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Autore: Guardian_Angel    28/05/2016    3 recensioni
Estate 2004, Sam e Dean partono per gli Stati Uniti, dopo nove mesi in cui Sam non è tornato a casa e non si sono visti.
Un giorno, nella via per Baltimora, l'Impala si guasta e un ragazzo offre loro un passaggio.
(dal secondo capitolo)
- Dovete andare a Baltimora? Io ho l'auto qui fuori, potete agganciare la vostra e vi ci porto. Non è un problema per te, vero Jo?- Il ragazzo si girò verso la ragazza che Sam aveva visto in precedenza. La ragazza annuì e disse: - No Gabe, vai pure. Oggi non c'è praticamente nessuno, posso farcela da sola.-
Dean guardò il ragazzo e porse la mano. -Io sono Dean, lui è Sam, ma credo che fin qua tu ci sia arrivato. Tu invece sei...?-
-Gabriel, molto piacere.- Sorrise e strinse la mano di Dean, poi spostò lo sguardo verso Sam. -E raggio di sole, non ti preoccupare per le birre. Le vendo a chiunque. Soprattutto ai ragazzi carini come te.-
2014, Baltimora. Jessica trova un album con delle foto risalenti all'estate del 2004 e chiede a Sam cosa siano.
Sam comincia a ricordare, e il passato tornerà.
[Sabriel] [Destiel] (AU)
Genere: Angst, Commedia, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Castiel, Dean Winchester, Gabriel, Sam Winchester
Note: AU, OOC | Avvertimenti: Incompiuta | Contesto: Nessuna stagione
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  CAP.2
(26 giugno 2004)

Erano partiti il 22 giugno stesso e avevano viaggiato per il Missouri e il Kentucky. 
Quella mattina, mentre stavano salendo sull'Impala dopo una notte passata in un motel scadente, Dean si stava lamentando sul fatto che Sam non era abbastanza presente nell'avventura, perchè passava molto tempo leggendo libri per la scuola, anche se aveva trovato un libro chiamato Il Trono di Spade che credeva c'entrasse poco e niente con lo studio di legge. 
-Ma dai, Dean. Sono presente almeno quanto te. E' solo che quando mi annoio leggo.- 
Dean non lo fece neanche finire e lo guardò male.  -Ah perchè ti stai annoiando? Ho risparmiato per nove mesi per questo viaggio e tu?! Tu dici che ti stai annoiando e leggi libri!-
Sam sospirò e lo guardò mettere in moto l'Impala per andare in Virginia. 
- No, dico soltanto che quando siamo sull'auto e tu stai guidando, con quelle urla di sottofondo, io voglio leggere.- 
Il maggiore dei due non rispose più e si concentrò solo sulla guida. Sam sospirò per la seconda volta e prese la macchina fotografica facendo una foto a Dean di nascosto, perchè sapeva che a lui non piaceva essere rappresentato in foto, anche se Sam diceva di voler sempre un ricordo per il college.
Viaggiarono senza sosta per otto ore, per poi fermarsi ad una stazione di servizio per rifornire l'automobile di benzina. 

-Io riempio qui, tu vai a comprare qualcosa.- Disse Dean porgendo a suo fratello 20 dollari. -Tra quattro ore saremo a Baltimora e non intendo fare soste aggiuntive. Quindi fai rifornimento e compra roba sostanziosa, mi hai capito?- 
Sam annuì e prese i soldi, per poi entrare nel negozietto della stazione. 
Si guardò un po' intorno, poi si avvicinò ad uno scaffale e prese dei pacchetti di patatine, delle barrette di cioccolata e dopo si avvicinò al frigorifero per prendere un paio di bibite. Ovviamente, sapeva che Dean avrebbe voluto una birra, ma da studente di legge e futuro avvocato, decise che la scelta migliore era prendere bevande analcoliche e vendibili a minorenni, anche se questo voleva dire ascoltare Dean lamentarsi per ore.
Andò alla cassa e vide un ragazzo e una ragazza che stavano parlando, si schiarì la gola sperando di non disturbare e il ragazzo si girò. 

- Buongiorno! Appoggia qui la tua roba, prendo una busta e puoi pagare.-
Sam fece ciò che gli era stato detto, appoggiando le tre buste di patatine, quattro barrette di cioccolato, tre aranciate e prendendo velocemente una torta all'albicocca confezionata, che non erano buone come quelle di Mary, ma si potevano accettare.
Sorrise al ragazzo che aveva una busta di plastica in mano e porse la banconota da venti dollari. 
Mentre stava per prendere il resto, sentì la porta del negozietto aprirsi e suo fratello urlare.
-Non è normale! Baby andava benissimo e ora è andata! Non parte più! Non so che fare!- 
Sam guardò Dean esasperato. Stava facendo pessima figura davanti a due persone, non che gli interessasse molto del giudizio di due sconosciuti, ma urlare in pubblico non è mai positivo. 
-Dean, calmati. L'Impala fa spesso così, dobbiamo solo aggiustarla una volta per tutte e andrà liscia come l'olio.- Guardò il cassiere esasperato, prese il resto e si girò verso suo fratello. -Davvero, calmati. Possiamo arrivare a Baltimora anche più tardi, non abbiamo nessuno ad aspettarci.- 
Dean lo guardò male, per la seconda volta nel giro di poco e fece per rispondere, ma sentì una voce dietro Sam. 

- Dovete andare a Baltimora? Io ho l'auto qui fuori, potete agganciare la vostra e vi ci porto. Non è un problema per te, vero Jo?- Il ragazzo si girò verso la ragazza che Sam aveva visto in precedenza. La ragazza annuì e disse: - No Gabe, vai pure. Oggi non c'è praticamente nessuno, posso farcela da sola.-
Dean guardò il ragazzo e porse la mano. -Io sono Dean, lui è Sam, ma credo che fin qua tu ci sia arrivato. Tu invece sei...?-
-Gabriel, molto piacere.- Sorrise e strinse la mano di Dean, poi spostò lo sguardo verso Sam. -E raggio di sole, non ti preoccupare per le birre. Le vendo a chiunque. Soprattutto ai ragazzi carini come te.-
 
 
(18 gennaio 2014)


Alla fine, Jessica aveva spostato l'album sul tavolo della cucina e il giorno dopo non c'era più.

Se non si era fatta qualche domanda? Ovviamente, ma non aveva voluto chiedere a Sam chi fosse quel "Gabe", cosa significasse quella scritta e soprattutto perchè non ne sapeva niente.
Era questo il dubbio che più le ronzava in testa. 
Dalle foto che aveva visto, dovevano essere molto amici e quindi non faceva altro che chiedersi perchè, se questo ragazzo era davvero così tanto amico del suo fidanzato, non era mai stato menzionato in cinque anni di relazione. 
Aveva sempre creduto che Sam le avesse sempre detto tutto e che non le nascondesse niente. 
Alla fine, però,  era solo un amico. 
Un amico sia di Dean che di Sam, del 2004, con cui avevano stretto un legame molto forte. 
E non poteva dimenticare, sopra ogni cosa, chel'album era stato tolto dal tavolo senza una spiegazione e ora non riusciva più a trovarlo. 
Così, decise che quel giorno gli avrebbe finalmente chiesto di quell'estate del 2004. 
Si sedette sulla poltrona davanti al televisore e aspetto che Sam tornasse dal lavoro.

Quando tornò, con la cravatta allargata e i bottoni della camicia sbottonati, lei sorrise e gli fece segno di sedersi davanti a lei. 
- Hey tesoro... So che sei stanco e io non voglio oppressiva, ma mi chiedevo una cosa...-
Sam sorrise di rimandoa Jessica e si tolse la cravatta guardandola. -Tutto ciò che vuoi, lo sai.-
Jessica esitò un po', pensando di star dubitando inutilmente, poi però si fece forza e fece un respiro profondo e cominciò a parlare. 

- Qualche giorno fa, stavo mettendo in ordine la nostra camera da letto e ho visto un libro. O almeno, credevo lo fosse, ma non volevo sbirciare o fare nulla del genere! Sai che mi fido di te, però è caduta una foto e ho visto che era un album di fotografie... Più precisamente l'album delle foto dell'estate del 2004. Ho visto, uhm, che hai fatto il giro degli Stati Uniti, dev'essere stato molto bello! Però, mi chiedevo... Ad un certo punto vi siete fermati in una città in particolare e sono iniziate le foto con solo voi e altri due ragazzi. Eravatemolto, ehm, uniti, no? Mi chiedevo perchè non me ne hai mai parlato, ecco...- 

Jessica vide Sam irrigidirsi per qualche istante, poi sospirò e si appoggiò allo schienale della poltrona. 
 - Erano Castiel e Gabriel, due fratelli. Ci hanno aiutati quando dovevamo andare  Baltimora e sì, eravamo molto, uhm, amici. Siamo rimasti qui per un po', ma dopo abbiamo perso i contatti per vari motivi.-

-Baltimora? Dove viviamo ora? Perchè non li chiami, magari sono ancora qui! Eravate molto amici, no?- 

Sam guardò Jessica e annuì leggermente. -Eravamo molto amici, sì. Ma sono passati dieci anni. Credo che Dean sia ancora in contatto con Castiel, ma non sento notizie di Gabriel da quell'estate.-
-Come mai?-  Ormai Jessica voleva sapere la storia fino in fondo, troppo curiosa per accontentarsi di quelle misere informazioni.
-Credo se ne sia andato da Baltimora, cinque anni fa sono tornato qui per vederlo e tutto il resto lo conosci già, ho conosciuto te.- 

Jessica fece cadere il discorso lì, anche se in realtà voleva sapere molto di più su questi due ragazzi. Credeva di star esagerando, ma la curiosità le ribolliva dentro. 
Cenarono velocemente e dopo Sam andò a letto con il computer, dicendo che avrebbe dovuto un lavoro in fretta, poi si sarebbe dedicato solo a lei. 
La ragazza annuì a queste parole e lo lasciò andare, si sedette al tavolo della cucina con il telefono e chiamò Dean. 
"Salve, è la segreteria telefonica di Dean. Richiamate fra un po', oppure mai più, non credo cambi qualcosa. Se sei Sam, ho capito, niente più hamburger, sorellina!"
Jessica sbuffò e spende la chiamata e gli mandò un messaggio. 

"Ho bisogno di parlarti. Subito. So che sei da qualche parte in Colorado, ma mi servono delle informazioni riguardo all'estate del 2004. ORA. -Jess" 


 
Hey! I'm back! 
E niente, pattufole pigmee, spero sia decente, o almeno si avvicini alla decenza.
In realtà questo capitolo era pronto da un pezzo, ma non volevo pubblicarlo subito e poi far passare due settimane per il terzo (su cui ci sto già lavorando, eh).
Questo è sempre l'inizio, quindi magari è tutto un po' monotono.
E Jess è così dubbiosa perchè io personalmente ODIO non sapere, quindi...
Al prossimo capitolo, che speriamo arrivi presto <3

   
 
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