29/05/2016
2 recensioniLa Bella… Ops! Il Bello e la Bestia.
Note dell’autore:
La storia è modificata, ma la storia originale appartiene alla Disney, come i personaggi che uso sono proprietà di Furudate.
Questa storia non la scrivo per scopo di lucro. Di mio ci sarà solo le parti aggiunte e la nota shonen ai della storia, dove la bella sarà un bello. Buona lettura.
Cap.01. La Bestia.
Tanto tempo fa, in un paese lontano, un giovane principe viveva in un magnifico castello, circondato da un grandissimo bosco.Benché avesse tutto quello che poteva desiderare, era egoista, egocentrico, perfezionista e prepotente.
Parte della servitù lo abbandonò a causa di questo suo carattere, tuttavia, egli era in realtà molto più sensibile e infantile di quello che sembra essere; semplicemente non sapeva come controllare la sua frustrazione, ed esprimeva i suoi pensieri e le sue emozioni in modo inappropriato. Solo pochi servitori decisero di rimanere al suo fianco, con la speranza di vederlo cambiare.
Una notte d’inverno, una vecchia mendicante arrivò al castello e offrì al principe una rosa incantata in cambio di un riparo dal gelo. Il principe, disgustato dall’aspetto dell’anziana signora, rise del dono e la cacciò. Mai avrebbe permesso a un essere privo di importanza e valore di varcare la porta del suo castello.
A quel punto la mendicante si dissolse ed apparve una bellissima fata, il principe provò a scusarsi ma era troppo tardi, perché ormai aveva visto che non c’era amore in lui e per punirlo lo tramutò in un’orrenda bestia, gettando un incantesimo sul castello e i suoi abitanti.
La fata offrì al principe una rosa incantata che sarebbe rimasta fiorita fino al compimento del suo ventunesimo compleanno. Se il principe avesse imparato ad amare e a farsi amare prima della caduta dell’ultimo petalo, l’incantesimo si sarebbe spezzato. In caso contrario, il principe sarebbe rimasto una bestia per sempre.
Fu così che il principe decise di nascondersi nel castello con uno specchio magico come unica finestra sul mondo.
- Sua Altezza, non risolverete nulla a rimanere nascosto qui dentro, lontano da tutte le persone esterne al castello… datemi retta, anche con questo vostro aspetto da Bestia, sono certo che oltre queste mura ci sarà una persona buona che non avrà mai paura di voi. Sono sicuro che mostrando il vostro vero carattere sensibile e gentile, qualsiasi persona vi amerà! Provateci Kageyama! - il consigliere del principe, tramutato in un bellissimo corvo, cercava di far reagire il giovane sovrano. Se non ci fosse stato Iwaizumi, il protettore del castello trasformato in un elegante lupo nero, alle sue spalle ad infondergli coraggio, non ci sarebbe mai riuscito a parlare con il principe.
- Sugawara lo so… ma già non piacevo prima, figuriamoci ora! Sono solo un mostro e questo aspetto si addice alla mia persona. Fuori di qui incontrerei solo persone che alla fine mi abbandonerebbero. Nessuno si fiderebbe di me a tal punto da donarmi il suo… amore. Solo un idiota arriverebbe a farlo. Aspetterò che la maledizione che mi è stata fatta da quella fata si realizzi e vivrò qui per sempre nella mia totale solitudine - le parole del sovrano colpirono Sugawara e Iwaizumi. Quest’ultimo cercò di dire qualcosa, ma lo sguardo del primo lo fece desistere.
Usciti dalla stanza reale Iwaizumi guardò il giovane corvo:
- Non è giusto Koushi! Kageyama non merita questa fine e nemmeno noi… io non posso continuare a guardati in questa forma così diversa dalla tua… io… - non riusciva a dire altro e Sugawara si appoggiò su di lui, iniziando a beccargli la testa:
- Anche io vorrei essere della tua stessa forma o che questa storia finisse, ma dobbiamo credere in Kageyama e sperare che là fuori ci sia una persona che lo amerà nonostante tutto… come io amo te Hajime! - appena finì di parlare fregò la sua testa contro quella da lupo di Iwaizumi, in un gesto d’affetto pieno del suo amore.
Mentre i due servitori vegliavano il castello nascondendo il loro amore al principe, nel frattempo il principe guardava il mondo esterno con lo specchio e vedeva la gente felice e serena, che viveva bene anche senza la sua presenza.
Con il passare degli anni, il principe iniziò a perdere ogni speranza, coltivando dentro di sé una paura sempre più grande: la solitudine e il senso dell’abbandono.
Chi avrebbe mai potuto amare una bestia?