CAPITOLO VENTESIMO
UN EVENTO OSCURO E
MISTERIOSO
(Da qualche parte fra Gran Burrone
e l’Agrifogliere, 31 dicembre 3018)
- CAPODANNO!!-
Questo fu
l’urlo gioviale ed entusiasta che svegliò di soprassalto
- E’
vero! E’ il primo giorno dell’anno 3019!- si ricordò Konstantin, che da qualche
parte era convinta di esserselo scritta, ma non ricordava dove (se avesse
alzato lo sguardo sulla propria guancia sinistra avrebbe avuto un’illuminazione
a riguardo, ma sapete bene che quando Konstantin può complicare qualcosa, lo fa
senza discutere…)
- Ma che
ce ne frega!- tuonò Ikar, che stava seriamente prendendo in considerazione
l’idea di ammazzare seduta stante tutti i membri della compagnia, di rubare
l’Anello e portarlo a Sauron e poi andare a farsi una lunga vacanza su qualche
indecoroso spunto di terra deserta, altrimenti noto come “isola”.
- Ma
come, Iky, bisogna festeggiare!- esclamò Andael, gioioso, il quale era uno dei
due creatori dell’urlo di inizio capitolo (l’altro, l’avrete capito, era il
sempre arzillo Vanamir)
- Adesso
prendiamo, brindiamo e festeggiamo!- propose Konstantin, iniziando a cercare
qualcosa nello zaino
- Per
favore!- protestò Gandalf, brandendo il bastone con aria minacciosa –
smettetela adesso, e dormire, oppure giuro che..-
-
TROVATO!- esultò Konstantin, estraendo dalla sacca una borraccia dall’aria
ammaccata
- Quello
sarebbe?- s’informò Vanamir, incuriosito
- …
sinceramente non lo so.- ammise la ragazza, con aria innocente – Me l’ha
venduto un mago perennemente sbronzo che abita…-
- … sotto
la bottega del fabbro.- completò l’altro, con un sorrisone che lasciava poco
spazio all’immaginazione – quel tipo era un mago, parecchio tempo fa. Adesso…
adesso gestisce una rivendita abusiva di alcolici. Quindi…- s’impossessò della
borraccia – adesso brindiamo!!-
Quale
fosse la gradazione alcolica del mistico intruglio di Josper il Variegato e
quanto la borraccia potesse contenere, questi sono misteri che solo il tempo
potrà svelare… ma a noi non interessa. Ci basti sapere che, a mezzanotte e
dieci in punto, metà della compagnia era sbronza.
Vi lascio
indovinare chi.
- No, sul
serio…- farfugliava Vanamir, praticamente appeso a Legolas – voi Elfi
dovressshte schmetterla... di fare ssschempre quelli che shhtanno buoni!-
- … … …
ti assicuro, mio sbronzo amico, che non sempre i miei connazionali sanno… stare
buoni, per più di cinque minuti.-
- Stai
parlando di… hic! (Scusate)… di … hic… hic… (maledetto singhiozzo!) di
Charanna?- intervenne Konstantin. I quattro Hobbit ronfavano, distrutti, sotto
un albero. Gimli stava facendo a pugni con un albero, Aragorn cercava di
fermare il delirio dilagante, Boromir si era allontanato nel bosco imprecando
selvaggiamente (magnifico sfoggio
d’educazione!)
- Sì.-
annuì Legolas – nel breve periodo che l’abbiamo avuta ospite a Bosco Atro, è
riuscita a terrorizzare tre quarti dei servi.-
- Cara
piccola Charanna… hic! (maledizione al singhiozzo!)… urla sempre… è un pochin…hic…o
isterica, qualche volt…hic!..a.-
-
Isterica a dir poco. Beh, adesso non so bene dove sia finita. Ho rinunciato a
capirla quando ha minacciato di estrarre dal mio corpo ogni singola goccia di
sangue.-
Ikar
incrociò le braccia davanti al petto
- Questa
qui già mi sta simpatica.- borbottò
-
Coooomunque.- riprese Vanamir, dilatando eccessivamente le vocali nel vano
tentativo di pronunciare una parola tanto complessa come “comunque” (le “q”
sono traditrici, che credete?) -… non chredete anche voi che… non lo schio cosa
volevo dire…-
-
Strano...- bofonchiò Aragorn, sottovoce, per non ledere eccessivamente
l’autostima del compagno di viaggio.
- E
adesso che facciamo?- chiese Gimli, che aveva appena perso lo scontro con
l’albero (che si rifiutava categoricamente di crollare sotto i colpi del Nano
privo di ascia – troppo difficile per la sua psiche ordinargli di andare a
prendere l’ascia di cui sopra…-) e che aveva ragionato faticosamente per oltre
dieci minuti per coordinare verso, pronome e avverbio. Per non parlare poi del
soggetto! Il soggetto sottointeso si era materializzato nella sua mente
stordita dall’alcool ed aveva iniziato a giocare a nascondino.
In quel
preciso momento era in agguato dietro ad un albero….
-
Adesso?- tuonò Ikar, che proprio non ce la faceva ad ignorare la situazione (e
che non se ne andava per controllare che
Andael, ubriaco, non finisse per rivelare il loro malvagio piano per la
conquista dell’Anello) – Adesso ve ne andate a dormire in silenzio, oppure
domattina russerete fino a mezzogiorno, poi berrete di nuovo e crollerete in
letargo! Col risultato che arriveremo a Mordor fra cinquant’anni, quando ormai
il Capo… ehm, volevo dire, l’Oscuro Signore sarà morto di vecchiaia o avrà
rinunciato alla tua titanica impresa di dominio del mondo!-
Silenzio
di tomba
Evidentemente,
il discorso di Ikar era stato troppo
complicato.
-
Attenzione…- sussurrò Gimli, con voce da cospiratore – il soggetto sottointeso
è in agguato dietro ai cespugli…-
Andael
guardò il Nano, mentre l’alcool gli suggeriva di credere al Nano e faceva
materializzare attorno a lui figure inquietanti di soggetti sottointesi… erano
esseri informi, lunghi e biancastri, crudeli e armati di strane mazze chiodate
invisibili… eh no, non erano i Nazgul. Lo sembravano, ma non erano loro.
- O
Valar, Ikar, i soggetti sottointesi attaccano!- gridò l’Apprendista stregone –
ma adesso li disintegro io… con il mio mitico incantesimo dell’evocazione
mostruosa!!-
- Oh no,
sta per rifarlo!- gemette Gandalf, che si era tenuto in disparte per tutto il
tempo – giù! A terra… prima che…-
Troppo
tardi. Andael concluse la formula. Una massa di gelatina alla mela si
materializzò in volo, schiantandosi sui membri della compagnia
- Oh no,
i soggetti sottointesi contrattaccano!!- esclamò Vanamir, ormai inglobato dalla
fantasticheria iniziata da Gimli – difendiamoci!-
E gridò
quell’ordine talmente forte che Boromir, dal boschetto vicino, lo sentì e,
convinto che qualche mostro feroce stesse cercando di sterminare la compagnia,
corse all’accampamento.
Venne
accolto da un avvertimento che gli riuscì particolarmente incomprensibile
-
ATTENTO! I SOGGETTI SOTTOINTESI SONO DIETRO DI TE!-
Ma non
ebbe tempo per domandare ulteriori delucidazioni. Cinque secondi dopo veniva
praticamente atterrato da Konstantin, ridacchiante, in camicia da notte, e
particolarmente sbronza
- E chi
sarebbero i soggetti sottointesi?-
chiese alla ragazza, che praticamente gli stava sdraiata sopra – Se tu e
Vanamir avete di nuovo combinato…-
Ma
Konstantin, non del tutto in possesso delle proprie capacità fisiche/psichiche,
lo interruppe, premendogli una mano sulla bocca
- Tu
parli troppo.- gli disse, guardandolo con occhi stranamente sereni.
-
Potresti lasciami respirare, Konstantin?- bofonchiò Boromir (in realtà disse
più qualcosa come “poprespi lascari brespibrare, Konstandin?”, ma noi abbiamo
interpretato e corretto per vostra maggior comodità)
La
giovane rimase immobile, per qualche secondo.
Dietro di
lei, Vanamir ed Andael stavano inscenando una breve danza indigena della
vittoria, per celebrare la ritirata dei soggetti sottointesi e l’eroico
sacrificio del nano Timbli, caduto sotto i colpi dei nemici (in realtà, Gimli
aveva sbattuto la testa contro una roccia nel vano tentativo di seguire i
soggetti sottointesi nel sottosuolo, fino alla loro città segreta, ma fa lo
stesso)
Konstantin
lanciò uno sguardo alla luna, una sottile falce argentea fra le nuvolette di
gas verdognolo evocate da Andael nel vano tentativo di accendere una pira
funeraria, poi mosse leggermente le dita, togliendo la mano dalla bocca di
Boromir
- Grazie
– disse lui – e se adesso tu volessi spiegarmi come mai…-
- L’ho
detto – mormorò la ragazza – io mi chiamo Konstantin e tu parli troppo.-
Poi,
mentre Boromir s’interrogava su dove le due affermazioni fossero collegate, lo
baciò con forza sulle labbra, cogliendolo decisamente impreparato
- Io mi
chiamo Konstantin…- bofonchiò la ragazza, affondando le dita fra i propri
capelli come per schiarirsi le idee – e stiamo andando a distruggere l’Anello.-
Infine,
esausta, semplicemente crollò addormentata.
FINE CAPITOLO
VENTESIMO
Buona pasqua a tutti
quanti, o simpatici lettori, perduti in questa landa di totale idiozia!! Avete
visto, noi qui abbiamo Pasqua e loro sono appena a Capodanno (anche perché
credo proprio che nella Terra di Mezzo
Grazie e mille
auguri a tutti quelli che sono arrivati vivi e capaci di intendere e volere
fino al ventesimo capitolo di questa fic!!!
Ringraziamenti:
Evening_star: sei
stata l’unica a commentare lo scorso capitolo… grazie, oh anima prode e
coraggiosa!! Hai vinto un premio, che ti verrà recapitato da un mistico
soggetto sottointeso! Attenzione, guardati alle spalle!!! Kisses!!