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Autore: Yuphie_96    27/05/2016    2 recensioni
Shoko diventa esorcista a 10 anni.
Conosce Lavi e se ne innamora a 13 anni.
A 16 cerca ancora di dichiararsi ma anche le missioni più pericolose sembrano più facili davanti a questa impresa, aggiungendoci anche il fatto che lui sembra preso da Lenalee.
E Kanda Yuu in certe situazioni non aiuta per niente.
Genere: Comico, Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Rabi/Lavi, Un po' tutti, Yu Kanda
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Angolino della Robh: Oh buonasera a tutte voi, prima di tutto ho scoperto una novità da poco quindi non posso non dirla (u.u), oltre a ringraziare come sempre Kioccolat (che approposito, ti piace Yuzu di yugioh arc-v? **) e Lunetta, vorrei dire un immenso grazie anche alle due ragazze che l'hanno messa nelle seguite ovvero Chrona00 e Gold D Akame, sono felice di sapere che vi piaccia la storia (*-*) e spero di vedere una vostra recensione prima o poi, se non volete non vi obbligo eh (xD), sono felice anche così ^^.
Passando al capitolo, qui introduciamo quella che dovrebbe essere lo scopo della storia vero e proprio ma che alla fine, come mi ha fatto notare la mia amica, ho solo accennato, ma dettagli, spero che l'idea vi aggradi comunque u.u'''.
Inoltre inoltre inoltre, in questo capitolo succede una cosa importante, ovvero fa la sua apparizzione una seconda OC, quella della mia amica; siccome la storia all'inizio doveva essere scritta a quattro mani, non mi sembrava giusto non mettere neanche un accenno della sua, ma alla fine mi sono fatta prendere la mano ed è diventata un personaggio portante della storia, soprattutto con Shoko; quindi spero vi piaccia anche lei (^^), non do cenni sul suo carattere perchè lo scoprirete qui sotto, vi dico solo che come presta volto pensate a Serena dei Pokemon.
Dopo tutto questo papirone, vi auguro finalmente una buona lettura <3.



“Casa dolce casa, finalmente”
Mormorò Shoko appena lei e Lavi misero piede all’Ordine.
Alla fine dopo essere tornati in stazione avevano dormito lì ed aspettato che le linee ferroviarie ripartissero, dopo di che avevano continuato il viaggio, per fortuna, senza altri imprevisti  pur se un po’ acciaccati.
“Non vedo l’ora di andare a farmi una bella doccia calda”
Borbottò il rosso cercando di stiracchiarsi le braccia.
“Ah, non osare, dobbiamo andare dal supervisore Komui a consegnare l’innocence e fare rapporto”
“Non puoi pensarci da sola? Per favoooore?”
L’occhiata che la blu gli lanciò bastò a dargli la risposta.
“Sul serio, passi davvero troppo tempo con Yuu”
“Silenzio e cammina, stupido coniglio”
“Appunto”
Così si avviarono, chi per senso del dovere e chi perché costretto, verso l’ufficio di Komui.
Ora, chi conosceva Komui Lee conosceva pure il disordine cronico che occupava il suo ufficio, quindi sia Lavi che Shoko sapevano benissimo cos’aspettarsi…di certo però non il suddetto proprietario citato prima che, piangendo lacrime stile cascate del Niagara, stava cercando disperatamente di poter stringere Lenalee, la quale, come sempre un po’ contrariata, lo teneva lontano con una mano sulla fronte.
Non era poi uno spettacolo così bizzarro per chi sapeva dell’amore sproposionato del supervisore per la sorella, ma per quanto ne sapevano, Lenalee non aveva ancora trovato il fidanzato, tantomeno marito o amante o quant’altro potesse passare per la testa di Komui, la domanda era:
“Che gli prende di così mattina presto?”
Chiese Lavi incrociando le braccia al petto, la blu alzò le spalle come per dire che ormai per lei quella era normalissima routine.
“A questo posso rispondervi io”
I due si girarono sorpresi trovando davanti a loro Reever.
“Stamattina il supervisore stava parlando al telefono con Bak Chang, non so bene cosa si siano detti di preciso ma è venuta fuori la questione di chi è l’uomo più bello per Lenalee, ovviamente tutti e due sostenevano di esserlo così alla fine il supervisore ha chiesto direttamente a lei, finendo per ricevere un secco rifiuto, la situazione alla fine si è evoluta fino a qui, quindi se dovete fare rapporto mi sa che dovrete tornare più tardi”
“Va bene, nessun problema”
Rispose la ragazza, contenta almeno di potersi andare a farsi un piccola dormita.
Una risata parecchio sguaiata però la fermò dal suo intento, si girò verso il rosso e lo trovò quasi a rotolarsi per terra.
“è sempre il solito!”
Continuò a ridere fino a farsi scendere un paio di lacrime dall’unico occhio visibile.
“Sentiamo Shoko-chan, per te chi è l’uomo più bello?”
Chiese ancora sghignazzando; ora, dovete sapere che Shoko non era mai stata una ragazza vendicativa, almeno fino a quando non le si faceva un torto davvero enorme e Lavi, nel corso del tempo, gliene aveva fatti alcuni di poca importanza, altri di maggiore, come per esempio quello dell’altro giorno quando si era dispiaciuto per la balconata perduta dell’akuma e la domanda che le aveva appena fatto, per lei, era una vendetta servita su un piatto d’argento con tanto di contorno.
“Tyki Mikk”
“…eh?”
Lavi smise immediatamente di ridere e guardò l’arciera con l’occhio parecchio sgranato.
“Cos-cosa?”
“Tu mi hai fatto una domanda ed io ho risposto, per me l’uomo più bello è Tyki Mikk”
E, nascondendo un ghigno del tutto degno della sorella adottiva di Yuu Kanda, girò i tacchi per potersene tornare tranquillamente nella sua stanza e farsi quella dorminita pensata prima, lasciando Lavi completamente scioccato.
“Ma…ma…”
“Hai fatto qualcosa per farla arrabbiare?”
Chiese Reever.
“Ti preoccupi di questo e non della sua risposta?!”
“Beh…si”

Shoko in quel momento, mentre attraversava il corridoio, stava pensando solamente al suo caldo ed amato letto che aspettava lei nella sua stanza; proprio quando era a pochi metri però incontrò qualcuno che non vedeva da un pezzo, almeno lì all’Ordine.
“Ehi piccola Shoko”
Davanti a lei, fumando una sigaretta, stava il generale Marian Cross…trascinato per un piede da una ragazza più grande di lei, con i lunghi capelli castano/biondi e due occhi azzurri che la squadrarono da capo a piedi come se avesse fatto chissà quale reato nella sua povera vita, certo gli scherzi a Kanda e la risposta data prima a Lavi erano sempre presenti sulla sua ‘fedina penale’ ma comunque nulla a che vedere con quella misteriosa ragazza, quindi siccome era una ragazza educata, alzò la mano pronta per ricambiare il saluto del generale e presentarsi all’altra…almeno ci provò, dato che non appena mosse il braccio quella le puntò addosso l’arma di Cross: Judgment.
“E-ehi calma!”
Gridò spaventata alzando le mani in alto, quella continuò a guardarla con occhio critico, il generale dal suo canto non provò a fare nulla, come abituato a quello strano comportamento.
“Non ti conosco nemmeno, perché mi punti contro una pistola?!”
“Perché sei una don-!”
“Saya!”
Dall’altro capo del corridoio arrivarono di corsa Allen con in testa Timcampy.
“La conosci?!”
Chiese Shoko scioccata, Allen annuì e fece abbassare l’arma all’altra.
“Uhm…diciamo di si, è anche il motivo per cui il maestro si è…diciamo…allontanato un po’ dell’Ordine”
Lo sguardo della blu si spostò sul generale ancora per terra.
“Preferirei non parlarne”
La ragazza, Saya, guardò male stavolta il rosso e cercò di puntare la pistola contro di lui ma, anche stavolta, Allen la fermò tanto da riuscire a disarmarla.
“Saya calmati!”
“Ha iniziato lui!”
“Io davvero…non ci stò capendo nulla”
Mormorò la blu.
“Tranquilla, ti spiegherò tutto un’altra volta”
Allen fece un sorriso di circostanza e portò via Saya che a sua volta trascinò via pure Marian.
“Certo che oggi sono tutti molto strani, forse più del solito”
Mormorò ancora Shoko che riprese la strada verso la sua stanza, agognando sempre di più il suo letto.

“La cosa è seria Yuu! Shoko-chan sta per essere portata sulla cattiva via da quel maledetto Noah!”
Gridò Lavi sbattendo le mani sul pavimento della palestra, il tutto mentre Kanda non si mosse nemmeno di un millimetro dalla sua posizione per concentrarsi, non degnandosi neanche di rispondergli.
“Insomma Yuu, stiamo parlando di tua sorella!”
“Non possediamo lo stesso sangue quindi non siamo fratelli, non considerarci tali stupido coniglio”
“Sei comunque il suo tutore e devi fare qualcosa!”
“…Devo?”
“Assolutamente!”
“Ti ricordo che anche questo fatto di essere il suo tutore l’ha deciso lei”
“Dettagli Yuu! Stiamo parlando dell’innocenza di Shoko!”
A quel punto Kanda aprì leggermente un occhio per guardare sospettosamente il coniglio davanti a lui.
“Di un po’, come mai t’interessa tanto?”
“Eh?”
“Shoko è abbastanza grande da prendere delle decisioni da sola e se gli piace quel Mikk allora sono affari suoi, sa benissimo a cosa andrebbe incontro e di certo a me non importa”
“Però…è una cosa importante Yuu!”
“Non per me”
“Come puoi essere così rigido quando una povera fanciulla verrà traviata da un mascalzone com’è il Noah del Piacere?! Dobbiamo farle cambiare assolutamente idea e subito, prima che sia troppo tardi!”
Kanda richiuse l’occhio per tornare al suo esercizio di concentrazione.
“Non contare sulla mia collaborazione”
“Ma Yuu!”
“Ti ho già detto che Shoko è abbastanza grande e che comunque a me questa cosa non riguarda”
“Bene, allora farò da solo!”
Si alzò di scatto e, arrabbiato con il blu, se ne andò fuori dalla palestra a passo di marcia per andare a fare un discorsetto all’arciera; rimasto solo in palestra Kanda emise uno sbuffo.
“Stupido coniglio che non si rende conto di cos’ha davanti agli occhi”

“Mio amato letto, quanto mi sei mancato in questi giorni”
Bisbigliò tra sé e sé Shoko, sdraiandosi soddisfatta e pronta per farsi la sua dormitina, si era anche infilata la sua camicia da notte azzurra per rilassarsi di più, abbracciò stretto il suo cuscino, chiuse gli occhi, sentì le membra sciogliersi e lo stress allontanarsi.
Morfeo la stava quasi per portare nel suo regno, lo sentiva…quando qualcuno bussò alla sua porta…aprì un occhio stizzita.
“Chi è?!”
“Sono Lavi, dobbiamo assolutamente parlare!”
La blu si nascose sotto le coperte, era psicologicamente a terra per parlare con lui in quel momento.
“Vattene via, voglio dormire adesso!”
“Ah! Vuoi fare dei sogni su Tyki?!”
“…Cosa?”
Alzò la testa da sotto le coperte e guardò stranita la porta, aveva sperato che la risposta data prima dasse i suoi frutti ma da quella a pensare che facesse sogni su quel Noah…si alzò infine ed andò alla porta per aprirla, trovandosi davanti un Lavi mezzo sconvolto.
“Cosa ti fa credere che io faccia davvero sogni su quel Noah?”
“L’hai detto tu stessa che ti piace”
“Io ho solo detto che è un bell’uomo”
“Da quella frase a finire nelle sue spire il confine è sottilissimo!”
“…Fammi capire un attimo, tu pensi che mi piaccia Tyki Mikk solo perché ho detto che è bello?”
Lavi annuì con forza.
“E sono venuto fin qui per farti assolutamente cambiare idea, al contrario di quello scansafatiche di Yuu”
Le mise le mani sulle spalle.
“Non devi farti coinvolgere troppo Shoko, sai che ci tengo a te e non voglio assolutamente che tu rimanga ferita perché ti sei innamorata dell’uomo sbagliato”
Sembrava così serio, quasi le dispiacque quando gli sbattè la porta in faccia per tornarsene a dormire, quasi.

Lavi comunque non demorse per niente nella sua ‘battaglia’, tentò anche di arruolare altri tipo Miranda, Crowley e perfino il vecchio panda per farsi aiutare a far cambiare idea a Shoko, ottenendo però sempre risposte negative, cortesi da parte della donna e del vampiro che dovevano anche partire per un imminente missione, e un librone sulla capa da parte di Bookman che gli ricordò, come aveva fatto Kanda, che quelli non erano affari suoi.
Il rosso non si diede ancora per vinto e ripartì all’attacco non appena vide che Shoko uscire dalla sua stanza.
“Ancora qui stai?”
Borbottò contrariata la blu camminando a passi lunghi e ben distesi per tentare di seminare il rosso, tentativo alquanto inutile dato che Lavi per raggiungerla poteva usufruire del suo martello, quindi Shoko prese la decisione di fermarsi in mezzo al corridoio per fronteggiarlo.
“Hai intenzione di continuare a parlare di questo anche a pranzo?”
“Ovviamente! Finché non mi darai ascolto non posso permetterti di fare sciocchezze di cui poi sicuramente ti pentirai!”
All’arciera venne un leggero tick all’occhio, segno della sua imminente arrabbiatura, però non era nelle sue intenzioni esagerare come aveva fatto giorni prima puntandogli addosso l’arco quindi la soluzione era una ed una soltanto arrivati a quel punto, anche se aveva sperato di non arrivarci mai.

“Cosa dovrebbe essere questo?”
Chiese Kanda quando si vide Shoko sedere davanti a lui con il suo piatto in mano, in mensa.
“Prego solo che per una volta non si avvicini grazie alla tua aura ammazza conigli”
Disse in risposta lei, iniziando a mangiare tranquillamente il suo riso al curry.
“Se dovesse avvicinarsi invece vi ucciderò entrambi”
“Si, si”

E presero a mangiare in silenzio.
Purtroppo per lei la calma non durò troppo perché appena si alzò dal tavolo Lavi tornò alla riscossa trascinandosi dietro un povero Allen.
“Shoko-chan! Anche Allen dice di non fare stupidaggini con Tyki Mikk!”
“Veramente io ho detto che doveva fare attenzione”
“è uguale, fare attenzione e non fare stupidaggini vogliono dire la stessa cosa ovvero lasciar perdere i suoi sentimenti per Mikk!”
“Sentimenti per…Tyki?”
Il più piccolo si girò sorpreso verso l’amica, lui era rimasto che Shoko era innamorata da parecchio tempo di Lavi, in più aveva anche passato un’ora a convincere Saya di questo; stava per chiedere quando notò lo sguardo a metà tra il rassegnato e l’arrabbiato della ragazza e capì che Lavi, pur essere il futuro Bookman, non aveva ancora capito niente, sospirò e si liberò dell’abbraccio del rosso.
“Lasciala un po’ stare Lavi, sono decisioni che spettano solo a Shoko”
“Ma Allen!”
“Grazie per averlo sottolineato Allen, ora, con permesso”
La blu passò in mezzo ai due ragazzi dirigendosi verso il tavolo dove c’erano Lenalee e Marie a testa alta, cosa che Lavi interpretò purtroppo come un brutto segno.
“Ah! E se vuole farsi affidare una missione per andare ad incontrare Tyki?! E se lui ne approfittasse?! Allen dobbiamo impedirglielo!”
“Lavi…gli sta solo chiedendo quando dovete andare a fare rapporto da Komui-san”
Gli indicò le due ragazze che parlavano, Lenalee che annuendo si alzava per tornare da loro e portare Lavi e Shoko dal fratello.
“…Ah”
Bisbigliò il rosso.
“Sei senza speranze”
Sospirò il povero Allen.

I tre si diressero tranquilli, chi più e chi meno, verso l’ufficio del supervisore dove ad aspettarli c’era nuovamente Komui in un mare di lacrime che si sporse verso la sorellina, quella si fece abbracciare solamente per farlo smettere di metterla in imbarazzo.
Fortunatamente almeno lei riuscì nel suo intento e Shoko poté consegnare l’innocence che aveva estratto dal ciondolo e Lavi il rapporto che i due avevano stilato in treno, Komui osservò entrambi ed annuì soddisfatto.
“Davvero un buon lavoro ragazzi, mi dispiace un po’ per la vista del cadavere però l’importante è che l’innocence che abbiamo recuperato non sia quella contaminata”
I due lo guardarono confusi, era la prima volta che sentivano parlare di questa contaminazione.
“Recentemente abbiamo scoperto che il Conte è riuscito a mettere mano su un pezzo di innocence, fortunatamente non il cuore ma grazie ai suoi esperimenti lo ha reso estremamente pericoloso, appena le altre innocence entrano in contatto con quel pezzo si annullano all’istante”
“Non sarebbe meglio distruggerla?”
Chiese Lavi.
“Il rischio per voi esorcisti però sarebbe troppo alto, specialmente per quelli di tipo parassita, quindi per ora state tranquilli, se ne occuperanno i finder, vi ho avvisato solo per mettervi un po’ sull’attenti durante le missioni”
Finì Komui con un sorriso.
“Adesso potete andare dove volete”
Shoko annuì e, dopo aver salutato Lenalee, uscì dall’ufficio pronta per andare in palestra ad allenarsi; Lavi aspettò di essere davvero sicuro che la ragazza fosse abbastanza lontana e poi batté le mani con forza sulla scrivania del cinese.
“Dobbiamo parlar-ahi!”
Lenalee non lo fece finire di parlare, sapeva già cosa voleva proporre al fratello visto che le sue urla si erano sparse per tutta la Home, lo prese direttamente per l’orecchio e lo trascinò via.
“Lascia stare Shoko ed aiutami a portare il caffè agli altri”
“Ma è una cosa importante Lenalee, devo proteggere Shoko-chan da quel pervertito, non può essersi davvero innamorata di quello!”
La cinese sbuffò, pensando a quando arriverà il momento in cui Lavi aprirà davvero gli occhi sull’arciera.

La citata intanto si era appena cambiata e, uscita dal suo spogliatoio si andò a sedere vicino al suo Nii per i loro minuti di concentrazione prima del loro allenamento ma, stranamente, quel giorno Kanda era in vena di consigli.
“Diglielo”
“Uhm?”
“Diglielo che ti piace e basta, sono stufo di sentirlo blaterale storie su te e quel Noah”
“Credi che non ci abbia già provato? Non è semplice”
“Sei donna, un rifiuto dovrebbe essere niente”
In risposta gli diede una botta sulle costole con l’arco.
“Non mi ha rifiutata, non mi ha semplicemente fatta parlare, è uno stupido coniglio”
“Non mi spiego come sei riuscita a capirlo solo ora”
“Siamo in vena di sarcasmo Nii?”
“Shoko-chan!”
I due esorcisti dai capelli blu aprirono gli occhi, ritrovandosi davanti Lavi che tentava di entrare in palestra ma fermato da Lenalee che cercava di portarlo via.
“Fai ancora in tempo a cambiare idea, non dev’essere per forza Tyki l’uomo della tua vita!”
Urlò ancora il rosso, Shoko sospirò seriamente stanca e si alzò dalla sua posizione, fece un segno all’amica per far lasciare Bookman junior, il quale corse subito da lei e le mise le mani sulle spalle.
“Shok-“
“Era una semplice battuta”
“Eh?”
“Volevo stuzzicarti perché ero ancora arrabbiata per l’altro giorno, non mi piace Tyki Mikk, a me piace…”
Lavi la osservò attentamente e sotto quell’occhio smeraldino il cuore di Shoko iniziò nuovamente a battere come un tamburo, tanto da assordarle le orecchie, lanciò una leggera occhiata a Kanda e poi sospirò.
“A me non piace nessuno Lavi”
“Oh questa si che è un’ottima notizia!”
Per la contentezza l’abbracciò stretta mentre l’unica cosa che voleva fare la blu era piangere interrottamente per tutto il giorno ma si trattenne, respirando il profumo dell’altro per calmarsi, per adesso andava bene così; almeno questo pensava lei, Lenalee la guardava triste mentre Kanda richiuse gli occhi per tornare a concentrarsi.
“Stupida ragazzina”

Quella sera Shoko non aveva davvero voglia di mangiare, il suo stomaco era completamente chiuso, si diresse direttamente verso la sua stanza per farsi una doccia per poi rintanarsi di nuovo sotto le coperte e piangere tutte le lacrime che non aveva versato nel primo pomeriggio; ma trovò una sorpresa ad attenderla, appoggiata alla sua porta.
“Tieni”
Saya le porse la sua tazza e dal profumo che sentiva, presumeva ci fosse dentro della cioccolata calda; la blu guardò prima lei e poi la tazza, non capendo come erano arrivate a quel punto se fino a quella mattina la maggiore voleva piantarle una pallottola in testa ma poi quella le disse una frase che le fece capire che, in qualche modo, erano sulla stessa barca.
“Gli uomini sono proprio stupidi”
“…Già, degli idioti”
Mormorò Shoko, accettando quella cioccolata di consolazione.

   
 
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