Libri > Il Signore degli Anelli e altri
Ricorda la storia  |      
Autore: Aliosha    21/05/2016    1 recensioni
Dopo aver sconfitto Smaug e aver riabbracciato Kili e Fili, i nani si accorgono che due strani personaggi si aggirano per la Montagna Solitaria. Quando, infine, i due uomini si presentano è per costringere i nani a consegnare tutto il loro oro in cambio della vita di Kili e Fili. Cosa deciderà Thorin, ancora prigioniero della malattia dell'oro?
Genere: Azione | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Balin, Fili, Kili, Thorin Scudodiquercia
Note: Movieverse | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

ORO E POTERE O FAMIGLIA E ONORE?


Thorin era impietrito, di fronte a lui sul ponte stavano due figure incappucciate. Una di esse, quella più vicina e minuta, teneva Kili per un braccio e lo faceva sbilanciare sull'abisso al di là  del ponte, mentre l'altra teneva un pugnale nero posato sotto la gola di Fili. L'incappucciato più vicino parlò: "Non provate ad avvicinarvi o questo nano cade di sotto e posso assicurarvi che non sarà  un bello spettacolo". Thorin allora prese coraggio e urlò: "Chi siete? Cosa volete dai nani della montagna?". L'uomo rise: "I nani della montagna? Secondo me è meglio dire i nani che hanno perso la montagna".

A quelle parole Thorin impallidì e lo stesso fecero i nani alle sue spalle, mentre i due prigionieri provavano a dibattersi per liberarsi. Il ragazzo parlò ancora: "Non sto scherzando. Se vuoi riavere indietro i tuoi nipoti e non due cadaveri, voglio la tua parola d'onore che tutto l'oro della Montagna Solitaria appartiene a noi". A quel punto esplosero le voci dei nani che cominciarono a gridare improperi contro i due forestieri. Fu l'incappucciato a zittirli: "Scegli Thorin Scudo di Quercia, scegli: preferisci l'oro e il potere o la famiglia e l'onore? Tieni di più a diventare re o alla vita dei tuoi due nipoti? Perchè vedi, a noi non cambia nulla dover uccidere uno di loro, nessuno o tutti voi, in un modo o nell'altro ci prenderemo quest'oro".

A quelle parole Thorin crollò in ginocchio, nei suoi occhi e nella sua mente si susseguivano le immagini di Erebor al suo più alto splendore: le sale piene di pietre preziose, la gloria che derivava dall'oro che veniva estratto dalle viscere della montagna, gli infiniti banchetti e le molte feste piene di ricchezza e sfarzo. Il sapere che tutto quello che lo circondava ora gli apparteneva, che era finalmente diventato il Re sotto la Montagna lo riempiva di una gioia immensa, e poi l'oro, montagna infinite di oro che ora appartenevano a lui e solo a lui. Finalmente non era più solo uno povero principe senza casa nè corona, ora era un Re e possedeva ricchezze che avrebbero fatto impallidire chiunque al confronto. Era arrivato finalmente dove doveva essere, aveva finalmente preso il posto che gli spettava di diritto: regnare su Erebor e su tutti i nani, grazie al potere dell'oro e dell'Arkengemma.

Ma a tutto questo potere e ricchezza si sovrapponevano i ricordi dei nipoti: loro appena nati, le prime baruffe, le prime vittorie e le prime sconfitte, la loro crescita fino a quel momento: due nani adulti, forti e coraggiosi che avevano seguito lui, Thorin Scudo di Quercia, fino a là, fino alla Montagna Solitaria per riprendere una casa che non avevano mai conosciuto ma solo ascoltato dai racconti.

A quel punto Thorin scelse: "Va bene, avrete l'oro della montagna in cambio della vita dei miei nipoti". I due uomini vestiti di nero sorrisero, e il secondo parlò per la prima volta: "Bene, Thorin Scudo di Quercia, vedo che sei in grado di ragionare. Ma vedi la tua parola non ci basta, vogliamo che tu lo metta per iscritto, vogliamo un contratto". A quelle parole i nani si indignarono, gridando e protestando che non si potevano permettere di non fidarsi della parola d'onore di Thorin Scudo di Quercia. Thorin chiuse gli occhi e si rivolse a Balin, suo fidato consigliere: "Balin erigi un contratto: tutto l'oro di Erebor appartiene a loro". I nani ricominciarono a protestare, mentre Kili e Fili si dimenarono ancora di più pregando lo zio di ripensarci e di non dare a quei due tutte le loro ricchezze. I due ragazzi strattonarono duramente i prigionieri per farli calmare, poi ridendo: "I miei complimenti nano, hai fatto la scelta giusta. Mi raccomando, nel contratto vogliamo anche l'Arkengemma". A quelle parole le proteste raddoppiarono e Thorin impallidì ancora di più, ma le parole che dissero erano calme e decise: "Balin aggiungi anche l'Arkengemma nel contratto". Balin balbettando: "Mio signore ne sei proprio sicuro?" "Si, sbrigati". Mentre Balin andava a prendere carta e penna per compilare il contratto i nani fremevano di rabbia, l'unico ad essere troppo sconvolto per parlare era Thorin, aveva appena rinunciato a tutto quello che sognava per amore dei suoi nipoti. Kili e Fili erano disperati, non volevano essere la causa di una così grande sconfitta, ma ormai era cosa fatta, infatti poco dopo tornò Balin con il contratto, mancava solo la firma di Thorin e i nomi dei due aguzzini. Quando il contratto fu posto davanti a Thorin lui esitò², ma solo per un momento. Appena la firma fu scritta i due incappucciati lasciarono andare Kili e Fili. Appena i due furono liberati, gli altri nani corsero all'assalto dei forestieri, subito fermati dall'urlo di Thorin che ordinava loro di non fargli del male: "Abbiamo firmato un contratto, la vita di Kili e Fili in cambio dell'oro della Montagna Solitaria, siamo nani, rispettiamo sempre i patti". Fu Thorin stesso a consegnare il contratto ai due ragazzi. Appena lo ebbero in mano lo firmarono a loro volta e il patto fu concluso: avevano appena ottenuto l'oro contenuto nella montagna solitaria e il potere sui nani derivato dall'Arkengemma. Mentre i nani si allontanavano sconsolati uno dei due parlò: "Oggi è stata fatta la storia: Thorin Scudo di Quercia ha rinunciato a tutto l'oro di Erebor per la vita dei suoi nipoti, ha scelto la famiglia al posto della ricchezza, l'amore al posto del freddo metallo e l'onore al posto del potere. Ebbene Thorin Scudo di Quercia Re Sotto la Montagna" e a queste parole Thorin e tutti gli altri nani si fermarono, "Oggi hai cambiato la storia: hai dimostrato la tua vera forza, hai dimostrato che non sei tuo nonno, che non ne hai ereditato la debolezza e che la malattia dell'oro ti condiziona solo fino a un certo punto. Hai scelto di essere un Re senza corona e senza ricchezza ma pur sempre un Re che mette il bene della sua gente prima dell'oro". I forestieri a quel punto si tolsero i cappucci e sorrisero ai nani che li guardavano sconvolti: il ragazzo più vicino, quello che aveva sempre parlato, in realtà  era una femmina, che stracciò il contratto sotto gli occhi attoniti dei nani che non capivano cosa stesse succedendo.


La ragazza rise di gusto e per poco non cadde giù dal ponte mentre guardava le espressioni attonite dei nani, che non avevano la più pallida idea di chi fossero e che cosa volessero da loro. Quando si fu calmata un po' si rivolse all'altro: "Sai fratellone, penso che li abbiamo leggermente sconvolti.." e l'altro rispose, divertito: "Ma davvero?!? Tu dici? Perchè sai, non me ne sono accorto.." "O ma quanto siamo permalosetti oggi.. Che c'è, è la sveglia presto ad averti reso così poco collaborativo?" "Ma come ti permetti?!? Piccola ingrata ragazzina! Guarda che se non era per me tu qui manco ci saresti arrivata!!" "Come, come, come? Scusa ma ti devo ricordare chi è il cialtrone che ha sbagliato strada tre volte, e dico tre volte, prima di capire di star andando dalla parte sbagliata!?!?"

I due ragazzi continuavano a bisticciare come due mocciosi di 10 anni e i nani non riuscivano proprio a capire chi diavolo fossero quei due e cosa avessero appena combinato. Thorin, che non è mai stato un monumento di pazienza, alla fine sbottò infuriato: "VOLETE SMETTERLA DI BISTICCIARE COME DUE RAGAZZINI E SPIEGARCI CHI DIAVOLO SIETE?!?!!". A quel punto i due ragazzi smisero di sbraitarsi contro e si rivolsero, un po' imbarazzati, ai nani che li stavano fissando: "Scusate, non volevamo mancarvi di rispetto.." rispose la ragazza. "Già , scusate" completò il ragazzo. Poi, fatto un respiro profondo, la ragazza cominciò a spiegare: "Chi siamo in realtà  non penso che sia il momento per dirvelo, tutto quello che dovete sapere per il momento è che siamo dalla vostra parte". Thorin, annui pensoso poi aggiunse: "Bene, quindi non siete qui per derubarci. Ma allora perchè siete qui?". I due si scambiarono un'occhiata d'intesa e il ragazzo continuò: "In realtà non abbiamo mai detto che non siamo qui per derubarvi.." "Cosa? Ma avete appena strappato il contratto nel quale ottenevate tutto l'oro della Montagna Solitaria! Se non siete qui per rubare quello che cos'altro potreste rubare?!?". La ragazza a quel punto sorrise, e non fu un sorriso felice, anzi, fu un sorrisetto furbo, di quelli che fanno i gatti quando ormai sanno di avere il topo in trappola: "O, ma noi abbiamo già  rubato.. Perchè dovete sapere, che noi non siamo volgari ladri di ricchezze. No, noi siamo ladri di maledizioni".

"Ladri di maledizioni? Ma che cosa significa si può sapere?!?" domandò allora Thorin sconvolto. "Significa, mio nanico amico, che, come ladri, ci intrufoliamo nei luoghi più protetti e segreti della terra, e rubiamo, non le volgari pietre preziose o i gioielli, ma le maledizioni che rendono queste ricchezze così importanti e di valor" rispose la ragazza con fare cospiratorio. A quel punto i nani erano più confusi che mai, fino a quando Balin, il saggio del gruppo, non commentò: "Ladri di maledizioni, è? Si ne ho sentito parlare. Si tratta di un ordine di folli che si divertono a trovare, interpretare e spezzare le maledizioni. Se non sbaglio si chiamano appunto gli 88 folli, giusto?" "Mio saggio amico, sono colpito, in pochi sanno della nostra esistenza e ancora di meno sanno che siamo folli" rispose il ragazzo con una strizzata d'occhio in direzione di Balin. "In verità, questa volta non siamo qui solo per spezzare la maledizione, ma anche per aiutarvi nella battaglia che state per affrontare. Il capo del nostro ordine, ci ha mandati da voi per combattere al vostro fianco e sconfiggere gli orchi che cercheranno di uccidervi". Poi guardando in direzione di Thorin, Fili e Kili, che erano rimasti vicini allo zio, aggiunse: "Soprattutto voi tre, dovremo tenervi d'occhio e impedirvi che vi uccidiate come dei cretini. Non vorremmo mai che vi facciate seriamente del male. Il capo ci squarterebbe.. Vero, fratellone?"Il ragazzo guardò la sorella e mimando un brivido di freddo aggiunse: "Assolutamente si. Voi tre, vedete di non fare cazzate che io ci tengo alla mia vita!" concluse alla fine indicando i tre in questione.

Thorin ci stava capendo meno che mai, ma decise di lasciar perdere e concentrarsi su qualcosa di più semplice, come per esempio i loro nomi: "Bene, appurato che siete completamente pazzi, mi piacerebbe sapere i vostri nomi, nel caso moriate nel tentativo di salvarci.." La ragazza sorrise e rispose con brio alla domanda: "è vero che sbadati, non ci siamo nemmeno presentati come si deve. Comunque io sono Maria Rebecca Blake e lui è mio fratello maggiore Marcus Romulus Blake, si lo sappiamo sono dei nomi di M, ma a mamma piacevano e quindi.." A questo punto i nani, uno alla volta si presentarono davanti ai due estranei, che sorrisero a ogni nano e strinsero loro la mano. Finite le presentazioni Thorin non aveva ancora deciso se ucciderli seduta stante o lasciare loro un minimo di possibilità per salvarsi.



Angolo autore: Ho aggiornato il testo con delle spaziature perchè non risulti troppo soffocante, ma non cambia nulla nella prima parte e ho solo aggiunto tutto il pezzo sotto la doppia spaziatura. Ho deciso che così com'era non si capiva molto, non che così cambi qualcosa per quello, ma ehi se la scrivessi tutta diventerebbe davvero troppo lunga e al momento non ho tempo per farlo come si deve. Una precisazioni: 88 folli so perfettamente che è ripreso da Kill Bill di Quentin Tarantino ma è una cosa troppo geniale da non utilizzare.

  
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Il Signore degli Anelli e altri / Vai alla pagina dell'autore: Aliosha