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Autore: Erebos    16/05/2016    1 recensioni
SPOILER sulle saghe di Percy Jackson Dei dell'Olimpo ed Eroi dell'Olimpo!
E' passato un anno dalla fine della guerra contro Gea. La vita sembra tornata alla normalità, o qualcosa di molto simile a questa. 18 agosto, se siete bravi semidei, sapete che non è un giorno come tutti gli altri. Tutti allegramente riuniti al Campo Mezzosangue, ci si sente un po' a casa. Di tuffi nel passato e cambiamenti sorprendenti ce ne saranno a bizzeffe. L'oracolo non ha più enunciato nulla, eppure...
Genere: Fantasy, Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Calipso, I sette della Profezia, Luke Castellan, Talia Grace, Zoe Nightshade
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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5. Ci mandano a scuola

POV’s Grover
-Ehm…signor D- sussurra Di Angelo alle sue spalle.
-Che vuoi?- risponde secco Dioniso
-Sono solo quattro, quelli che ha detto…i ragazzi, intendo-
-Come? Clara, Cornelius, Ambrogio, Emily… ah già. E la punk- poi alza la voce e annuncia al campo che ormai è in preda al caos.
-Thelma è la quinta-
Silenzio sguardi confusi. Travis continua a fissare preoccupato il fratello. Sembra pensare “Ora verrà divorato da qualche mostro o, peggio ancora, da Clarisse”.
Austin, che forse vuole dimostrare di essere all’altezza del compito fa notare al signor D che non c’è nessuna Thelma al campo. Nico guarda la faccia esasperata del Dio e spiega a tutti che intendeva dire Talia. Fa passi avanti il ragazzino, me l’avessero detto quando è sparito dal campo non ci avrei creduto. Tutti annuiscono, Percy sorride e incrocia il mio sguardo. Negli ultimi tempi non abbiamo avuto occasione di parlare molto: io avevo il messaggio di Pan da distribuire e lui affari semidivini come salvare il mondo, passeggiate nel tartaro, quasi rapimenti. Nonostante tutto la nostra complicità è sempre la stessa e lui resta il mio migliore amico. Chi mi regalerebbe le lattine altrimenti

Mandare Talia in impresa insieme a Clarisse non mi pare un’idea geniale. Talia non è stupida certo, è coraggiosa e tutto quel che si viole, ma è impulsiva, conosce le sue capacità fin troppo bene ed è testarda, molto testarda. Devo ammettere che somiglia inquietantemente a Clarisse. Trucco a parte, sia chiaro. Prima ho parlato con lei, le ho detto che poteva evitare di farsi quasi uccidere nuovamente. Lei ha riso, era troppo forte la sua risata per essere vera. Io ed Annabeth ce ne siamo accorti. Non è bello pensare a quei momenti, per nulla. Sono cambiate troppe cose, mancano troppe persone.
 
POV’s Connor
Mi sveglio con il Sole che filtra dalla finestra e guardo l’ora sulla sveglia appoggiata sul comodino: sono le 9.25. Mi metto a sedere sulla mia brandina per poi rendermi conto che per tutte le empuse del Tartaro sono in ritardo! Mi cambio a velocità razzo ed esco dalla cabina 11 rischiando di pestare i ragazzi che ancora dormono. Ieri sera ho fatto lo zaino con l’aiuto di Chris quindi è già pronto all’uscio, lo afferro e schizzo alla casa grande beccandomi un’occhiata confusa da Rachel. Arrivo in scivolata davanti alla casa grande e mi ci fiondo dentro; ad accogliermi ci sono Chirone sulla sedia a rotelle una ragazzina che avrà undici anni. Non l’ho mai vista. Sarà nuova. Mi piacciono i nuovi, o comunque me li devo far piacere visto che passano tutti per la mia cabina. Devo ammettere che ci restano sempre meno, gli dei si stanno impegnando. In parte mi dispiace.
-Connor, come mai già qui?- guardo il centauro stupito.
-Come sarebbe a dire “Già qui”?-
-Figliolo, il ritrovo era alle 9.30. Sono le sette.-
Lo fisso in silenzio mentre inizio a rielaborare la cosa. Respiro a fondo e senza proferire verbo esco di lì.
Mi avvio a grandi falcate verso la 11, spalanco la porta ed urlo con tutto il fiato e la rabbia che ho in gola.
-CHI E’ STATO IL SIMPATICONE?!- tutti sobbalzano e mi guardano assonnati. Nessuno risponde.
-Chi ha fatto cosa?- bisbiglia Jake al vicino di stuoino che non riesco ad identificare nella penombra. Lo vedo alzare le spalle.
-Che ci fai sveglio a quest’ora?- mi chiede Chris con un tono eccessivamente comprensivo.
-Non lo so Rodriguez, dimmelo tu?- penso che mi stiano fumando le orecchie.
-Io? In base a cosa dovrei sape- non finisce la frase e corre fuori dalla cabina con un’agilità che mi fa sorridere. Dopo il labirinto una cosa del genere sarebbe stata impossibile. Poi mi ricordo che ce l’ho con lui ed inizio a corrergli dietro.

POV’s Clarisse
Esco dalla mia cabina che sono le nove e venticinque. Io sarei uscita anche due ore prima per allenarmi prima di partire ma il capo della cabina di Apollo me l’ha proibito. Non che abbia veramente seguito il consiglio di Will Solace, solo che oggi non mi andava.
Accanto al campo da basket vengo travolta da uno Stoll che mi urla dietro che un giorno o l’atro farà fuori il mio ragazzo nonché suo fratello. Alla parola ragazzo arrossisco e sbuffo.
-Stoll, lo farai fuori al tuo ritorno, muoviti che non voglio star dietro ai tuoi comodi!-
 
Siamo tutti e cinque con Chirone e il signor D alla casa grande. Guardo con chi avrò a che fare nei prossimi giorni. Connor è…Connor e questo la dice lunga. La Grace è la classica complessata dark, Austin l’ho già preso a pugni un paio di volte, è troppo silenzioso, avrà quindici anni e poi è il classico figlio di Apollo con l’arco in mano ed il sorriso sulle labbra. Elena…sinceramente ho scoperto chi fosse solo alla morte di suo fratello. Figlia pure lei di Efesto, sempre chiusa in cabina. Silena diceva che lei si fosse chiusa in sé alla morte di Beckendorf, ma Silena non c’è ed io non ne ho la più pallida idea.  
-Ragazzi, abbiamo pensato che la profezia si riferisca a dei semidei da trovare e i satiri hanno rilevato la presenza di molti semidei in una scuola nelle vicinanze di San Francisco. Quindi qui fuori troverete un bus che vi porterà lì. Vi abbiamo iscritti alle lezioni sotto false identità.-
Ci consegna dei fogli di iscrizione con nomi falsi. Gli altri annuiscono io rimango perplessa. Talia strabuzza gli occhi.
-Ci mandate a…SCUOLA?!-
Sono valse poco le proteste della figlia di Zeus, che ci ha rallentato la tabella di marcia, ed ora siamo seduti in questo mezzo con quattro ruote. Sembra che debba cadere a pezzi da un momento all’altro. Io mi sono imbucata infondo, Talia sul lato destro e sta ascoltando musica con le cuffie, Connor è due posti davanti che tenta di dormire, cosa resa impossibile dalle canzoni dell’ipod di Talia. Sul lato sinistro c’è il biondino abbronzato che tenta di farsi spiegare il marchingegno che la sua coetanea ha in mano. Ascolto a tratti la conversazione e sembra che quell’affare glielo abbia regalato suo fratello, Valdez. Io dal mio canto pulisco la mia lancia e penso che forse sarei dovuta andare a salutare Chris. Ma forse no, forse sarebbe dovuto venire lui…lascio cadere la mia discussione interiore, tanto io ‘ste robe non le capisco.


Angolo di chi ha avuto questa malsana idea-
Questa introduzione all’angolo mi piace: potrei tenerla come definitiva. Comunque…Salve a tutti abitanti del mondo! Dite la verità…pensavate che avessi dimenticato il quinto della profezia, eh? Pff, illusi. Comunque nulla da fare, Dioniso ha preteso (minacciandomi con una vite) di dimenticarsi i nomi e così l’ho dovuto accontentare.
Che dire ancora? Quelli della casa 11 che si fanno gli scherzi mi è parso più che ovvio e Connor che è contento per il ritorno alla normalità di Chris pure. Una Clarisse indecisa e Grover che forse è un po’ cresciuto. Vi invito sempre a scrivermi qualcosina, anche “oh Dei, ma quanto male scrivi, vai a mungere le vacche di Apollo!”.
Tanti saluti!
 
   
 
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