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Autore: Rorie25    28/05/2016    1 recensioni
Louis Weasley torna ad Hogwarts per frequentare l'ultimo anno. Non vede l'ora di rincontrare i suoi amici, di giocare a Quidditch nella squadra di Grifondoro, di mangiare nella Sala Grande e di fare qualche marachella. Insomma la tipica vita da studente di Hogwarts, solo che quest'anno sarà un po' diverso magari conoscerà qualcuno di speciale.
E' la mia prima storia, quindi ho bisogno di consigli mi raccomando recensite in tanti!
Genere: Commedia, Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Dominique Weasley, Famiglia Weasley, Fred Weasley, Fred Weasley Jr, Louis Weasley, Nuovo personaggio | Coppie: Rose/Scorpius
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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                                                                                                          SCONTRI


Driiiii! Driiiin!
Apro gli occhi lentamente per abituarmi alla luce, e spengo la sveglia.
Mi alzo e vado in bagno, sento dei rumori provenire sotto di me, segno che la mia famiglia è già sveglia.
Scendo le scale per arrivare in cucina dove trovo mia madre che sta lavando i piatti, mio padre a capo tavola che legge la Gazzetta del Profeta e mia sorella Victorie che parla al telefono (probabilmente con il suo fidanzato Ted).
Saluto tutti con un “Buongiorno famiglia” molto assonnato, a cui mio padre risponde con un cenno del capo, mia madre mi intima di sbrigarmi perché dobbiamo prendere il treno e mia sorella non mi degna neanche di uno sguardo.
Mi siedo e comincio a fare colazione. Dopo 10 fette biscottate (con burro e marmellata di fragole) e due tazze di latte decido di essere abbastanza sazio.
- Louis già che ci sei potresti dire a Dominique di darsi una mossa? Grazie.- dice mia madre senza aspettare una mia risposta.
Salgo le scale e vado verso la camera di mia sorella. Dopo avere bussato tre volte,senza ricevere una risposta, entro. Trovo una ragazza alta, capelli rosso fuoco legati in un una maniera che ricorda molto una cipolla con delle ciocche fuori posto. Dominique è la mia gemella siamo molto diversi fisicamente, infatti io sono biondo lei rossa, io ho le labbra sottili lei carnose,io ho le  lentiggini lei no, l’unica cosa che abbiamo in comune è il colore degli occhi: azzurro intenso. Anche se le differenze fisiche possono sviare, io e Dominique siamo molto uniti. Abbiamo una specie di legame empatico sappiamo sempre se l’una ha bisogno dell'altro, anche se ci troviamo in due posti diversi.
Dom  sta facendo avanti indietro tra l'armadio e il baule cercando di capire cosa portare ad Hogwarts e cosa lasciare a casa. Ogni anno sempre la stessa storia, alla fine finisce sempre che si porta tutto.
- Dom, la mamma ha detto di darti una mossa tra quarantacinque minuti dobbiamo essere alla stazione.- le dico anche se non sono certo che mi stia ascoltando.
-Si certo- risponde con tono distratto.
- A dopo - le dico mentre mi avvicino alla porta.
Non mi risponde nemmeno.
Esco dalla camera di Dominique e vado in bagno per farmi una doccia.
Dieci minuti dopo sono in camera che mi vesto, indosso un paio di pantaloni scuri a vita bassa con la cintura di cuoio marrone, una T-shirt rossa bordò a maniche corte e delle sneakers modello Vans blu. Se vi state chiedendo come faccio a conoscere tutti questi termini sulla moda babbana, vi dico subito che è colpa della mia sorella gemella: (come avrete già capito) è una patita di moda babbana. Lei adora, ama, stravede per tutto ciò che riguarda il mondo della moda. Quando era piccola mamma l’aveva mandata a frequentare un corso di cucito da una sarta professionista ed è in quel periodo che ha scoperto la sua passione. Ora segue le sfilate con il computer che nonno Arthur ci ha regalato, ha anche un blog su internet dove mette tutte le tendenze i “most have” tutte quelle cose lì che non comprendo. Il suo più grande sogno è di aprire una boutique sia per i maghi che per i babbani.
Dopo aver provato a dare una forma ai miei capelli - inutilmente - scendo al piano terra con il baule che lascio all'ingresso. Salgo e vado nella stanza di mia sorella, busso ed entro.
-Dominique, dobbiamo andare, sei pronta?- chiedo ad un'indaffarata Dominique.
-Si, un attimo metto un ultimo paio di scarpe, ed ho finito.- dice mentre inserisce all'interno del povero baule (che ho paura che stia per esplodere) due paia di scarpe, un giubbotto, tre T-shirt, un cardigan e quattro paia di jeans.
-Ok possiamo chiudere- mi sorride soddisfatta.
Mi avvicino per prendere il baule, non appena provo a sollevarlo è di nuovo sul pavimento.
- Ogni anno sempre più pesante, vero Domi?- dico con un piccolo sorriso.
- Ehm... scusa- dice mostrandomi un sorriso di scuse.
- Ma sei sicura che ti servirà tutta questa roba?-
- Certo! Devo essere pronta per ogni occasione- dice con il sorriso di chi la sa lunga.
- Se lo dici tu, aiutami a portarlo giù va- le rispondo.
Afferriamo il baule dalle estremità e con non poche difficoltà raggiungiamo l'ingresso. Dove lasciamo che mio padre lo metti in macchina con la magia.
 – Ragazzi sono le dieci e mezza- dice mio padre – è ora di andare- conclude.
Entriamo in macchina e trascorriamo il tragitto parlando del Quidditch, dei compiti e dei MAGO (si, io mia sorella siamo al settimo anno). Arrivati alla stazione di King's Cross ci dirigiamo subito al binario 9 e ¾. Ci dividiamo a gruppi di due per attraversare la barriera: prima io e Dominique, mia madre e Vic infine mio padre.
- Guardate di là, ci sono già gli altri- dice Victorie,indicando un insieme di teste rosse,qualcuna corvina e una azzurra ed è proprio verso quest’ultima che corre. Ci avviciniamo anche noi ed ecco che iniziano i saluti, i baci, gli abbracci e le pacche sulle spalle.
- Louis! - mi sento chiamare da una voce molto famigliare.
Mi volto e vedo una ragazza di quindici anni con i capelli rossi e un sorriso a trentadue denti ,che viene verso di me con le braccia aperte.
- Lucy! - dico ricambiando il suo abbraccio.
Abbraccio Roxanne che è lì accanto a Lucy. Loro e le altre mie cugine sono le mie “guardie del corpo”. Lo so, può sembrare strano, ma essendo uno dei ragazzi più belli di Hogwarts (non è per vantarmi, è così per me e i miei cugini) le ragazze mi vanno dietro, ed alcune sono molto appiccicose. Ma quando sono con le mie cugine nessuna si avvicina (riescono ad allontanare anche le ragazze più grandi, incutono molto timore, si sa mai fare arrabbiare una Weasley) questa storia va avanti da il mio quarto anno.
-Ahi – qualcuno mi ha appena tirato uno schiaffetto sulla nuca.
Mi giro, e vedo di fronte a me Fred.
- Brutto scemo – gli dico mentre alzo una mano e lui mi batte il 5.
Fred è il mio miglior amico, è come un fratello per me.
- Ciao Capitano – dico rivolto a Rose mettendomi sull’attenti, che è lì accanto.
- Sfotti pure Lou, quest’anno ti faccio penare – mi risponde sorridente mentre mi abbraccia.
Vedo delle teste bionde avvicinarsi, e subito li identifico: sono gli Scamandro.
- Zia Luna, – vado ad abbracciarla.
Io la considero una zia, lei ha sempre avuto un debole per me perché dice che abbiamo lo stesso colore di capelli.
- Louis come stai? Aspetta un attimo…- dice mentre mi mette le mani in testa – ecco fatto, avevi un nargillo in testa – dice sorridente.
- Oh grazie zia, comunque sto bene – le rispondo.
- Forza ragazzi, andate a posare i bauli, il treno sta per partire - dice lo zio Harry.
Facciamo come ci dice, e saliamo sull'espresso scortati da Lucy e da Rox. Io Fred scegliamo uno scompartimento dove posiamo i bauli.
-Vado a salutare mia madre un'ultima volta- annuncio a Fred – sapete com'è? Vuole farmi le raccomandazioni e via dicendo- dico.
- Si, ti aspetto qui- risponde lui.
 Roxanne e Lucy non mi rispondono neanche, stanno parlando tra di loro   scommetto che stanno progettando uno scherzo (scombussolare la vita altrui è il loro passatempo preferito).
  Esco dallo scompartimento, e mi affaccio al finestrino per salutare i miei.
- Lou comportati bene!- mi dice mia madre – non voglio ricevere lettere dalla scuola quest'anno!- sa già che non sarà così.
- Fai i compiti...- il treno ha cominciato a partire - … ricordati di lavarti i denti la sera...- perché lo deve dire di fronte a mezza Hogwarts?!
- … Scrivici almeno una volta al mese...- il treno sta prendendo velocità – ricordati che ti vogliamo...- ed ecco che svolta l'angolo e la voce di mia madre non è più udibile.
Mi volto per andare nel mio scompartimento, ma vado a sbattere contro qualcuno. Per terra seduta, c'è una ragazza dai lunghi e lisci capelli corvini, che le coprono il viso perché tiene la testa china.
-Oh, scusa... scusami tanto, non ti avevo visto – dico imbarazzato,mentre le porgo una mano per aiutarla ad alzarsi.
- Grazie - dice dopo essersi alzata riferendosi alla mano – tranquillo, nessuno  mi vede – dice con un sorriso, mostrando con le mani il proprio corpo. E capisco che si riferisce alla sua statura. In effetti è molto bassa, potrà superare di poco il 1,50 m. Ora che riesco a vederle il viso, noto che  è molto carina: ha il viso ovale  e chiaro, grandi occhi smeraldo e delle labbra sottili. Anzi è davvero bella, non una di quelle bellezze da top model, ma di quelle genuine, innocenti come se lei non sapesse neanche di esserlo.
-Oh... n-n-on intendevo d-d-ire questo, io ero g-g-irato e... - dico cominciando a balbettare, come faccio sempre quando sono imbarazzato.
Lei scoppia a ridere e mi interrompo leggermente confuso.
-Hey tranquillo, stavo scherzando!- dice sorridendo.
-Louis – sento dire da una voce fastidiosamente familiare.
Mi sposto di lato per fare passare oltre questa persona, ma lei si ferma accanto a me. Mi trovo accanto ad una ragazza alta, bionda, formosa occhi marroni super truccati e un sorriso a trentadue denti. Lei è la mia ex ragazza. Stavamo insieme durante quinto anno, ci siamo conosciuti grazie ad un progetto del Professor Vitous. E’ stato bello all’inizio, ma poi lei ha cominciato ad essere appiccicosa quasi ossessivamente e quindi l’ho lasciata non è durata più di due mesi.
-Giselle, ciao – dico con tono poco entusiasta.
-Come stai, hai passato bene le vacanze ?- mi chiede ignorando bellamente la ragazza di fronte a me.
-Si si – dico alquanto imbarazzato dal suo comportamento: è più di un anno che non ci parliamo e lo deve fare proprio ora?!
-Ok... vedo che sono di troppo, quindi io vado – dice sorridendo la ragazza che ho fatto cadere.
-Oh no figurati e scusa ancora – rispondo.
-Ciao – saluta lei.
-Ciao – ricambio.
La ragazza gira i tacchi e va via, mentre io rimango a osservare la sua lunga chioma corvina.
- Louis che mi racconti?! – mi sveglia dal mio trans Giselle.
- Senti Giselle ora devo andare è stato un piacere parlare, ma ciao – detto ciò scappo prima che possa chiedermi qualcos’altro.
Entro nello scompartimento, e ci trovo Fred che chiacchiera di Quidditch con
Lysander, Lucy e Roxanne che parlano ancora sottovoce con le teste vicine.
- Hei Louis, dov'eri finito? - chiede Fred.
- A salutare mia madre, lo sai! - rispondo.
- Tutto questo tempo? Abbiamo lasciato la stazione da un pezzo- mi dice  sospettoso.
- Ho incontrato qualcuno – dico evasivo, pensando a quella ragazza molto bella e Giselle.
- Lys dov’è Lorcan? – chiedo per cambiare argomento.
- Con Hugo e Lily – risponde.
Fred mi lancia uno sguardo, poi decide di lasciar perdere.
Mi accomodo di fianco a Lys, di fronte alle mia cugine.
-Ragazze che state confabulando? – chiedo.
Loro alzano contemporaneamente e lentamente la testa, sul volto hanno un sorriso leggermente inquietante.
-Niente caro cuginetto...- dice Roxanne - ...niente che ti possa interessare – conclude Lucy, e tornano a sussurrare tra di loro. Decido che è meglio parlare con i ragazzi (anche se per un per una ventina buona di minuti ho la testa altrove).
Ho un po’ di nostalgia a pensare che questo sarà il mio ultimo anno a Hogwarts. Parte delle belle e brutte esperienze le ho fatte ad Hogwarts, è strano pensare che il prossimo anno non sarò qui per salire su questo treno, che non vedrò più i corridoi polverosi del castello, che non assisterò più ad uno smistamento, che non mangerò più la cucina magnifica degli elfi, che non andrò nelle cucine a sgraffignare qual cosina (se lo sapesse zia Hermione mi ucciderebbe), che non dovrò sorbirmi le soporifere lezioni del professor Ruf, che non farò più scherzi con Lucy e Roxanne, che non dovrò andare nella foresta proibita o pulire i trofei nella sala dei trofei per punizione, che non giocherò più nella squadra di Quidditch di Grifondoro, che non dormirò più nel caldo letto del mio dormitorio. Si mi mancherà decisamente questo posto. Con un sospiro mi unisco alla conversazione dei miei amici.
Passiamo parte del viaggio parlando delle vacanze estive appena concluse, e dei voti di  fine hanno e di Quidditch. Quando arriva la signora con il carrello dei dolci quasi lo svuotiamo. Si uniscono alla conversazione anche Lucy e Rox, dato che loro amano il Quidditch sono rispettivamente i battitori della casa di Grifondoro.
-E' meglio che ci cambiamo, tra poco il treno si ferma – dice Lysander ad un certo punto.
-Hai ragione – conviene Fred. Andiamo ad uno ad uno a cambiarci. Quando torna Roxanne che è l'ultima, il treno si ferma. Prendiamo i nostri bauli e scendiamo dal treno.
In lontananza sentiamo gridare da una voce:
-Primo anno di qua, primo anno. - ci voltiamo e vediamo un uomo alto quanto due con una folta barba. Lo salutiamo sventolando le mani, Hagrid ci risponde con un sorriso.
Saliamo su una carrozza, che ci porta al castello. Entriamo nella sala grande, e ci dividiamo nelle case di appartenenza. Lysander si siede al tavolo di Corvonero. Io, Fred, Lucy e Roxy andiamo a sederci al tavolo di Grifondoro. Dove rincontro gli altri miei cugini: Rose, Hugo, Molly e Lorcan. Mia sorella è seduta al tavolo di Corvonero con Lys. Lily è al tavolo di Tassorosso, e mio cugino Albus è al tavolo di Serpeverde con il suo amico Malfoy.
Nella sala entra il nostro professore di erbologia, direttore della casa di Grifondoro (ma per noi Weasley e Potter è come uno zio), Neville Paciock seguito da un bel po' di primini. Neville tiene in mano un vecchio cappello, che deposita poi su uno sgabello. Il capello parlante comincia la sua canzone, in cui parla delle varie case e delle loro caratteristiche. Dopo di che comincia lo smistamento. Ad ogni nuovo membro acquisito ogni casa scoppia in un applauso. Finito lo smistamento la preside McGranitt dice semplicemente:
-Ragazzi, buon appetito –
Sul tavolo si materializzano mille pietanze. Mi servo subito e prendo un po' di tutto: salsiccia, pure di patate, verdure bollite, pane, pasticcio di carne e chi più ne ha più ne metta.
Chiacchieriamo delle vacanze estive con i nostri compagni di dormitorio.
-Quest'estate sono stato in Italia – dice Bernard Price – ho fatto amicizia con un bel po' di belle ragazze – conclude con un sorriso.
-Ma va? Hai delle foto? - chiede Greg Cook.
-Si ma non qui, quando saliamo al dormitorio te le faccio vedere.- risponde.
Qui due sono migliori amici, dal primo giorno che si sono incontrati proprio qui ad Hogwarts. Inseparabili. Continuano  a parlare tra di loro.
- Lou devi raccontarmi cosa è successo questa mattina sul treno, dopo che hai salutato tua madre.- dice Fred, non demorde il ragazzo.
- Oh, si – dico ricordandomi della ragazza – Allora stavo tornando nello scompartimento dopo aver salutato mia madre, ed ho sbattuto contro una ragazza. Lei è finita per terra, e dopo che l'ho aiutata ad alzarsi, è spuntata Giselle che l’ha fatta scappare facendola sentire indesiderata - spiego con semplicità.
- Giselle Patel? – chiede incredulo.
- Si – rispondo prendendo un sorso di succo di zucca.
- La tua ex fidanzata ?- continua .
- Esatto –
- La psicopatica? –
- E dai! – dico guardandolo storto.
- Ha cercato di farti apparire brutto a gli occhi delle altre ragazze, solo perché era gelosa – mi dice.
-Ok forse un po’ strana lo è – ammetto in fine.
- E che voleva da te? E’ più di un anno che non vi parlate – dice Fred.
- Non saprei, mi parlava come se fossimo semplici amici che non si vedevano da un  po’ –
-E’ strano, stai attento – dice pensieroso – e della ragazza che hai aggredito che mi dici? – chiede cambiando tono - E’ a lei che hai pensato per circa mezzora quando sei tornato? - mi chiede con un sorrisetto malandrino.
-C-c-he cosa? Ma che d-d-iavolo vai dicendo? - ecco che ricomincio a balbettare, diventando tutto rosso.
Stupido gene Weasley, penso nella mia testa.
-Ah, si? E a che pensavi? - mi chiede divertito.
-A-a-a.... l'estate. Si l'estate che p-presto finirà, così come le vacanze sono terminate.- dico arrampicandomi sugli specchi. So che non mi crede.
-All'estate, giusto – dice annuendo, come se credesse veramente a quello che ho detto.
Abbandoniamo il discorso, e continuiamo a mangiare e a chiacchierare con gli altri.
Bernard ci racconta dell'Italia: cibo squisito, monumenti fantastici. Nolan Ali ci dice che ha passato un estate orribile, perché la sorellina nata da poco la notte piangeva sempre non lasciandolo dormire, quando ha provato a dormire di giorno, la piccola di casa ha cominciato a piangere più forte di giorno.
-E indovinate un po' quando ha smesso di piangere la notte? - chiede esasperato – l'altro ieri – dice. Scoppiamo tutti a ridere.
Dopo che la preside ci ha illustrato le regole generali, andiamo tutti nelle rispettive sale comuni. Andiamo subito nel nostro dormitorio. Continuiamo a parlare per un po', ma poi andiamo tutti a letto.
E' bello essere di nuovo a casa. Con questo ultimo pensiero mi abbandono al sonno.
   
 
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