Nel cuore della notte due bambine si tengono per mano.

Sono amiche, complici e sorelle ma il loro destino sta per cambiare.

Una di loro è stata adottata e l'indomani lascerà l'istituto.

Ma nella sofferenza della separazione imminente, si fanno una promessa.

L'ultimo saluto non sarebbe mai stato un addio. Solo un arrivederci.

Cara Marie-Anne,

sono io Margaret, la tua migliore amica.

È passato molto tempo dall'ultima volta che ci siamo viste, ma non ti ho mai dimenticata.

Da quando ho lasciato l'istituto per andare a vivere con i miei genitori adottivi, non è passato un solo giorno in cui non pensassi a te, o non cercassi di mettermi in contatto con te.

Tante volte ho scritto lettere che non ti sono mai arrivate, e tante volte ho chiamato l'istituto per avere tue notizie. Ma senza successo.

Poi un giorno mi hanno detto che eri stata adottata anche tu.

Ho appreso la notizia con molti dubbi e incredulità, non perché pensassi che nessuna famiglia ti avrebbe mai accolta e amata come hai sempre desiderato e soprattutto meritato, ma perché credevo fosse solo una scusa per levarmi dai piedi e non cercarti più.

È stato orribile.

Ogni anno, nello stesso mese, nello stesso giorno in cui ci siamo salutate, scrivevo una lettera indirizzata al tuo cuore, che inserivo in una bottiglia di vetro e che lasciavo viaggiare per il mare.

Ho versato tante lacrime, accumulando regali e messaggi per il tuo compleanno.

Ho conosciuto molta gente nella mia vita, ma nessuno avrebbe mai potuto sostituirti.

Mi piacerebbe tornare indietro nel tempo, a quando eravamo bambine, e ci divertivamo un sacco.

Anche se avevamo poco più di nulla, mi sentivo la regina più ricca del mondo, perché avevo te ed ero felice.

L'affetto di mamma e papà non mi è mai mancato, e so che soffrivano quanto me nel vedermi crogiolare ogni giorno nel dolore pensando a quell'amica lontana e speciale che ha sempre occupato i miei sogni più belli.

Mi sono sposata e ho due figlie. La più grande porta il tuo nome.

Ho raccontato loro di te, anzi di noi, di tutte le nostre marachelle. Dei giorni in cui la facevamo proprio grossa e ci beccavamo le peggiori punizioni, come pulire tutte le finestre dell'istituto, oppure lavare i piatti dopo i pasti.

Eravamo come Annie e Candy, le eroine, secondo noi indiscusse, del nostro cartone animato preferito.

Sognavamo di essere adottate insieme, oppure di essere vicine di casa.

Volevi essere mia sorella. Ma sei sempre stata molto di più: la mia gemella.

Siamo state partorite dalla stessa terra, e per quanto mi ricordi, siamo sempre state insieme.

Oggi è il tuo compleanno, ma questa volta posso inviarti la mia lettera.

Per caso ho scoperto il tuo indirizzo.

Il nostro desiderio si è avverato! Siamo quasi vicine di casa e me ne sono accorta solo ieri!

Siamo destinate ad essere amiche per sempre.

Tanti auguri, sorellina!

P.S. Ho mantenuto la promessa, spero farai lo stesso anche tu.

Baci,

tua sorella Margaret.