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Autore: Alis_209    28/05/2016    1 recensioni
Sono i giorni del lupo,i piccoli Peter e Ruby decidono di scoprire l'identità del mostro che causa stragi ad ogni luna piena,cosa li aspetta?
Solo noi sappiamo la verità.
Genere: Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ruby/Cappuccetto, Rosso
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Incompiuta
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MEMORIES OF A WOLF
I thought the monster are you.



Era una mattina più calda e luminosa delle altre. Ruby e Peter passeggiavano tranquilli per il solito sentiero del bosco;la ragazza aveva appena festeggiato i suoi quindici anni e Peter si era offerto di scendere in città per comprarle un regalo speciale.

“Cosa ti piacerebbe Rub?”

“Non ne ho idea,lo sai che per me puoi anche non farmi nessunissimo regalo”.

Peter ridacchiò.

“Lo so benissimo che ti fa piacere se ti faccio un regalo,e poi tu me lo fai sempre”.

Ruby sorrise soddisfatta per poi abbassarsi il cappuccio dalla testa.

“I miei regali non sono un granché”.

“Scherzi?Sono i più belli che abbia mai ricevuto!”

“E piantala Peter!” disse lei tirandogli un pacca amichevole sul braccio.

 

Camminando e camminando,alla fine raggiunsero la città,in quei giorni c'era la fiera che il re del paese organizzava appositamente in onore del compleanno del figlio. Ruby non capiva esattamente il perché si dovesse fare una fiera in onore del principe,ma comunque si divertiva e c'erano delle bancarelle con oggetti davvero interessanti.

La sua preferita era quella dei gioielli,ce ne erano alcuni davvero magnifici,e se avesse avuto tutti quei soldi l'avrebbe svuotata in meno di un secondo.

“Oh,questo ciondolo è davvero grazioso!”

La ragazza si riferiva ad un ciondolo d'argento che raffigurava il muso di un lupo,al centro del quale era incastonata una pietra rossa e scintillante.

“Vuoi questo?” chiese il ragazzo.

“Viene venti monete d'argento” si intromise l'anziana signora della bancherella.

“Venti?!Scordatelo Peter!No spenderai così tanto per un ciondolo!”

Ruby prese Peter per la manica cercando di portarlo via,ma lui oppose resistenza.

“ Ne ho con me solo 17,la prego signora,so che la mia amica ci tiene tanto e questo è tutto quello che ho”.

La donna lo guardò dall'alto al basso,studiandolo,poi lanciò un'occhiataccia a Ruby,ancora attaccata alla manica dell'amico.

“Eh va bene ragazzo,va bene,vada per 17”.

Peter sorrise e si voltò verso Ruby,che ricambiò nonostante si sentisse un po' in colpa:17 monete d'argento non erano poco.

“La voglio io mamma!La voglio io!”gridò una ragazzina dall'aspetto poco gradevole che passeggiava di lì con la madre e le due sorelle.

“Cosa vorresti esattamente Anastasia?” fece la madre.

“La collana che hanno appena preso quei ragazzi”disse indicandoli, “mi starebbe d'incanto,vero Genoveffa?”

“Verissimo Anastasia”

La donna e le tre ragazzine si avvicinarono alla bancarella,

“Vorrei quella collana”disse indicandola, “come vede mia figlia la desidera”.

Ruby e Peter guardavano sconcertati la scena.

“Mi scusi buona donna,ma l'ho già promessa a questi ragazzi”.

La donna fece un'espressione di puro sdegno,era ovvio che non fosse abituata a non ottenere ciò che desiderava,stessa cosa per due delle figlie.

“La pagherò il doppio”

A quel punto lo sguardo dell'anziana s'illumino e subito porse il ciondolo verso la donna.

“Ma non vale!”gridò Peter, “quella è per Ruby!”

“Sta zitto,ora è di mia sorella!”gridò Genoveffa.

“Non c'è bisogno di arrabbiarsi Genoveffa. Madre,Anastasia potrebbe prendere altro,questo ciondolo è già della ragazza,non sarebbe giusto privargliene”.

“Nessuno ha chiesto il tuo parere Cenerentola!Non ti permettere mai più di intervenire,sciagurata!”.

La donna sgridò la ragazzina in un modo che mise paura a Ruby e Peter,quest'ultimi distinsero negli occhi della donna un colorito giallognolo,uno spirito selvaggio,e ciò fece iniziare a riflettere Peter. Poi la donna strappò il ciondolo di mano all'anziana consegnandolo alla figlia e, dopo aver pagato,se ne andò.

State pur certi che Peter avrebbe voluta dare un lezione alla proprietaria della bancherella,ma in quel momento pensava ad altro.

“Rub”.

“Dimmi Peter”.

“Penso di aver trovato l'assassina di mio padre.”

 

 

 

 

“No Peter,l'ultima volta che ci siamo intrufolati in una casa è finita male,e poi non sono tutti lupi!”

Peter era sempre così testardo e convinto di sé,e a volte questo era uno svantaggio.

“Ruby dai!Voglio solo indagare,è l'unico modo per dare giustizia a mio padre” disse abbassando la testa.

Ruby lo guardò con lieve compassione,come potava biasimarlo? Lei più di tutti sapeva cosa voleva dire perdere i genitori.

“E va bene,ma come pensi di entrare?Questa casa è così bellina,non penso ci siano buchi nel muro come in quella di Buttrows”.

Peter non ci aveva pensato in effetti;prese a camminare avanti e indietro con le mani congiunte dietro la schiena,mentre Ruby lo guardava perplessa ma abbastanza divertita dall'espressione corrucciata e pensierosa dell'amico.

“Che ci fate davanti a casa mia?!Andatevene via,subito,o vi consegno immediatamente alle guardie del re!”

Peter si fermò di colpo e Ruby osservò preoccupata la finestra,la donna crudele che avevano incontrato alla fiera vi era affacciata e li guardava con odio.

Subito i due ragazzi corsero via,non andarono molto lontano,dopo giri e giri,finirono per fermarsi nel retro della bella casina da cui erano scappati.

“Non ci credo che simo ancora qui!”disse ansimando Ruby.

“Posso esservi d'aiuto?” era una voce lieve ad aver parlato;apparteneva ad una dolce ragazza dai lunghi capelli dorati e dagli occhi di un blu zaffiro. Sull'abbigliamento c'era poco da dire,erano stracci.

“Sei la ragazza di stamattina”disse Peter.

“Oh si,mi chiamo Ella,ma la mia matrigna e le mie sorellastre mi chiamano Cenerentola”.

“Io sono Ruby”,disse porgendo la mano,“molti mi chiamano cappuccetto rosso,lui invece è Peter” il ragazzo alzò la mano in segno di saluto, “ti ringrazio per aver provato a difenderci questa mattina”.

Ella strinse la mano della ragazza,sorridendogli amorevolmente.

“Posso chiedervi cosa ci fate qui?La mia matrigna si arrabbierà molto se vi vede”.

“Dobbiamo indagare,secondo noi la tua matrigna è un lupo”,disse Peter.

“Secondo te, è un lupo” ribatté Ruby sorridendo ad Ella,Peter le lanciò un'occhiataccia.

“Un lupo?Beh non mi stupirei,lei è davvero crudele” si tappò la bocca con le mani subito dopo aver parlato, “oh no,mi dispiace,lo so che non è giusto parlare male delle persone,e che lei con me è così...cattiva.”

“Mi dispiace molto per te Ella” disse Ruby cercando di confortarla.

“Non importa,ma se volete vi posso aiutare”.

Ruby e Peter si guardarono sorridendo.

 

 

L'interno della casa era molto accogliente ed era tutto pulito e in ordine.

“Hai veramente una bella casa” commentò Ruby.

“Grazie,ma ora su,andiamo in camera mia,lì la mia matrigna non sale mai”.

Fecero un paio di scale,fino ad entrare nella soffitta. Il letto era corto e stretto,e, al di sopra di esso c'erano dei minuscoli e adorabili topolini. Davanti al letto c'era un mobile morsicchiato e rotto e sopra di esso c'era una finestra contornata di fiori.

“Questa è camera mia,loro sono Giac e Gasgas”disse indicando i topi,

Ruby avrebbe voluto sapere di più della vita di Ella dopo aver visto la sua camera,perché viveva in soffitta?La trattavano davvero così male?Eppure era una ragazza talmente dolce. La ragazza decise di astenersi dal fare commenti,per non mettere a disagio la nuova amica e quindi si concentrò sui topolini.

“Sono molto carini” disse dopo essersi inginocchiata al letto e aver accarezzato la testolina degli animaletti.

“Peter,come faremo a scoprire se la mia matrigna è un lupo?”

“Non ne ho idea” Ruby ed Ella lo guadarono allibite.

“Scusa,hai fatto tutto questo casino per venire qui e non sai cosa fare?” disse Ruby alzandosi e guadandolo con sguardo di rimprovero.

“Potremo cercare nella stanza della tua matrigna,che ne dici Ella?”

“Beh è una buona idea,aspettiamo ancora un attimo,alle quattro esce per portare Genoveffa e Anastasia alle lezioni di musica,rimane sempre là ad ascoltarle,e starà fuori una buona oretta.”

“Perfetto”

 

 

“Guardate cosa ho trovato!”

Erano ormai dieci minuti che rovistavano nella camera della matrigna di Ella,e finalmente Peter aveva trovato qualcosa che sembrava essere utile.

Era una piccola scatoletta in legno con sopra incisa la scritta: Con amore. M.B.

Ruby ed Ella si avvicinarono incuriosite e quando Peter la aprì,un dolce suono iniziò a diffondersi nella stanza. All'interno di quello che si era ormai capito essere un carillon, c'era la statuetta di un lupo che girava a ritmo di musica.

“Lo sapevo che centrava qualcosa” disse entusiasta Peter.

“Non arrivare a conclusioni affrettate,è solo un carillon” disse Ruby.

“Già,è solo un carillon,che voi non avreste dovuto toccare”

I tre ragazzi si voltarono,alla porta,ferma ed impassibile,c'era la matrigna di Ella.

“Madre,ma che ci fate qui?”

“E' casa mia sciagurata!”,Ella deglutì, “e voi due?Perché siete qui?”

Ruby prese coraggio e parlò: “Ci scusi,è stato tutto un grosso equivoco,è che...”

“Pensavamo che lei fosse un lupo” la interruppe Peter.

“Cosa?”

“Si,vede,lei magari sa del signor Buttrows no?Beh ecco..”tentò di spiegare il ragazzo.

“Buttrows,Michael Buttrows?” la faccia della donna era velata di puro stupore e di un'improvvisa tristezza, “è stato lui a regalarmi quel carillon”. La rabbia della donna sembrava sparita,ed Ella la guardava stupita mentre i due ragazzi appoggiavano il carillon al suo posto.

Con amore. M.B. M.B, Michael Buttrows.

“Come vi chiamate?” la rabbia era tornata.

“Io sono Ruby Lucas e lui è Peter Hookwal”.

“Ruby Lucas?”la matrigna era stupita e osservava Ruby con odio,odio puro. “Sei stata tu,infame, Sei tu che hai ucciso il mio Michael!” afferrò Ruby per un orecchio e cercò di portarla via ma Peter la prese in un abbraccio,opponendo resistenza.

“La lasci stare,mostro!”disse Peter.

“Vi prego madre,lasciate in pace questi ragazzi,non hanno fatto niente” si intromise Ella ancora sconvolta.

“Non hanno fatto niente?!Stai zitta sguattera,e tu,tu...” disse rivolta a Ruby Si avvicino alla specchiera e aprendo un cassetto ne tirò fuori un aggeggio simile ad una pistola,che puntò verso Ruby.

Peter subito le si mise davanti per proteggerla, con sguardo pieno di paura. Lo stesso sguardo che avevano Ruby ed Ella.

“Madre che fate,mettete via quell'arma!”

“ZITTA”

La donna sparò un colpo,ma né Peter né Ruby si fecero niente; Ella,però era a terra,che si teneva il braccio per evitare che ne uscisse troppo sangue.

“Cosa fai stupida!”

La donna tentò di risparare verso Ruby,ma la carica dell'arma era finita.

“MALEDIZIONE!”

“Ella!”disse Ruby in preda al panico.

“Scappate vi prego!”

“NO”

“Andate via!”

Peter afferrò Ruby,e scapparono dalla porta,riuscendo a sfuggire alla matrigna che imprecava arrabbiata.

Corsero per molto,fino a raggiungere l'entrata del bosco.

“Peter” disse Ruby ansimante “perché finisce sempre che tutti si fanno male,per colpa mia?” una lacrima le solcò il viso.

“No Rub,è colpa mia,se non ti avessi portato in quella casa...e ora Ella è rimasta ferita”

“L'abbiamo lasciata lì,dobbiamo aiutarla.”

 

 

“Sei sicuro che funzioni così?”chiese Peter,non troppo convinto dell'idea dell'amica,aveva già sentito parlare di quell'uomo,ma credeva fossero leggende e in ogni caso non era tranquillo

“Si,ora lasciami fare” disse la ragazza. Strinse gli occhi e si concentrò intensamente: “Tremotino,Tremotino,Tremotino”.

“Buongiorno ragazzi,avevate,bisogno?”disse gesticolando il nuovo arrivato.

“La nostra amica Ella è stata colpita da un'arma da fuoco,è in pericolo, e per di più vive con una donna crudele che la lascerà morire,ci serve qualcosa per farla stare bene.”

“Intendete,magia,dunque”disse sorridente e con voce squillante, “si da il caso che io abbia qualcosa che fa al caso vostro,docili ragazzini.” Ruby lo guardò speranzosa,ma Peter non era molto convinto, “si tratta di una pozione,e io ve la consegnerò ovviamente. Ma ricordate,la magia ha sempre un prezzo”,ridacchiò.

“Cosa vuoi?” disse Ruby frettolosa,doveva salvare la sua amica.

“Il tuo cappuccio cara”

Ruby era perplessa,il suo cappuccio?Non c'era niente di più inutile del cappuccio. Ma non rimase troppo a pensarci,Ella aveva bisogno di lei e non c'era tempo da perdere.

Se lo slegò e lo consegnò all'uomo.

“Ecco”

Tremotino mosse le mani in modo strano,e fece apparire una bottiglietta. “Portatela alla vostra amica,basta che la beva”

Dopo di che ridacchiò e sparì.

Peter che era rimasto zitto tutto il tempo disse: “Bene,ora abbiamo due problemi,portare ad Ella la pozione senza che la sua matrigna ci uccida e dire a tua nonna il perché non hai più il cappuccio.”

Il viso di Ruby si incupì. “Perfetto direi”

“Squit squit” era stato un simpatico topolino a 'parlare'.

“Guarda Rub!”

“Gasgas!Sei venuto nel momento giusto”disse chinandosi ad accarezzarlo,se il topolino fosse stato umano,probabilmente ora sarebbe avvampato. “Devi portare questo ad Ella e farglielo bere!Ce la farai?”

Il topo emise un sonoro squittio di approvazione e Ruby posò la boccetta sulla schiena dell'animaletto. “Grazie mille Gasgas”,poi lo prese con le mani, gli diede un bacino e lo lasciò andare.

Gasgas corse via più veloce che poté.

 

 

 

Qualche giorno dopo,Peter e Ruby,erano seduti davanti alla casa della nonnina. Inizialmente l'aveva presa male quando la ragazza era tornata senza il cappuccio,ma dopo aver ascoltato la storia e, dopo aver rimproverato i ragazzi per essersi intrufolati in case altrui,si calmò ,in qualche modo,a noi misterioso,era riuscita a riprendere la mantella.

Quel giorno la nonna consegnò a Ruby e Peter una lettera,era un po' sgualcita e sporca,ma non importava molto.

“Me l'ha portata un topolino Ruby,penso sia importante.”

Ruby e Peter l'aprirono impazienti.

 

Carissimi Ruby e Peter,

vi ringrazio molto per la pozione,ora sto decisamente meglio.

La mia matrigna si è calmata,è sempre la solita crudelissima matrigna,ma sembra essersi dimenticata di ciò che è successo. Non si ricorda di voi né di nient'altro stranamente.

Sono felice di aver trovato degli amici come voi,non mi era mai capitato di trovare qualcuno a cui importasse di me,e quando sono stata colpita,pensavo davvero che sarei morta, e invece voi mi avete aiutata,per questo vi lascio un regalo,l'ho dovuto rubare ad Anastasia,ma non se ne è accorta. Spero di vedervi presto.

Con affetto,

Cenerentola.

 

Allegato alla lettera c'era il ciondolo con il lupo,Ruby sorrise,e Peter lo legò al collo della ragazza.

“Ti sta benissimo Ruby”.

“Grazie,allora,quando è la prossima fiera?Conto di andare a trovare la mia amica al più presto”.

 

 

 

 

   
 
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