Serie TV > Once Upon a Time
Segui la storia  |       
Autore: SusyToma    30/05/2016    2 recensioni
Emma si domanda cosa sarebbe successo se fosse cresciuta con i genitori così come sta succedendo al piccolo Neal e Kilian alias Uncino, decide di farle vedere attraverso una posizione magica proprio cosa sarebbe successo.
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: David Nolan/Principe Azzurro, Emma Swan, Killian Jones/Capitan Uncino, Mary Margaret Blanchard/Biancaneve
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
cats123
Kilian aveva rifilato due nomi fasulli quando Biancaneve aveva chiesto i loro nomi. Eddy e Mia ed Emma sperò di ricordarli altrimenti sarebbe stato alquanto imbarazzante.
«Ci farebbe piacere se stasera restate al castello» - stava suggerendo in quel momento suo padre - «domattina posso scortarvi verso la vostra carrozza».
«Grazie ma non credo sia il caso» rifiutò subito Emma. Non avevano molto tempo per restare e se fossero spariti all'improvviso sotto i loro occhi, avrebbero causato sicuramente qualche danno.
«Non potete andare via a quest'ora» obiettò Biancaneve sotto il braccio di suo marito - «è pericoloso circolare di notte. James ha ragione e poi stasera daremo un piccolo ballo e ci farebbe piacere se partecipaste».
«Ballo?» ripeté Emma con una smorfia. Non aveva quel genere di balli che invece sembrano normali da quelle parti.
«Il ballo di primavera» spiegò l'altra Emma. Aveva un'espressione sognante, era evidente quanto sognava quel genere di avvenimenti al suo contrario.
«Tra poco dovrebbe arrivare anche il marito di Emma così ve lo presentiamo, e presto arriveranno anche gli altri ospiti».
«Marito?» ripeté stavolta Kilian e le aveva tolto le parole di bocca. Perché anche lei sembrava perplessa per la svolta che stavano prendendo gli eventi. L'altra Emma era sposata?
«Si» - rispose l'altra Emma con un caldo sorriso - «presto sarà qui e anzi è il caso che mi prepari».
«Emma» - disse Biancaneve - «credo che i nostri ospiti non abbiano fatto in tempo a prendere i bagagli dalla carrozza, potresti prestare un abito a Mia».
«Grazie ma …» stava per rifiutare Emma ma l'altra Emma fu più veloce.
«Certo, sarà un piacere» e così dicendo la prese sottobraccio salendo con lei le scale.
Emma lanciò un'ultima occhiata a Kilian che sembrava vagamente divertito e poi sparì dalla loro vista.
L'altra Emma la scortò per il corridoio lungo e lucente camminando svelta e poi girarono un altro corridoio per raggiungere la sua stanza.
Emma ricordava bene la prima e unica volta che aveva visto la sua stanza o almeno quella che doveva essere la sua stanza. Non aveva mai potuto viverci in quella stanza perché Regina aveva lanciato il sortilegio e lei era stata spedita lontano.
Adesso quella stanza era piena di vita, lucente e bellissima. Emma si guardò intorno curiosa, quella stanza rappresentava non solo l'infanzia ma anche l'adolescenza di una bambina e poi di una ragazza amata dai suoi genitori.
«Non far caso al colore delle pareti» - disse l'altra Emma aprendo un armadio - «questa è stata la mia stanza per molti anni e non ho mai desiderato cambiarla. Adesso vivo con mio marito, ma quando vengo qua, mi piace tornare a usarla come una volta».
«Posso capirlo»
«Ecco, questo dovrebbe andarti bene. Credo che abbiamo quasi la stessa taglia» disse l'altra Emma tirando un lungo vestito bianco dall'armadio.
Emma lo prese con un misto di meraviglia e preoccupazione. Non voleva rovinarlo e poi non credeva di sentirsi a suo agio con un vestito del genere.
«E' molto bello, forse dovresti metterlo tu».
«Non preoccuparti ne ho altri» - sorrise l'altra - «e poi preferisco mettere quello verde. E' il colore preferito di mio marito»
«Come mai non è con te?» domandò Emma adesso piuttosto curiosa a riguardo.
«Aveva degli affari urgenti da sbrigare. Piuttosto che restare a casa da sola, ho preferito fare visita ai miei genitori, mi piace passare il tempo con loro sebbene sia cresciuta».
«E tuo marito …» - cercò di usare un tono disinteressato Emma - «che tipo è?».
«Molto leale verso il Reame. I miei genitori lo rispettano e il sentimento è reciproco».
Emma corrucciò la fronte a quella risposta e fu per questo che chiese diretta:
«Lo ami?»
«Certo» rispose l'altra Emma ma aveva esitato un momento prima di rispondere ed Emma si fece ancora più sospettosa.
«L'amore puro dei tuoi genitori è conosciuto ovunque, pensavo che la loro figlia ambisse a quello nella vita. A un amore vero e puro come quello di Biancaneve e il Principe»
«Infatti, è così ed io amo profondamente mio marito».
«Ma?» la incalzo Emma e l'altra sospirò senza rispondere.
Emma preferì non insistere. In fondo erano due estranee in un certo senso e confidarsi di cose personali non era facile. Stava per chiederle, dove poteva cambiarsi, quando l'altra Emma parlò.
«Mio marito vuole un figlio, ma io non mi sento ancora pronta».
Si era seduta sul grande letto ed Emma la imitò, posando il vestito dietro di se.
«Posso capirti. Anch'io non ero pronta quando è successo, ma poi è stato tutto naturale. Essere madre ci rende donne migliori»
«Hai un figlio?» - chiese con vivo interesse l'altra Emma - «credevo di aver capito che tu e Eddy non foste sposati».
«Infatti, non lo siamo» - spiegò Emma per poi aggiungere alla sua occhiata confusa - «il padre di mio figlio è morto».
«Oh mi dispiace tanto!» - prese la sua mano, l'altra Emma - «deve essere terribile perdere la persona amata, sono fortunata perché non mi è mai successa una cosa del genere e posso solo immaginare come ti senti».
«E' passato tanto tempo ormai»
«I miei genitori mi hanno insegnato che c'è un grande amore per ognuno di noi. Mi dispiace che tu abbia perso il tuo».
Emma restò in silenzio riflettendo sulle sue parole. Il suo rapporto con Neal era stato turbolento, aveva creduto per tanti anni che lui l'avesse ingannata e invece aveva scoperto che voleva solo proteggerlo. Quando credeva di averlo ritrovato, quando anche Henry stava trovando un rapporto con lui, il destino aveva voluto strapparglielo via ancora una volta.
«Scusa non volevo intristirti».
Emma stava per rispondere che stava bene, quando si girò sentendosi osservata. Kilian era sulla porta, sembrava a disagio ed Emma si chiese quanto avesse sentito.
«Scusate l'interruzione, suo padre mi ha mandato a dirvi che stanno arrivando i primi ospiti».
«Non mi ero accorta fosse così tardi» - si alzò l'altra Emma - «grazie mille».
Si diresse verso l'armadio ancora aperto mentre Emma, fermò Kilian che stava uscendo.
«Non so cosa tu abbia sentito, ma il concetto di amore di questa Emma è diverso dal mio e …».
«Devo andare di sotto» la interruppe lui e senza lasciarle il tempo di protestare, era già diretto alle scale.
Emma avrebbe tanto voluto inseguirlo, ma non giudicò saggio attirare l'attenzione in quel modo. Quel viaggio non stava andando come aveva previsto, ma poteva ancora aggiustare le cose.
Dopo il ballo, il loro tempo sarebbe scaduto e sarebbero tornati a casa. Kilian l'avrebbe ascoltata con o senza il suo consenso.


   
 
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Once Upon a Time / Vai alla pagina dell'autore: SusyToma