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Autore: Fuuma    09/05/2016    4 recensioni
Gli occhi rossi dell'Alpha si specchiano in quelli caramello di Stiles e troppo tardi il più giovane ricorda di essere un Alpha a sua volta.
Forse è perché Derek è più grosso – e ovviamente più spaventoso – ma in realtà è colpa del suo odore.
{ sterek }
Genere: Fluff, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Derek Hale, Stiles Stilinski
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Characters: Siles Stilinski; Derek Hale; Scott Mccall {nominated};
Pairing: Derek/Stiles { sterek };
Words: 670
Prompt di: Elisa Story Zabini ~ TW, Sterek. AU in cui sia Stiles che Derek sono Alpha Werewolves e per quieto vivere decidono di convivere nel territorio di Beacon Hills (anche perchè entrambi i loro branchi sono piccoli e insieme sono più forti). Ovviamente, Derek e Stiles litigano continuamente perchè hanno due approcci completamente diversi quando si parla di affrontare qualsiasi cosa.
I personaggi di Teen Wolf appartengono agli aventi diritto
Scritta per la Drabble Days 16/10-17/10 2015 @We are out for prompt

 

Derek avanza di un passo e Stiles indietreggia.
Gli occhi rossi dell'Alpha si specchiano in quelli caramello di Stiles e troppo tardi il più giovane ricorda di essere un Alpha a sua volta. Forse è perché Derek è più grosso – e ovviamente più spaventoso – ma in realtà è colpa del suo odore. Derek odora del buio e del cuore dei boschi, mentre Stiles odora perlopiù di sale, quello del sudore e quello delle patatine fritte.
«Perché non possiamo fare mai come dico io?»
«Perché le tue sono idee idiote.»
«Che c'è di idiota nel–»
«Non.»
Il ringhio è basso e gutturale, è il lupo che si affaccia direttamente alla gola di Derek e fa tremare quello di Stiles. Questa volta, però, invece di indietreggiare, il ragazzo avanza e ne sostiene lo sguardo, sfacciato – ma non meno spaventato – gli sbatte il proprio volto sotto al naso, arricciando il proprio in una smorfia accompagnata dal digrignare dei denti, con cui spera di sembrare più minaccioso. Il risultato, però, è solo quello di sembrare più stupido agli occhi di Derek.
E forse anche un po' tenero. Ma la stupidità vince sempre.
«Anche Scott dice che–»
«Ne hai parlato con Scott?»
«Un giorno scoprirai anche tu cos'è l'educazione e smetterai di interrompermi sempre. Potresti provare a frequentare un corso e già che ci sei fanne anche uno che ti insegni ad usare qualche muscolo facciale in pi–»
«Stiles?»
«Oh c'mon, che ti ho appena detto dell'interrompermi!»
«Perché diavolo ne hai dovuto parlare con Scott?»
«Perché anche se qualcuno ha avuto la brillante idea di farne il suo omega, è ancora il mio migliore amico. E figurati se non vado a parlare con il mio migliore amico di, uh, noi
«Non c'è nessun noi
«Ma potrebbe!»
Le zanne riempiono la bocca di Derek, la rabbia gli occhi e quell'odore di bosco e notti senza stelle è così forte che Stiles dovrebbe smettere di respirare per non sentirselo dentro, ingoiato dalla bocca socchiusa. Non gli cede il passo, ma non avanza nemmeno più. Lo guarda – forse lo ammira – resiste e a pugni chiusi lo affronta con un coraggio che è più umano che alpha e che è anche tutto quello che ha quando si parla di scontrarsi con Derek. E proprio lui continua a fissarlo in silenzio, inchiodandolo sul posto, alitandogli addosso.
È così grosso che basterebbe una manata per lanciare Stiles oltre i confini di Beacon Hill o su Marte, fottendosene allegramente della forza mannara del più giovane e anche della forza di gravità. È così rabbioso, che Stiles per primo ha capito che quell'odio non è rivolto davvero a lui ed anche per questo ha accettato di convivere nello stesso territorio e fare dei due branchi un'unica forza.
«Fanculo.»
È l'unica parola che arriva alle orecchie di Stiles, strozzata dalla sorpresa di entrambi quando Derek gli avvinghia la mano al colletto della maglia e lo solleva di peso, lo porta a sé e gli ruba un bacio.
Se Stiles è sorpreso del gesto – e del sapore dell'altro Alpha, che odora di buio ma sa di miele – Derek lo è per aver scoperto quanto lo avesse desiderato, ma è grato di essersene accorto ora che può averlo e non con il rischio di perderlo, quel cretino.
A bacio sciolto, con la bocca che sfiora soltanto quella di Stiles e le sue braccia che gli circondano il collo, Derek abbozza un sorriso che diventa una smorfia davanti all'espressione irriverente del più giovane.
Eccolo pronto a parlare e sparare nuove stronzate.
«Quindi c'è un noi, eh?»
«Sta' zitto.»
«E la mia idea di unire i branchi non è più così stupida, eh?»
«Sta' zitto o ti chiudo la bocca con un pugno.»
Il silenzio di Stiles dura solo una manciata di secondi, appena sufficienti a formare la frase in bocca e poi lasciarla alle orecchie di Derek: «E se me la chiudessi in un altro modo?»
«…fanculo.»
Nel secondo bacio, la sorpresa è già diventata meraviglia intrecciata alle lingue.

   
 
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