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Autore: Valethebest92    11/05/2016    2 recensioni
Mentre Scott è inseguito da Zanna, cade in una misteriosa grotta e quando ne esce, nulla è più come l'aveva lasciato..
Deciso a non rimanere nella foresta durante la notte, visto che in quel periodo tutte le bestie feroci che abitavano l'isola uscivano e rischiava quindi di venire sbranato, si incamminò verso il campo base, venendo però ostacolato da Zanna, che gli sbucò davanti, col solito "sorriso" a trentadue denti.
-Ti scongiuro, non uccidermi!- implorò l'umano, cercando di coprirsi mettendo le braccia davanti a se;
Genere: Azione, Commedia, Demenziale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Crack Pairing | Personaggi: Sorpresa
Note: OOC, Otherverse | Avvertimenti: nessuno | Contesto: A tutto reality - La vendetta dell'isola
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Il sole sorgeva all'orizzonte, iniziando ad illuminare il cielo e scacciando via la notte, cominciando una nuova giornata; nella baracca dei Ratti Tossici, Scott era l'unico che ancora dormiva placidamente avvolto nel calore delle sue coperte, quando ad un tratto un suono simile ad una trombetta militare risuonò al suo interno, svegliandolo bruscamente e facendolo cadere dal letto, guardandosi successivamente intorno, spaesato ed urlando, spaventato, cose senza senso come "Gli alieni ci attaccano, mettetevi tutti al riparo!"

-Ah ah ah, ma quali alieni, soldato?- domandò invece una voce maschile vicino a lui, sicura di se ma anche divertita- E' la mia sveglia personale, l'ho impostata a quest'ora in modo tale da potermi svegliare in tempo per la mia corsetta mattutina- spiegò successivamente.

-Vedi dove te la infilo la prossima volta quella sveglia..- brontolò invece il rosso, parecchio stizzito; all'improvviso, alla conversazione si unì una terza voce, stavolta femminile e proveniente dalla porta d'ingresso, che esclamò, leggermente affannata:

-Signor Brick, signore, sono pronta per la nostra corsa mattutina attorno all'isola e questa volta la batterò, signore!-

Stupefatto, volse la testa verso l'uscio, dove vi era, sull'attenti, una ragazza alta, magra, capelli biondo scuro corti, occhi violacei e vestita con una tuta da ginnastica grigia; so strofinò energicamente gli occhi, convinto che stesse ancora dormendo: quella era veramente.. Jo!?

-Ah ah ah- sghignazzò nuovamente l'altro, divertito- Questo è lo spirito giusto, ragazza! Forza, fammi vedere quello che sai fare!- dopodichè aggiunse, cordiale, rivolto al compagno di stanza:

-Che fai, Scott, ti unisci a noi?-

-Io.. Io non..- balbettò quello in risposta, senza sapere esattamente cosa dire; il moro lo interpretò come un no, scrollando le spalle e varcando la soglia, allontanandosi successivamente verso il bosco. Ancora sotto shock per quello che aveva appena assistito, l'adolescente rimase a contemplare la situazione per alcuni secondi: da quando Brick aveva tutta quella confidenza in se stesso da sottomettere la sua rivale? A ridestarlo dalle sue elucubrazioni ci pensò il suo stomaco che iniziò a brontolare, annunciandogli che era ora di essere riempito con qualcosa da mangiare.

Mosso da quell'istinto, si rimise in piedi ed uscì dalla casa, venendo accolto dai primi raggi tiepidi del sole, proseguendo fino all'enorme capanna che fungeva da mensa, trovandoci già alcuni campeggiatori che facevano colazione da soli oppure erano in compagnia di qualcun'altro e chiacchieravano allegramente.

Come sempre, Scott afferrò il proprio vassoio e si diresse al bancone dove l'energumeno uomo di colore, noto nell'ambiente come Chef Hatchet, stava preparando il cibo da servire, fermandosi a squadrarlo per un attimo: non sembrava cambiato di una virgola, sempre alto, robusto ed un non-sapeva-cosa che gli incuteva terrore.

-Allora, ragazzo, vuoi deciderti ad allungare il vassoio, così posso servirti la colazione?- disse burbero l'omone, vedendo che era rimasto lì come imbambolato.

-S.. Subito!- esclamò la Iena, sospirando dentro di se per il sollievo: almeno lui era rimasto quello di sempre, scontroso e con una cucina pessima; ma dovette ricredersi non appena vide quello che gli era stato servito: al posto della solita, disgustosa sbobba che rifilava come cibo, vi era una tipica colazione all'inglese con tanto di bacon, uova ed una tazza piena di latte in cui galleggiavano quelli che sembravano cereali.

Fissò allibito la sua porzione, occhi sgranati ed un leggero rivolo di bava che gli colava dalla bocca, pensando per un attimo di essere morto e quindi finito in una sottospecie di paradiso simile a campo Wawanakwa; Chef che cucina qualcosa di commestibile non era una cosa che si vedeva tutti i giorni!

-Scusa, Chef- iniziò, curioso, sollevando la testa per guardarlo- Ma questo che cos'è..?-

-Come che cos'è, figliolo?- replicò quest'ultimo, osservandolo come se avesse fatto la domanda più stupida del mondo- Una perfetta colazione all'inglese, con bacon, uova e una tazza di latte con cereali, fatta apposta per dare le energie giuste ai concorrenti per iniziare bene la giornata!-

-Si, si, questo lo vedo anch'io- insistette il ragazzo, agitando in aria con impazienza la mano- Quello che mi chiedevo è dove fosse finita la tua sbobba immangiabile che ci propini come cibo! Non che mi dispiaccia questo, però..- tuttavia non riuscì a terminare la frase che un enorme coltello da cucina gli passò accanto, sfiornadogli l'orecchio e conficcandosi nel pilastro in legno accanto all'entrata.

-Stai osando per caso criticare i miei piatti, figliolo?- commentò apparentemente calmo il bruto, piantandogli gli occhi in faccia-Ti ricordo che persino il noto Chef Gordon Ramsey mi ha conferito un premio durante la sua gara di cucina e non permetterò a nessuno di sputargli sopra, hai capito? Se non ti sta bene, puoi sempre andare a cacciare nella foresta-

Il rosso deglutì sonoramente a vuoto, terrorizzato, per poi ribattere a filo di voce:

-S.. Sissignore, signor Chef- afferrando il portavivande e dileguandosi il più presto possibile, prima che all'altro gli girassero ulteriormente e cercasse nuovamente di farlo a pezzi, prendendo posto dove gli capitava ed iniziando a mangiare.

-Amico, hai rischiato grosso stavolta- gli fece notare una voce maschile accanto a se, che, avendola riconosciuta al volo, gli fece andare di traverso la pancetta e quasi soffocare- Sai quanto Chef ci tiene al suo premio, non permette a nessuno di fargli la predica in quel modo-

Quasi incredulo, l'adolescente si volse alla sua destra, ritrovandosi un ragazzo alto, magro, capelli corti e scuri; ma era solo l'ombra di come lo conosceva: infatti il suo tono muscolare era sparito completamente, lasciando posto ad uno praticamente rachitico, mentre sulla maglietta, invece del primo numero, adesso vi era disegnato un due.

-L.. Lightning!?- esclamò, stupefatto- Ma.. Ma cosa ti è successo? Dove sono finiti tutti i tuoi muscoli!?-

-Si, si, bravo Scott- ribattè l'ex atleta, stizzito- Prenditi gioco anche tu di me, come se non bastasse quel maledetto quattrocchi..- il compagno avrebbe tanto voluto domandargli a chi si riferisse, ma venne preceduto da una seconda voce, proveniente dall'ingresso, che tuonò, come per annunciarsi:

-Siamo arrivati, gente!-

Desideroso di sapere di chi si trattasse, la Iena lanciò un occhiata verso l'entrata; fu allora che spalancò gli occhi, stupefatto e gli cadde la mascella fino al suolo: due ragazzi alti, magri, quello a destra coi capelli ricci castani mentre l'altro li aveva lisci, lunghi e mori, entrambi con gli occhiali ed una t-shirt a maniche corte che nascondeva il fisico scolpito, fecero la loro comparsa, mentre quest'ultimo non poteva credere ai suoi occhi: quelli erano davvero Sam e Cameron!? I due fusti fecero invece alcuni passi, fermandosi ad osservare, quasi divertiti, una calva Anne Maria ed una timida Dakota, nascosta dietro alla coetanea, che gli morivano dietro, dandogli il colpo di grazia togliendosi le lenti e facendole l'occhiolino, facendola ribaltare malamente all'indietro sulla panca, per poi proseguire fino a raggiungere la postazione di Chef.

-Ehi, ragazzi, sempre il solito per voi?- chiese con fare scherzoso l'omone, al che l'ex videogamer rispose prontamente, divertito:

-Ormai ci conosci, Chef, dobbiamo mangiare proteine per restare in forma-

Una volta procuratisi il nutrimento, si guardarono attorno e dopo aver riconosciuto Lightning, quello con la carnagione scura dette una gomitata al compare, un sorriso sulla faccia che alla Iena piacque poco; sopraggiunti dagli amici, gli si fermarono accanto e ringhiarono, seri:

-Ehi, Lightning, quello è il nostro posto-

-Ma.. Ma ci sono arrivato prima io e..- cercò di difendersi quello, facendosi però sempre più piccolo piccolo sotto il loro sguardo minaccioso.

-Sparisci, perdente!- intimò infine il bullo, spostandolo con uno spintone e sedendosi al suo posto, affiancato dal compagno.

"Ma che diavolo sta succedendo?- si domandò perplesso e confuso Scott, mettendosi le mani tra i capelli- Prima Brick che sembra comandare Jo, poi Chef che cucina piatti appetibili, ora Cameron e Sam che fanno i bulli con Lightning.. Diamine, non ci capisco più niente!"

Notando lo strano atteggiamento della Iena, Sam fece, squadrandolo curioso:

-Che ti prende, Scott? Ti stai comportando in modo molto strano, oggi..-

-No, ecco, vedete, io..- cercò di replicare il rosso, senza sapere esattamente cosa dire; a salvarlo all'ultimo istante, ci pensò l'entrata del conduttore televisivo che odiava più al mondo, Chris McLean, che esclamò, quasi premuroso:

-Come stanno i miei concorrenti preferiti? Fate pure colazione con calma e riposate, avrete bisogno di energie per la sfida di oggi pomeriggio!-

Cogliendo la palla al balzo, il ragazzo lo prese in giro, quasi sollevato di non vedere cambiamenti nella natura sadica dell'uomo, dicendo:

-Già e di che si tratta stavolta? Calarsi con della carne nelle mutande in una vasca piena di famelici squali? Oppure fare un percorso ad ostacoli mortale, i tuoi preferiti?-

Successivamente a quest'uscita, gli sguardi di tutti i presenti si posarono su di lui, guardandolo perplessi, facendogli chiedere cos'avesse detto di così strano: dopotutto, quella era normale tortura secondo il moro; a smentirlo fu proprio quello che ribattè, stizzito:

-Cosa? No, non farei mai una cosa del genere ai miei concorrenti, non voglio che si feriscano o mutilino, io ci tengo alla loro sicurezza! Si può sapere che ti prende, Scott? Come puoi essere così sadico nei confronti dei tuoi amici?-

Il sangue gelò istantaneamente nelle vene del rosso: non poteva averlo detto sul serio, non quello che veniva definito da tutti quanti il Re del Sadismo; non sembrava nemmeno più lui.. Scattò in piedi e corse fuori dalla baracca, ignorando i continui richiami del conduttore di fermarsi, infilandosi nel bosco, senza mai fermarsi. Cosa diavolo stava succedendo? Non ci capiva davvero più niente, era come se tutto quello che conosceva fosse stato preso e capovolto; ed anche se gli dispiaceva ammetterlo, già gli mancavano i suoi reali e prevedibili compagni di sventura, doveva esserci un modo per riaverli..

All'improvviso, un lampo di genio: c'era una persona che forse poteva aiutarlo ad uscire da questo pasticcio, lei si intendeva di natura e lettura delle anime, avrebbe sicuramente saputo cosa fare; così iniziò a cercare Dawn in lungo ed in largo, chiedendosi se fosse stata disposta ad aiutarlo visto che non la conosceva e probabilmente non era uguale a quella da dove proveniva, ma proprio quando stava per perdere le speranze, una risata malvagia e cristallina risuonò tra gli alberi, attirando la sua attenzione.

Anche se leggermente spaventato di quello che poteva trovarsi davanti, seguì quella specie di melodia fino al fitto della foresta, dove una ragazza bassa e minuta, capelli biondo cenere ricci, vestita con una giacchetta in pelle nera e pantaloni abbinati sghignazzava divertita, davanti a se un coetaneo di stazza gigantesca e rotonda si trovava accucciato.

Felice di averli finalmente scovati, si avvicinò con una leggera corsetta, esclamando:

-Dawn, finalmente ti ho trovata, ho bisogno del tuo..-

-Ah ah ah- diceva soddisfatta lei, ignorandolo completamente- Così impari a darci fastidio coi tuoi insopportabili cinguettii striduli, stupido uccello-
Scioccato dalle sue parole, la Iena ignorò la vocina che da quando era arrivato gli diceva di scappare perchè non era un posto sicuro, avvicinandosi; ciò che vide lo lasciò senza fiato, facendogli spalancare gli occhi dallo stupore: quello che riconobbe essere B , stava punzecchiando un uccellino inerme ed ormai più vivo che morto, mentre la compagna lo osservava, compiaciuta.

Montato da una rabbia indescrivibile che non seppe neanche lui da dove venisse, si diresse verso il duo, urlando:

-Raggio di Luna, si può sapere che diavolo ti prende? Proprio tu che amavi la natura ed i suoi anima..!-

Fu un attimo: con un rapido, repentino scatto quella si volse, afferrandolo per il colletto della canotta e ringhiando, severa e stizzita, scandendo bene le sue parole:

-Non osare mai più chiamarmi Raggio di Luna, mi hai capito bene? Io odio quel fastidiosissimo soprannome-

Paralizzato dal terrore, Scott non potè fare altro che annuire freneticamente e l'altra, appagata, lo mollò, sicura che non avrebbe mai più ripetuto quel madornale errore; intanto, però, il colosso si era rialzato e con fare minaccioso e scrocchiandosi le nocche della mano, avanzò verso la Iena, chiedendo:

-Ti sta forse dando fastidio quest'omuncolo, Dawn?-

-No, non ti preoccupare, B , è tutto a posto- lo tranquillizzò lei, per poi domandare, rivolto al nuovo arrivato, perplessa:

-Cosa volevi dirmi di così importante, Scott?-

Quello tuttavia tentennò un attimo, indeciso sul da farsi: non poteva dirle che proveniva da un'altro posto, perchè oltre a non sapere come rimandarlo indietro, probabilmente non gli avrebbe creduto e la sua guardia del corpo l'avrebbe riempito di botte; optando così per l'opzione della fuga, bofonchiò, quasi intimorito:

-Non.. Non è niente, scusami- per poi andarsene di corsa, cercando di mettere più metri possibile tra se e quella ragazza spaventosa; quest'ultima, invece, lo guardò allontanarsi, un'espressione indecifrabile sul viso, facendo successivamente segno di seguirla al gigante e dirigendosi in direzione opposta, sparendo nella foresta.

Angolino Autore:

Ecco svelato il mistero a cosa si riferisse l'Altra faccia, prendendo i personaggi della Vendetta dell'Isola e cercando di stravolgerne il carattere il più possibile, con qualche referenza velata a certi programmi televisivi americani (forse in quel caso ho esagerato) e film (più che altro i vestiti e capelli di una persona, che mi servivano a fare trasformarla in una alla moda e tosta); ecco perchè il Sergente Mattone è diventato più sicuro di se ed ora è Jo a subire, Lightning ha vita dura contro Cameron e Scott (l'opposto di Nerd ho letto da qualche parte che è uno hot, anche se ho esagerato ed ora son più bulli) e Chris adesso vuol bene ai suoi concorrenti. Non mi dilungo di più, grazie per essere arrivati fino a qui, nonostante i probabili errori di battitura e ci rivediamo al prossimo capitolo. 
   
 
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