Capitolo 5: La fatica con le corna dure
Questa volta davanti ai cavalieri di bronzo c’era il più malvagio dei nemici: il cavaliere del Bufalo.
Egli apparve davanti a loro, e senza dire niente sferrò un
attacco:
“Scivolo della Morte!”
Affilò le sue corna lisce e levigate con una pietra speciale, e le fece
diventare lunghissime: prese Shun, che era vicino, lo lanciò in aria mentre si
affilava le corna; Andromeda vi ricadde sopra, e scivolò dentro una foresta
speciale. Era solo, e separato da tutti gli altri, in una foresta sconosciuta,
che aveva un effetto magico: se non trovavi l’uscita in mezz’ora, restavi lì
per sempre, fino alla morte.
Per fortuna, Shun ebbe l’idea di arrampicarsi sugli alberi più alti. Quando arrivò sulla chioma, vide l’uscita, e cominciò a saltare sui rami che l’avrebbero portati all’uscita.
- Ma il bufalo, in tutto questo?
- Uffa, che noiosa!
Il Bufalo, che contemplava da fuori la sua foresta magica, rimase di stucco
quando vide che Shun aveva trovato l’uscita. Non riusciva a credere ai suoi
occhi. Si avvicinò all’uscita della foresta per guardare quello che stava
succedendo.
Andromeda intanto aveva spiccato il salto per raggiungere l’uscita, ma si
accorse che la roccia sotto i suoi piedi era troppo fragile, sprofondava! Così
lanciò la sua catena, che s’impigliò alle corna del Bufalo, appena fuori di lì.
E così si salvò da tutto quanto.
“Bufalo, adesso io ti lego! Se tu farai il bravo, ti slegherò. Mi raccomando!”
Così Shun lo legò tutto con le catene, e lo mise in punizione.
Lo legò anche con l’attack per sicurezza, e poi continuarono la loro scalata.