Capitolo6)BASTA.

...POV LUCY...

'Oggi dovrò andare a fare la mia prima ecografia.

Sono un po nervosa ed emozionata.'

"Voglio chiedere a Drew di accompagnarmi a fare l'ecografia." -dico ai miei migliori amici-

"Lucy lascia stare.. non vedi che non gliene importa nulla?" -mi chiede ovvia Janny-

"Lo so, però tentar non nuoce." -dico sorridendo-

Mi avvicino a Drew mentre si incammina non so dove per il corridoio dell'università.

"Drew." -lo chiamo e lui sentendomi accelera il passo-

Sospiro e accelero anche io il passo.

"Drew ti prego aspetta." -lo supplico ma lui continua a camminare ignorandomi- "Drew ti prego." -quasi urlo tra le lacrime e lui si ferma di colpo rimanendo di spalle-

Mi avvicino a lui e non so perchè, ma lo abbraccio da dietro, intrecciando le mie braccia intorno alla sua pancia appoggiando il mio viso sulla sua schiena piangendo.

"Ti prego." -sussurro- "Ho bisogno di te." -dico e lui mi fa allontanare da lui di malo modo per poi girarsi verso di me e ci guardiamo negli occhi mentre stringe le mani a pugno- "Vieni con me nel pomeriggio a fare l'ecografia?" -gli chiedo asciugandomi le lacrime-

"Lo capisci che non me ne frega un cazzo ne di te e ne di quel bambino che hai in grembo? Lo capisci o ti devo fare un disegnino?" -mi chiede lui acido e a me scivolano altre lacrime-

"Ok." -sussurro tra le lacrime- "Ti lascerò in pace, non ti chiederò più nulla." -dico guardandolo negli occhi mentre continuo a piangere-

"Lucy" -sussurra lui-

"No, ho capito.. non preoccuparti, non ti romperò più i coglioni, mi crescerò da sola il mio bambino con l'aiuto dei miei genitori e dei miei amici.. il MIO bambino crescerà senza un padre, ma avrà una madre che lo amerà più della sua stessa vita e non gli farò mancare niente e chi lo sa, magari non gli mancherà nemmeno un padre, non sarà quello biologico, ma lo avrà." -detto questo mi giro e me ne vado-

'Basta.

E' un coglione e non lo cercherò più.

Il mio bambino crescerà benissimo anche senza un padre perchè avrà una mamma che non gli farà mancare nulla e avrà tanto amore da parte mia, dei suoi nonni e dei miei migliori amici.'

"Beh?" -mi chiede Janny guardandomi e io scuoto la testa-

"Te l'ho detto che è un coglione." -dice Larry con disprezzo-

"Basta, non farò più nulla, lo lascerò in pace.. chi viene con me oggi pomeriggio a fare l'ecografia?" -chiedo sorridendo-

"Cavolo proprio oggi doveva essere? Io non posso venire, purtroppo ho già un impegno con mia madre e non posso disdire." -dice Janny dispiaciuta e triste-

"Tranquilla non sarà mica l'ultima ecografia che faccio." -la rassicuro sorridendo e lei mi bacia la guancia- "Vieni con me?" -chiedo a Larry che sorride-

"Certo che ci vengo, non c'è da chiedere." -dice lui e io sorridendo lo abbraccio- "Sono sempre disposto ad essere il papà del tuo bambino." -mi dice accarezzandomi la schiena e io sorrido stampandogli un bacio sulla guancia-

"Ti adoro." -gli dico e lui ridacchia stampandomi un bacio sul naso-

...POV DREW...

'Non capisco che cazzo mi succede con quella ragazza.

Sentire il mio nome pronunciato da lei mi fa perdere battiti, sentirla stringermi a se mi ha fatto accelerare il cuore e non capisco che cazzo mi prenda.

Sentirla supplicarmi e vederla in lacrime, non lo so.. mi ha distrutto, mi ha fatto tanta tenerezza.

Finalmente ha capito di lasciarmi in pace.

Non voglio un figlio, non lo voglio.

Ah, un'altra strana sensazione che ho provato?

Fastidio..

Si, ho provato fastidio nel vederla abbracciata al suo migliore amico, ho provato fastidio nel vederlo baciarle il naso e non ne capisco la ragione.

Non me ne frega un cazzo di lei giusto? Quindi perchè provare fastidio?

Non ha senso.'

"Sei ancora convinto di non prenderti le tue responsabilità?" -mi chiede Nick mentre ci stiamo allenando e io sbuffo-

"Che palle Nick." -dico esasperato sbuffando- "Lucy mi lascerà in pace, cerca di farlo anche tu e non rompermi le palle con sta storia." -dico e mi allontano da lui-

'Che palle, mamma mia.

Non lo sopporto più.'

...POV LUCY...

Sono con Larry nel reparto ginecologia seduti nelle sedie d'attesa e stiamo aspettando il mio turno mentre guardo altre donne con il pancione sedute.

"Tra un po avrai il pancione come loro." -dice sorridente Larry e io lo guardo di scatto- "Devi essere tenera con il pancione." -dice dolcemente accarezzandomi il viso-

"Sono nervosa." -dico guardandolo-

"Non devi esserlo, andrà tutto bene." -mi rassicura lui sorridendo accarezzandomi il mento e io sospiro per tranquillizzarmi- "Io ti starò accanto tenendoti la mano." -mi dice e io sorrido e lui mi fa l'occhiolino-

"La signorina Ellis?" -chiede la ginecologa e io alzo la mano- "Vieni pure." -mi dice sorridendo e prendendo per mano Larry entriamo nella stanza- "Stenditi pure sul lettino." -mi dice sorridendo-

Mi avvicino al lettino e mi stendo con al mio fianco Larry che mi stringe la mano.

La ginecologa mi alza la maglietta e mi spruzza il gel freddo sulla pancia per poi prendere la sonda e passarla sulla mia pancia mentre guardiamo lo schermo.

"Ecco qui il vostro bambino." -dice sorridente la ginecologa e io e Larry di scatto di guardiamo-

"Veramente.. non sono io il padre." -dice Larry alla ginecologa-

"Oh pardon." -afferma la ginecologa sorridendo- "Allora" -dice guardando lo schermo e noi facciamo lo stesso e sorrido nel vedere il mio bambino- "E' tutto apposto, il bambino sta bene ma" -lascia la frase in sospeso e io la guardo di scatto preoccupata-

"Ma?" -chiedo in ansia-

"Ci sono due battiti." -dice la ginecologa guardandomi-

"Ha due cuori?" -le chiedo e lei sorride-

"No non ha due cuori, ma aspetti due gemellini." -mi dice e io spalanco la bocca e lo stesso fa Larry- "Sorpresi?" -ci chiede ridacchiando-

"Due?" -chiedo sorpresa e la ginecologa annuisce sorridendo-

"Due." -conferma lei- "Puoi pulirti, abbiamo finito." -mi dice alzandosi e io mi pulisco la pancia con della carta- "State bene, sia tu che i tuoi bambini." -mi tranquillizza- "Ci vediamo la prossima visita." -mi dice passandomi un foglio che afferro-

"Grazie." -le dico e lei mi sorride e usciamo dalla stanza- "Larry." -lo chiamo e lui è ancora scioccato-

"Du-due capisci? Aspetti Du-due bambini." -mi dice Larry mentre raggiungiamo la sua auto-

"Già, ancora non posso crederci." -dico entrando in auto-

"Due." -sussurra lui partendo verso casa mia mentre decido di mandare un messaggio a Janny-

Lucy a Janny: "Aspetto due bambini." -invio e nemmeno due minuti mi arriva la sua risposta-

Janny a Lucy: "Due? Oh mio Dio." -sorrido-

"Anche Janny è scioccata." -dico a Larry che sorride- 

'Ancora non ci credo.

Già è stata dura accettare di essere incinta di un solo bambino, ma due mamma mia.

Aspetto due gemellini.'

Larry parcheggia la sua auto davanti casa mia.

"Grazie per essere venuto con me." -gli dico sorridendo e lui mi accarezza il viso-

"Quando vuoi." -mi dice lui e io sorrido e gli stampo un bacio sulla guancia- "Ciao cucciola." -mi saluta e io gli sorrido e scendo dall'auto-

Entro in casa e mamma mi raggiunge subito.

"Com'è andata tesoro?" -mi chiede in ansia mamma-

"Tranquilla è andata bene." -la tranquillizzo e lei fa un sospiro di sollievo- "Sono due." -le dico e lei spalanca la bocca-

"Oh santo cielo." -afferma mamma sorpresa-

"Già." -dico accarezzandomi la pancia-

"Non sei felice?" -mi chiede mamma-

"Certo è solo che sono ancora un po scioccata, insomma non mi aspettavo di aspettare due gemellini." -dico e mamma sorride-

"Ce la faremo." -dice sorridendo mamma e io annuisco- "Il padre?" -mi chiede-

"Ho lasciato stare, non insisterò più." -le dico e mamma annuisce accarezzandomi il viso-

"Forza, andiamo a dare la notizia al futuro nonno." -dice sorridendo mamma strascinandomi dalla mano nell'ufficio di papà-

...POV DREW...

'Non faccio altro che pensare a Lucy.

Chissà com'è andata la visita.

Ma che cazzo se ne frega.'

Mi metto sotto le coperte con solo addosso un paio di boxer e chiudo gli occhi.

...POV LUCY...

'Povero papà.

Appena gli ho detto che aspetto due gemellini è svenuto.

Poverino il mio papino.

Non mi aspettavo di aspettare due gemellini e forse è per questo che mangio il triplo, perchè sono due.'

Mi metto sotto le coperte con addosso il mio pigiamino e chiudo gli occhi accarezzandomi la pancia.