola e decapitando centinaia di mostri...
-ARGGGGG- ruggisce il Drago, avvisando i semidei che fuori c'e pericolo.
Bene, così non mi devo sprecare a lanciare qualcosa nel cielo.
Approfitto di quel momento di distrazione, salto sulla testa di una Gorgone, decapitandola quando raggiungo terra.
Corro, scalando la collina ed evitanto alberi, quando intravedo un ragazzo con una maglia nera con l'immagine di un teschio, poi vedo anche altri ragazzi dietro di lui, cerco di aguzzare la vista, ma un dolore lancinante alla schiena mi fa cadere in avanti ,picchio rovinosamente la testa su una superficie dura.
-AHI- mormoro, ma è come se urlassi.
Mi giro sulla schiena e vedo che Leone è pronto ad avventarsi su di me per un ultimo attacco, dato le mie condizioni precarie.
Ma, per mia grande fortuna, viene fermato da una spada nera, che lo ferisce ma non lo uccide.
Mi si avvicina un ragazzo dai capelli biondi e gli occhi di un azzurro così limpido da poter essere scambiato per il cielo.
-Ehi.Tranquilla, non è grave. Ti curo in un attimo- mi dice dolcemente il ragazzo biondo.
-So che menti- riesco a rispondere con voce gracchiante.
-WILL, SBRIGATI!-urla il ragazzo con la maglia nera.
Ma in quel momento Leone si avventa sul ragazzo, con artigli affilati, pronto a staccargli la testa a morsi. Mi alzo scostando il biondo, lasciando cadere Cristalya che scompare non appena tocca terra, apparendo all'anulare destro...
-FIGLIA MIA, PROVA A RICORDARE-mi riscuote una voce.
Un potere abbagliante,che non sapevo di possedere, sgorga  attraverso la mia mano destra e colpisce Leone, dritto al cuore.
Una nube si propaga al suo posto.
Ma non riesco a gioire come dovrei.
Il mio corpo mi sta abbandonando, non riesco più a sentire le gambe.
Cado in avanti, ma forti braccia mi reggono.
Sento un braccio che passa sotto le mie gambe e un altro sotto la mia testa, alzandomi e credo portandomi all'entrata del campo.
Riesco solo a scorgere un ciuffo nero, un lampo blù, poi il buio. 



ANGOLO AUTRICE:
BUONASERA, spero che questo capitolo vi sia piaciuto. ci ho messo un po, anche per la revisione, spero recensiate, nel bene o nel male.
Allora: per lo scorso capitolo la frase è tratta dall'ultimo libro di Percy Jackson Lo Scontro Finale, quando Percy si accorge che l'eroe non è lui ma il nostro povero figlio di Ermes, Luke.
Spero di pubblicare il prossimo capitolo entro lunedì prossimo, dato che questa settimana sono rovinata con gli esami.
A presto.
   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Percy Jackson / Vai alla pagina dell'autore: LilianaP11