“Nella vita ci sono cose che non si possono prevedere. Ad esempio la morte. Lei arriva all'improvviso quando meno te lo aspetti e quando arriva è come addormentarsi.

Nella vita si incontrano persone speciali, io ho incontrato Aurora. Una ragazza semplice nell'aspetto e nei modi di fare, pronta a tutto pur di farti stare bene le persone, una di quelle che non si incontrano facilmente.

Nella vita ci sono difficoltà. Si alzeranno muri nella strada verso la meta, ma non arrendetevi mai, voi siete forti. Troverete il modo di dire “forza posso farcela” e alla fine ce la farete.

Quello che cerco di dire è che ci sarà sempre qualcuno che cercherà di farvi soffrire, qualcuno che cercherà in ogni modo di farvi cadere, ma ragazzi voi siete giovani e forti, sono sicura che ce la farete.”

Le parole della professoressa May si diffondono nella classe come parole forti e noi siamo tutti incantati da quanto lei creda in noi.

Lei è la prova vivente che nella vita tutto è possibile. Lei è una guerriera.

All'età di sedici anni è stata investita e dall'ora è su una sedia a rotelle. Ma ha famiglia e vive come se nella vita non esistessero problemi. È una persona con cui si può scherzare e giocare e io molte volte mi chiedo come faccia.

Come può essere così forte?

Io sono giovane e mi sento il peso di tutto il mondo sulle spalle.

Lei dice che siamo forti, che siamo guerrieri, che abbiamo tutta la vita davanti e dobbiamo essere felici.

La campanella mi distoglie dai miei pensieri, ma prima di andare a pranzo mi fermo dalla professoressa e le chiedo quello che mi sono chiesta poco prima.

“Professoressa, mi scusi” lei gira la sedia a rotelle e mi fa un sorriso.

“Dimmi tutto cara”

“Le volevo fare una domanda un po' personale, insomma lei ci da un sacco di motivi per essere felici e forse grazie a lei lo siamo, ma quello che mi chiedevo è: lei come ha fatto a rialzarsi dal dolore del suo incidente e continuare a vivere la sua vita...insomma come ha fatto a essere così forte?”

“Sai nella vita ci sono cose che non possiamo cambiare, dopo l'incidente ero distrutta. Vedevo i miei amici giocare mentre io ero su una sedia e non potevo farci nulla. Ma un giorno dopo un pianto liberatorio, mi sono detta che la vita è una e che bisogna viverla al massimo, così mi sono “alzata” e ho iniziato a programmare il mio futuro e sai...ce l'ho fatta. Io speravo di essere di esempio per molti ragazzi, perchè so benissimo che l'adolescenza non è una cosa semplice, e credo di esserlo. Certe volte mi piace pensare che la forza abbia trovato me e non viceversa, ma come ho detto nella vita tutto è incerto.”

“Quindi vive il presente”

“Bisogna sempre vivere il presente, non puoi vivere il passato e neanche il futuro.”

La ringraziai e andai a pranzo pensando alle sue parole.

Credo che cambierò la mia visione del mondo, ha ragione, non si vive il passato e neanche il futuro bisogna vivere il presente e essere felici degli attimi che la vita ci da.