Accarezzo Dean mentre siamo in questo letto, addormentati…

La coperta è rossa come il sangue… il lenzuolo invece è bianco e candido…

Purezza e malvagità mischiate insieme..
 
Accarezzo il braccio di Dean con le dita…come a fargli dei grattini…dolci grattini dopo aver fatto l’amore…

“Mmmm….” Sussurra lui e poi mi abbraccia.
 
Ripenso a quello che mi sussurra durante la notte e mi preoccupo per lui…mi parla di male, di bene, di splendore e di bagliore…

Mi dice che non sa più distinguere il bene dal male e che ha paura un giorno di fare qualcosa di irreparabile..

“Quando mi accarezzi e mi stringi così…mi sembra di assaggiare quel BENE di cui ho sentito tanto parlare…potrei anche credere per un attimo a quell’AMORE di cui parlano i poeti…solo per un attimo…” mi sussurra, abbracciandomi.

Delle lacrime scivolano lungo le mie guance. Le asciugo prima che Dean possa vedermi e ringrazio che sia voltato e non possa vedermi.
 
 
 



Quando incontro in un vicolo isolato, l’ispettore Jeffrey Morgan, gli racconto tutto. Lui dice qualcosa sul fatto che questa esperienza mi sta stressando. Io non dico sì ma non dico neanche no.

Lui mi dice che tra poco sarà tutto finito e ad un certo punto dice delle cose poco carine sulla setta e su chi c’è dentro.

“Sono solo gente diversa da noi con una fede diversa dalla nostra…andrebbero aiutati, non disprezzati.” Dissi io.

“Il carcere lo farà.” Mi rassicurò l’ispettore.

Io annuisco e torno alla mia macchina mentre il vento mi scompiglia i capelli.

Mio fratello no. Non sarebbe finito in un lurido e freddo carcere.

Ha bisogno di me e io di lui.