Il fucile era carico e l'indice era posato al grilletto.
Leonard tirò indietro il capo, mostrando il mezzo ghigno sulle
labbra sottili – la mano tesa di Flash si riflesse sulle lenti
azzurrine degli occhiali.
«Help me, Snart!»
Una scarica di piacere scivolò lungo la schiena di Captain Cold e
rabbrividì, perfino imbottito nel suo giaccone. Un'idea aveva
serpeggiato nella sua mente, un capriccio, una voglia.
«I've been thinking–»
«W-what? Can't you think later?»
«– what's in it for me? You know me, I'm not a philantropist.»
Rise dell'espressione confusa di Barry, non aveva bisogno di
levargli la maschera per potergliela dipingere in faccia. La
delusione era un volto che – triste ammetterlo – conosceva a
memoria. Ma non era nulla a cui non sarebbe potuto sopravvivere,
così come il senso di colpa per aver lasciato morire Flash nella
pozza di cemento che ne stava ingoiando le gambe.
Agitò il fucile, sbattacchiando giocoso la punta contro la propria
fronte.
«I want you, Flash. Well… not with the mask and the costume, I want
what's behind.»
Barry boccheggiò, spalancando le braccia, senza capire.
«Have we a deal?» insistette.
Le auricolari nel costume di Flash ronzarono, Cisco e Caitlin
urlarono all'unisono, ma le gambe continuavano ad affondare,
bloccate, immobili.
Annuì. Cos'avrebbe potuto fargli di così irreparabile, Snart?
«Good.»
La luce del raggio congelante illuminò la notte, gelando e
solidificando il cemento liquido. Snart avanzò sulla scia
ghiacciata.
«Now» afferrò tra le dita il mento di Barry, sollevandolo con forza
«Time to pay» e con forza si avventò sulle sue labbra. |