Storie originali > Romantico
Segui la storia  |       
Autore: Ale_80    11/04/2009    5 recensioni
"Non si può bere e fischiare!" Andrea lo sa bene, quando si ritrova a dover organizzare il matrimonio di un'ex compagna di università. Fin qui nulla di strano... se non fosse che il fidanzato di Monica è anche il SUO fidanzato, che per oltre un mese ha tenuto il piede in due scarpe, tenendo entrambi i partners all'oscuro dell'altro! "Che poteva fare? Dire a Monica che era tutta una farsa, che stava per sposarsi un bastardo traditore, un doppiogiochista, un... diciamolo!… uno stronzo!! Oppure era meglio lasciar correre, giocare tutti e tre insieme all’allegro teatrino e fare i conti con Marco in separata sede, prima di decidere sul da farsi? Naturalmente optò per la seconda possibilità." Una commedia fresca e romantica che parla di amore, di amicizia e.. del colpo di fulmine! Di quelli che capitano.. quando meno te lo aspetti! Buona lettura e commentate in tanti!!^^ Ale:)
Genere: Romantico, Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash, Yaoi
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
……

…….. CHIEDO VENIA!!!!!!!!!!!! Giuro, avete tutto il diritto del mondo di fucilarmi e falciarmi nella pubblica piazza per l’IMPERDONABILE ritardo!!!

È stato un periodo assolutamente assurdo tra il lavoro, vari casini quotidiani e la Musa che ha pensato bene di andarsene in vacanza alle Hawaii (beata lei!!).

Tra le altre cose in tutto questo tripudio di fretta e casini non ho neanche il tempo di mettermi qui a rispondere come sempre a tutti i commenti, ringraziandovi singolarmente per le recensioni, meravigliose anche quest’ultima volta!

Perciò vi lascio alla lettura, sperando che questo capitolo vi piaccia, che potrete perdonarmi (sia per i mancati ringraziamenti ad personam che per l’imbarazzante ritardo) e che abbiate da parte ancora un po’ di pazienza!!!^^

GRAZIE A TUTTI PER I COMMENTI E ANCHE A TUTTI I LETTORI!!!

AleJ

 

 

CAPITOLO 15

 

 

Ale si guardò un’ultima volta nello specchio del bagno, passandosi una mano tra i capelli biondi. Questi gli ricaddero quasi immediatamente sulla fronte e il ragazzo sbuffò stancamente, arrendendosi all’impertinenza della sua bellissima chioma.

Sentì un rumore di passi provenire dalla stanza affianco, e qualche secondo dopo nello specchio comparve anche la figura di Andrea, che era entrato nel bagno abbracciando il suo ragazzo da dietro.

Ale gli sorrise incrociando il suo sguardo attraverso il riflesso dello specchio, e Andy ricambiò il sorriso.

“Grazie per quello che stai facendo…” sussurrò il medico baciandogli una guancia.

“Figurati, non c’è problema…” rispose “E poi a questo punto la voglio vedere, la sposina da Guinness dei primati!”

“Cosa vuoi dire?”

“Cornuta prima del matrimonio?”

Andy rise, nascondendo il viso nei capelli del compagno. Ale rimase fermo un istante, osservando la loro immagine riflessa nello specchio… sorrise istintivamente nel guardarsi, felice e accanto al suo uomo, e pensò che tutti dovrebbero provare qualcosa di simile, una volta nella vita, tutti avrebbero il diritto di amare ed essere amati e rispettati.. rispettati.

.. Andy…”

Andrea, come se gli avesse letto nella mente, come se annusando il suo profumo fosse stato in grado di percepire i suoi pensieri e di rifletterci su per qui minuti che erano sembrati infiniti, per tutta risposta sollevò la testa, e ancora una volta si guardarono attraverso il riflesso.

“Lo so…” mormorò “… devo dirglielo…”

Ale chiuse gli occhi un istante, per poi girarsi verso il compagno e guardarlo negli occhi.. guardarlo veramente.

..Andrea.. lo so che è una cosa difficile da dire… insomma..’Ehi! Lo so che sono settimane che ti aiuto ad organizzare il matrimonio, ma sai che ti dico? Lascialo perdere quello, me lo scopavo!’!

“Grazie, amore mio..

“Quello che voglio dirti è che… non puoi mandarla al macello così! D’accordo, è stupida, petulante e smorfiosa, ma… non è una persona cattiva. Non ha mai fatto del male a nessuno, e non si merita questo.. non merita di sposare un uomo così…”

Andrea rimase immobile un secondo, con lo sguardo basso e in testa mille pensieri.

La verità era che Ale aveva ragione. All’inizio lui era arrabbiato, ferito e deluso e quando stiamo male diventiamo tutti egoisti, quindi al diavolo Monica, Marco, il loro matrimonio, il giusto e lo sbagliato. Cazzi loro.

Ma ora le cose erano cambiate.. e non era giusto che Marco la facesse franca. Mai. Lui doveva pagare, e Monica aveva il diritto di sapere.

Dirle la verità avrebbe fatto l’una e l’altra cosa.

Quindi non disse nulla. Si limitò ad annuire, abbracciando Alessandro con tutta la forza che aveva in corpo, sussurrando un “Grazie.”.

 

 

 

Monica se ne stava seduta su uno dei divanetti del ristorante con gli occhi che le brillavano, mescolando il caffè col cucchiaino.

“Oh Ale, non sai quanto mi abbia fatto piacere conoscerti!” esclamò, posando una mano sul braccio del ragazzo. “Andrea  mi aveva detto quanto eri bello, ma dal vivo è tutta un’altra cosa!”

Ale sorrise, arrossendo lievemente. “Grazie, ma non esagerare, sono solo”

“Troppo modesto!!” terminò la frase Monica al suo posto.

-Se dice solo un’altra parola con quell’odioso urletto giuro che convinco Andrea a non dirle niente, e che siano cazzi amari suoi!!-

- Cos’è, la voce stronzetta ha sostituito quella cinica ora che sei innamorato?-

-Zitte tutt’e due!!!-

“Ale?” la voce di Andrea lo riportò alla realtà. “Tutto bene?”

Il ragazzo sorrise, cercando di mascherare il più possibile l’allegro teatrino che si stava verificando nel suo cervello.

“Sì, certo” rispose.

Un cellulare cominciò a squillare e Monica, dopo aver guardato il display, ripose sorridendo.

“Amore! Ma dove sei? Avevi detto che ci avresti raggiunto per il caffè! Sì… sì, certo che lo capisco. Tranquillo, siamo ancora qui. Va bene, a tra poco!” chiuse la comunicazione e ripose il telefono nella borsa.

“Sempre il solito ritardatario!” disse, sollevando gli occhi al cielo con un sorriso.

Andrea e Ale si scambiarono un’occhiata veloce, che era un mix di sorpresa, agitazione e insofferenza.

“Ehm.. Monica” cominciò Andrea “non sapevo che dovesse raggiungerci anche Marco…”

La ragazza mandò giù l’ultimo sorso di caffè, per poi prendere un profondo respiro e prendere le mani di Andy tra le sue.

“Tesoro… “ disse “… ascoltami. Lo so che Marco non ti piace.. non piace a moltissimi dei miei amici, credimi. Lo posso capire.. è una persona particolare e a volte difficile da comprendere e apprezzare, ma è l’uomo che amo. E per quanto tutti vi stiate sforzando di farmi cambiare idea, tra tre giorni io lo sposerò. Non sai quante se ne sono inventate per farmelo lasciare! Calunnie, storie assurde sul suo conto, mi hanno detto di tutto! Ma il mio amore per lui è più grande di qualunque astrusa balla inventata per dividerci, e qualunque cosa mi dicano, io sabato lo sposerò.”

Andrea deglutì, senza avere la minima idea di cosa dire. Se le avesse detto tutto, non le avrebbe mai creduto.

Calunnie, storie assurde… qualunque astrusa balla inventata per dividerci.

No… era inutile. Senza contare che Marco stava arrivando, e non era proprio il caso di dirglielo davanti a lui!

Così si limitò ad annuire, facendo un sorriso tirato. “Certo… lo posso capire.. Solo che.. ora noi dovremmo andare, siamo di turno. E magari voi vorrete stare un po’ da soli…” disse, e Monica gli sorrise comprensiva.

“Certo, lo capisco” rispose “andate pure.. ti chiamo nel pomeriggio per gli ultimi dettagli.”

Alessandro si alzò insieme al compagno, per poi chinarsi su Monica e darle due baci sulle guance.

“E’ stato un piacere, Monica.”

“Mai quanto lo è stato per me.” rispose lei con un sorriso sincero.

Dopo gli ultimi saluti, i due si incamminarono verso l’uscita.

 

 

“Fantastico!!” esclamò Andy sarcastico, non appena si furono chiusi nella macchina. “E adesso come faccio?? Non mi crederà mai!”

Ale sbuffò sconsolato, mentre il compagno metteva in moto.

“Andy dobbiamo fare qualcosa!” disse, sinceramente preoccupato per tutta quella faccenda. Il suo carattere per natura buono e dolce gli impediva di rimanere impassibile di fronte ad una simile situazione.. a maggior ragione ora che aveva conosciuto la vittima!

Andrea, dal canto suo, continuava a guidare nervosamente, con gli occhi lunghi fissi sulla strada.

“Lo so…” rispose, distrattamente “ma non ho idea di cosa fare.”

Ale si passò una mano sugli occhi, pensando a macchinetta ad un modo per risolvere il problema.

“L’unica soluzione” cominciò “sarebbe far sì che lo venga a sapere indirettamente, senza che sia necessario dirglielo in modo esplicito.”

“Giusto, ottima idea! Potrei farmi trovare a letto con Marco, mi daresti il permesso?

“Non fare il cretino.”

“Ecco, appunto. Non c’è modo che lo venga a sapere, non ci sono indizi!

Sospirò pesantemente, facendo manovra per parcheggiare l’auto sotto il suo palazzo, e una volta terminato il parcheggio spense il motore e la vettura piombò nel silenzio più totale.

Andrea continuava a guardare fisso davanti a sé, quasi in trance.

Ale, notando l’espressione preoccupata del compagno, si slacciò la cintura e si sporse verso di lui, appoggiando la testa al suo petto.

Andrea chiuse gli occhi, baciandogli la testa e stringendolo a sé. “La verità è che, comunque io mi muova, ho torto. Avrei dovuto dirglielo subito, adesso è troppo tardi! Se glielo dico mi odierà a morte per tutta la vita, e se non glielo dico ce l’avrà rovinata, la vita…” sussurrò, tutto d’un fato.

Alessandro gli posò un bacio delicato sul petto, per poi prendergli il mento tra le dita per farsi guardare.

“Vedrai che troveremo una soluzione.” disse dolcemente.

Andrea lo guardò negli occhi, per poi sorridere debolmente “Grazie.”.

 

 

 

 

 

 

  
Leggi le 5 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: Ale_80