N.B: Tonks ha una sorella di circa 14 anni più piccola di lei che si chiama Kate.
Se vi interessa date un occhiata alla mia long completa: Lupin's Famiy.

DISEGNI E PROMESSE


Teddy entrò in cucina sventolando festoso un foglio e senza tante cerimonie lo sbattè sul naso di Remus, 
che per poco non si affettò un dito mentre tagliava le carote per la cena.

Il licantropo prese il foglio con una mano e lo osservò attentamente, 
non era sicuro di cosa vi fosse disegnato, vi erano degli strani ometti rossi e fucsia, 
uno di questi portava una zazzera di capelli blu, ma non era certo fossero capelli, potevano essere fiori, forse.
“Ehm Teddy sono bellissimi, ma...”
Remus tentò di capirci qualcosa cercando di non ferire i sentimenti di Ted,
“Papà!” Il piccolo mise su un espressione parecchio sconsolata, 
che risultava abbastanza comica su un bambino di 4 anni.
“Siamo, io, tu, Mamma e zia Cat!”
“Uhh, ma certo Teddy, certo, tu sei quello con i capelli blu, mentre questa è la mamma...” 
così dicendo scompiglio i capelli del bambino di uno splendente verde mela, che si limitò ad annuire tutto contento.

“Mamma!” Teddy quasi investì Dora che rientrava dal lavoro,
“Ehi Piccolo, come va?” chiese Tonks, mentre si chinava ad abbracciare il bambino,
“Benissimo, ho fatto una costruzione altissimissimissima con papà, ho fatto un disegno e ho mangiato il gelato” 
gli occhi del bambino luccicavano di felicità e Dora gli rivolse il suo sorriso più sincero, 
tentando di ignorare le macchie di gelato sulla maglietta pulita,
“Wow, allora dopo me li fai vedere, ora andiamo a tavola a vedere cosa ha preparato papà.” detto questo, 
Ted schizzò in direzione della cucina.


A fine serata, dopo aver messo a letto Ted, Remus raggiunse Dora in soggiorno e la osservò,
 mentre guardava il disegno fatto da Teddy quel pomeriggio.
“Ti manca?” il capo di Tonks si tirò su di scatto alla voce del marito, 
poi tornò a fissare il disegno,
“Si, un sacco, pensi che tornerà per Natale?”
“Lo spero. Ma sai anche tu che Kate è grande ormai...sta cercando la sua strada” 
Dora sbuffò,
“Sarei decisamente più sollevata se cercasse la sua strada in Inghilterra invece che in giro per il mondo...”
Remus si avvicinò alla donna e le cinse i fianchi in un dolce abbraccio,
“Tornerà per Natale, lei mantiene sempre le sue promesse”
“Lo so, grazie Rem”
“Di cosa?” chiese lui accarezzandole la testa di un accecante rosa cicca,
“Di esserci. Per me, per noi.”
“Ci sarò sempre, Dora, sempre.”
detto ciò si staccò appena dalla donna per intrappolare le sue labbra in un bacio lungo e dolcissimo.


NOTE AUTRICE:
Storia nata per caso, forse perchè avevo bisogno di un po' di dolcezza.
Remus e Dora sono da sempre i personaggi preferiti, spero che questa storia vi sia piaciuta.
Alla prossima,
Cat.