Storie originali > Fantasy
Ricorda la storia  |       
Autore: bemydaemonblack    11/05/2016    1 recensioni
Anya. Terzo anno alla Kingdom School. Anno temuto dai ragazzi e dai professori. L'anno in cui si pratica il Levitate Potestam. Uno sport per alcuni, un gioco o una barbarie per altri. Dipende tutto dai punti di vista. Viene tirata in mezzo al torneo scolastico indetto ogni anno, lei che non è capace nemmeno di sollevare una mela. Vincerà, ma a quale prezzo?
Genere: Fantasy, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

"Ok ragazzi! - esordì il preside. - Un po' di silenzio per favore!" Tanto era inutile, sarebbe stato impossibile trattenere una massa di adolescenti in preda agli ormoni e alle loro, come dire, qualità, dallo screpitare per l'impazienza. Niente poteva farli stare zitti,tranne... Un bagliore luminescente, proveniente dalla cima della gradinata davanti a loro, che in quel caso fungeva da palco rialzato, accompagnato da un forte schianto, zittì tutti. Non era niente di che, una cosetta che quasi tutti quelli del secondo anno, li alla Kingdom School, sapevano fare, ma era un segnale. Come dire 'Ascoltate altrimenti ve ne pentirete.' E com'era ovvio, catturò l'attenzione di tutti i presenti, professori inclusi.

"Stavo dicendo... cosa stavo dicendo? Temo di aver perso il filo. - parlò a mezza voce il preside. - Ah si! Giusto! Come dimenticarlo." Il professor Lisk, preside dell'istituzione scolastica di quella ridente cittadina in cui abitava Anya, era un uomo abbastanza basso, diciamo pure sul metro e cinquanta, era anche abbastanza, diciamocelo, robusto. Indossava un panciotto di quelli che non si vedevano più da tempi immemori, ma probabilmente lui non l'aveva ancora notato, data la sua qualità. Il preside Lisk aveva la capacità di vedere tutti gli eventi passati, presenti e futuri avvenuti in un dato luogo, il tutto in millesimi di secondo. Non c'era da stupirsi che fosse un po'... come dire... stordito ogni tanto. Chiamavano le persone con quella capacità Palinsesto, anche se Anya non aveva mai capito l'origine di quel nome. "Dicevo... Oggi è il primo giorno! Innanzitutto congratulazioni a quelli del primo anno per aver superato i difficilissimi - e inesistenti, ma lasciamo pure questo dettaglio alla confusione che regnava nella sua testa, - test d'ingresso." Al che si videro parecchi ragazzi del primo anno guardarsi fra loro. Ci faranno l'abitudine. Pensò Anya. "Poi, per non mancare di rispetto a nessuno, auguro buona fortuna a quelli dell'ultimo anno, per il loro futuro e per il loro esame di fine anno. Successivamente voglio ringraziare tutti gli alunni del secondo e del quarto anno, per la loro presenza qui oggi, e voglio augurare buona fortuna anche agli alunni del terzo anno, che questa settimana cominceranno lo sport tipico della scuola e del nostro mondo, il Levitate Potestam. Infine, il mio miglior augurio va ai professori, buona fortuna con questi ragazzi, e trattatemeli bene!" salutò brevemente con la mano, poi si voltò. In quel momento, i grandi cancelli di ferro in cima alla scalinata, si aprirono, rivelando un istituto alquanto dimesso.

È noto a chiunque, persino ai nostri tempi, che in una dimensione in cui la magia è bandita, essa trova il modo di esistere comunque, sebbene costretta a nascondersi e ad essere segregata come qualcosa di malvagio e di inutile, e nessuno, fin'ora, è mai riuscito a cancellarla del tutto, né dalla mente né dalle azioni della razza umana, degli Speciali. Essi erano ragazzi, o più generalmente persone, uomini e donne di qualsiasi età, con anche solo un minimo di capacità magiche. C'era chi poteva predire il futuro, chi, come il preside, vedeva attraverso il tempo, chi controllava gli elementi;c'erano qualità più importanti e, a detta dei professori,qualità meno importanti. C'erano tuttavia anche persone che,come la nostra Anya, si trovavano sbalzate in un mondo di cui avevano ignorato l'esistenza e, non provenendo da famiglie facoltose, o con la possibilità di nascondere facilmente gli affari di famiglia,non erano state educate alla magia come invece molte altre famiglie avevano avuto la possibilità di fare. Erano svantaggiati. Venivano definiti incapaci, perché senza nessuno che glie lo insegnasse nel dovuto modo, non avrebbero mai imparato ad usare i propri poteri entro i 18 anni, e se entro quella data non avessero saputo controllarli... beh... diciamo solo che sarebbero stati loro ad avere il controllo. Anya proveniva dalla famiglia di un commerciante, suo padre non aveva doti magiche, ma la madre aveva fatto, in passato,parte di una facoltosa famiglia ricca di qualità. Era una di quelle storie tristi con un lieto fine, quella dei genitori di Anya. Si erano innamorati da giovani quando suo nonno paterno lavorava perla famiglia di sua madre. Erano ingenui allora, non conoscevano le conseguenze delle loro azioni. Si sposarono in segreto, consapevoli che il padre di lei non avrebbe mai permesso la loro unione, e una volta che egli l'ebbe venuto a scoprire, la diseredò, la disconobbe come figlia, le disse che mai umiliazione più grande c'era stata nella storia della loro famiglia. Anya conosceva questa storia a memoria ormai, le era stata raccontata tante volte dai genitori, per insegnarle che tutto richiedeva un sacrificio, soprattutto le cose più belle. Per ottenere una vittoria, serviva una sconfitta. Perché qualcuno vincesse, qualcun altro doveva perdere. E, mentre a poco a poco scorgeva qualcosa di più che le rovine di un'antica casa davanti a lei, quelle parole le rimbombavano nella mente, più vere che mai, anticipando forse qualcosa che sarebbe avvenuto.

   
 
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Fantasy / Vai alla pagina dell'autore: bemydaemonblack