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Autore: Caterina_98    18/05/2016    2 recensioni
Peeta, Prim, Gale, Clove…come sono stati per loro gli Hunger Games?
La stessa storia, raccontata però dagli altri personaggi: i sogni, le emozioni, le paure.
Da qui il titolo “The eyes of another”.
Ogni capitolo riprende un evento importante della storia originale, affiancato però dai pensieri del narratore-protagonista.
Spero possa appassionarvi, buona lettura!
Genere: Avventura, Fluff | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Spoiler!
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PEETA
 
Guardo la ragazza salire sul palco: Katniss Everdeen, non siamo amici, probabilmente nemmeno si ricorda di me, dal nostro ultimo incontro sono passati anni. Eppure da quel giorno, all’uscita da scuola o quando rientra da una battuta di caccia ne osservo i movimenti delicati e veloci tipici di un abile tiratrice e i rari sorrisi che le illuminano il volto. Non me la sono persa una sola volta.
 
Fisso la boccia degli uomini, un brivido mi corre lungo la schiena, so che li dentro ci sono migliaia di fogliettini contenenti centinaia di nomi diversi ma ogni anno una paura cieca mi fa tremare le mani e mi toglie il respiro negli attimi che precedono l’estrazione maschile.
 Il mio sguardo torna a posarsi sul volto teso della ragazza ma non ho il tempo di pensare ad altro, dal microfono si sente forte e chiaro:
 
“PEETA MELLARK”
 
Sento pesare su di me gli sguardi di tutti, so che dovrei muovermi ma il mio corpo è come bloccato.
Costringo i miei piedi a scivolare verso il palco, salgo e stringo la mano alla mia compagna, una stretta forte e decisa.
I presenti sono silenziosi e ci osservano da sotto, le 74 edizioni precedenti hanno fatto si che tutti conoscessero  le regole dei giochi e loro sanno, cosi come noi sappiamo che tra qualche settimana, nella migliore delle ipotesi uno solo di noi due si troverà su questo palco.
Mi chiamo Peeta, ho 16 anni. Ero un panettiere, sono un tributo degli hunger games, sarò una vittima. 
 
Quello che succede dopo è tutto confuso, vengo guidato dentro una grande stanza elegante per i saluti finali, si presentano i miei genitori e poi alcuni degli amici più stretti. Dicono di credere i me, mi sostengono e mi incitano, ma le lacrime rigano i loro volti e tutti sano che quella sarà l’ultima volta che mi vedranno.
Mia madre versa qualche lacrima e poi si lascia sfuggire che il distretto 12 potrebbe finalmente avere un vincitore, sarebbe una classica reazione di incitamento al proprio figlio se non concludesse con una risatina strozzata, e capisco in quel momento che non è a me che si sta riferendo ma a Katniss e per quanto brutale la sua confessione sia stata, non posso che essere d’accordo con lei.
 
 La porta si apre ancora ed entra Gale, il compagno di caccia di Katniss, spesso scambia le sue prede con mio padre. Cosa può volere da me?
Parla velocemente, senza fermarsi a riprendere fiato:
«Ascoltami Peeta, devi proteggerla, so che lei è forte e furba e sa cacciare, mi dispiace che tu sia in questa situazione e sai che alla fine uno solo di voi potrà tornare a casa, ma devi aiutarla. La sua famiglia è disperata, come farà senza qualcuno che gli procurerà il cibo? Io…» si ferma un instante e quando riprende gli si incrina la voce «…non sopporto l’idea di non poterla averla più con me.»
Tutti capirebbero che la ama, che quello che sta dicendo è vero. E cosi glielo prometto perché in fondo lo capisco anche io: «si, mi prenderò cura di lei»
Sono sul treno diretto verso Capitol City.
Vorrei scendere, correre via, fuggire e tornare a casa. Eppure resto li seduto, a guardare i campi che scorrono al di la dei finestrini. A volte cerco lo sguardo della mia compagna, non sembra abbia pianto ma la sue espressione tradisce ansia. Come biasimarla, autentica paura scorre dentro di me al pensiero di ciò che avverrà tra un paio di settimane.


Spazio dell’autrice.

Ciao! Ho deciso di far raccontare a Peeta della mietitura maschile e dei saluti finali perché pur essendo direttamente interessato agli avvenimenti non sappiamo cosa abbia vissuto in quei momenti. Forse avete capito che apprezzo particolarmente il personaggio di Gale, a cui mi piace dare un risvolto più emotivo di quello che conosciamo. Spero vi piaccia questo capitolo, accetto critiche e suggerimenti! 
 
   
 
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