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Autore: readytorun_    16/05/2016    1 recensioni
Louis è stupido e lo sa.
Harry è estremamente dolce e forse anche un po' innamorato.
Oppure dove Louis è quello pazzamente innamorato.
O ancora dove entrambi si aspettano, si cercano e si trovano.
Conteggio: 1k parole.
Genere: Fluff, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Fa maledettamente freddo e Louis si aggrappa al suo giubbotto come se ne dipendesse la propria vita. Che poi- chi gli assicura che realmente le dita dei piedi non gli cadranno ghiacciate? Okay, si sta un po' perdendo nella fantasia, ma anche il suo cervello soffre, tante grazie. 
Lo sa che quello che sta facendo è stupido - o di più, ma. In fin dei conti, quando mai Louis ha pensato alle conseguenze? Quella volta in cui lui e Zayn hanno coperto di graffiti un intero muro della metropolitana di Londra? No, non proprio. Oppure quella volta in cui ha fatto a botte perché un tifoso aveva offeso i Doncaster Rovers? Nemmeno. Aveva poi passato una notte dietro le sbarre, infatti, ma insomma. Il troppo rimuginare non è mai stato un suo punto forte e forse è ciò che lo rende una persona così solare e gli dona la sua caratteristica empatia. 
Di sicuro in quel momento specifico non è così contento della sua impulsività, mentre nuvoloni di vapore gli escono dalla bocca ad ogni respiro ed è quasi sicuro che le sue sopracciglia siano coperte di cristalli di ghiaccio. Forse sta ancora esagerando, ma in ogni caso sposta il berretto di lana a coprirgliele, così, giusto per sicurezza. 
Certo che Londra non è il posto ideale per farsi un giro alle 22 di sera; specialmente se è il 20 dicembre. 
Punta lo sguardo sul marciapiede di fronte a sè e sospira scocciato, sognando solo vasche di acqua bollente e coperte di lana. 
Comunque è contento che il suo istinto abbia avuto ancora la meglio sulla ragione. Ci pensa, mentre prende posto a sedere sul bordo sporgente della vetrina di un bar e aspetta. Sa che quel ragazzo dovrebbe arrivare tra poco e sa anche che potrebbe spaventarsi trovandolo qui, non per motivi strani, ma potrebbe fare un po' la parte di uno stalker. Fatto sta che da quando l'ha visto in quello stesso bar, settimane prima, non fa che tornarci a sentirlo cantare quasi ogni sera. Arriva verso le nove, prende il suo bignè alla crema - che a dirla tutta non gli è mai piaciuto più di tanto, ma non si è perso troppo a consultare il menù - e poi si fa piccolo piccolo nel suo angolino. E poi lo ascolta e si bea della voce roca e allo stesso tempo dolce dell'altro. 
Nel frattempo si chiede perché lui sia l'unico che lo rende ansioso e così insicuro. Non fa parte di Louis, diamine, e davvero vuole capire perché quel ragazzo tutto ricci e fossette sia in grado di alterare una persona decisa come lui. 
Una voce - quella voce - fa breccia nei suoi pensieri e "ehi", sente. 
Alza gli occhi, tremando appena, e lo guarda: alto, riccio, occhi verdi estremamente luminosi. Familiare. 
"Ciao", lo saluta, donandogli un sorriso. 
"Sembri davvero sul punto di morire congelato, è tanto che sei qui?", domanda Harry - perché sì, da bravo stalker sa il suo nome. La preoccupazione che legge nei suoi occhi gli fa perdere un battito. 
"Beh, in realtà ti stavo aspettando", mormora e al diavolo la sua schiettezza che ora non gli va molto a genio. 
"Oh", dice l'altro, un sorriso gli colora il viso e "perché avresti dovuto?", domanda incerto. 
"Se devo dirla tutta mi son detto che avrei contato fino a dieci, aspettandoti ed eccoti", spara Louis. 
"E a quanto sei arrivato?"
"Duecentotrentaquattro, ma avrei potuto continuare."
Louis si preoccupa un po' quando vede Harry sgranare gli occhi, ma poi i suoi lineamenti si ammorbidiscono e le fossette appaiono agli angoli della sua bocca. 
"Credo di non aver mai sentito una cosa più dolce", sussurra il riccio.
"Scusa, probabilmente ti sembrerò uno psicopatico", mormora Louis, mentre abbassa lo sguardo. 
"In verità, non aspettavo altro."


Qualche mese, bacio, sorriso più tardi, Harry e Louis passeggiano mano nella mano verso il loro bar preferito. Ora è maggio e, nonostante la temperatura di Londra non sia mai estremamente calda, il sole è alto nel cielo e i due si beano della vitamina D che la loro pelle assorbe. 
La loro storia può essere molto brevemente riassunta: amore. Sicurezza, comprensione, affetto; se lo sguardo protettivo di Louis mentre Harry fa il bambino camminando su un muretto - barcollando - è di qualche indicazione, appunto, amore. 
Harry ha conosciuto le sorelle e il fratello di Louis, sua mamma, il cane della mamma, la nonna, il cane della nonna e anche il criceto di Fizzy. Con quest'ultimo non ha avuto molta empatia, stranamente, ma si sta ancora convincendo che il povero aveva solo fame e il suo dito odorava dell'hamburger appena mangiato. Tutti adorano Harry, senza alcun dubbio e sempre senza alcun dubbio, è reciproco. 
Per quanto riguarda Louis, si sta ancora preparando mentalmente alla faccenda "famiglia", subendo tutti i lamenti di Harry come "ma io ormai posso distinguere tutti i vestiti di tua madre con tutte le volte che l'ho vista e anche i guinzagli di Blue - e davvero, Harry approva quel nome, che è stato scelto per dei particolari e bellissimi occhi" e "conosco ogni tuo paio di mutande" e ancora "potrei farti una lista di dove tu tenga ogni forchetta, coltello e bicchiere in casa", ma insomma. Non può dargli torto. 
In fondo, Harry gli ha ancora dall'inizio tolto la sua impulsività, in maniera positiva, perché vuole essere sicuro di ogni passo, perché con Harry vuole starci per tutta la vita. E sì, non deve avere paura. 
Così "secondo te potresti ricavare un  invito a cena a casa di tua madre per questo fine settimana?", domanda di punto in bianco, bloccando Harry nel mezzo di uno dei suoi passi chilometrici. 
"Davvero?", chiede lui sbalordito. 
"Sì", farfuglia indispettito dallo stupore del suo ragazzo, ma consapevole che l'altro sia dalla parte della ragione. 
In quel momento dalla bocca di Harry cominciano a uscire urletti indistinti e una litania di grazie si distingue appena. 
E Louis è felice, perché Harry è felice; quindi unisce le loro labbra in un bacio che vuole trasmettere tutto l'amore e la gioia che fa battere i loro cuori. 

 
Ora, non vorrei fare anch'io la stalker, ma posso semplicemente, casualmente suggerirvi che alla cena tutto va più che bene. Le mani dei due restano sempre intrecciate sopra il tavolo, i tatuaggi uguali dei due, sul polso, in bella mostra. Posso dirvi che suddetti tatuaggi narrano semplicemente "duecentotrentaquattro" in bella calligrafia, che per voi può significare ben poco. Ma soprattuto che Louis e Harry sono senz'altro per tutta la vita. 
  
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