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Autore: TheBrianner    19/05/2016    0 recensioni
Perché un'amico deve comportarsi così? Giusto o no che sia, la sincerità tra di noi deve venire prima di tutto: quindi perché la distanza che c'è tra noi va allargandosi, invece di lasciare che la nostra amicizia continui a svilupparsi? La distanza che si è creata in questo periodo è una cosa insopportabile, e io molto più di te, ne sono colpevole.
Amici: il primo affettuoso, amorevole e in cerca di conferme da parte dell'altro, freddo e incapace di parlare delle proprie emozioni, comportamento che porta l'altro a dubitare di ogni singola parola detta tra di loro.
Genere: Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Raccolta | Avvertimenti: Incompiuta
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Reggio Emilia, 19 maggio 2016

Gabri,
Dovevo tirare fuori molte cose oggi, ma non ne ho avuto modo o forse il coraggio, non lo so. Odio dirti tutto questo per iscritto: volevo essere lì mentre te lo dicevo, perché così mi sento distante e sto tre volte peggio.

Ti chiedo di portare pazienza e soprattutto di essere sincero perchè vorrei poterti parlare apertamente, senza filtri.

Inoltre ti chiedo scusa perché di queste cose non ti ho mai parlato, ormai mi è difficile parlare di come mi sento.

Mi ricordo quando sono venuto a conoscenza del fatto che pensassero che mi piacessi. Quest’anno sta cosa mi ha fatto un male tremendo: sono diventato troppo emotivo, per quanto sappia di essere cambiato, ma tuttora so che devo migliorare sotto certi aspetti.

Vederti ridere con gli altri per quello che ti dicevano su di me mi ha fatto davvero male, al punto che fatico ancora a togliermelo dalla testa, in particolare le parole che ho sentito, non da parte tua, ma fanno ancora male.

Tutto sto male è una grandissima paura, non ce la facevo a immaginare di essere ancora fermo a quel punto per una cazzata simile.

Sono mie idee ed è molto probabile che mi sbagli, ma anche no probabilmente, quando dico che a causa di queste voci non hai mai saputo trattarmi come fai con gli altri tuoi amici (non parlo della gente di Rubiera, loro con te ci sono cresciuti).

Tutto questo male mi ha portato a una chiusura nei tuoi confronti che non avevo mai avuto: a non riuscire a parlarti delle cose più semplici, banalità, perché ti ho sempre voluto rendere partecipe di quello che mi succede, ma è quasi come se ogni volta che vorrei raccontarti qualsiasi cosa successa con un ragazzo non lo faccio perché ho paura di allontanarti.

C’è stato di mezzo anche un commento fatto poco tempo fa a un disegno fatto a caso, dove hai detto: “non mi fanno schifo i froci, chiaro che se me ne trovo due davanti però mi danno fastidio.” e lì mi sei caduto, mi hai fatto chiudere ancora di più, mi è saltato in mente che tu ci credessi davvero a quella cosa.

Perciò te lo dico sinceramente: io non so come comportarmi, mi sento a disagio e non riesco a essere del tutto sincero, ti parlo solo di ragazze, perché ho paura che tu possa giudicarmi se ti venissi mai a parlare di un ragazzo, e fidati che della tua visione di me mi importa molto.

Perciò per una volta, se hai mancato di dirmi delle cose, fallo ora, perché te lo sto chiedendo, apertamente, tanto io non ho problemi, agirò di conseguenza.

Mi porto avanti questo peso da tanto perché ho paura di te in un certo senso, soprattutto ora che stai molto con la gente che ti aveva detto quelle cose, persone che ancora non capisco cosa rappresentino per me, cioè se realmente sono da considerarsi amici o no.

In classe mi sento oppresso e giudicato: vero o no che sia ho paura che questa cosa possa condizionare te e la Silvi, come hai fatto quando Giovanni mi offendeva davanti a te, e allontanarvi.

So che non mi capisci quando mi sento così, me l’hai detto, ci ho provato ad affrontare la causa del mio carattere di merda, sotto consiglio di mia mamma: ho scritto una lettera a lei e a mio padre, dove mi sono sfogato per ogni cosa che non sono mai riuscito a dire e rileggendole mi sono sentito malissimo, soprattutto perché di cose da dire a mio padre ne avevo tantissime e non ne avevo idea.

Ultimamente sogno spesso di essere abbandonato, incompreso e ignorato e mi porto avanti sta paure, che sono inutili, perché so che mi volete bene e anche queste cose sto cercando di lasciarle passare, infondo hai visto anche te: da dopo il malessere di Valencia sono stato molto meglio e sono passati quasi 20 giorni dall’ultimo momento giù che ho avuto, e sto cercando di non averne più, e lentamente si stanno allontanando, tra poco sarò pronto a smetterla di farmi del male e di farvene facendomi vedere così. Anche perché come ogni male sta passando molto in fretta, ormai recupero alla veloce.

Ti conosco bene: so che ti viene difficilissimo esprimere affetto, e mi piace la fortuna che ho ad averti vicino perché sebbene non ci parliamo sempre/subito dei nostri problemi, quando lo faccio di solito me ne sono già occupato io personalmente, perché mi serve tempo prima di capire di avere bisogno di qualcuno, e nonostante tutto riesci a farmi mantenere la calma e a tranquillizzarmi in quella maniera diretta e rapida che pian piano sto imparando a usare di mio…tuttavia ancora per poco so che avrò bisogno di te per rilassarmi, perché il tuo aiuto mi serve a vincere le lotte interiori.

Gabri, senza di te la mia vita sarebbe triste e sconsolata, non so come farei senza te in questo momento, spero che tu un giorno riesca a capire perché ti sto dicendo questo. Io ti voglio bene, ma al momento non sono sicuro che la nostra amicizia mi faccia bene. Spero capirai se voglio prendermi un piccolo momento di distacco da te...non è per cattiveria, ma per iniziare a vivere bene, da solo. Avrò sempre bisogno dei tuoi consigli, del tuo bene che non sai dimostrarmi e della tua forza, che attraverso i tuoi sorrisi e le tue parole mi fa venire voglia di mandare tutto al diavolo e smetterla di stare così male per questi problemi inutili, ma per ora, la paura che ho non me lo permette.
Ti vorrò sempre bene,
                                                                                                                           Matte.
   
 
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