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Autore: honeyzen123    29/05/2016    1 recensioni
" Ci saranno sere dove il peso sarà troppo da poterlo sostenere da sola, dove le persone che ami non ci saranno, dove anche la più semplice delle cose perderà il suo significato; allora guarda il cielo, verde e brillante come uno smeraldo. Vorrà dire solo una cosa; lei sarà con te." mi disse e voltandosi se ne andò.
Con la partecipazione di Jacques Offenbach, personaggio creato da TheDevil.
Consiglio vivamente la lettura della serie " Offenbach' s Chronicle" per saperne di più!
Genere: Azione, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Cobra, Kinana, Lluvia, Mirajane, Natsu, Nuovo, personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Trascorsa la notte tra i lievi rumori degli animali e le ombre danzanti che tentavano invano di spegnere il fuoco ancora acceso, il sole fece capolino fra le fronde degli immensi e maestosi alberi, svegliando tutta la foresta.
I pollini velenosi si erano ormai dissolti nell'aria e tutto appariva tranquillo; i nostri eroi dormivano beatamente, incuranti dei tre uomini che poco distanti li osservavano.
 
 
-Ma quanto diamine pensano di dormire questi? È già mattina e hanno una missione da portare a termine... Dannazione, a quest'ora dovremmo essere già in cammino! - disse l'unico dei tre rimasto sveglio tutta la notte.
 
- Dovremmo? Cobra, non è che ti stai facendo coinvolgere troppo in questa situazione?- ribatté Racer un po' scocciato
- In fondo sono loro compagne, noi non dovremmo nemmeno essere qui! Sei tu che sei voluto venire ad aiutarli, Dio solo sa perché. Almeno spiegacene il motivo, ricorda che siamo qui solo per te!-
 
- Non è il caso di agitarsi tanto, finiremo per farci scoprire- sussurrò Midnight lanciando occhiate furtive al gruppo di Fairy Tail.
 
- Hai ragione- ammise Erik riprendendo parola- non vi ho detto nulla e meritate delle spiegazioni-
 
Sospirò e cominciò il suo racconto:
 
- Questa storia comincia molti anni fa, una volta riuscito a fuggire da quella dannata torre.  
Allora ero solo un bambino impaurito e ferito completamente abbandonato a me stesso in un bosco freddo e piovoso.
Avrei potuto perdere la vita se non fosse arrivato un uomo;era alto e robusto, purtroppo a causa del tempo non ricordo i particolari se non la folta chioma bordo e i piccoli occhi violacei.
Sulla fronte era inciso un simbolo arcaico complesso ed intricato che non saprei replicare.
Non potrò mai dimenticare la sua voce roca e profonda - Sei il predestinato, segui questa strada e raggiungi la ragazza, ci rivedremo un giorno - mi disse e se ne andò, provai ad inseguirlo ma lo persi tra gli alberi.
Scoraggiato mi sedetti a terra guardandomi attorno.
Piano piano notai che un sentiero cominciava ad illuminarsi come se mi invitasse a seguirlo.
All'inizio ero scettico e spaventato, ma dopo pochi minuti intrapresi la strada indicatami.
Trascorsi mesi percorrendo quella diamine di luce; stavo morendo di stenti.
Ogni tanto qualche donna o uomo pietoso mi concedeva del pane o un pezzo di formaggio, offrendomi delle cure e un letto caldo, ma a malincuore ho sempre dovuto rifiutare, sentendo dentro di me l'istinto che mi spingeva verso la fine del lungo sentiero.
Era una fredda giornata d'inverno quando finalmente raggiunsi una vecchia casetta ai  limitari di un bosco; era costruita interamente in legno ed era decisamente datata.
Sicuramente non era delle più stabili o sicure, ma quella piccola dimora conteneva al suo interno tutto il calore che non ricordo aver mai percepito in nessun altro luogo, il tutto invaso da un caratteristico e inconfondibile profumo di cannella.
La prima cosa che vidi entrando fu un uomo, di spalle. Ricordo ancora bene le sue mani intrecciate disperatamente tra i suoi capelli corvini.
Non passò molto che una delle tante porticine di quella baita si aprì; ne uscì una bambina di qualche anno più piccola rispetto a me.
Mi vide e spalancò gli occhi correndomi incontro , mi trascinò con sé dicendo solamente -Forza, vieni con me!- .
Dalle finestre vidi un esaltante quanto bizzarro cielo verde.
Era bellissima, aveva lunghi capelli neri leggermente mossi che le ricadevano morbidi sull'esile schiena e due incredibili occhi verde smeraldo luminosissimi, era pallida e la sua pelle era leggermente rovinata sugli zigomi e lungo la mascella.
Scoprì più tardi essere scottature. Infatti...-
 
- Come si chiamava?- interruppe Racer.
 
- Ma che diamine, lo vuoi lasciar finire di parlare? - Urlò Midnight palesemente interessato al continuo della storia, alzando di qualche tonalità di troppo la voce.
Scena davvero molto buffa per gli altri due, che non lo avevano mai visto perdere le staffe.
 
- Vedo che la storia ti interessa parecchio, eh?- beffeggiò Cobra, ma subito dopo rispose alla domanda dell'amico  -Emerald-
Come una goccia nell'oceano, il soffio appena udibile di quel nome si disperse nell'atmosfera.
 
- Cos'è stato? Cos'era quel rumore?- Una voce inquieta e diffidente risuonò nella foresta ridestando i tre dalla loro conversazione.
 
-Cavoli, ci hanno sentiti!- Il biondo non poteva pronunciare frase più scontata
                                                                            
                                                                                     ***
 
 
- Cos'è stato? Cos'era quel rumore?- Gajeel espresse a parole le domande silenziose di tutti.
 Infatti si erano tutti svegliati di soprassalto a causa di uno stano e forte urlo.
 
Gajeel e Natsu provarono a captare qualche odore, ma i profumi intensi della foresta non permettevano loro di trovare alcunché.
 
- Sarà stato un uccello o qualche animale- provò a dire Ever, parecchio scettica su quanto avesse lei stessa appena detto.
 
- Sì! Fare certi versi è da UOMO!- urlò Elfman puntando un braccio verso il cielo.
 
-Ma sì, dev'essere sicuramente così- ripeterono tutti gli altri in coro. Tutti o quasi.
Laxus aveva cominciato già da un po' a sentirsi osservato, ma decise di non dire nulla agli altri per evitare di creare tensioni inutili.
Dovevano arrivare dalle ragazze il più veloce possibile e lui sarebbe bastato ad eliminare qualunque ostacolo si fosse posto lungo il loro cammino.
Continuò perciò a guardarsi furtivamente intorno in cerca di ulteriori segnali, pure una volta incamminatosi insieme al gruppo.
                                                                                   
                                                                                   ***
 
Nel frattempo:
 
-Mira, Mira, Mira...- Seth fece il suo ingesso nella stanza seguito da Azeto e Akash -Finalmente hai ripreso conoscenza, cominciavamo a perdere le speranze... - disse con tone ironico.
 
-Tu... Sei rimasto sempre lo stesso, neh Seth?- cercò di provocarlo Mira
 
-Non pronunciare nemmeno il mio nome, stupida bambinetta-
 
-Qualcuno ha perso la cognizione del tempo? Dovrei forse ricordarti quanti anni sono trascorsi dall'ultima volta, Seth? Ormai non sono più una "bambinetta"- rispose l'albina prontamente avvicinandosi alle sbarre e riuscendo ad incrementare ulteriormente la rabbia dell'interlocutore .
 
L'aria era pesante e si percepiva la crescente tensione intercorrere all'interno di quella stanza che improvvisamente apparve troppo, troppo piccola.
 
Azeto si avvicinò alla cella e, prendendo il volto di Mira tra il pollice e l'indice, sibilò
 - Forse l'unica che ha bisogno di una rinfrescata alla memoria qui sei tu. Che ne dici di venire di là, così lasciamo riposare in pace queste altre bellissime ragazze?- chiese ironico ammiccando verso il gruppo, senza però suscitare l'effetto sperato.
Solitamente bastava uno sguardo per far cadere chiunque ai suoi piedi e fallire lo infastidiva oltremodo. Nonostante tutto, questa volta sorvolò, decidendo di dedicarsi a faccende ben più importanti.
 
-Non mi toccare!- sbottò Mirajane scostando con violenza quella mano gelata cha le sorreggeva il viso da fin troppo tempo.
 
Lo guardava con astio e odio, accompagnati però da una vena impaurita che dissonava.
 
Trascorso qualche minuto nel più completo e pesante silenzio, Azeto fece scattare la serratura della cella e aprì la piccola porta in metallo.
Con uno strattone fece uscire l'albina, che venne scortata fuori dagli altri due .
Prima che le ragazze potessero rendersene conto, però, l'uomo aveva già chiuso la cella, obligandole nuovamente dentro quelle sbarre.
Dopo essersi assicurato di aver chiuso accuratamente la cella, se ne andò, lasciando il gruppo nella più completa oscurità a chiedersi dove stessero portando Mira.
 
Nessuna era riuscita ad intervenire durante il breve dialogo, come con la sensazione di avere a che fare con "qualcosa di grosso".
Neppure Erza  aveva trovato il coraggio di opporsi all'allontanamento dell'amica e ora si sentiva più che mai colpevole. E non era la sola.
 
Si potevano considerare veramente amiche se in un momento di difficoltà non erano riuscite nemmeno a muovere un dito?
Se fosse successo qualcosa di grave, sarebbe stato un duro colpo per tutte.
 
- Dobbiamo cercare una via di fuga- la prima a risvegliarsi da quello stato d'ansia e paura fu Kinana.
 
-Forza ragazze, usciamo da questo posto, riprendiamoci Mira e torniamo a casa!- continuò imperterrita, rivelando un nuovo lato di sé, completamente sconosciuto alle compagne.
 
-Sì- risposero tutte in coro, ritrovando finalmente il loro caratteristico spirito combattivo.
 
 
 
 
Angolo autrice:
Sì, ehm... Okay.
Non sono morta! Per chi si fosse preoccupato (se vabbè), mettete giù quei telefoni, non c'è bisogno di chiamare "Chi L'Ha Visto".
Dire che sono in ritardo è riduttivo, quindi eviterò di tirarla per le lunghe propinando le solite scuse, basti sapere che ho avuto un "periodo no", ma che adesso, speriamo, ne sono uscita.  Perciò rieccomi qui con il tanto agognato capitolo.
Non sono pienamente soddisfatta, dopo tutti questi mesi sono riuscita a ricavare solo questo, ma vabbè, c'est la vie.
Mi ero promessa di dare una fine a questa storia e voglio tenergli fede, perciò, anche se con calma, i capitoli arriveranno.
Ringrazio, come al solito, TheDevil che mi resta sempre a fianco; davvero grazie mille!
E un abbraccio va anche a ZevisLovers che spero abbia ancora voglia di seguire questa storia.
A spero presto,
Un bacione
Honey
Ps: ecco che ritorna.... MIRAXUS! 
  
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