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Autore: Arkytior    11/05/2016    0 recensioni
Due regni sottomarini sono in lotta da generazioni. La causa della faida è una leggendaria corona che permette a chi la trova di esprimere un desiderio. Il destino dei due regni è nelle mani di una giovane principessa sirena che vive sulla terraferma, ma che è a conoscenza della storia della corona. Saranno molti gli ostacoli che le impediranno di aiutare nella ricerca di questo leggendario oggetto: riuscirà, alla fine, a fermare l'eterna guerra tra il suo regno e quello rivale?
Genere: Avventura, Fantasy, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 2

    Anni dopo, i tre rimasero soli, ma malgrado tutto, seppero vivere benissimo, anche senza Leslie.
    A ventun’anni, Benny cominciò a lavorare all’acquario della città, come addestratrice di delfini. L’essere una sirena le permetteva di respirare anche stando sott’acqua, e da un po’ aveva scoperto come controllare il suo potere di trasformarsi da umana a sirena, e viceversa, ma spesso questo faceva preoccupare Patrick, il figlio del sub che l’aveva catturata, che conosceva il suo segreto, ma ancora non ci si era abituato.
Tutte le mattine, Benny si alzava prestissimo per andare all’acquario a lavorare. Il suo turno di lavoro non iniziava troppo presto, ma a lei piaceva lavorare all’acquario e stare a contatto con gli animali marini. Sua sorella Allie si alzava sempre dopo di lei, e si preoccupava moltissimo, quando vedeva il letto di Benny vuoto. Allie era una ragazza bellissima: i suoi capelli erano ancora lunghi, biondi e mossi, proprio come li portava da piccola, e aveva gli occhi chiarissimi, di un azzurro che ricordava tantissimo il colore del cielo e del mare, in un bel giorno di sole. Tutti in città pensavano che venisse da un altro mondo: era troppo bella per essere una creatura terrestre! Avrebbe potuto essere corteggiata da chiunque, in città, ma la verità è che non aveva un fidanzato a causa del suo pessimo carattere, che le impediva anche di trovare lavoro. Fin da piccola, essendo la figlia maggiore, era portata a comandare. Era ossessionata dall’idea di voler controllare la vita di tutti, eccetto sua madre. Dopo la morte di quest’ultima, però, era diventata come una sua sostituta: comandava a bacchetta i suoi due fratelli minori, ma mentre Jake non le dava retta quasi mai, con Benny era sempre una continua guerra.
    Volendo a tutti i costi avere il completo controllo della vita di Benny, infatti, ogni mattina Allie provava a cercarla in tutta la casa, pensando che si fosse nascosta per farle uno scherzo. Non trovandola, provava a chiamarla con il cellulare, ma siccome Benny non rispondeva mai, dato che era sempre molto impegnata con i delfini e gli altri animali dell’acquario, la sua ansia cresceva. Volendo essere sicura che Benny non fosse stata rapita dal re del Regno di Starfish, Allie svegliava suo fratello Jake per chiedergli dove fosse Benny.
    Jake faceva il meccanico, ma lavorava quasi sempre di pomeriggio, così non doveva mai svegliarsi tanto presto. Era un ragazzo molto pigro, e odiava quando sua sorella Allie lo svegliava per chiedergli dove fosse Benny. A lui piaceva il suo lavoro, e non lo trovava quasi affatto stancante. A volte, dopo il lavoro, andava in spiaggia con Benny a fare surf, il suo passatempo preferito. Tutte le ragazze della città pensavano che fosse bellissimo, ed erano innamorate dei suoi occhi azzurri proprio come quelli di Allie. Jake sapeva che tutte quelle ragazze erano innamorate di lui, ma non si era mai innamorato di nessuna di loro, perché era convinto che prima o poi avrebbe incontrato la ragazza giusta per lui.
    «Dove vuoi che sia?» rispondeva sempre Jake, ancora immerso nel mondo dei sogni, alla testarda Allie.
    «Non lo so!» diceva Allie, sempre più preoccupata. «Potrebbe essere affogata, potrebbero averla rapita gli alieni, potrebbe essere stata divorata da un Kraken, oppure potrebbe aver scambiato uno squalo per un delfino!»
    «Guarda che è al lavoro, come tutti i giorni!»
    «Al lavoro? Il suo turno comincia così presto?»
    «Davvero non sai che va sempre all’acquario con ore di anticipo?»
    «E perché? Non potrebbe aspettare l’inizio del suo turno, come tutti gli altri?»
    «Adora stare con i delfini e gli altri animali! Te ne sei dimenticata?»
    «Ma se i delfini la scambiassero per il loro pranzo? Benny è ancora così giovane...»
    «Guarda che ha soltanto un anno meno di noi!»
    «Ma è sempre la mia sorellina preferita! Vado a telefonarle, magari nel frattempo ha riacceso il telefono!»
    Benny intanto era all’acquario, nella vasca dei delfini, che nuotava con loro. Non sapeva esattamente da quanto tempo era in acqua, forse ore. La sua pelle non reagiva all’acqua, poteva respirare tranquillamente sott’acqua, e aveva la capacità di parlare con gli animali acquatici. Non che parlasse proprio la loro lingua, ma qualsiasi animale marino la capiva. Dopo qualche anno, aveva imparato come stare in acqua senza che le sue gambe si trasformassero in una coda di pesce. In quel momento era in acqua, stava nuotando sul fondo della vasca, e indossava un costume intero nero. Nuotava con i delfini senza l’ausilio della sua coda di pesce. Patrick la guardava da fuori e le gridava di risalire subito in superficie.
    «Perché continui a guardarmi, se poi ti spavento sempre?» gli disse la ragazza, una volta fuori dall’acqua.
    «Perché potresti spaventare anche i visitatori! O gli animali!» le rispose Patrick. «Sai respirare sott’acqua, ma non tutti sanno che sei una sirena! Non pensi che alla gente sembrerebbe un po’ strano vedere una persona stare ore ed ore sott’acqua, senza che abbia bisogno di risalire in superficie, ogni tanto, per riprendere aria?»
    Benny si sedette sul bordo della vasca, per strizzarsi i capelli bagnati. Guardò il grande orologio appeso sulla parete di fronte a lei: il suo turno era finito, così andò a prendere le sue cose. Stava per uscire dall’edificio, quando incontrò Ryan, un collega che conosceva molto bene.
    «Stai tornando a casa, Benny?» le chiese.
    Ryan veniva dallo stesso regno di Benny. La ragazza lo odiava, perché lo incontrava sempre, quando non aveva assolutamente voglia di vederlo. Era un bel ragazzo: era alto, abbronzato, con i capelli corti e neri e gli occhi scuri. Tutte le ragazze del regno erano pazze di lui. I genitori di Benny, i sovrani del Regno di Coral, l’avevano scelto come promesso sposo della ragazza. Ovviamente, Benny non approvava la loro scelta.
    Ryan non aveva una casa, perché ogni sera tornava nel suo regno.
    «Scusa tanto se almeno io mi impegno per trovare la mia corona!» gli rispose lei.
    Ryan aveva una cotta per Benny, ma lei non lo ricambiava affatto, anche se i suoi genitori continuavano a dirle che un giorno avrebbe sposato Ryan.
    Benny uscì di corsa, mise in moto il suo furgone e si diresse dalla sua amica Heather. Era una ragazza molto dolce, che somigliava ad una bambola, a causa dei suoi capelli biondi e lunghi e dei suoi occhi azzurrissimi. Benny e Heather erano amiche dai tempi del liceo. Ogni sera, dopo il lavoro, Benny passava a prendere Heather per andare insieme alla spiaggia: mentre Benny aiutava il suo popolo per qualche ora, nelle ricerche della Corona di Perla, Heather restava in spiaggia a controllare i vestiti di Benny, e a contare quante volte Allie chiamasse sua sorella senza ricevere risposta.
    La spiaggia era deserta. Nonostante non fosse ancora calato il sole, sulla spiaggia c’erano pochissime persone che passeggiavano. Benny e Heather scesero in spiaggia. Heather si sedette sulla sabbia, mentre Benny iniziava a togliersi i vestiti.
    «Ma sei sicura che tua sorella non si arrabbierà?» chiese Heather.
    «Non è mia madre: non deve decidere cosa devo fare!» rispose Benny. «Prima o poi, deve capire che sono grande abbastanza per badare a me stessa!»
    «E se ti telefona, cosa devo fare? Lo sai che si arrabbierà, se non rispondo!»
    «Non rispondere lo stesso! Lei non vuole che io torni a casa, ma è mio dovere aiutare il mio popolo a cercare la mia corona!»
    Benny si tuffò in acqua. Nuotò per pochi metri, dopodiché tramutò le sue gambe in una coda da sirena, per nuotare più veloce. Dopo qualche minuto, arrivò al suo castello, dove venne accolta dalla sua famiglia e dai suoi sudditi. Subito, venne informata delle ricerche dai suoi genitori e dalla corte reale. Quasi tutto il regno era stato perlustrato, ma nessuno aveva osato avvicinarsi ai confini del regno di Starfish. Benny passò qualche ora ad aiutare i suoi sudditi nelle ricerche, dopodiché si affrettò a tornare da Heather sulla spiaggia.
    Era notte fonda, quando riaccompagnò la sua amica a casa, poi si sbrigò a tornare a casa sua evitando di fare troppo rumore. Quando varcò la soglia di casa in assoluto silenzio, tutte le luci erano spente: doveva essere mezzanotte passata. Benny riuscì a chiudere la porta dietro di sé senza fare il minimo rumore, ma non appena fece un passo nel buio, la luce del soggiorno si accese: sua sorella Allie l’aveva aspettata in piedi per tutto il tempo!
    «Dove sei stata?» chiese Allie, arrabbiata.
    «In giro…» rispose Benny, cercando invano di evitare l’interrogatorio della sorella.
    «Non sai che saresti dovuta essere a casa almeno sei ore fa?» continuò Allie.
    «Evidentemente non ho guardato l’orologio!»
    «Sei tornata di nuovo nel tuo regno, vero? Lo sai che ti avevo proibito di andare lì! È pericoloso! E poi state cercando qualcosa che nemmeno esiste: ci sarà un motivo per cui nessuno l’ha mai vista?»
    «Io devo aiutare la mia famiglia, Allie. Loro hanno bisogno di me, e io sono abbastanza grande da poterli aiutare nelle loro ricerche!»
    Allie non rispose, non sapendo come contestare la risposta di Benny. Benny, invece, continuava a chiedersi perché la sorella continuasse ad essere così tanto protettiva nei suoi confronti, anche ora che era abbastanza grande per badare a sé stessa.
















L'angolo dell'autrice:

La storia va avanti, e i caratteri dei personaggi si approfondiscono... Ora che ci penso, credo di avere involontariamente basato i tre fratelli (Jake, Allie e Benny) su me e le mie sorelle: alcuni tratti delle nostre personalità coincidono con quelle dei personaggi!
Comunque, la storia è ancora lunga, ci sarà tempo di vedere come si evolverà la situazione. Nel frattempo, però, sarei molto felice se voleste farmi sapere cosa ne pensate, o se voleste semplicemente darmi un consiglio per migliorare il mio stile: ve ne sarei davvero molto grata!
A presto!
Arkytior
   
 
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