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Autore: KatrineBlake    09/05/2016    0 recensioni
Katrine è una semplicissima ragazza del New Mexico che,durante una gita a New York City, scopre di essere una semidea e viene portata al Campo Mezzosangue.
Genere: Avventura, Comico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuova generazione di Semidei
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Bellamy non stava capendo niente di tutto quello che stava avvenendo in quel momento. La sua professoressa era scomparsa all'interno di una farmacia, un mostro li aveva attaccati e ora stavano ammirando la polvere lasciata da quest'ultimo, mentre James la Guida stava tutto tranquillo con la sua spada. Normalissimo, direbbe. Il fatto di non poter capire lo faceva innervosire, il che non è affatto una buona cosa. Un Bellamy nervoso non portava mai a nulla di buono. 
-Perfetto, il mio istinto non fallisce mai! Semidei a vista...-disse James, abbassando il tono di voce verso l'ultima parola-,sfortunatamente. 
Il ragazzo decise di farsi avanti. Non poteva rischiare di esplodere dopo, forse anche in un momento molto meno opportuno:-Quindi: hai fatto il tranquillo e solare per tutto questo tempo, ma in verità sei un stramaledettissimo spadaccino che per hobby- venne interrotto appena disse quest'ultima parola.
-Non è un hobby, è come...un lavoro?- James si fermò un attimo a pensare riguardo a un termine più adeguato- Credo sia più una specie di volontariato, non saprei come spiegarlo.- il ragazzo alzò le spalle, esprimendo abbastanza confusione nell'argomentare questo suo hobby, o come lo aveva definito lui, volontariato.
-È uguale. Dicevamo: "blah blah blah" spadaccino che per 'volontariato' uccide mostri la quale esistenza può ritenersi impossibile per...non so per quale ipotetico motivo...- Bellamy, il quale aveva appena mostrato la sua confusione attraverso quella frase, guardò la polvere del mostro che lentamente stava scomparendo, proprio come il suo proprietario. Un mostro? Da quando in qua i mostri erano cose reali? Era sempre stata una cosa vera? Anzi, perché stava anche prendendo in considerazione che tutto questo fosse vero?
James si sedette sulla panchina più vicina, rinfoderando la lama nel fodero, e fece un respiro profondo, quasi come se gli fosse difficile parlare e rispondere a quelle così assurde domande. 
-È una cosa che sembrerà assurda, ma tutto ciò è vero. Voi due siete figli di dèi greci, anche se non sappiamo ancora quali...-guardò i due fratelli con il viso leggermente a sinistra, con un mezzo sorriso-...anche se credo di essermi fatto una mezza idea di chi sia. 
Bellamy rivolse lo sguardo verso sua sorella. Non si era mossa da quando i due avevano cominciato a parlare: stesso sguardo pietrificato diretto alla polvere del mostro, come se fosse stata bloccata in una fotografia per quei cinque minuti. 
James si alzò e andò vicino ai due, in modo da essere di fronte a loro. E con un grande sorriso stampato in viso, così caloroso e rassicurante, disse:-Benvenuti in famiglia! Non sperate di liberarvi di me, ora! 
Eppure Bellamy non si fidava ancora molto di quel ragazzo, e neanche di quel che egli aveva detto sui 'figli degli dèi greci'. Non sapeva nulla di questo argomento, si ricordava solamente dei tre dèi principali: Zeus, Poseidone e Ade. Gli tornò in mente quel suo lontano periodo d'infanzia, così vuoto, così...dimenticabile. Decise di archiviare quei pensieri abbozzati per un momento più opportuno, in questo momento era di fronte a un ragazzo che farfugliava cose riguardo a un mondo greco e girava armato di spada. 
-Come possiamo sapere che hai ragione? Cioè, un mondo greco? Qui, in America?- Bellamy fece un passo avanti, avvicinandosi di più all'altro interlocutore. 
James lo guardò con molta semplicità negli occhi, come per dargli conferma che la cosa era semplice pura verità:-Ovviamente qui in America, oramai è la terra con più potere al mondo, un posto sempre pieno di innovazioni e successi! E, comunque, l'unica maniera per capire se sto bluffando è seguirmi al Campo Mezzo-Sangue.-
-Campo Mezzo-che?- Katrine si era ripresa da quell'ipnosi. Tutta la polvere era sparita da terra, lasciando solo l'asfalto limpido in scena. Lo sguardo della ragazza era più o meno misto tra confusione e paura. Probabilmente il viso di quella creatura era ancora impresso nella sua mente. 
-Campo Mezzo-Sangue.- James la Guida ripetè la parola con molta più lentezza e calma della volta prima, in modo che la ragazza potesse capire.- Un posto dove ragazzi come voi, ovvero semidei, possono addestrarsi e vivere serenamente. Di solito ci sono molte più persone durante il periodo estivo, visto che il Campo è più un campo estivo. 
-Quindi...ci sono falò e gite al mare?- ella aggrottò le sopracciglia, assumendo un aria seria, quasi assumendo la domanda definibile così.
-No!- l'altro rise, sorridendo poi alla ragazza- Diciamo che abbiamo i falò, ma non le gite al mare. Non ne abbiamo bisogno, abbiamo già un lago.
-Grazie al cielo, odio le gite al mare. Soprattutto quando si tratta del tragitto all'interno dell'autobus.
Mentre i due ridevano, Bellamy si mise a riflettere un po' sulla situazione. Un lago... Si affrettò a chiedere dove questo lago si trovasse.
-Beh, a Long Island.- rispose James, per poi tornare a conversare con Katrine. 
Il luogo non si trovava così distante, indi. L'unico modo per sapere se quel posto era sicuro e adatto per lui e sua sorella era solo uno: andare a vedere, non solo per essere certi di questo fatto, ma anche perché era troppo curioso di sapere cosa degli dèi ci trovassero di New York.
   
 
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